Recensioni di Manichan

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt) - 28/04/15, ore 01:44
Capitolo 46: 45. Luna (Saga/Aiolos)
Una piccola domanda che mi è rimasta: ma qui dove sono i cani? Sono arrivati fuori scena? Soprattutto cos'è quell'odore di brace che si spande ovunque? Sarà mica che si aspettava solo l'ospite d'onore, il cervo improvvisato, per dare il via alla festa? La smetto con le domande?

Credo di averla smessa. Davvero? Il bagno è sì un classico intramontabile. Ripreso insistitamente, senza motivo, nei momenti più impensati. A me piace pensare che il bagno qui descritto facesse parte del periodo felice, o almeno normale. Quando i bagni erano motivo di presa in giro, si poteva star di fronte ai compari e in qualche modo il senso di rinascita apparteneva al liberarsi da fatica e spossatezza. Più avanti, quelli che conosciamo viravano più sul bagno isterico, quello della vana speranza di lavarsi sia lo sporco dell'anima, la medicina contro il nervoso e le situazioni che andavano male. Non esattamente bagni rilassanti, più che altro bagni anestetizzanti. Risultati scarsissimi a parte, mi piace pensare che tutto quello che era in principio puro poi sia stato corrotto e caricato di aspettative e significati che non gli appartengono. E così si inizia a ricordare... c'era un tempo in cui un bagno era solo un bagno, era bello farsi prendere in giro dai colleghi (che non rischiavano di ritrovarsi con la faccia spappolata per aver visto qualcosa di troppo) e in qualche modo stare lì a lasciarsi osservare dai compagni più stretti, addirittura invitandoli a unirsi all'esperienza. Diciamo tuttavia che è l'acqua, insieme all'atmosfera, a creare il contesto. Non certo il corpo immerso dentro di un narciso che ama farsi osservare. Ah già, Narciso è troppo poco. Dio addirittura. Gender bender. Manca qualcosa per vincere il trofeo megalomania annuale o ha già vinto per distacco? >_>

E il povero quadrupede che fa? Io me lo immagino costretto a prestarsi al gioco, giusto perché l'altro vive il morboso desiderio di dar sfoggio al proprio esibizionismo! Queste sono vessazioni e maltrattamenti. Non solo: per esserti prestato al gioco rischi anche la sanzione e la trasformazione indebita. La vita sa sempre essere ingrata con chi non se ne approfitta, non c'è che dire...

Come tema "luna" ha i suoi perché il fatto che non sia nemmeno stata citata e sia quasi una presenza secondaria all'interno del quadretto. Almeno così penserebbe il disattento! Infatti ho trovato interessante il fatto che il tema sia stato toccato per vie traverse, non come soggetto principale ma quasi come accessorio. Il fatto di far rivivere il tema attraverso un quadretto che richiami l'episodio del mito, con molteplici riferimenti alla luna e a quanto le veniva associato, è stata senza dubbio una piacevole sorpresa. Quasi un punto di vista esterno, o meglio lo sfondo di un dipinto. Non il soggetto, non il movimento, non la scena, proprio lo sfondo. Può sembrare un secondo piano, ma sappiamo che senza sfondo tutto il resto perde senso. Buona scelta, era un tema abbastanza soggetto a trito e ritrito, nonché ad ululati vari ed eventuali, tormenti, vuoti cosmici, riflessioni di stampo esistenzialistico e altro. Meglio come idea e rievocazione, un bel bagnetto e passa la paura.
Recensione alla storia Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt) - 09/04/15, ore 03:11
Capitolo 45: 44. Cerchio (Saga/Aiolos)
Tutto si può dire tranne che quando si raggiungono livelli molto elevati di bravura non ci sia anche una forte competizione. Altrimenti come la vinci la noia? Il bello sta proprio lì: da un certo punto in avanti assume più importanza rivaleggiare che non continuare a perfezionare il non perfezionabile. Effettivamente ce li vedo proprio questi due in atteggiamenti del genere, mi sembrano attinenti e credibili. L'uso del cerchio è senza dubbio un fattore di pregio. Con tutti i temi che si potevano trattare, un bersaglio non è di sicuro quello che ci si aspetterebbe. Il fatto che entrambi abbiano alti livelli di autostima, ma senza scendere nel gallinaccesco, è una cosa che ho apprezzato. Disegnare un cerchio che sembri un cerchio, su una roccia, con una certa quadratura, con una punta che è tutto tranne che convenzionale, farebbe gonfiare molte persone, almeno quelle in grado di riuscirci. Non una, ma due volte. Venghino, siore e siori! In fondo tutto il clima è abbastanza scherzoso, quasi goliardico, quindi ci sta una gara a chi la spara più grossa e si mette in mostra. In realtà il vero nemico in mezzo ai due contendenti è uno solo: il noioso pareggio. Sembra un risultato ricorrente e persistente, specie se consideri il giallo sole dell'armatura e il rosso della fascetta in fronte (ah ah ah). Noto che l'arciere delle meraviglie ci ha provato a prendersi un piccolo vantaggio, sperando stavolta di spezzare l'equilibrio. Dall'altra parte, come si dice, se non c'è pressione ti perdi tutto il divertimento. Da qui nascerà tranquillamente la diatriba dell'anno: più difficile beccare il centro perfetto o più facile ripennellare alla perfezione i contorni? Perdita di tempo, meglio decidere chi ha ragione con l'ennesima sfida.

