Recensioni di Selene K

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia La danza di Kalì - 23/02/16, ore 14:58
Capitolo 3: -2- Fine
Ciao!

Eccomi qui.

Questa storia volevo leggerla da un po' di tempo, in verità. Prima di tutto a colpirmi è l'ambientazione: di storie collocate in India ne ho trovate poche e in uno scenario post moderno ancora meno.
Nel primo capitolo facciamo conoscenza sia di Shiva che di Candra, che della situazione davvero terribile in cui vivono: questo mondo indiano in cui la tecnologia è qualcosa di quasi dimenticato, dove si vive di stenti e dove c'è questa malattia che è davvero agghiacciante.
Devo dire che questa atmosfera di pericolo con cui cominci il secondo capitolo mi ha ricordato Mad Max, i primi film specialmente, in cui la civiltà è tornata molto indietro, alla legge del più forte, dove i predoni spadroneggiano in un questo mondo che via via sta tornando a una situazione pre industrializzazione.
Tutta la parte del risveglio di Kalì è una FIGATA PAZZESCA. La questione degli uomini che creano gli dèi è meravigliosa, è uno dei temi che più mi stanno a cuore quello della perdita di limiti e della creazione di creature superiori al creatore stesso (che siano esseri modificati o androidi o addirittura qualcosa di più ampio come una sorta di entità cybernetica capace di controllare la tecnologia).
La cosa che mi piace di più è la fusione tra tecnologia e la mitologia indiana, che è vastissima, ma che è stata reinterpretata in una chiave fantascientifica davvero coinvolgente.
Il tema della vendetta degli "esseri superiori" come li chiamo io, è tra i miei preferiti (non nego anche di averlo usato e lo riciclo più e più volte) perché è un monito che molti scrittori e poi anche registi hanno cercato di dare a una tecnologia che si sviluppa sempre più velocemente e che da una parte però sembra non avere alcuna pietà per le questioni umane. La scienza di per sè è una cosa che deve esistere e che deve essere usata per scopi nobili, che ci possano essere sacrifici per questo è quasi scontato, ma non è giusto che per giustificare il progresso si uccidano altri esseri umani e si riduca l'ambiente e una spazzatura globale. La Terra è una e noi siamo ospiti, non padroni.
La storia di Kalì è davvero sentita, toccante, piena di spunto di riflessione e di dolore, l'idea dell'interpretazione di Shiva il Distruttore è molto ben azzeccata e anche della veglia che lei deve fare su di lui. La speranza per un mondo migliore è rappresentata da i due fratelli Candra e Shiva e dagli altri dèi che hanno deciso di aiutare e custodire la conoscenza per aiutare quelli rimasti.
Ho davvero divorato questa storia, perché ha tematiche a me carissime e il finale aperto non mi ha disturbata, mi piace immaginare che cosa Kalì deciderà di fare, ma soprattutto mi piace di più pensare a quanto fanno pensare questo genere di storie, perché si spera sempre che il lettore acquisisca un po' di coscienza in più, perché non sono solo i "potenti" a rovinare il mondo, ma ognuno di noi attraverso le sue scelte.

Una storia davvero meravigliosa, che va dritta dritta nelle mie preferite e che mi sento di consigliare come lettura davvero matura e anche istruttiva oso dire.

Ti ringrazio davvero di aver scritto una storia così bella ed emozionante.

Alla prossima.

Selene.
Recensione alla storia La Croce di Ferro - 11/06/14, ore 14:39
Capitolo 2: La quiete prima della tempesta, parte II
Ciao!

Perdona il mostruoso ritardo, purtroppo solo ora ho trovato lo stimolo per leggere e concentrarmi solo su quello, sai che momento sto passando. Non è una giustificazione ma credo che la lettura sia una cosa da fare con la mente sgombra, in modo da capire cosa c’è scritto. Una cosa che odio è quando gli altri leggono e non capiscono, quindi non voglio essere una di quelli.
Dunque, sin dal pezzo di Tara noto che sei migliorato davvero, soprattutto nelle descrizioni, anche se magari la punteggiatura va ancora affinata (e te lo dice una che è “migliorata” da poco, soprattutto con le maledette virgole), ci sono punti in cui qualche virgola in più potrebbe rendere tutto più scorrevole.

