Recensioni di arcx

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Recensione alla storia Le Cronache del Vento 4: L'inizio della tempesta - 14/07/15, ore 23:26
Capitolo 17: DUE BESTIE A CONFRONTO
Caro Yameta,
Finalmente riesco a buttare giù due righe per la tua fan fiction. Comincio subito senza esibirmi in inutili panegirici per aver fatto passare così tanto tempo per la recensione
Lo scontro tra Ao Fu mi è piaciuto molto, non solo per l'azione in sé, in cui un Ao fantoccio è costretto a subire le tecniche del nemico, ma anche perché, tramite lo scambio di battute sottolinei e fai notare il retaggio che influenza il modo di pensare di entrambi gli shinobi. Ao appartiene a quei shinobi della vecchia guardia, che guardano con sospetto gli altri paesi anche se alleati, ma al contempo ripone molta fiducia nella sua Mizukage che impersona il nuovo corso del Villaggio della Nebbia. Fu dal canto suo impersona per bene il seguace estremista di Danzo, da alcune sue parole emerge l'ideologia del loro capo, in particolar modo quel “appartiene alla Foglia” riferito all'occhio con il Byakugan di Ao. L'abilità innata, infatti, non è vista come peculiarità del clan Hyuga appartenente alla Foglia, ma come un'arma di Konoha, sembra quasi che prima di appartenere al clan appartenga alle alte sfere del villaggio e, in questo caso, a Lord Danzo nuovo leader della Foglia (ma credo che anche se non fosse stato Hokage pro tempore i suoi sottoposti lo avrebbero comunque rivendicato in nome del Villaggio, ma a conti fatti lo avrebbero dato allo Shimura). Certo che la tecnica dello Yamanaka è molto efficace e se non fosse intervenuta la Mizukage probabilmente Ao non avrebbe potuto raccontare questa avventura, ma nonostante la situazione critica cerca comunque di tenere testa all'avversario minando la sua autostima e sicurezza, ma questo stratagemma viene intuito da Fu che quindi si accinge a proseguire la sua strategia. La reazione della Mizukage è stata imprevedibile, ma anche spassosa per come è continuata... povero Ao!!!
Da questa “caccia” infruttuosa da ambo le parti si passa ad uno scontro fra titani. La battaglia è descritta molto bene, l'hai resa avvincente e coinvolgente, da apprezzare soprattutto il fatto che hai inserito caratterizzazioni sia di Killer B che del suo Biju. La parte su Yugito mi è piaciuta molto e a questa aggiungerei quella in cui l'Ottocoda si preoccupa e si prodiga nel salvare anche i due “civili” che loro malgrado si trovano coinvolti nello scontro. Hai fatto bene a sottolineare l'umanità insita in questa bestia codata che la differenzia dalle altre, in particolare da Kurama che è un concentrato di odio verso quegli omuncoli che hanno solo voluto sfruttarlo come arma, forse questo lo vedremo meglio quando affronterai il discorso dell'allenamento speciale di Naruto per controllare il suo demone. L'entrata in scena del Raikage e del suo entourage è stata stupenda mi sono piaciuti i vari interventi e l'interazione, in particolare quella finale dove A redarguisce a modo suo il povero B.
Devo però farti notare che ci sono alcuni errori sparsi qua e là, tipo “quei squali” e “era stava”, questi sono quelli che ricordo. Lo scontro è molto serrato e riprende quello originale, almeno nelle parti principali. Il capitolo è apprezzabile, ma vorrei muoverti una critica, magari ti sarà utile in futuro. Hai improntato questi ultimi capitoli sul tema dello scontro rendendo l'atmosfera con un crescendo di tensione che ha appesantito la narrazione. So che queste parti sono funzionali alla narrazioni e fondamentali per lo sviluppo della trama, ma dovresti inserire delle brevi parti che alleggeriscano il ritmo sincopato che si riscontra fin qui. Dovresti inserire qualcosa di leggero, di comico, anche perché il prossimo capitolo parlerà di uno scontro capitale e quindi l'atmosfera sarà di sicuro ancora più pesante.
Naturalmente non vedo l'ora di leggere come hai strutturato “l'incontro”, credo che questa scena abbia accresciuto una fortissima aspettativa in chi legge, forse ancora più degli scontri e poi con questa carenza di storie NaruHina, soprattutto ora che è Canon, si sente proprio la necessità di leggere qualcosa che li riguardi, quindi sbrigati a farli incontrare che non ce la faccio più.
Ora ti lascio, ti chiedo scusa se questa recensione è un pochino deludente rispetto alle altre ma mi rifarò, promesso.
A presto
Arcx
Recensione alla storia Old Wild West - 21/04/15, ore 15:26
Capitolo 1: Old Wild West
Ciao caro Dario,
Finalmente sono riuscita a recensire questa One-Shot ambientata nel selvaggio west,proprio come ti avevo “commissionato”. Premetto che sono cresciuta con i film si Sergio Leone e con quelli con protagonista John Weine, quindi per me titoli come l' “Oro dei Mackenna”, “Per un pugmo di dollari”, “Il texano dagli occhi di ghiaccio”, “I Magnifici Sette”, “Il buono il brutto e il cattivo”, oppure la mitica serie “Alla conquista del West” per arrivare al più recente “I Ragazzi della Prateria”, che ha accompagnato la mia adolescenza, sono davvero familiari per me senza contare gli spassosi film di Bud Spancer e Terence Hill a tema western, quindi conosco discretamente il genere e volevo vedere come ti saresti districato con un genere per te totalmente estraneo. Sinceramente sei stato come sempre all'altezza delle aspettative. Occupiamoci ora della One-Shot tanto attesa. Partiamo dal titolo “Old Wild West” richiama molto la catena di Steak House che ha un'ambientazione da far west e un po' fa pensare al film di Will Smith “Wild Wild West”, comunque credo che questo titolo sia un po' più adatto dell'altro, che a quanto pare era provvisorio.