Diciamo che idee di questo tipo vorrei trovarle in ogni prompt. Sono quelle idee che vanno a cercare la cosa che non ti aspetti, poco probabile o comunque fuori da quelle 4-5 idee che inevitabilmente vengono in mente al primo colpo. Proprio questo è il grande pregio. Scartando tutto l'ovvio si pesca sempre una buona carta. A questo aggiungo che ho trovato molto rinfrescante una situazione di relax o comunque di svago che si concretizza in un'attività comunque attinente a quello che è l'andazzo del santuario. Certo, avrebbero potuto giocare a ce l'hai oppure a Monopoli in un'appassionata lotta a contendersi la ferrovia nord, per l'amor del cielo ci sta tutto se costruito bene, però una sfida a base di poteri e comunque attinente a quelle che sono le loro qualità straordinarie mi piace di più. Il cazzeggio guerriero insomma mi è piaciuto. E devo ammettere amaramente che un 1-1 in trasferta non è un risultato tanto malvagio. Inoltre è decisamente bello vederli in queste vesti ancora amichevoli: la previsione futura incombe sempre come un avvoltoio e a noi piace ricordarli così, quando la vita aveva ancora un senso e l'ambizione era solo quella di superarsi per un'amichevole rivalità. Come tutte le rivalità esasperate purtroppo, poi si sfocia nella delinquenza... In ogni caso buon lavoro, stellina senza dubbio meritata.
Recensione alla storia Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt) - 09/02/15, ore 00:57
Capitolo 44: 43. Diamante (Saga)
Il fatto è questo. Si parte dal presupposto che il diamante sia la forma perfetta a cui ambire. Una specie di punto di arrivo. Già quando si parla di punto di arrivo è meglio farsi gli scongiuri: è un evento nefasto, ciò che garantisce di essere arrivati al punto più alto, oltre il quale non è possibile andare. Non hanno torto quelli che dicono che la parte più interessante del viaggio è il percorso. L'arrivo lascia solo vuolo, fine dei giochi, divertimento svanito. Di conseguenza mi chiedo se essere diamanti sia davvero una cosa così positiva. La pietra grezza ha tutta la strada davanti, anche il rischio di non trasformarsi mai e passare l'esistenza con addosso l'etichetta di eterna promessa. In questi casi una parte importante del metro di valutazione è arrivare, raggiungere qualcosa. Allora non riesco proprio a vedere un lato positivo in niente. Ogni diamante ha i suoi svantaggi. Primo tra tutti il prezzo. Non credo sia affatto positivo il fatto di doversi mantenere sempre splendente, curato, all'altezza della propria fama e inarrivabile. Stare in cima comporta sacrifici e la gente non ha assolutamente voglia né di ricredersi né di provare delusioni. Purtroppo è esattamente quello che ha accaduto... non riesco a vederci un vantaggio nell'essere la massima espressione di una pietra.

