Recensioni di shilyss

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Recensione alla storia Contro ogni ragionevole previsione - 23/03/22, ore 16:10
Capitolo 4: Capitolo 3
Cara Crazyfred, ciao!

Da romana de’ Roma sono sempre attentissima alle descrizioni della Capitale e non c’è niente che sia fuori posto. Per dire, anni fa lavoravo vicino l’Eur ed effettivamente lì ci sono quei ristorantini giapponesi lì. Ponte Milvio invece lo detesto cordialmente, ma andiamo a Maya, che si trova a raccogliere le confessioni di un Alex molto provato, che non si è accorto che le cose non andavano. La verità è sempre nel mezzo e così avviene per la fine di un matrimonio, ma convengo che abbia fatto bene a sfogarsi e a raccontare – a volte aiuta, semplicemente, ad avere un diverso punto di vista su un argomento, anche se l’interlocutore sta zitto. È come se, parlandone, si ottenesse una maggiore chiarezza su noi stessi. È vero che a questo tavolo Alex e Maya sono soli, ma si tratta pur sempre di due persone che lavorano insieme da diversi anni, quindi ho trovato tutto molto naturale, anche quel lieve disagio iniziale di lei.
Mi sono piaciute molte altre cose del capitolo: per esempio, la presentazione di alcuni personaggi come l’amica comunista “col rolex”, che legge il Manifesto e poi non si fa problemi a farsi raccomandare in FAO dal papà senatore, ma anche per Lavinia, la sorella super matura che si risente per una maldicenza ascoltata: non solo mi piace come l’hai ritratta, mostrandola come una sorella maggiore che, in quanto più grande, si è dovuta responsabilizzare molto presto, ma tramite quella maldicenza emerge come il giudizio sulla nonna sia un tasto dolente e anche una certa verità universale.

La frase di Lavinia la ripeto spesso anche io, per dire, ecco. Anche riguardo agli amici e agli ex fidanzati abbiamo una carrellata di personaggi che ci consentono di capire meglio Maya, il suo mondo e i suoi compromessi naturali, come il complicato rapporto con l’amica che si tollera perché ci si conosce da anni e c’è quell’insieme di invidia e confidenza che spesso determinano i rapporti umani, o la coppia di amici melensa che non si possono escludere perché sono quelli che organizzano, o quello che si lamenta per ogni cosa e via dicendo. In questi rapporti sociali Maya si tiene in equilibrio come un’acrobata, ma qualcosa sta per scricchiolare. I soldi, necessari allo stile di vita, ai vestiti firmati e all’apparenza che va mantenuta a qualsiasi costo – ma che a Maya sta sfuggendo di mano, dato che è riuscita ad accumulare dei debiti dove non avrebbe voluto. C’è anche, qui mi pare per la prima volta, una consapevolezza della vacuità di questo mondo a cui lei si aggrappa, rifiutandosi di vedere cosa c’è intorno. Insomma, è una storia davvero tanto, tanto interessante e dico sempre molto meno di quello che vorrei/dovrei. Sei un’autrice proprio bravissima, facciamo che riassumo così! ^^
Un abbraccio e a presto,
Shilyss
Recensione alla storia Contro ogni ragionevole previsione - 20/02/22, ore 19:09
Capitolo 3: Capitolo 2
Ma ciao!
Torno con molto piacere a leggere questa storia scorrevole e molto, molto ben scritta: di Maya continuo ad apprezzare il realismo, l’atteggiamento che la rende subito simpatica – con cui è possibile entrare in empatia anche se non si è vissuti ai Parioli, per intenderci, anche perché, probabilmente l’ho omesso nella scorsa recensione, c’è un’amarezza di fondo in Maya, dovuta al suo passato e alla circostanza relativa a come si è ritrovata la sua famiglia alla morte del padre. Ma torniamo a questo capitolo. Si è lasciata cogliere impreparata una volta, ma poiché perseverare è notoriamente diabolico, ora la vediamo arrivare puntualissima in ufficio, sempre presa dai dubbi circa l’umore del proprio capo e da quelle fede che, misteriosamente, manca.