Devo dire che sono rimasta molto sorpresa nel vedere che hai fatto “indossare” ad Hinata l'esotica veste della figlia di un capo tribù indiano, anche se dalla pillola di racconto che ci hai dato su facebook avevo avuto un piccolo sospetto, io sinceramente l'avevo immaginata come la figlia di un rancheros e Naruto un cacciatore di taglie, ma devo ammettere che la tua soluzione mi ha incuriosito e intrigato allo stesso tempo. Partiamo dalla prima scena dove Kakashi, a capo dei rangers operanti nella zona, insieme a Sakura ascolta l'appello di una tribù che chiede il loro aiuto per soccorrere dei loro fratelli caduti vittime di un imboscata di alcuni cacciatori di “scalpi”. Qui mi sorge un'osservazione, la pratica di prendere lo scalpo ai propri avversari era una pratica tipica di alcune tribù indiane come gli Irochesi, ma la tua storia da quel che ho capito si svolge nell'area californiana, visto il linguaggio ispanico degli aggressori, e lì di solito le tribù decapitavano i nemici. E' anche vero che spesso dei “bianchi” senza scrupoli commettevano degli scotennamenti per raggiungere i propri interessi facendo incolpare le tribù indigene, infatti, la pratica per i nativi è di tipo rituale quindi accorta e precisa, mentre per chi è avulso dalla pratica la compie in un modo che può essere definito rozzo, ecco perché a volte venivano individuati. Sia Kakashi che Sakura mi sembrano molto IC nonostante la storia si sviluppi in un Universo Alternativo, questo l'ho apprezzato molto, perché in questo tipo di storie è più facile uscire dal carattere originario del personaggio e più semplice e si può anche giustificare, invece tu hai ulteriormente complicato il tutto cercando di far rimanere i personaggi IC. La scena seguente è stata strutturata molto bene. Entriamo nell'ambiente dal punto di vista della prigioniera, partecipiamo al suo smarrimento e anche al suo dolore fisico, visto che è costretta ad una posizione molto scomoda e da molto tempo, non contando che ha anche una ferita alla gamba. La ripresa di coscienza della ragazza ti dà l'opportunità di darci informazioni sull'episodio dell'agguato sia sulla ragazza stessa spiegandoci perché riesce a capire, a volte bene e a volte in linea di massima, quello che i loro aguzzini dicono, ma lo shock e la spossatezza non le permettono di reagire e quindi loro deducono che non capisce ciò che le stanno dicendo. Scopriamo anche che l'hanno lasciata in vita perché è una nativa particolare, quasi unica e al mercato nero verrebbe pagata davvero molto, quindi a loro fruttava più da viva che da morta, grazie alla sua esotica e particolare bellezza. La ragazza sta passando un brutto quarto d'ora e quelle seguenti sembrano anche essere peggiori, ma la cavalleria giunge in tempo per salvare la pulzella. Ecco che entrano in scena i magnifici due che erano stati nominati alla fine del dialogo tra Kakashi e Sakura. Il salvataggio di Hinata si fa rocambolesco anche perché la povera ragazza non riesce a camminare figuriamoci a correre, ma il suo salvatore non si risparmia e si fa carico della giovane mentre il suo compare tiene occupati i balordi creando vari diversivi. Anche io avrei pensato a Sasuke come un infallibile cecchino che copre la fuga di Naruto e Hinata. Mi è piaciuto molto il fatto che Hinata abbia riconosciuto Naruto come uno dei rangers che ogni tanto visitavano il suo villaggio ed è per questo che si fida di lui anche se non è in grado di farsi capire, perché in quel momento la sua testa è in blackout e non riesce ad usare la stessa lingua del ragazzo anche se la capisce. La situazione diventa spinosa anche per i ragazzi, perché stavano facendo la fine del topo per di più con una ragazza ferita. Sasuke prima impreca contro l'irruenza dell'amico e poi si occupa della ferita di Hinata, i teatrini tra i due sono esilaranti mi sono piaciuti molto perché sottolineano la profonda amicizia e complicità che ci sono tra loro. Anche loro sono molto IC, immagino così il loro rapporto sempre a battibeccare ma anche pronti a coprirsi le spalle a vicenda con una fiducia estrema l'uno nell'altro. L'idea per cavarsi fuori da quella situazione è stata davvero un colpo di genio folgorato, ma a quanto pare ha funzionato alla grande visto che ha garantito la fuga ai nostri eroi. La scena in cui Naruto porge la mano ad Hinata per aiutarla a salire sul cavallo e lei si affida a lui sentendosi finalmente protetta, mi è piaciuta molto. Il ritorno a casa della ragazza è molto traumatico visto che a dispetto di ciò che tutti pensavano il bersaglio principale dei balordi è stato il pacifico villaggio e solo in seguito il corteo dei guerrieri, quindi quello che Hinata si trova difronte la fa rabbrividire il villaggio è devastato e tutti i suoi abitanti sono stati decimati. Immedesimarsi in lei non è facile, sentimenti come orrore, impotenza e senso di solitudine e abbandono, sconforto e infinito dolore si susseguono in lei metabolizzando il lutto. L'unica cosa che può fare è dare loro le giuste onoranze funebri seguendo i riti tipici della sua tribù aiutata dai due ragazzi che in quel modo discreto cercano di essere di sostegno alla ragazza. Ho apprezzato il fatto che nella tua storia sia Naruto ad avere una cotta per la bella nativa americana e che solo in seguito lei si accorge di lui, con una leggera spintarella da parte di Sasuke, anche se già dalla sera in cui lui le ha porto la mano per farla salire sul suo cavallo lei lo ha guardato con occhi diversi. Come mai hai scelto di invertire i ruoli? Perché l'ho trovato una soluzione originale. Ho notato che hai accolto anche la mia ulteriore richiesta, ossia, quella di inserire come legame di amicizia quello tra Hinata e Sasuke, certo data la caratteristica della One-shot e l'iter narrativo questo legame non è potuto essere sviluppato, ma comunque hai lasciato un germe che è davvero apprezzabile. Io devo dire che li vedo bene nel ruolo di amici entrambi sono caratterialmente riservati e di poche parole, inoltre, la bella moretta ispira un senso di protezione che scalfirebbe anche l'imperturbabile Sasuke, entrambi li vedo bene come dispensatori di buoni consigli, in particolar modo Hinata. Sasuke si rende conto che Hinata sta male per la grave perdita subita e per la solitudine che la sta soffocando, lui lo capisce e la aiuta nel solo modo che conosce, un po' troppo diretto e magari rude, ma sicuramente efficace, soprattutto perché offre alla ragazza un nuovo punto di vista nella veste di un impulsivo ranger biondo pacificamente assopito. La scena al Saloon è esilarante, soprattutto il siparietto tra Jiraya e Naruto, li adoro quei momenti in particolar modo il pervert mode di Jiraya che, se rivolto verso determinati soggetti, irrita da morire Naruto. Il povero Kakashi, invece, si ritrova a sistemare i guai che le azioni impulsive del suo sottoposto potrebbero far insorgere, come ad esempio “adottare” il membro di una tribù nativa che di diritto sarebbe dovuta andare nella tribù legata alla sua, ma il biondino ha voluto la sua bella principessa esotica al suo fianco e solo il suo capo poteva mediare. L'ultima scena è davvero romantica, una scena NaruHina stupenda dove l'unica spettatrice di quel giovane amore è la splendente luna, da cui Hinata ha preso il nome e per Naruto la donna che ha tra le braccia rifulge più dell'astro che li sta osservando.