Stesso discorso potrei fare per la pietra grezza. Guardata sempre con sospetto e disagio, con la gente che non vive in una favoletta e sa perfettamente che i discorsi sul potenziale e sul dover ancora iniziare il proprio cammino lasciano il tempo che trovano. È una specie di circolo vizioso: la stessa gente che ti vuole all'apice è la stessa che ti butterà giù. Kanon in quella fase ha addosso un senso di sporcizia e se qualcuno sapesse della sua esistenza non potrebbe che averne una scarsa considerazione. Normale per una persona che vive all'ombra e alla quale è negata ogni possibilità di emergere e ritagliarsi un proprio spazio. Vivere in quel modo è terribile, almeno quanto stare all'apice. Insomma, io ci vedo solo tragicità, come possono essere tragici solo gli estremi. Sarebbe facile dire che la virtù sta nel mezzo, ma anche questo è sbagliato. Nessuno si interesserebbe mai a un mediocre uguale a milioni di altre persone, senza niente che risalti. Dunque dove bisogna stare per essere felici? Semplice, non si sta, perché nessuna posizione è adatta. Per questo vedo la vita dei gemelli in un certo senso maledetta: ovunque arrivino, ovunque si collochino, finirà sempre in sciagura. Dei fuori posto per eccellenza.

Probabilmente il senso non è così negativo, ma io ho percepito questo. Brillare troppo e dare troppo sfoggio di sé ha brutte ripercussioni sulla salute fisica e mentale. Non brillare affatto, essere sporchi e di ultima scelta ha altre ripercussioni. Insomma, niente funziona, tutto va male, la pace è una chimera. Seppur svettare sia qualcosa meritevole di lodi, io preferisco sempre guardare il lato oscuro e poco nascosto. Quella luce non farà altro che tirare fuori il peggio del lato umano. Esternamente, senza dubbio, c'è solo un'idea di perfezione. Molto finta, artificiosa e che inganna giusto gli occhi. Almeno quanto un pessimo aspetto che repelle. Che sia giù o che sia su, tutto va male.
Recensione alla storia Legacy - 03/02/15, ore 01:19
Capitolo 26: Capitolo XXV
"Usa i soliti canali". Sono rimasto a pensarci parecchio e dopo un ronza che rironza ho finalmente afferrato il sottile e pertinente doppio senso. Già, quei canali. Mi pare abbastanza strano che questa cosa venga percepita come negativa: chi non sarebbe felice nel farsi maltrattare e lasciare qualche segno da una potente e violenta industriale che ti procura l'impossibile? E su, è una cosa positiva e di cui andare estremamente fieri! Di una vittoria a tennis cosa ti rimane? Niente, solo cose che alimentano l'ego e svaniscono nel giro di cinque minuti. Una sconfitta è per sempre. Forse fa un po' male ma vuoi mettere la soddisfazione? Sta di fatto che, fin dai tempi dell'era mitologica in cui giocare a tennis significava far rimbalzare una pallina contro il muro e lottare per batterlo (ingloriosamente senza successo, il muro non ha mai perso una partita in vita sua, ribatteva tutto), c'era un modo rapido ed efficace per identificare gli infami: si riconoscevano dal fatto che tiravano la pallina in mezzo alle gambe a velocità non percepibili dall'occhio umano. Indovina un po' chi usa questa tecnica? -_- certo che la tecnica per contrastarla esiste e quei pochi che la conoscevano la custodivano gelosamente. Chi la rivelava, o chi si lasciava osservare mentre la usava, diventava simile ad un salvatore. Tutto questo ci rivela che bas...

No, ok, non si può proseguire su questi binari senza venire al dunque. Mia moglie. Mia moglie cosa? Evidentemente c'è qualcosa che deve essere sfuggito perché questa suona proprio nuova. Era un modo di dire molto espansivo? Formalmente si considerano già sposati? C'è il prete che aspetta nella tenuta sul retro? O il prete era di Las Vegas e dopo aver officiato ha regalato dieci gettoni a testa alla coppia per giocare alle slot machines? Mi suona incomprensibile, come un po' tutta la riunione di famiglia. Torniamo al tennis che è meglio -_-

