Recensioni di Lady Viviana

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Recensione alla storia Fighting Fire - 24/06/18, ore 22:02
Capitolo 26: Lucciole
Siamo arrivati ad un’altra fine, il momento che temevo ormai da tempo e che ho sperato non arrivasse mai. So bene che ci sono altri tre volumi per un totale di sei libri e una miriade di cose da raccontare (hai risposto a ben poche domande, lo sai) e che ci sono molti altri posti da esplorare oltre Kalasprit, ma questo non rende il distacco meno facile.
Sei cambiata moltissimo in questo quattro anni, sei diventata una donna matura e indipendente, consapevole di chi è e che cosa vuole e che non ha paura di nulla pur di ottenerlo. Sei anche diventata molto più consapevole del tuo talento creativo rispetto a quei primi, terribili capitoli di Fuoco. Non mi pento e credo non mi pentirò mai di essere stata così dura con te, sia per quello che ne è seguito e che dura ancora oggi, sia perché è stato il primo passo per te verso una presa di coscienza che non può che avere come sbocco scontato il tuo diventare adulta. Anche se nel frattempo hai scelto che la strada della tua vita prendesse quella della genetica, sei stata capace di sfruttare la tua “parte umanista” convogliando nella scrittura il tuo passato difficile, il tuo presente angoscioso e confuso e i tuoi progetti per il futuro, rielaborando traumi, lutti e momenti felici per tirarne fuori qualcosa che potesse aiutarti a essere più resiliente di fronte alle sfide che ti aspettano. Il risultato di tutto questo è il Ciclo di Nemeria e, almeno per ora, Fighting Fire.
Ho espresso più volte nelle precedenti recensioni il mio apprezzamento per le tue descrizioni e per il modo in cui ogni singolo dettaglio è studiato per essere al posto giusto nel momento giusto, anche se questo significa lavorarci su ore e passarne altrettante a fare ricerche. Ma è questo che fa uno scrittore serio: continua a limare finché il risultato non è qualcosa di cui andare fiero, qualcosa che farà la differenza ed emergerà in un mercato sempre più saturo. Poche altre storie di persone molto più famose di te mi hanno portato a viverle come se fossero vere, ad avere fame quando si parla di cibo (uno dei temi della storia, un vero e proprio viaggio parallelo nella cucina mediorientale), a sudare nei combattimenti e soffrire quando feriti. A vivere, insomma. Come in tutte le tue storie, in realtà, ma nessuna finora, tranne forse quella sul ciclo arturiano, è stata capace di distaccarsi così tanto dai modelli cui ti ispiri e di far vedere in modo inequivocabile il tuo stile, unico, originale e inimitabile. Non sono mai stata così tanto orgogliosa di te come leggendo A Summer Tale.
Mi mancheranno tutti moltissimo, alcuni più di tutti. Il bunker sarà vuoto e silenzioso senza di loro…
Ancora qui, dopo tutto questo tempo,
Ayame
Recensione alla storia Fighting Fire - 19/06/18, ore 22:04
Capitolo 1: Spezzare la luce
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ci sono molti motivi per cui penso che questa storia meriti di essere inserita nelle Scelte, ma credo che il modo migliore per spiegarlo sia un episodio che mi è accaduto recentemente e che la riguarda.
L’arena è un luogo molto importante in Fighting Fire, anche prima di essere mostrato è nella mente di tutti i personaggi perché è un simbolo del mondo cui fanno parte, nonché un simbolo del potere terreno contrapposto al loro potere magico-spirituale. Nella seconda parte, diventa invece anche un luogo come passaggio e allo stesso tempo come posto fisico in cui poter dimostrare se stessi e splendere per qualche minuto della luce della gloria di cui hanno (come abbiamo noi) disperatamente bisogno per sopravvivere.
Qualche giorno fa, ero nell’arena della mia città per un evento di beneficienza e continuavo a pensare “Dov’è Nemeria?” “Dove sono i gladiatori, i Syad, i lanisti e il pubblico?”. Ecco, io credo che quando una storia ti porta a stupirti nel momento in cui l’evidenza ti ricorda che non è reale, che i personaggi e gli eventi esistono solo nella mente di chi li ha raccontati, allora quella storia merita di esistere, perché vuol dire che l’autore è riuscito a portarti esattamente dove voleva: nella sua testa. Ed è quello che fa Fighting Fire. Ti fa viaggiare, facendoti dimenticare cosa è reale e cosa è no e lasciandoti deluso quando ti accorgi che le cose non vanno come ti aspettavi o, come in questo caso, che sei arrivato praticamente alla fine e che non troverai risposta a tutte le tue domande.