Questo elemento è quello su cui ruota tutto il capitolo: grazie alla festa che Alex indice come ogni anno e che Maya deve organizzare e a un semplice aggiustamento di posti che rivela come Claudia sia scappata dal marito, veniamo anche a conoscenza di qualcosa di più sul mondo lavorativo di Maya e sulle correnti interne a esso. E mi piace moltissimo come ci hai trascinati nella vicenda. Mi piace, di Maya, che si senta un po’ fuori posto perché non crea contenuti e questo l’accomuni ad Alice; mi piace quel senso di protezione che nutre verso Alex quando pensa agli altri colleghi scribacchini, legati a un vecchio modo di concepire l’imprenditoria editoriale e tuttavia pronti a fare le scarpe al loro superiore. Ma soprattutto mi è piaciuta la gaffe di Maya nell’insistere su Claudia (descritta con pochi tratti efficaci, ho adorato), quasi volesse conferme a quel sospetto che l’anulare libero da anelli insinua nella sua testa. Alex finisce per rispondere con una battuta che si vede, gli esce proprio dal petto, ma l’errore di Maya è così realistico, così umano, che è un chiaro esempio di come questa storia sia bella e ben scritta. Tra l’altro, anche l’atteggiamento di lei verso il lavoro mi piace molto: non è una stakanovista, non è lì per fare carriera e vive le cinque di pomeriggio del venerdì con un’attitudine impiegatizia realistica, che tra l’altro riesce a farci capire qualcosa in più della sua vita privata. A un venerdì di bagordi e quasi liberatorio c’è un sabato in solitudine, nello svacco, dedicato alla pulizia di una casa pensata per una coppia o un singolo – non è un caso che sia in un bilocale e allo stare da sola.

Torno al volo su Alex per un dettaglio: il fatto che sia stato lasciato e la battuta fanno presagire due cose: a) se Claudia è andata via, la coppia era comunque in crisi. B) Il fatto che Alex sia stato lasciato rende possibile che ami ancora sua moglie. In questo caso, sebbene la storia punti a far mettere insieme lui e Maya, sarebbe interessante scoprire cosa non andasse in questo matrimonio, come supererà l’abbandono e quando deciderà di rifarsi una vita. In caso non amasse più la moglie – c’è un indizio sul fatto che queste marette nella coppia non fossero una novità – occorrerà scoprire come elaborerà, al di fuori dell’ufficio, questo cambiamento della propria vita.
Curiosissima di proseguire, ti auguro una buona serata e ti faccio i miei complimenti. È una storia che mi sta piacendo moltissimo!
Shilyss
Recensione alla storia Contro ogni ragionevole previsione - 13/02/22, ore 18:24
Capitolo 2: Capitolo 1
Arieccomi, per dare un parere un po’ più centrato sulla trama, lo stile e tutto il resto. Parto sempre con Roma perché mi è piaciuta tanto la descrizione di quei tramonti, ma anche il caos che regna sovrano e la precisione nel situare luoghi, strade e punti di riferimento. Stilisticamente mi piace come si alternino frasi da tutti i giorni o colloquiali e un linguaggio aderente al parlato (str£oza, fa da mangiare ai pupi, fare una vita da signora) con termini più legati al mondo della moda e del fashion e con precisi riferimenti a luoghi (i ristoranti milanesi, l’Argentario come luogo chic, la rotonda sul mare di Fred Buscaglione – era quella di Senigallia proprio, se non vado errata). Il tutto rende questa storia credibile ben collocata da un punto di vista dello spazio e del tempo, ma anche ben gestita sotto il profilo della caratterizzazione dei personaggi. Maya non è Andrea de Il diavolo veste Prada, come fa notare, e non venderà l’anima per un paio di stivali Chanel (pardon, la battuta era d’obbligo), ma è una che lavora per vivere e arriva pure in ritardo. Ora, sono testimone del fatto che, effettivamente, le vie consolari e la Colombo sono ‘na cambogia e che spesso un tragitto insignificante porta via secoli di vita, ma Maya il suo lavoro lo prende come milioni di persone fanno. Sogna una P.A. tutta sua perché lei non è fatta per questa vita, ma allo stesso tempo è la prima ad ammettere che lei non ci mette la dedizione di Alex, sul lavoro.

Mi è piaciuto che Alex abbia svelato l’altarino del caffè e dei dolcetti non bio e anche che Maya abbia notato tutto quel particolare sulla fede che prima c’era e adesso, al ritorno dalle vacanze, non c’è più. Su Maya in realtà volevo dire soprattutto un’altra cosa. La trovo realistica. Lavora per sopravvivere, le piacciono gli uomini sposati e ne è vagamente consapevole, è vagamente consapevole del fastidio e del piacere che le provoca quella di Alex. Se ne frega se il frigo è vuoto, se ne frega se è in ritardo – o meglio, gliene frega abbastanza, ma non abbastanza da uscire mezz’ora prima tenendo conto del traffico che sa esserci a Roma. Su Alex dico meno perché il punto di vista è quello di Maya e questa recensione è decisamente un papiro, ma mi riservo di trattare meglio di lui in recensione nei prossimi capitoli.
Tanti complimenti per questa storia e spero a presto,
Shilyss