Si diceva che a tutto c'è un prezzo. Quando si ostenta arroganza, si è troppo sicuri dei propri mezzi, si fa il gradasso dopo una vittoria, è più che naturale che l'epilogo sia uno solo: SPEAR! SPEAR! SPEAR! Veramente una goduria per gli occhi e per il basso ventre che la subisce! Così magari si dà un taglio anche alle leggende metropolitane che nascono spontanee sull'operato sportivo dei gemelli. Pare tanto il pescatore fanfarone che tira su una triglie e due giorni dopo il vicinato parla di una balena pescata a mani nude e sconfitta dopo una battaglia ininterrotta di 673 ore. No perché rivaleggiare con professionisti che si allenano 9 ore al giorno, senza allenamento a loro volta, con la chicca che riescono perfino a stracciare i loro record, mi pare davvero una leggenda metropolitana a livello di quello che rimasto sepolto sotto due metri di ghiaccio riuscì a uscirne scogliendolo con varie raffiche di urina. Tornando a noi, peccato che invece di un viaggetto al pronto soccorso sia finito tutto ad amoreggiamenti vari. Sorvolando su questo aspetto per non essere troppo cattivo e crudele e brutale, di interessante c'è quel mezzo "delirio onirico" di Saga. Per la prima volta salta fuori la figura della mamma, non fosse che la faccenda assume connotazioni differenti: lui è perfettamente a conoscenza della sua vera storia e, in tutta sincerità, non ho ancora capito se la stessa cosa vale per Kanon. Il fatto di ripensare ai genitori, nel suo caso a quelli naturali, apre il dubbio che voglia andare fino in fondo. Non credo sia possibile che quelli siano ricordi inconsci legati alla nascita e alla non consapevolezza. Mi sembra più che altro una sensazione ricostruita con l'immaginazione che però nasconde intenzioni precise. Verrà il momento di saperne di più. Mentre tutto ciò accade, come nella miglior tradizione di un film po... di una coincidenza sfortunata, arrivano i due guardoni proprio quando non dovrebbero interferire. Certo lo shock è di quelli importanti, ma mi piace che il fatto che stiano a fare sconcezze tra fratelli passi assolutamente in secondo piano rispetto al fatto che siano due uomini XD Però saltare subito alle conclusioni mi pare azzardato, prima di parlare di stucchevoli prese in giro e di gente dalla doppia faccia che nasconde ciò che è davvero. Da questo punto di vista non tutti possono avere la finezza di un Kanon, che incurante dei mille presenti spiattella senza pudore che i quadrupedi hanno la propensione a mettersi a quattro zampe. Una mazzata evitabile, a dirla tutta. Io cerco sempre di difenderlo quando possibile ma stavolta è stata un'uscita dal buon gusto, dall'eleganza, dall'amicizia e dal vaso. Non avrei avuto niente da obiettare in caso di gancio destro spaccamandibola. Non si fa, anche se è vero che è proprio dagli amici che è più frequente ricevere pugnalate assortite.

In tema quadrupede invece, direi che probabilmente questo è il capitolo dei diversamente nobel: con che razza di coraggio, incoscienza e dilettantismo si è messo a leggere un oggetto trafugato davanti alla persona a cui lo ha trafugato? Era un modo semplice e rapido per mandare in fumo settimane di letture con il gusto dello scrocco e di farsi i fatti altrui ricostruendo la loro vita a loro insaputa. Fortuna che Cora era un mezzo cadavere, immagino per i postumi, e tra tutto questo faccio notare che l'idea dell'acqua tiepida limonosa si farà strada nei miei incubi in una corsia preferenziale. Il passaggio del diario stavolta è piuttosto indecifrabile. C'è di sicuro quella parte umana e personale che mi è piaciuta tanto tanto. Abusare del proprio potere per prendere le generalità di una pulzella che ha catturato la tua attenzione è adorabile e tanto umano. Sul passaggio, immagino legato a Antony, si può ipotizzare poco. C'è la figura della donna isterica che sinceramente non sono riuscito a collocare. Non faccio ipotesi e non so nemmeno chi sia. Di curioso c'è il fatto delle pagine strappate. A me sembra una rimozione molto lucida. Di solito le cose inutili si strappano via senza troppa cura. Qui è come se il taglio fosse preciso, volontario e fatto in un momento di stallo e di calma, senza fretta. È evidente che alcune cose siano state manipolate, ma potrebbe essere semplicemente una pagina scritta male o con cose inutili.

L'ultima parte, in massima onestà, non l'ho proprio inquadrata. È come se uscisse dal nulla, senza un contesto. Non mi riferisco tanto al finale da viso di pietra, quanto al fatto che non si capisce quanto questa cosa lasci di sorpresa o sia organizzata. Sono tutti riuniti in famiglia ma non si capisce se sia una domenica ordinaria o una riunione. Girano ciondoli che sembrerebbero regali da fidanzamento ufficiale ma che in realtà costituisce una fase superata. Alcuni sembrano sapere, altri sembrano non sapere, altri ancora intuiscono al volo e hanno reazioni fin troppo miti di fronte a quello che è un colpo di testa problematico a tutti gli effetti. E quando ti aspetti un fidanzamento ufficiale o comunque una presentazione formale, salta fuori che hanno già fatto tutto in stile Renzo e Lucia, saltando a piè pari i capponi e la bischerata nel cuore della notte. Insomma, che significa quel "mia moglie"? Quando, come e perché? Sembra un azzardo, ma probabilmente non è possibile ricostruire ora. Serve qualche capitolo in più. Al momento prendiamo il capitolo così com'è, comunque meritevole, e aspettiamo sviluppi futuri!
Recensione alla storia Legacy - 02/02/15, ore 01:40
Capitolo 25: Capitolo XXIV
Ed eccoci qui a rimetterci in pari, impresa ardua ma non impossibile se consideriamo le difficoltà del periodo. Vediamo, se riesco ad arrivare alla fine significa che le cose girano per il meglio.

