Recensioni di Violetta_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Someday out of the blue - 13/07/18, ore 23:35
Capitolo 1: Someday out of the blue
Sono in ritardo mostruoso.
Niente, non avevo proprio visto. Ti chiedo scusa.

Sai già cosa penso di questa storia. Adoro come hai reso Akemi e il piccolo Zero.
Lei, la classica bambina di cinque o sei anni che non vuole assolutamente allontanarsi dal suo amichetto, da suo fratello, e quindi strilla, lo tiene per la maglietta e piange.
Lui, nonostante abbia la stessa età è maturo, è già un piccolo ometto pronto a mentire per il bene degli altri, anche se non mente ancora tanto bene.

Adoro Elena. (Cioè che la adoro lo sai, intendo dire che adoro come l'hai resa)
Dolce ed intuitiva.

Meritevole di attenzione il dettaglio della piccola Shiho e di Atsushi. L'uomo ha i suoi dubbi, dopotutto non aveva sicuro di accettare l'offerta, per via di Shihi si è convinto e adesso è la bambina stessa a farlo vacillare. A farlo sentire in colpa.
Il tutto reso in cinque righe.

Il dialogo tra quei due bambini ha un che di maturo. Come sai mi ha colpito moltissimo la frase “Fra fratelli non è mai un addio”
Ti colpisce al cuore.

Passando al dialogo tra Akemi e Shiho.
Adorabile come Akemi parli “innocentemente” di Bourbon mentre Shiho è la solita stronza (quanto la adoro)
“Principessina tossica” mi ha steso.

Ovvio che, come ben sai, adoro che tu mi abbia pensata mettendo il dettaglio di Scotch che per un periodo ha fatto da sorvegliante a Sherry.
L'unico simpatico. Il caro Hiro si fa amare proprio da tutti.

Akemi parla talmente bene di Bourbon che quasi serve la battuta alla sorella su un piatto d'argento. Peccato non sappia la verità, non ancora almeno.

Lo scambio di battute tra Sherry e Rye mi fa morire, raperonzolo. E il ragazzo, che al momento non ha motivi per nasconderlo, le risponde apertamente invece di sghignazzare o fare qualche espressione ambigua.

Piccolo Hiro, deve sempre mediare tra Rei e Akai, che compito ingrato.

Ora veniamo al momento peggiore della fic. Sembra quasi un doppio finale
Akemi sembra aver capito, le viene il dubbio e fa la fatidica domanda.
E lui immagina.
Immagina di poter riabbracciare la sua sorellina, immagina di poter tener fede alla sua promessa. Ma poi tutto si dissolve.
Cattiva. Però una scelta narrativa azzeccata.

Alla fine però risollevi le speranze.
Perchè i dubbi che “quel personaggio” sia lei c'è e... perchè non sognare? O meglio dire sperare?
Sarebbe bello vedere davvero Akemi, anche sotto travestimento, varcare la soglia del bar e ricongiungersi col suo fratellone. E magari anche con l'altra (che in questo caso non va assolutamente definita sorellina)

Brava, brava brava Jaki.
Stile be strutturato, scorrevole, descrizioni vivide e un'alternanza tra comico, e tragico che si mischiano bene senza stonare. (E poi sai bene che condivido le tue ipotesi)
Ottimo lavoro.
Ciao a presto.

Violetta_
(Recensione modificata il 13/07/2018 - 11:36 pm)
Recensione alla storia Not me - 05/06/18, ore 16:51
Capitolo 1: Not me
Come ho fatto a non accorgermi di questa piccola perla?
L'inizio diciamo che è più o meno la solita storia: tornano adulti e Shinichi si allontana per tornare nel suo mondo magico e fatato dipinto di blu. E' un'idea che accomuna molti fan.
Altro canon è il fatto che Shiho scopre e localizza Gin prima di Shinichi e si fionda ad andare per prima, un po' come negli episodi misteri in una notte di luna piena.
Non fraintendermi il fatto che sia canon non significa che non sia ben scritta. Perchè lo è.
Ma il vero colpo di genio è alla fine quando Shiho si trova in pericolo e Shinichi è troppo lontano. Sembra troppo tardi. Ormai il suo destino segnato ed invece ecco la sua rivincita.
Shinichi non è l'unico eroe, non è l'unico che pensa alla ragazza.
(Anzi secondo la mia ottica avrai capito che ci tiene più L'ALTRO che il tonno)
L'ego di Shinichi ha subito una bella batosta. Tutta meritata e questa volta Shiho non ha dovuto fare nulla, per una volta non deve dannarsi.
In una recensione mi dicesti che sono stata la prima a farti pensare alla coppia. Non ci avevo dato molto peso li per lì, presa dalle altre tue considerazioni, ma vedendo questa perla mi sento emozionata.
Spero che questa prova ti abbia dato abbastanza soddisfazioni da continuare. Io leggerei volentieri dell'altro.
Complimenti. A presto.