Credo sia tutto per questa fan fiction, ho visto che hai aggiornato Tokyo Underground quindi passerò di lì.
A presto
Arcx

P.S. ti chiedo scusa per questo immenso ritardo, soprattutto perché a causa mia hai scritto questa fan fiction e quindi ci tenevo in particolar modo a recensirla, ma sta volta oltre il tempo, che è sempre più tiranno, ci si è messa anche la tecnologia che mi ha ostacolato in diversi modi facendomi riscrivere la recensione non so più quante volte. Scusa ancora, alla prossima Devil.
Recensione alla storia Rikudou Legacy 2 - Un Lungo Viaggio - 26/03/15, ore 22:02
Capitolo 30: L'Ultima Speranza

Ciao,
Come vedi finalmente riesco a mantenere la parola e recensire la tua storia con non poche difficoltà logistiche. Ma come vedi ora sono qui e inizio subito a parlare di questa raccolta, ebbene sì prendo in considerazione tutto l'elaborato. Sinceramente avrei voluto recensire questa storia sin dal primo capitolo di Rikudou Legacy – Fratelli non di Sangue, infatti, solo l'introduzione mi aveva già incuriosita: un Naruto più sveglio è di per sé un buon motivo per iniziare a leggere una storia, se poi aggiungiamo un Sasuke più sensibile all'affezione e una Sakura meno bistrattata, beh l'incentivo diviene irresistibile. Prima, però, di parlare della trama vorrei spendere due parole su tutto il resto.
Il tuo stile narrativo è molto fluido sia quando descrivi scene quotidiane sia quando affronti scene di combattimento, inoltre, ho notato un netto miglioramento che è stato costante sin dai primi capitoli. Hai un buon uso del lessico, che è sempre adeguato alla narrazione, così come la sintassi anche se in alcuni punti io avrei usati costrutti diversi, ma come si dice: “i gusti non si discutono”. Ho notato alcuni errori di grammatica, ma siccome erano casi isolati e non ripetuti ho dedotto che dipendessero più dalla distrazione che da altro.
Passiamo ora alla trama. Ci sono diverse “What if”, ma la tua ha quel quid in più che forse è da ricercare nella caratterizzazione non scontata dei personaggi, credo che la descrizione della loro psicologia e della diversità di punti di vista che scandisce ogni loro azione. Una cosa, però, vorrei discutere con te, ossia il fatto che il Mokuton sia un'eredità degli Uzumaki. Io avrei propeso più per un'eredità dei Namikaze che come linea di discendenza provengono da un ramo del clan Senju. Ora mettiti comodo che ti spiego perché. Se guardiamo la storia Naruto eredita sia la sua enorme riserva di chakra che il Mokuton, per non parlare delle catene di chakra, dalla linea di discendenza materna, anche il Rajin volante, tecnica prettamente paterna, è stata sviluppata dal padre grazie agli studi degli Uzumaki sui sigilli e la domanda nasce spontanea, a parte il Rasengan dal clan paterno cosa ha ereditato? A quanto pare nulla. Se consideriamo, poi, che Minato sembrerebbe essere stato l'unico rappresentante del suo clan un ulteriore alone di mistero si infittirebbe intorno al clan Namikaze. Proprio questo mistero potrebbe far pensare che Namikaze sia un cognome di comodo usato per nascondere un altro cognome ben più altisonante e ingombrante. Insomma, Minato potrebbe provenire addirittura dalla linea ereditaria di Tobirama, o qualche altro membro del clan, e magari per proteggere l'incolumità dei discendenti si è deciso di prendere un cognome fittizio o quello di un clan alleato unito ai Senju tramite matrimonio. In seguito Minato ha reso quel cognome abbastanza noto più di quello del clan della moglie ecco perché il Sandaime decise di dare a Naruto il cognome materno meno insidioso di quello dell'altro genitore. Sinceramente io avrei gestito in questo modo la linea dinastica, ma questo è un mio personale punto di vista. Passiamo ai personaggi, mi è piaciuto molto il ruolo che hai dato al vecchio Hiruzen. Il suo personaggio mi è piaciuto molto, si è preso cura del piccolo Naruto come solo un amorevole e saggio nonno può fare. Il legame tra il ragazzino e il Sandaime è molto più stretto e profondo di quello del mondo Kishimotiano, proprio per la convivenza che li ha visti protagonisti e per la quotidianità condivisa, naturalmente questo legame coinvolge tutta la famiglia dell'Hokage che Naruto assimila come sua, quindi vede Asuma come uno zio, così come i genitori di Konohamaru, e il piccolo Sarutobi come un cuginetto con cui giocare e combinare marachelle. Sentire il calore di una famiglia è importante perché sebbene l'intero villaggio lo ignori e lo tratti male a fine giornata può rientrare in una casa circondato da affetto sincero, quello che manca al Naruto di Kishimoto, quindi è plausibile che la morte di Hiruzen Sarutobi abbia sconvolto Naruto e che quel dolore sia stato paragonato a quello di Sasuke, in entrambi i casi c'è una perdita traumatica della famiglia. Passiamo a Sasuke. Il tuo personaggio mi piace molto perché nonostante abbia perso la sua famiglia e brami vendetta riesce comunque a stringere forti legami, che non seppellisce completamente in favore della sua “missione personale” nei confronti del fratello. Secondo me è significativo che il legame fraterno tra Sasuke e Naruto si sia formato precocemente, all'indomani dello sterminio del clan, quando il biondino non si dimostra ottuso, ma anzi fa sfoggio di una profonda sensibilità e maturità con cui conquista la stima del moretto e poi la sua fraterna amicizia. Il loro rapporto, però, nasce sempre dalla rivalità che, però, ha un profondo fondamento di rispetto reciproco, Sasuke lo tratta sempre da suo pari e non da nullità e questo è importante nell'evoluzione del loro rapporto portando Naruto ad affiancarsi alla figura di Itachi nella vita di Sasuke, ma il suo proposito ha la precedenza, anche se l'affetto per Naruto e l'amore per Sakura potrebbero essere la sua ancora per non cedere alle tenebre, perché a differenza del Sasuke di Kishimoto, questo riconosce ed abbraccia i suoi sentimenti per entrambi i suoi compagni di team e anche per Kakashi, quindi potrebbe avere un risvolto interessante ed inaspettato nella trama, ce ne hai dato