Principalmente mi stupisce vedere un quadrupede in queste condizioni. Stiamo parlando della stessa persona? Sembra che si sia quasi trasformato, o forse trasfigurato. Quasi sorride, è accomodante, tratta con i bambini, si imbarca in trattative noiose e complesse, accetta di passare per uno scarrozzatore stipendiato dalla casa madre con il compito di andarsene in giro a recuperare le persone e a portarle a destinazione, visto che a insindacabile e incontestabile giudizio di qualcuno la gente deve essere pronta a spostarsi al suo comando. Prima ordina di andarsene, poi ordina di tornare. E nemmeno si presenta di persona, ma manda avanti gli altri. Davvero complimenti! Ciò che mi lascia seriamente perplesso è invece l'atteggiamento di buona parte della famiglia dei confronti del mazzolatore folle. Non riesco veramente a capire né Cora né, soprattutto, la madre. Mi risulta davvero incomprensibile. Parliamoci chiaro. Il bambino ha compiuto un gesto ingiustificabile contro la persona sbagliata, che è ricca, potente e ha un sacco di conoscenze con cui potrebbe distruggere l'intera famiglia se solo volesse. Il riformatorio è l'ipotesi più rosea, specie perché la colpa è del bambino al 412%. Se ci metti dentro l'aggressione ingiustificata, la crisi isterica, le lesioni personali causate tanto alla vittima quanto ai familiari, uno così non lo salva nemmeno l'avvocatone abituato a tirare fuori i serial killer. E la madre cosa fa? Taglia le verdure, senza alcuna intenzione di prendere provvedimenti. Cora cosa fa? Gli regala addirittura un viaggio premio al poligono, così già che ci siamo impara a prendere la mira. L'unico che mi è sembrato avere un po' di testa è stato Phil, che oltre ad avere un quadro piuttosto lucido della situazione ha anche avuto il normale istinto di garantire quella che si chiama punizione. Non so, forse il legame di un genitore adottivo è molto meno forte rispetto a un genitore naturale, ma ribadisco che l'atteggiamento della madre è abbastanza spiazzante. Si isola, cucina, come se niente fosse successo. Davvero strano. Il bello che alla fine il piccoletto viene anche premiato XD Non so, empatizzo molto di più con Phil che è l'unico ad essersi conto della portata del danno. L'alternanza della situazione però è abbastanza precaria, sembra proprio che non si riesca ad aggiustare, tra improvvise risalite e nuove ricadute. Mi ha fatto piacere che Cora sia uscita dalla modalità sognosa e incapace di dire di no. Notevole quando si è rifiutata di tornare a casa a comando, era il minimo che si potesse fare davanti a certi modi non proprio carini. Tuttavia ci sono due aspetti che mi incuriosiscono della vicenda. Il primo è legato a quel riferimento alla rabbia infantile che percepisce Aiolos mentre certa di prendersi delle colpe non sue per quanto accaduto. Sembra lui l'aggressore! Comunque è interessante capire a cosa si riferisse, sono sicuro che è qualcosa di molto importante. La seconda cosa a margine è che l'accoglienza in casa Miller non è certo il fiore all'occhiello della famiglia. Non so per quale motivo bisogna essere così ostili e anche un po' maleducati nei confronti di una persona che è stata aggredita e ci ha pure rimesso una spalla. Chris ne avrebbe qualche motivo, per questioni di territorio e di gelosia. Insomma, peccato che il quadrupede non si prenda la solidarietà che meriterebbe. E come nota finale, mi puzzavano un po' le condizioni di Cora dopo la botta. Sfortunatamente ci avevo visto giusto, ma ci arriveremo.