E, almeno, il giorno che questa storia diventerà un libro o una serie tv e verrà conosciuta da tutti, Efp potrà dire “l’abbiamo scoperta noi!”.
Lady Viviana
Recensione alla storia Fighting Fire - 25/05/18, ore 21:16
Capitolo 24: Rivincita
Io lo so che è la normalità per un gladiatore e che dovrei farci l’abitudine, ma perché alla mia povera Nemeria capita sempre quella bruttissima persona che è Zahra e a ogni loro incontro ne esce che potrebbe fare la modella per un anatomo-patologo?
Purtroppo non posso nemmeno rimanere troppo arrabbiata con te, perché, obiettivamente, anche per una persona come me che non ama particolarmente le scene d’azione, questa ha letteralmente mozzato il fiato. Sembra che in questa storia l’aggettivo da usare maggiormente sia “spettacolare”, come se fosse tutto un enorme circo, come se la vita stessa che scorre nelle strade e nei vicoli di Kalasprit fosse una recita cui tutti prendono, più o meno consapevolmente, parte. E, ovviamente, questo torneo altro non è che uno dei tuoi geniali espedienti per mostrarci un altro punto di vista e introdurre dettagli che, se lo avessi fatto in altro modo (con una descrizione o un dialogo per esempio), ci avresti solo annoiato a morte. Mi riferisco, ovviamente, sia al gruppo dei lanisti che a tutta la preparazione dei gladiatori nei sotterranei dell’arena (sai che mi hai fatto venire una voglia pazza di andare a Roma e vedere il Colosseo? Potrei odiarti per questo!).
Mi dispiace molto per Durga, non credo menta, né che lo faccia Ahhotep. E’ solo una bambina che probabilmente non sa nemmeno quello che fa. Il suo (unico?) difetto è di fidarsi troppo delle persone che considera amici, ma, dato che si tratta pur sempre di una Dominatrice che per tanto tempo ha dovuto cavarsela di stenti per poter arrivare alla fine della giornata, direi che è quasi normale che sia così ingenua. In questo ti assomiglia moltissimo, anche se ovviamente Durga ha ancora la spensieratezza e l’innocenza che tu hai perso tanti anni fa.
La conversazione con Sayuri, invece, per quanto breve, è importantissima. Perlomeno per Nemeria, perché l’aiuta a liberarsi di un peso che negli ultimi giorni l’aveva tormentata, aggiungendo nuovi materiali ai suoi già abbondanti incubi notturni. E’… interessante e forse anche un po’ crudele (o pieno di speranza, non lo so, sono confusa riguardo a ciò che provo riguardo a questo) che l’ultimo pensiero di Dariush sia stato per Altea e l’ultimo pensiero una richiesta di perdono. Mi fa sospettare che anche i Jin, in fondo, conservino da qualche parte molto in fondo gli umani che sono stati, anche se distrugge il fatto che Dariush, prima di morire, sia stato sommerso dalla colpa per le sue azioni e dal rimorso per ciò che/chi ha irrimediabilmente rovinato.
La paura negli occhi dell’inflessibile, granitica Zahra sono il miglior finale e la migliore premessa di ciò che ci aspetta nella conclusione del primo Volume del Ciclo di Nemeria, quello dedicato all’elemento più instabile e affascinante di tutti. Nonché quello della nostra protagonista…
Viviana
Recensione alla storia Fighting Fire - 27/04/18, ore 21:26
Capitolo 23: Sfida contro se stessi
Ho apprezzato moltissimo come hai gestito Nemeria dopo la morte di Dariush… all’inizio sembra un po’ scossa, ma abbastanza a posto. Solo che poi, improvvisamente, crolla completamente, si spacca in mille pezzi che affogano nelle acque luride delle latrine. Perché sono bisex? Perché le sue amiche non l’hanno cercata subito lì? Era il posto più scontato in cui trovarla.
La carcassa di Dariush viene portata via, pungolata come un’animale in un macello. Non c’è umanità né pietà nella scuola, che pure finora è sembrata un’enclave più sicura del mondo reale. Non credo che Senan sia cattivo. Magari la sta solo usando, però io voglio credere che esista almeno una persona disinteressata nei confronti di Nemeria.