Un’altra cosa che ti vorrei consigliare, e che hanno detto anche a me e che mi è stato molto d’aiuto, è di mostrare di più e raccontare di meno, ovvero lo “show, don’t tell”. La storia è scritta bene, ma racconti troppo sui personaggi, senza farceli scoprire. Io adoro l’introspezione, ma ci sono momenti per mostrare, momenti per raccontare e momenti per l’introspezione. Io non sono nessuno, sto imparando pian piano da sola queste cose, anche leggendo gli scritti altrui e i libri di autori affermati e seguendo le critiche che mi sono state mosse da chi effettivamente ne sa più di me.
Ad esempio il pezzo di Corvinus è scritto bene, però tendi ad appesantire la narrazione con tutte le informazioni che ci dai raccontandole e non mostrandole. Mostra questo popolo di Canaan soggiogato da una religione gestita da uomini indegni. Mh, non lo so, masse di ignoranti che si precipitano ogni giorno ad ascoltare un’orazione di qualche ecclesiastico, dove li terrorizza, assoggettandone le menti. Riusciresti lo stesso a mostrarci l’uso della religione per ottenere potere. Un’altra cosa (che va beh, faccio anche io e sto cercando di rimediare, per questo te lo dico) sono le informazioni storiche e tecniche che dai nel bel mezzo della narrazione; anche qui, crea un dialogo e fai dire queste cose dalla bocca di qualcuno, in modo da venir informati, ma in modo indiretto e meno pesante.
Con Cornelius mi sono confusa, vorrei capire che tipo di narratore stai usando. Nel primo capitolo c’era la narrazione in prima persona di Cloto che era molto evocativa, poi mi è sembrato che tu passassi a un narratore esterno e onnisciente, perché mi è sembrato che sapesse passato, presente e futuro di ciò che è narrato, ora mi pare quasi un narratore nascosto, nel modo in cui racconti il suo sogno.
Queste sono le perplessità a livello stilistico che ho notato. Spero che tu non te la sia presa, alla fine i miei sono consigli per aiutarti, dato che so quanto tu voglia migliorare.

Ora passo a parlare della trama: hai comunque approfondito i personaggi, ancora devo sentirli “vivi”. Se li lasciassi parlare di più, attraverso dialoghi e azioni che compiono, potremmo entrare in contatto con loro. Ad esempio Tara mi piace molto, il ricordo di Leuca è stato toccante e ci aiuta a capire la mentalità del luogo e la natura di Tara che vi si contrappone. E poi attraverso le parole di Leuca scopriamo dei Golem (ecco XD questo è “Show, don’t tell”).

Gli intrighi politici sono interessanti, ancora devono essere esplicitati, ma si sente puzza di guerra nell’aria, e da quanto ho capito, è guerra politica mascherata da guerra religiosa, una brutta vecchia storia che conosciamo. Markus e la Madre sono forse la parte più interessante, per me, perché si distacca dalla storia politico/storica e tocca argomenti più fantascientifici/fantastici.
Non me la sentirei di mettere una bandierina grigia a questo capitolo, nonostante le critiche fatte che sono più dei complimenti (io non le sopporto ste bandiere, le abolirei XD). So quanta fatica e quanta ricerca c’è dietro una storia del genere ed è proprio per questo che confido in te. Vuoi raccontare una storia con una trama davvero interessante, da quel poco che ho letto in questi due capitoli, e sei migliorato molto e credo che tu abbia il potenziale per trasformare tutto questo in una storia con i contro cazzi. So che ci tieni a una critica sincera e questa è la mia. I personaggi hanno un grande potenziale, ma tu devi cercare di interferire di meno con loro e la narrazione, devi cercare di pensarli come persone, creando ogni pregio e difetto e anche ogni minima cosa (tipo, il cibo preferito, le fobie, le piccole manie), hai sempre detto di voler rendere i personaggi più realistici e questo è il modo, pensarli come persone e non solo personaggi immaginari e cartacei.
Questi sono i miei consigli, come ribadito mi affascina Tara e anche la figura un po’ ambigua di Markus e la trama con i suoi intrighi di guerra è intrigante e vorrei sapere cos’è il progetto Deus ex machina, quindi non abbandonerò la storia.

Spero davvero che tu capisca l’intento della recensione e che non la prenda a male, ma anzi, che possa essere motivo di migliorarti, come le critiche lo furono per me.

Le cose che mi sono piaciute sono stati i dialoghi, che sono ancora un po’ pochini, ma che sei riuscito a giostrare bene e lo stile che, nonostante la punteggiatura da rivedere in alcuni punti, si è fatto più fluido ed evocativo, da thriller storico devo dire e mi piace molto, soprattutto la scelta dei vocaboli che fai.

Alla prossima.
Un abbraccio.
Selene.
Recensione alla storia La Croce di Ferro - 20/03/14, ore 22:22
Capitolo 1: La quiete prima della tempesta, parte I
Ciao Mirko!

Eccomi qua, con il mio solito ritardo (perché se non arrivo in ritardo non sono io) a recensire questo tuo ritorno alla scrittura. Sono prima di tutto contentissima di averti ispirato nella forma e per l'ambientazione.