un assaggio con quello che è accaduto con Sakura nella missione nel Villaggio della Roccia, il Sasuke originale non lo avrebbe mai fatto, anzi era un intralcio e l'avrebbe eliminata o comunque non le avrebbe permesso di mettergli i bastoni tra le ruote. E' il momento di Sakura. Sarò sincera non è un personaggio che mi piace a mio parere Kishimoto la poteva caratterizzare meglio, ma è anche vero che nei team l'elemento femminile, per quanto stratosferico rimane nettamente inferiore ai suoi compagni di team maschili, o almeno è quello che si percepisce nell'opera originale. Il tuo personaggio invece mi piace perché ha una vera e propria evoluzione non risultando tuttavia ambiguo. Anche se Sakura all'inizio si mostra come una ragazzina altezzosa, ha già un carattere forte e determinato tanto da non farsi buttare giù e chiedere aiuto a suo padre allenandola per dimostrare di non essere un'inutile ragazzina con la puzza sotto il naso. Credo che questo suo lato determinato e forte riesca a far breccia in Sasuke, che giustamente era prevenuto nei confronti di tutte le ragazzine che lo veneravano alla stregua di una pop star. Il percorso e l'addestramento che compie grazie al team sette la porta a maturare talmente tanto che si rende conto di come il suo atteggiamento nei confronti di Naruto e di Sasuke sia stato completamente errato e pone rimedio ringraziando umilmente Naruto per averla sempre trattata da compagna nonostante lei non avesse avuto lo stesso riguardo nei suoi confronti. Nel seguito stringe un bellissimo rapporto di amiche/ rivali con Hinata che si pone parallelamente a quello di Sasuke/ Naruto, visto che con la lontananza dei due non era possibile tracciare il loro legame in questa chiave esso si è riversato nelle loro ragazze. Passiamo ora alla dolce e timida Hyuga. Hinata è il mio personaggio preferito nell'universo di Naruto, forse proprio per la sua apparente semplicità che racchiude una complessa genuinità. E' determinata, forte, altruista, dolce, timida e riservata ma anche ferma nei suoi ideali, non si abbatte facilmente, soprattutto dopo aver fatto suo l'insegnamento di Naruto nel non arrendersi mai. Il suo personaggio da acerbo è fiorito in tutto il suo splendore autodeterminandosi e facendo emergere la sua vera se stessa. Io l'ho sempre vista in questo modo e adoro le fan fiction dove il personaggio assume queste sfumature, questa evoluzione senza perdere completamente il suo candore originario, dopotutto è una ninja e non può esimersi dal compiere le missioni anche se queste non contemplano esclusivamente lo spionaggio, ma nonostante questo rimane compassionevole e come Naruto rispetta profondamente l'avversario. Nella tua storia ho notato questa metamorfosi che ho apprezzato tanto, spero solo che non si limiti a “grandi poteri” che però non la fanno emergere più di tanto e che si riduce alla donzella che deve essere salvata perché per quanto possa essere forte avrà sempre difronte a lei qualcuno di più forte e questo non mi piace (stesso discorso posso farlo per Sakura, insomma capacità da jonin che però non bastano e quindi le limitano). Apprezzo il fatto che entrambe le ragazze abbiano affinità elementali e che esse aumentano di molto le loro potenzialità. Spesso ad Hinata viene affiancato il potere elementale dell'acqua, forse questo dipenderà dall'episodio del lago nel filler del Bikoju (non ricordo come si scrive il nome dell'insetto, ma spero che di averti fatto capire a quale episodio mi riferisco), ma mi ha piacevolmente sorpreso che tu sia andato oltre rendendola erede di una abilità innata come quella del ghiaccio così da accostarla a Naruto anche in questo: la capacità di accumunare due elementi per crearne un altro. Sono curiosa di vedere come reagirà Naruto davanti alla nuova abilità della sua ragazza, senza contare che è la stessa di un vecchio avversario: Haku. Mi ha sorpreso il fatto che Sasori lo hai fatto affrontare ad Hinata e Chiyo, mentre Sakura con gli altri l'hai fatta andare ad affrontare Deidara, ma mi è piaciuto vedere come la ragazza si confronta con un nukenin del calibro di Sasori, anche la vecchia ninja della Sabbia sembra impressionata dalla kunoichi che fa parte della nuova generazione, la sua determinazione e fermezza sommata all'empatia per la povera Matsuri fa ricredere l'anziana marionettista su tutti i suoi pregiudizi. Mi è piaciuto il fatto che Naruto si sia accorto di lei prima, che si siano dichiarati quando lui ancora era al villaggio, ma ora sta tornando e nuove minacce si affacceranno sulle loro vite questo sentimento sarà rinforzato o avrà qualche crisetta? Niente di eccessivo solo per dare un po' di pepe nel rapporto, dopotutto è bello far pace dopo una piccola discussione e Hinata è diventata bella tosta!!! A parte questa piccola insinuazione (o speranza) da parte mia, sono davvero curiosa di vedere il loro incontro, sono diventati due forze della natura!!! Inoltre, vorrei aggiungere una cosa è vero che come coppia ispirano tanto fluff, ma io li vedo anche molto passionali, Naruto mette entusiasmo e passione in ogni cosa che fa e in ogni traguardo che si pone, Hinata mette la stessa intensa passione nell'emergere e nel diventare più forte per il suo clan e per Naruto, e soprattutto per se stessa. Siamo arrivati a Naruto, che è incredibilmente sveglio e intelligente, grazie papà Minato, ma anche terribilmente impulsivo e testardo, tratti ereditati sicuramente da mamma Kushina, anche lui è determinato e farebbe di tutto per preservare i suoi affetti. Mi piace il modo con cui si è approcciato agli altri personaggi in particolare a Sasuke ed Hinata, e quando ha dimostrato la sua propensione al perdono verso Sakura. Ed ora si trova cresciuto, maturato corso in aiuto della sua Hinata e a quanto pare è giunto appena in tempo. Non vedo l'ora di leggere il seguito della storia.
A Presto
Arcx

N.B. Ho letto i primi capitoli che hai pubblicato del nuovo capitolo della saga e mi sono piaciuti molto, provvederò a metterla tra le preferite... credo che mi stupirai con la trama.