Molto bella e struggente la scena nel tempio, ma nulla in confronto alla Presentazione dei Gladiatori. So che dovrei solidarizzare con lei, ma la giornata alle terme è molto divertente. Nemeria è soltanto una bambina e non sa nulla di come una donna si prende cura di se stessa, ma per fortuna ha trovato due estetiste gentili e un sarto mezzo matto che si prendono cura di lei trattandola come una persona, non una schiava.
Poi… la parata. Ho AMATO questo momento, i loro vestiti coloratissimi che si agitano nel vento, la folla che li acclama come dei, dimenticandosi che, in realtà, sono soltanto schiavi esposti al pubblico prima dell’esecuzione finale. Ci sono tutti, anche Pavona che arriva in extremis a salvare Nemeria da una situazione complicata, rendendo il suo spettacolo il migliore di tutti.
Panem et circenses
Viviana
Recensione alla storia Fighting Fire - 14/04/18, ore 21:31
Capitolo 22: L'inizio del torneo
So di essere in terribile ritardo nel recensire, ultimamente, ma, prima di dare inizio allo sclero, ci tengo a farti sapere che le dosi sono sempre molto apprezzate, come l’unico donut al cioccolato rimasto da Marco alle undici del mattino ^^
Nemeria è veramente una bambina cucciolosa e innocente…. come fa a non accorgersi che Zahra e Abayomi (quei due infami -.-‘ spero che diventino il prossimo pasto di qualche bestia feroce) stanno praticamente per saltarsi addosso e rotolare per tutta la stanza? C’è una carica sessuale fra quei due che…. mi ricorda che, alla fine, sono solo due adolescenti, anche se un po’ grandicelli per essere ancora in preda agli ormoni. In realtà, molto probabilmente, si sono semplicemente ritrovati e il fatto di non temere più per la loro vita, ha fatto scoccare la scintilla e salvato Zahra, che era sull’orlo del diventare Jin.
Devo dire che, viste le premesse, agli altri membri della Famiglia non è andata male. Anche Kimiya, per quanto schiava di Mina, ha comunque un tetto sopra la testa e un posto dove stare. E non deve soddisfare il piacere di qualche viscidone come faceva prima alla casa di piacere. Oddio, in realtà Abayomi insinua che ciò possa avvenire (perché non mi stupisce che sia Mina la tenutaria dei bordelli?), ma io voglio conservare un pochino di speranza per lei.
Dariush…. neanche lui mi sorprende. E’ sempre stato un codardo che striscia nell’ombra delle persone più forti nel tentativo di assorbire un po’ del loro potere. E’ il gladiatore perfetto per una donna come Mina, che rappresenta il lato negativo degli esseri umani (e delle donne), incarnando tutti gli aspetti peggiori di un importante imprenditore. Tuttavia, le rivelazioni sul suo passato gettano una nuova luce su di lui, perché mostrano un uomo corrotto dalla dura vita di strada, uno partito con le migliori intenzioni da un background scomodo che, però, non è riuscito a scrollarsi di dosso.
Puoi spiegare meglio, però, la parte relativa all’altra ala della scuola? Cos’è? Come funziona?

Spero sia la volta buona che Nemeria racconti tutto, o perlomeno un buon sunto, a Noriko. Ha bisogno di alleati, adesso più che mai e io mi fido di lei. Magari sbaglio, ma, per quanti errori possa aver fatto, credo che sia una persona tendenzialmente buona (presente gli allineamenti nei GdR? Ecco!). E poi, prova un sentimento molto forte nei suoi confronti e questo conta più di tutto il resto. Prego arrivi viva alla fine di questo torneo.

E poi inizia il torneo…. Avrei voluto che Nemeria usasse il suo potere, invece della shamshir, ma non è questo che conta. No, è la parabola discendente nella follia di Dariush, da eroe dell’arena a…. animale, un Jin pericoloso e pericolosamente incavolato che emerge prepotentemente succhiandogli via la vita nel momento in cui combattere contro Nemeria lo mette di fronte al passato che cercava di ignorare. A chi è stato e a cosa ha fatto, nel bene e nel male. A tutto quello che ha perso. E la frase finale di Mina, così definitiva, così…. diversa da quello che prima mostrava di pensare di lui. Ora che non è più una fonte di guadagno e gloria, è soltanto una bocca sfamata inutilmente per settimane, quindi destinata a venire eliminata brutalmente in un fiume di sangue bianco e lucido come la resina che cola dagli alberi.
Come si suol dire, “la prima soppressione non si scorda mai”…
Viviana