La parte del testamento di Cloto è davvero evocativa, scritta bene e molto scorrevole, non ti sei perso come facevi tempo fa in costruzioni troppo lunghe che risultavano proprio pesanti da leggere. Anche questo personaggio introdotto, seppur sempre avvolto da un'aura artificiale (perché è il prodotto di qualcosa di artificiale), mi intriga per la sua storia e per il fatto di aver nominato la sopravvivenza, una parte che mi è piaciuta molto. Poche volte è nominata assieme all'autocoscienza, come se certe decisioni prese da androdi, computer o esseri simili siano dettate da un cieco e freddo sadismo, quando in verità, raggiunta appunto l'autocoscienza, si può agire anche per salvare la propria vita.

Nella parte con Cornelius mi sono persa un po', non è stata noiosa da leggere la parte, assolutamente, belle descrizioni e sei notevolmente migliorato nell'uso della punteggiatura, quindi niente più periodi lungherrimi che appesantiscono la lettura, però l'ho trovata forse un po' prolissa, anche se hai delineato il paesaggio e il contesto in modo molto evocativo. Mi intriga la questione della mortificazione della carne, questo ritorno alle più buie e riprorevoli teorie cristiane, medioevali, come il contesto post apocalittico in cui la storia è ambientata. Il fatto che si torni indietro nel concetto di civiltà è una cosa a cui ho pensato anche io (anche se le nostre storie sono diversissime) e credo anche inevitabile.

Se posso darti un consiglio: vai a capo durante i dialoghi, nel passaggio da un personaggio all'altro o risulta un po' caotico.

La parte con Tara mi è piaciuta molto, mi piace la sua genuina spiritualità, che fa capire anche, da fuori, la questione del monoteismo cristiano di Canaan (e cavolo anche dopo millenni la religione resta in piedi XD ehhhh è dura a morire!). Ancora è da indagare questa dolce erborista, ma al momento è quella che più mi ha intrigata.

La parte finale è ben descritta come le altre, l'itroduzione di Markus è stata forse quella che più mi ha intrigata, forse perché legata a Cloto, e quindi crea quell'alone di mistero molto interessante, insomma ci si chiede subito cosa c'entri Cloto con Markus, come faccia a essere sua madre.

Questo tuo ritorno alla scrittura è iniziato benissimo, le descrizioni sono molto belle, forse, a mio parere, riveli un po' troppe cose, cioè ci sta che contestualizzi, che ci fai capire cosa sta succedendo, ma rivela con ancora più lentezza (senza però diventare troppo lento), poco alla volta, in modo da non riempire il lettore di informazioni tutte in una volta sola, mi riferisco alla parte con Cornelius, il resto invece va bene, soprattutto la parte finale di Markus.

Detto questo ti faccio i miei complimenti per questo capitolo e per il tuo ritorno, spero presto di leggere il secondo!

Alla prossima.
Selene.
Recensione alla storia Jade+ - 10/12/12, ore 23:39
Capitolo 10: primo intermezzo
No va beh sei geniale XD questo intermezzo è bellissimo, con queste citazioni futuristiche incredibilmente realistiche! Devi avere più fiducia nelle tue potenzialità perché sei un grande scrittore! E per me potresti anche fare carriera se ci provi, non è la solita frase fatta, ma qui c'è davvero talento!

Con queste citazioni ci fai anche capire la reazione del mondo non solo di Theo, di quello che è successo ed è davvero molto interessante. Quella su Katy Perry mi ha fatta morire sinceramente XD mi pare la solita che porta acqua al proprio mulino per diventare ancora più famosa. Insomma, davvero fantastico! Perdonami se ti ho fatto aspettare così tanto per farti avere la mia opinione su questa storia incredibile, ma ho avuto parecchi contrattempi, ho trovato giusto il tempo per scrivere più che per leggere.

Storia fantastica, non vedo l'ora di leggere il continuo!
Ancora complimenti!
Selene.
Recensione alla storia Jade+ - 10/12/12, ore 23:30
Capitolo 9: capitolo 6
Cavolo che capitolo toccante, un addio unico. Il distacco che prende dalla famiglia forse è stato un po' troppo veloce, ma la scena con la madre è stata davvero...non so...vivida, cioè di madri così è pieno, stressate ma con un motivo di esserlo, dure, sì con le loro preferenze per certi figli e a volte non si può fare loro una colpa, sono esseri umani, forse capiscono anche quanto ci fanno soffrire a noi poveri figli, a volte forse no, il che è peggio.

Forse il suo distacco viene dalla consapevolezza della scelta fatta. Insomma non è più un gioco, non è più un bambino, ha preso una decisione che lo condizionerà a vita e non solo a lui, che porterà dolore nella sua famiglia e tra i suoi amici, una scelta egoista ma che, forse, chiunque altro al suo posto avrebbe preso. Non gli si può certo fare una colpa.
Come dice Theo alla fine è solo un ragazzo in cerca della sua strada.

E...cavolo, è già ora di andare per lui. Quella nota finale: da questo momento non esisti più.
Terrificante.

Capitolo eccezionale, i miei più sentiti complimenti.