Recensione alla storia Strigoi - The Bloody Moon - 21/03/15, ore 17:19
Capitolo 24: Il ritorno
Ciao Devil,
Grazie tante per lo scherzetto che mi hai tirato, ero così soddisfatta di aver terminato l'ultima (ma poi tu mi hai corretto che ce me ne manca ancora una... singhhh!!) che mi ritrovo un tuo aggiornamento, ti avrei preso a selciate (come si dice nella Capitale)... Mi sono immaginata tu davanti lo schermo del PC a sganasciarti dalle risate, forse ti ho anche sentito!!! Oltre tutto rischio di essere presa io a selciate da coloro che seguono Tokyo perché a fine capitolo hai declinato su di me la causa del ritardo del prossimo aggiornamento, certo da una parte è vero, ma qua volano vari tipi di pietre ed è diventato arduo schivarle, comunque non ti preoccupare della lunghezza a me non dispiacciono affatto, anzi è un piacere leggere le tue epopee anche sotto forma di One-shot. Sperando di pubblicare questa recensione prima di un tuo prossimo aggiornamento, inizio a spulciare per bene questo capitolo. Già dalle prime battute si percepisce l'ambientazione onirica della scena, ma l'identità dei due protagonisti è ben celata, almeno quella di “lui”che fino a quando non viene svelata non è comprensibile. La tensione che viene esercitata da questa scelta narrativa è davvero efficace. E' quasi come se davanti agli occhi dei lettori si ripresentasse la dolce e pura Sakurina Haruno, ammaliata da un amore che qui scopriamo essere subdolo, falso e interessato. Scusa ma mi è venuta or ora un'intuizione: il cognome di Stefan non è di una delle famiglie del “Trono di Spade”? Non lo seguo, ma ho visto alcune puntate e questo cognome, Lannister, mi è rimasto impresso, quindi spero di ricordare bene. Sinceramente non ricordavo che Stefan fosse un così abile manipolatore, anzi credevo volesse realmente bene a Sakura, invece qui viene smascherato e addirittura si scopre che stava architettando la morte della sua giovanissima consorte prima di incontrare infaustamente sulla sua strada Dracula, che gli ordina di recarsi a fargli visita in Transilvania con la sua virginale consorte, per poi subire il castigo del vampiro. Noto che sei riusciito a ritagliare un momento tra Sasuke e Sakura anche se momentaneamente non si trovano sullo stesso piano della realtà, ma il sogno gli permette di incontrarsi in attesa di ritrovarsi sullo stesso piano astrale per l'eternità. Il momento è molto profondo e toccante, Sakura in un certo senso rivive ciò che era, la sua transizione e ciò che ora è grazie al bacio oscuro del suo tenebroso Principe. Rivive la sua voce, le sue parole e il suo tocco, la metafora del denudarsi della sua vecchia sé e rivestirsi di una nuova sé grazie a Sasuke. Tutto ciò sottolineato anche dai colori dei vestiti che la donna indossa, uno bianco simboleggiante il candore della sua anima umana e il rosso scarlatto bordato di nero che simboleggiano la sua nuova condizione di sposa dell'Impalatore e Regina delle Tenebre. E poi c'è il risveglio. Sakura da delle tenebre fittizie, ma amate, a delle tenebre reali indice del luogo dove si trova, alla percezione visiva si aggiunge quella uditiva con i rumori della nave che sta solcando il mare e dei suoi occupanti. In questo momento Sakura mi è sembrata più umana, l'ho vista come una donna innamorata che conta le ore prima di riabbracciare il suo grande amore anche se per farlo ha compiuto atti fin troppo empi e crudeli, ma dal suo punto di vista insignificante e necessari. Sai mi è piaciuta molto in questo frangente dove c'è stato l'incontro delle due anime di questo personaggi. Inoltre, il fatto che questi sogni siano più incisivi e lunghi, porta a pensare che i tempi sono finalmente maturi e questo è un incentivo in più per Sakura per proseguire nel suo piano, ma mi porta anche a pensare che la Strigoi possa in qualche modo condividere con il Cavaliere del Santo Ordine la sua capacità di sognare il futuro, anche se non è proprio lo stesso piano onirico. La frase che segue questa parte è un pochino blasfema, ma in bocca a Lady Dracula è la ciliegina sulla torta per la sua ambiziosa aspirazione. In questo momento è dominata da un enorme superbia accentuata anche dal tiro mancino che ha tirato al suo acerrimo nemico. I nostri eroi, invece, sono occupati a raccogliere indizi e notizie utili per riuscire a capire quale direzione ha preso la Strigoi. Alla fine, dopo aver raccolto le informazioni, elaborano un piano d'azione per intercettare la Vampira e impedirle in questo modo di dare seguito al suo piano. Quindi il loro viaggio si svolge sull'Orient Express (reso noto da un bellissimo romanzo di Agatha Christie), mentre il povero Naruto deve compierlo in solitaria evitando le vie maggiormente battute data la sua scomoda notorietà. Dopo tanto peregrinare la compagnia si riunisce e Naruto può dar voce a quelli che sono i suoi tarli e che lo perseguitano da quando hanno scoperto che la Strigoi aveva lasciato Londra. La discussione con il suo saggio nonno, nonché mentore, lo porta a vagliare alcuni scenari, ma tutto sembra non dare la risposta che cerca, ma un sospetto si fa largo in lui e ciò a cui giunge lo atterrisce in una maniera indicibile, dato che dalle sue scelte dipendo anche altre viete ormai e Lady Dracula è riuscita non solo ad anticipare le sue mosse, ma a fargli compiere ciò ce lei voleva. A questo punto anche io mi sono chiesta come abbia fatto Sakura a raccogliere i sacrifici necessari e ho temuto che la chiave fosse l'anima della Santa Strigoi, nel senso che un'anima così unica nel suo genere potesse compensare un gran numero di anime, ma poi ho pensato che anche se Hinata è votata al bene Supremo e alla luce è pur sempre una Strigoi, generata da un patto demoniaco, e la sua anima è indissolubilmente legata al Signore delle tenebre a meno che non sia riscattata con lo svincolo, quindi come anima è off limits. La notizia, inoltre, che il veliero che doveva attraccare nel porto aveva deviato di nuovo la sua rotta verso Costanza (controlla che nel testo c'è Costanta), dà la conferma al Cacciatore che la Strigoi con loro ha sempre giocato al gatto