P.S.
Non mi pareva carino passare solo sul prologo, che come giustamente dici anche nell’intro è breve e conciso rispetto al capitolo, ma per me queste due recensioni valgono come un solo scambio!
Recensione alla storia Contro ogni ragionevole previsione - 13/02/22, ore 17:46
Capitolo 1: Prologo
Ciao Crazyfred!
Seguirò il tuo consiglio e recensirò anche il primo capitolo di questa storia, anche se dividerò il commento in due recensioni. Anzitutto, Roma. Essendo romana ho fatto molto caso a chi mettevi dove a fare cosa, e tutto fila assolutamente, abbonamento alla Roma compreso. Di Alessandro e Maya ci mostri una rapida biografia che ho trovato particolarmente interessante per il modo in cui li guardi. Alex spicca per l’inventiva e per la ricerca di un modello di perfezione. È un uomo di successo che lavora per ottenerlo, che ha visto come si vive e si lavora fuori dall’Italia ed è tornato per mettere a punto questo modo di pensare più efficace e smart (il tu al lavoro), che riesce a cogliere le necessità delle persone prima ancora che queste si verifichino, ma anche un uomo che ha un matrimonio imperfetto (dall’esterno è come il Mulino Bianco, dici, ma sappiamo bene che questo modo di dire si riferisce a un’utopia, senza dover ricorrere a citazioni tratte dai classici).

C’è qualcosa di deliziosamente imperfetto nella vita apparentemente perfetta di quest’uomo, che si mostra anche nella descrizione dell’allenamento – quando dici che è costretto a farlo in un luogo troppo affollato, probabilmente rinunciando alla concentrazione, andandoci in orari sfiancanti. Analogamente, Maya viene raccontata senza nessuno sconto. Lei in questo lavoro non ci butta per la voglia di lavorare nel mondo del fashion o per necessità, ma “tra un selfie e l’altro”, come se si trattasse di un naturale passaggio e non a caso lo definisci compromesso accettabile, spiegandoci anche che sì, ha qualità che Alex vede e ha competenze nel settore, ma anche quell’allure e quella bellezza che colpiscono in un mondo che fa caso all’estetica. Mi piace come scegli i termini che usi e il tuo stile e adesso – o, perlomeno, tra qualche minuto, recensirò anche il primo capitolo. A tra poco, per una disamina un po’ più approfondita,
Shilyss
Recensione alla storia Stregata da te - 17/07/21, ore 16:49
Capitolo 32: Capitolo 30
Cara Ladymoon!
Sono felicissima che tu abbia aggiornato finalmente questa storia e ti abbraccio virtualmente per quest’anno tremendo (ma è solo un anno?) che ha messo alla prova tutti noi. Ma bando alle ciance e veniamo a noi <3. Devo ammettere che sarebbe bello se Bianca, che di fatto è una quasi sorella per Elena, riuscisse a fidanzarsi col bel fratello della sua amica. Potrebbe apparire come scontata come scelta, ma l’esistenza umana è fatta di cliché e generalmente ci si fidanza con amici di amici, fratelli di amiche e così via. Insomma, non sarebbe affatto strano se succedesse, proprio perché la conoscenza in comune darebbe ai due l’occasione di frequentarsi e di fidarsi, perché no.

Elena come sempre è una ragazza tostissima e molto normale, che soffre per la sua condizione di giovane adulta che deve ancora studiare, ma che vuole anche posizionare delle solide basi per la sua relazione con Jess. Il fatto è che per lui i soldi non sono un problema e pagarle il viaggio non ha il peso che ha per lei, né dal punto di vista economico né mentale, ma lei, giustamente, pone dei limiti alla generosità del fidanzato e cerca di fargli capire che non vuole essere un peso o farsi mantenere. In questo sta anche la reticenza che Elena dimostra quando pensa al fatto di lavorare per Jess: rischierebbe di essere la sua dipendente e la sua pari ed effettivamente non sarebbe semplice da gestire, specie considerando quanto questa coppia sia giovane.

Sebbene sia Jess che il fratello di Elena siano tipi volitivi e piuttosto fieri, entrambi accettano di buon grado l’idea di vedersi per il bene comune. Elena ovviamente ha delle rimostranze nel parlare al fratello della nuova relazione, ma il motivo lo conosciamo bene (il passato non la lascia libera), ma occorre anche andare avanti e i due lo fanno col classico “spazzolino a casa dell’altro/a.” Ho adorato quel momento, amo i momenti quotidiani e non vedo l’ora di leggere altri aggiornamenti su questa storia. Intanto, però, ho quella piccola perla di “La ragazza dagli occhi blu” che, ultimamente, ho un po’ trascurato…
Bentornata tesora :*
Shilyss