Non c'è niente di meglio che finire da adulti ad un ritrovo di bimbiminkia zainosi che si scannano su videogiochi e nerdate varie. GTA, confermo. E anche qui facciamo i complimenti a Cora che senza nessuna giustificazione o scusante si è rifiutata di giocare ed è nettamente costata la sconfitta alla squadra. Non è così che ci si comporta, questo è vergognoso. Ultimamente non ne becca davvero una, presta sempre il fianco ad attacchi e critiche. Sai cosa significa tirarsi indietro e casusare un danno al team? Pazienza, una più una meno -_- E inoltre mi stupiscono parecchio le conoscenze quantomeno bizzarre. Ma dove l'hanno pescato il tizio del poligono? È inquietante. Non per la sua passione praticamente conclamata per il frullo, quanto perché si avvicina fin troppo pericolosamente ai ragazzini-ini. Mi sono preoccupato e ho temuto il peggio XD Aiolos altro che disgustato. Lo sappiamo tutti che il disgusto è sinonimo di ammirazione. O forse no, ma qui sì. Devo dire che questa parte è molto ben fatta, ma evito di imbrodare con lodi che sarebbero solo un peso, in quanto è ufficiale per dichiarazione iniziale che il pezzo degli spari è stato soggetto a lavoro di ricerca e approfondimento. Questa è sì una bellissima cosa, poiché è sempre apprezzabile il fatto di dimostrare impegno e non prendersi troppe licenze vaghe e fuori luogo. Ci sta scrivere per divertirsi, ma quando si sconfina in temi che si conoscono poco si rischia di rovinare tutto il lavoro. La cosa più brutta, che non dovrebbe mai accadere quando si legge un testo, dalle istruzioni della scopa elettrica ad una storia, è trovare qualcosa che uccida, bruci e stupri il cadavere dell'atmosfera e della sospensione. Quando uno legge non dovrebbe mai svegliarsi di colpo e ricordarsi che sta leggendo. Qui direi che il problema non si è presentato. Pareva di stare veramente in un poligono, con l'accuratezza degli spari, delle regole piuttosto ferree e della corretta gestione di un'arma carica. Come dice il detto... maneggiare una pistola scarica come se fosse carica. È buffo come Cora abbia trovato un campo in cui è ferrata e si veda senza ombra di dubbio che stia cercando di mettersi in luce. Credo sia una questione di rivalità, di dimostrare che lei non è così indifesa e indecisa come potrebbe sembrare. Mi sembra che riesca bene nel suo scopo, anche se impressionare una persona con l'abbonamento allo scazzo e che non è estraneo al mondo delle armi parebbe difficile. Certo che uno strano odore si è diffuso nell'aria quando ha visto che sorte è toccata alla sagoma bersaglio XD

Se questo potevas parere scherzoso, non lo è stato affatto il finale. Che ci fossero dei danni derivanti dalla botta subita pareva evidente, ma in tutta franchezza non pensavo minimamente ad una gravidanza. C'erano tanti piccoli malesseri, ma non mi aspettavo una notizia del genere. L'ultima parte è senza dubbio una bella pugnalata in pieno viso, crudele nella sua semplicità. Come vivere un momento particolare di estrema gioia che viene strappato via senza nemmeno avere il tempo di rendersene conto. Il tutto è presentato con una tale rapidità e immediatezza che si rimane spaesati esattamente come chi lo vive. La scoperta della gravidanza coincide con la sua fine. Il fatto è che tutto mi lascia pensare che quella mazzata al ventre abbia provocato tutto. Un motivo in più, come se il precedente non fosse sufficiente, per deprecare il gesto. E così è un attimo, si chiudono gli occhi e al risveglio è già tutto finito. Resta un forte dilemma. Il padre dovrà sapere? Come dovrà sapere? In che forma, con che parole? Non certo con... sai che stai per diventare padre? - Davvero? - No. Immagino che abbia il diritto di saperlo, tenere nascosto il segreto non mi parrebbe tanto rispettoso ed essendoci altre persone a conoscenza si rischia lo spiffero, se non il ricatto. Davvero una situazione intricata, aperta a tanti scenari.

Complimenti per il capitolo e soprattutto per il finale bomba. Se non fosse stata una sequenza così forte si sarebbe aggiudaca la palma di miglior parte quella del poligono, ma un finale così fulminante e dai contenuti inaspettati alla fine prevale. Bel lavoro!
(Recensione modificata il 02/02/2015 - 01:49 am)