con il topo e questo irrita ulteriormente il biondo per non esserci arrivato prima. Devono rivedere il loro piano di inseguimento, ma una volta intuito il modo con cui Sakura intende arrivare a Castel Dracula, cercano di intercettarla prima che possa raggiungere la sua meta. Il viaggio non è dei più facili e il clima transilvanico non aiuta affatto, inoltre, i cavalli della Transilvania (che a detta di Hanna in Van Helsing sono i più veloci d'Europa) sono fin troppo irrequieti e questo fa salire l'ansia nella comitiva che si sta inoltrando in quelle inospitali lande. L'atmosfera è talmente tesa che si può percepire e viene intensificata quando uno dei destrieri disarciona il suo cavaliere mentre gli altri arretrano, Naruto a questo punto capisce: si tratta di ub agguato e non può far altro che stare in allerta e intimare gli altri a fare lo stesso. I vampiri non tardano ad accerchiarli, impazienti di obbedire agli ordini della loro padrona, grazie alle croci il gruppo riesce a resistere a questo assalto ma è solo il tramonto per quanto possono resistere, questo è il cruccio di Naruto che si trova ad elaborare tempestivamente un piano di fuga possibilmente senza vittime. I ranghi dei nostri eroi iniziano a cedere, solo Hinata e Naruto sembrano riuscire a tenerli a bada, ma non basta ecco perché Naruto ricorre alla sua aura e così riesce a far ripiegare l'orda nemica, ma nel tentativo di mettere la parola fine eliminando tutti quei mostri e riprendere la loro missione, ma questa concentrazione non gli permette di accorgersi di un subdolo nemico che è sgattaiolato alle loro spalle e ha preso in ostaggio Mina, intimando al Cavaliere di ritirare la sua aura e di disarmarsi. Temari ottiene quello che ha richiesto al Cavaliere, ma anche la sua è una vittoria di Pirro. Dalle parole di Temari si capisce che le intenzioni di Sakura sono di avere Naruto vivo, forse per renderlo partecipe del suo piano, cosicché negli occhi del suo nemico possa dipingersi il dolore e il terrore, dolore per le perdite che ha avuto durante questo gioco al massacro, terrore perché sarà testimone e forse prima vittima del redivivo Conte Vlad. Lo scopo di Sakura è quello di farlo sentire inerme e fargli provare un dolore così profondo come quello che ha colpito lei quando appena uscita dal suo sepolcro ha visto il suo sposo morente, che ha spirato il suo ultimo respiro tra le sue braccia, l'eternità insieme sfumata nel tempo di un sospiro. Naruto tramite un espediente riesce a tenere a bada l'orda, ma stare fermo con il torace esposto al freddo transilvanico mette a dura prova la resistenza del nostro eroe, ma deve comunque resistere ed elaborare un piano per uscire da una situazione alquanto spinosa. A questo punto mi sembra giusto battere il ferro finché è caldo e quindi indurre Temari a parlare sembra la mossa migliore per venire a capo del bandolo della matassa. Così si viene a sapere il piano di Sakura, di come esso sia stato complesso e di come lei abbia sempre condotto il gioco, come in una partita a scacchi dove lei aveva la vittoria in pugno sin dall'inizio della partita. La Strigoi ha imbastito un piano tentacolare che ha colpito molte città procurando in questo modo i sacrifici necessari, ma mi chiedo queste strane sparizioni non hanno insospettito per niente il Santo Ordine? Nessuno ha investigato su ciò? Mi sembra strano!!! Insomma nessun altro Cavaliere si è imbattuto in queste sparizioni misteriose? Comunque, quando la nosferatu finisce la sua tirata rivelando ciò che la sua Padrona voleva che lei rivelasse, entra in scena il mio personaggio preferito: Gabriel che, però, è solo un diversivo per permettere al texano di sparare alla vampira con una mira infallibile. La fine per Temari è vicina e in quel momento invoca la sua Padrona in nome di quella amicizia che le aveva legate sin da ragazzine, lei crede fermamente che la Strigoi risponda al suo accorato appello, ma più lei la invoca più il silenzio da parte di Sakura si fa assordante e la verità si fa largo nel cuore della terrorizzata nosferatu, lei era una pedina sacrificabile al pari delle altre nel piano della Sposa dell'Impalatore, quindi non sarebbe giunta ad aiutarla, questa volta l'avrebbe lasciata in balìa del suo destino. A Londra l'aveva soccorsa solo perché le serviva e non per quel sentimento di amicizia che anche nell'oscurità legava la nosferatu alla Strigoi. Credo che per Temari questa sia stata una morsa al cuore, in fondo credeva di essere una nosferatu speciale rispetto a tutte le creature che circondavano la sua Signora, invece si ritrova a costatare che lei era alla stregua della più infima pedina, non un alfiere o una torre o un cavallo, ma un piccolo pedone. Naruto dal suo canto non aveva dimenticato ciò che era accaduto a causa della nosferatu che aveva difronte, soprattutto il sacrificio che siostra Kornelia aveva compiuto per salvare Hinata dalla piccola Anjelica, e poi quest'ultima a cui l'innocenza era stata strappata così precocemente e che non erano riusciti a salvare. Il Cavaliere compie il rituale smembramento dei cadaveri dei morti viventi e pregò per le loro anime, ora dovevano andare avanti con una nuova consapevolezza: non c'è più tempo e sicuramente le insidie che Sakura aveva pianificato sul loro percorso non erano finite con quell'agguato. Mi è piaciuta molto l'espressione: “La neve ne bevve il sangue”. E' un'immagine molto rievocativa e d'impatto e rende l'idea. Bene credo di aver terminato questa recensione, la prossima volta ci ritroveremo nelle aride lande del lontano West, e devo dire che dal breve brano che ci hai lasciato promette molto bene.
A presto
Arcx

P.S. Spero non mi tiri un altro tiro mancino come l'altra volta.
Recensione alla storia Tokyo Underground - 08/03/15, ore 22:47
Capitolo 22: Alliances
Ciao carissimo,
Sono pronta a cimentarmi anche con questo nuovo aggiornamento di Tokyo Underground. Sono riuscita a rimettermi in paro, non credevo di farcela ad essere sincera!!! Comunque ora vediamo un po' come se la cavano i nostri amati racers nelle battute finali di questa fan fiction adrenalinica.
Inizi questo capitolo con il punto di vista di Sakura che per spiegare l'anomalo comportamento del ragazzo ripercorre i punti salienti del loro incontro e il loro primo bacio. Devo dire che il racconto di come Sakura abbia “studiato” Sasuke, i suoi silenzi e i suoi gesti con il passare del tempo sono divenuti talmente comunicativi che lei si trova perfettamente a suo agio con quel suo modo di fare. L'approccio che lei ha usato con il giovane Uchiha è stato quello più adatto per uno riflessivo e pragmatico come lui, non gli si è gettata ai suoi piedi, ma lo ha osservato e ha cercato di capire i suoi atteggiamenti confrontandosi con coloro che lo conoscevano da più tempo in modo molto discreto e non invasivo. D'altra parte Sakura ha mostrato da subito un carattere sveglio e forte, molto deciso e il modo con cui ha gestito la conoscenza di Sasuke, ha colpito il ragazzo a tal punto da dimostrarle che anche lei lo aveva colpito. Anche io penso che il loro primo bacio sia stato minuziosamente pianificato da Sasuke, non è un tipo imprevedibile come un certo biondino, lui analizza, pondera, pianifica e infine agisce, non si fa trascinare dal momento e quel che brama prende... da bravo Uchiha. L'atteggiamento particolarmente meditabondo e taciturno di Sasuke mette sull'avviso Sakura, principalmente perché non riesce ad interpretarlo a capirlo, questo la spaventa. Dopo averlo visto per l'ennesima volta in quello stato di trance decide di riscuoterlo e farsi dire quello che passa in quella testa, intuisce che c'è qualcosa di grosso che lo ha irrimediabilmente scosso e che questo è legato alla retata all'Underground, ma non riesce a capacitarsi di cosa possa aver scalfito l'imperturbabilità del suo uomo, per cui l'unica mossa da fare è prenderlo di petto. Sasuke, invece, è turbato da ciò che il fratello ha fatto per preservargli la vita, non tanto per il gesto, ma per la mancanza di vacillazione emotiva, a sangue freddo ha tolto la vita ad un'altra persona senza battere ciglio, questo lato del suo aniki lo spaventa, perché vuol dire che durante il periodo che ha militato tra le file di Obito Itachi ha commesso atti simili se non peggiori, compromettendo irrimediabilmente una parte di lui. E' questo che impensierisce Sasuke, quanto Obito è riuscito a corrompere dell'anima di suo fratello e che conseguenze nella sua vita questo cambiamento potrà portare. Credo comunque che il ragazzo non sia a conoscenza degli ultimi sviluppi sul rapporto tra Obito e suo fratello. Mentre è immerso in questi labirintici pensieri Sakura lo sveglia dal suo apparente torpore e lui sa che vuole un confronto, che, per il bene della ragazza, lui non vuole concederle. Cerca di essere evasivo nei confronti delle domande della ragazza, anche se tra loro non ci sono segreti non è semplice digerire ciò che ha visto e non vuole che Sakura e gli altri siano partecipi di quel turbamento e voleva tenerli lontani dai suoi propositi c'erano già state troppe “vittime”. Il loro scambio di battute viene interrotto da una chiamata sospetta, che mette ancora più ansia addosso a Sakura, che capisce finalmente che l'atteggiamento di Sasuke non era meramente contemplativo, lui stava pianificando qualcosa e il fatto che la stesse escludendo voleva solo dire che era qualcosa di estremamente pericoloso, questa sensazione si accentua immediatamente dopo, quando dopo poche laconiche battute il moretto esce dall'auto la studia profondamente e poi, come se fosse un gesto dettato dall'impulsività, la coinvolge in un bacio estremamente appassionato, infine monta in macchina e abbandona il garage lasciando dietro sé, oltre un fumo nero, una Sakura interdetta. Quell'atto assume un gusto dolce amaro, un tacito addio, a cui Sakura non può ribattere. Una volta fiutato il pericolo la ragazza cosa può fare? Attendere? E' nel carattere di questa Sakura attendere? Dal poco che ci hai fatto intendere sembrerebbe di no, insomma, non è una che riesce a stare con le mani in mano, ma cosa potrebbe fare? Sicuramente non lascerebbe nulla di intentato, soprattutto se convinta che la persona che ama sta complottando una missione suicida. La seconda scena fa molto cinema noir, un giallo di altri tempi con Obito nei panni di un novello Al Capone o Lacky Luciano. La riunione a cui faceva riferimento Itachi finalmente ha luogo, in un capannone abbandonato lontano da occhi indiscreti. Obito si mostra da subito un buon oratore, ma gli anziani esponenti della Yakuza, forti della loro esperienza in quel campo, non si lasciano sedurre dalle belle e ponderate parole dell'Uchiha. Il commento sulla partecipante femminile è stata esilarante, non avevo mai letto una descrizione del genere per un rimedio per una donna frigida, ma il personaggio di Obito non è affatto fine, anzi è diretto e anche un po' volgare, quindi non può meravigliare questi suoi pensieri così crudi. Mentre espone i suoi progetti e le sue mire, che lo farebbero diventare un buon candidato per i ranghi della Yakuza, ci viene rivelato come intende vendicarsi dei familiari che lo hanno diseredato, bramando la loro rovina prima economica e poi dell'orgoglio e dignità che quel cognome così altisonante racchiude. Cosa c'è di più umiliante per i tre patriarchi che svendere la società che hanno diretto con così tanta dedizione a colui che loro hanno allontanato come un reietto della società. Nonè l'impero economico che lui anela ma l'annientamento su tutti i fronti di quelli che un tempo erano la sua famiglia, questo è il suo scopo recondito, il fatto che questo piano gli possa portare un potere economico non indifferente è solo un effetto collaterale, che però non sfugge e preoccupa le cariatidi presenti insieme a lui nel capannone. Per Obito il futuro nella Yakuza non si prospetta affatto roseo, visto che viene bocciato dai dieci rappresentanti che sono in sua presenza, ma ecco che mentre si decide il non destino dell'Uchiha all'interno dell'organizzazione criminale ecco che arriva una chiamata ( e sono due all'interno dello stesso capitolo, ma sicuramente gli interlocutori non sonno gli stessi XP), qui però sappiamo chi c'è dall'altra parte del ricevitore: Kisame. Il tirapiedi di Obito ha organizzato “uno scherzetto” in piena regola seguendo le direttive del suo principale e appena dà il via libera l'Uchiha fa partire il suo piano. Nell'evoluzione della scena notiamo l'accentuato sadismo di Obito, che nelle urla strazianti delle sue vittime riceve un gran piacere ed un'enorme soddisfazione. Ma la vera sorpresa arriva dopo, quando si scopre il vero motivo per cui Obito ha architettato il tutto, praticamente non aveva bisogno dell'approvazione di quegli uomini per entrare nell'organizzazione, ma di stringere un'alleanza (primo riferimento al titolo) con il più subdolo tra loro, che tra l'altro, a differenza degli altri mantiene anche un basso profilo. Quindi l'epilogo era comunque scritto anche se loro avessero accettato la richiesta di Obito, questo dimostra che lui, come ogni Uchiha, osserva, analizza, pianifica e agisce. Chissà cosa gli ha portato in dono Gen per il grande favore che gli ha appena fatto... credo sia un'arma, da assemblare... uhmmm un oozie? Se così fosse dovrebbe dire: “E' un piacere fare affari con te”!!! Passiamo ora all'ultima scena. Finalmente del sano NaruHina, dopo tanta assenza ci fai questo meraviglioso regalo!!! Passiamo ora alla scena. Naruto ha seguito il consiglio della sua saggia madre, certo dopo quella lavata di capo se avesse ancora procrastinato Kushina sarebbe uscita da prigione solo per prendere a sberle quel figlio degenere. I dubbi e le continue domande che affiorano in Naruto mentre si appresta a suonare al campanello della sua Hinata, sono indice di un'insicurezza che fino a poco tempo prima era avulsa dal temperamento del biondino, ma quando si tratta di ragazze e in particolare di Hinata, questa si ripresenta facendolo dannare. Ma ripensare a lei, al suo dolore celato mentre decideva di prendersi cura di Ten Ten, quel tacito grido d'aiuto che per giorni lui non ha colto, lo fa improvvisamente ardere di determinazione e di voglia di dedicarsi completamente a lei e al suo benessere. Inoltre, questa vicenda gli ha reso ai suoi occhi ancora più meravigliosa quella creatura che era la sua ragazza, in quanto ha annullato il suo dolore per prodigarsi nell'affievolire quello altrui senza gravare sugli altri, infatti non lo ha cercato per sfogarsi  forse per non essere un peso o semplicemente per non disturbarlo, e non lo incolpa per averla trascurata, non è da lei. Immagino Naruto che mentre suona come un dannato il campanello si chiede come mai la sua dolce ragazza non vada ad aprirgli, si fa i peggior filmini mentali: lei è furiosa con lui e non lo vuole vedere; si è sentita male e non può aprirgli; si sta concedendo un meritato riposo dopo aver versato una marea di lacrime e non ha sentito il campanello, ma la risposta è più semplice: lei non è in casa ma nelle vicinanze e non ha sentito il campanello. Hai descritto la scena di Naruto che ammira Hinata in un modo stupendo, mi è piaciuto molto è fluido e coinvolgente, e sebbene l'ambiente sia diverso, l'atmosfera richiama una scena di “The Last”, se non sbaglio, mi riferisco al momento dove lo sguardo di Hinata è perso nell'orizzonte e Naruto è rapito dal suo profilo nella città abbandonata. La scena è così romantica con in sottofondo lo scrosciare delle onde e la salsedine trasportata da una serale brezza marina. La tirata di Naruto nasconde un sentore di imbarazzo che lo porta a mettere insieme un fiume di parole per scusarsi con la sua ragazza per la sua assenza, ma le apre il cuore, quello che dice lo pensa sul serio non sono scuse sterili che le porge perché deve e questo viene apprezzato dalla ragazza che lo solleva da quegli inutili sensi di colpa, perché lei non gli ha mai chiesto di essere diverso per lei o di fare l'impossibile per lei. Naruto e le sue tirate sono uno spasso, inizia a blaterare su cosa ci sia di tanto speciale in lui da aver permesso a quell'angelo di interessarsi a lui, gira intorno al succo della questione imbastendo una dichiarazione d'amore così dolce e sconclusionata che fa tanta tenerezza e lascia la bella Hyuga senza parole, quel “Ti amo” è come una boccata d'aria fresca per la ragazza che in tutto quel mare di parole ci sta sguazzando, e pensare che tutto ciò è scaturito dalla richiesta della ragazza di non essere lasciata, di fare in modo che lui diventi il suo pilastro. Le riflessioni sulla sua prima storia è stata divertente soprattutto quando ha parlato della sua disastrosa prima noche de fuego, che a dirla tutta è stata più di hielo, e a come Hinata abbia scardinato il suo punto di vista riguardo l'amore. Un bel regalo ad Ayame dovrà farlo prima o poi, non credi? La reazione d' Hinata è stata “imprevedibile”, ma necessaria altrimenti Naruto avrebbe continuato con lo sparare degli strafalcioni e lei sicuramente voleva fargli capire che non è più tempo di parlare. Lo rimprovera sul fatto che lui non sia incisivo nella sua vita e questo è di una dolcezza unica e poi c'è il momento di quello straziante sfogo sia per lei che per lui, ma è necessario ad entrambi. L'idillio però viene interrotto da un arrivo inaspettato che sinceramente ho maledetto, insomma volevo ancora un po' di genuino NaruHina e chi s'intromette? Sasuke Uchiha in persona!!! Certo che il moretto è alquanto inopportuno, ma nonostante ciò Hinata tranquillizza Naruto e gli fa prestare attenzione alle parole di Sasuke. L'idea vendicativa del ragazzo è a dir poco suicida, ma nel suo delirio potrebbe funzionare, inoltre sa quali tasti premere per convincere Naruto a parteciparvi. Le parole di Sasuke lusingano Naruto quando per sua ammissione lo reputa alla sua altezza come uno dei migliori racers di Tokyo. La posta in gioco è davvero alta e entrambi hanno molto da perdere quindi Naruto, sebbene a malincuore per dover deludere ulteriormente Hinata, accetta la proposta di Sasuke e si ha in questo modo il secondo riferimento al titolo. Ora a Naruto non resta che tranquillizzare Hinata, che è letteralmente terrorizzata da questo piano, ma lui riesce a convincerla e lei gli dà un motivo in più per tornare sano e salvo da lei. Quello che mi chiedo è se lei sia disposta a mantenere la promessa di aspettarlo oppure, quando si sarà calmata deciderà di mettersi in gioco anche lei, ora che sa che hanno colpito anche il suo Naruto, è disposta a rimanere in disparte? A sentirsi inutile? Vedo una sorta di parallelismo tra come è stata lasciata lei e Sakura, chissà se le circostanze le uniranno, e se questa esperienza leghi anche i loro ragazzi!!! Hai capito Sasuke? Hinata sì e Sakura no, certo che Naruto si risente lui la sua ragazza l'ha tenuta in disparte mentre la sua dovrebbe entrarci? Certo la proposta di Sasuke sottolinea che la mora è un fenomeno al volante e potrebbe essere davvero utile, ma è un tantino ipocrita nella proposta. La battuta finale è stata molto spassosa, si nota una certa sintonia tra loro due almeno nelle battute. Ah, ora che mi viene in mente avrei un'ipotesi sulla chiamata ricevuta da Sasuke, non è che all'altro capo del ricevitore c'è un certo avvocato?
Bene con quest'ultima domanda ti saluto e ci vediamo a Londra, o forse in Transilvania?
A Presto
Arcx