Violetta_
(Recensione modificata il 05/06/2018 - 04:53 pm)
Recensione alla storia Little Talks - 01/06/18, ore 09:39
Capitolo 5: So much hate for the ones we love

*Rullo di tamburi*

Dopo eoni... eccola qua. Ta-da!

Elena eVermouth.
Splendido angelo nero amica di una vecha mela marcia.
Niente, non mi può pace. (perché per me tutto quello che scrivi è automaticamente canon)
Anche se ovviamente non sono proprio due amichette del cuore, c'è confidenza e forse anche rispetto, ma la guardia è sempre alta, e Verny cerca di captare delle informazioni. Di studiarla.
Mi domando cosa avrà fatto per meritarsi appieno quel soprannome. Non sei il tipo da lasciare solo degli accenni.

Che amarezza.

Qui c'è un netto contrasto tra la madre amorevole e pacata dei capitoli precedenti.
La situazione è troppo pesante per lei e alla fine cede alle tentazioni dell'alcool (basta che non sceglie di bere Rye va tutto bene)
Akemi ne risente tanto quanto lei, è una bambina, è impaziente e rivuole la sua sorellina. E poi vedere la madre in quello stato suppongo che la destabilizzi. Mi fa tanta pena, piccina.
Però è furba e arguta, più di quanto pensasi. Analizza la situazione, le parole e fa di tutto per ottenere delle risposte.

“«Subito.»
Akemi fu percorsa da un brivido oscuro. Faceva davvero paura quel tono, era quello della sua rabbia più recondita e nessuno di loro amava tirarglielo fuori”

Oh... ecco l'hell angel. La contraddizione in persona.

Ecco che appare Mary selvatica a risolvere la situation. Pugno fermo e muso duro. Quanto la adoro, e poi tu la rendi molto Ic.

“Muuuta Elena. O ti do tanti colpi di padella che nemmeno a Hell baby quando si è scolato di nascosto tutto il mio caffè”

Che amore Akemi che cerca di comandare la zia... piccina non sa che lei è abituata con bambini ben più infernali. Roba che Marge Simpson levati. Non ha speranze.

Esistono ben due esseri umano che hanno osato dar un due di picche ad Elena? DAVVERO?!

“Sembra mio figlio maggiore, un rompipalle uguale, meno male che non li abbiamo mai fatti incontrare... andrebbero troppo d'accordo e questo è inquietante»”

Hai presente quando hai così tanti commenti che non riesci a mettere a fuoco una frase di senso compiuto? Ecco questo è il caso.
Intelligente comunque usare Mary per far sbloccare Elena, ma tenere lontano i due bimbi, in modo da dare un senso al futuro. Se no sarebbe stato davvero, davvero inquietante.

Ulallà come siamo sfrontati Atsushi!
Piano o Elena tira fuori il lato Hell.

Purtroppo il dolce momento che doveva essere spensierato finisce per sfociare in uno sfogo frustrato ed arrabbiato, in effetti per una giovane madre come lei trovarsi sola, in quella situazione con una figlia isterica mentre dall'altra parte l'altra è in stato di shock, senza il suo adorato papà dev'essere stato davvero un inferno.

Io non posso far a meno di notare come Atsushi assecondi Elena rimanendo però fermo sui punti salienti come, e sono certa che avverrà, farà Rei con Shiho.


“Gne gne” fa sempre ridere.


Rei si fa sempre più sarcastico. Però ha ragione.
Cerca di farla ragionare ma al contempo cerca di allentare la tensione, anche se così facendo rischia seriamente di prenderle da Shiho.

Mi sono persa nel leggere la parte finale, Shiho non se ne accorge ma il lettore si.
Si vede tutta la sensibilità e la delicatezza che Rei sta mostrando, confortandola fisicamente, dandole calore e sicurezza coprendola col golf, ma soprattutto mentalmente. Lascia che lei assorbisca la situazione mostrando pazienza e calma, rispondendo usando e selezionando le giuste parole ed i giusti momenti. Rispetta i suoi spazi.
Mi piace. Mi piace tutto. Mary Elena Atsushi (vai provolone!) e mi piace Rei e mi ha sorpreso Akemi. Infantile eppure così matura.
E ovviemente adoro come si stiano avvicinando le due macchinine.
Bello bello bello... e scusa se ho alternato momenti seri a momenti di demenza... in fondo mi conosci ormai.
A prestissimo Laix. E complimenti.

Violetta_
Recensione alla storia Broken - 01/06/18, ore 08:18
Capitolo 3: Terzo capitolo
Anche se non si conoscesse il contesto credo che si noterebbe il tono inquietante dell'inizio. Lo sguardo di Gin che la scruta e la studia come un lupo che punta la preda.
Shiho ha innalzato un muro rifugiandosi nella sua zona protetta: il lavoro.
Credo sia la sua personale ancora di salvezza.

In poche parole hai descritto il rapporto, malato, che ha Gin nei confronti della ragazza. Gli piace il fatto che gli tenga testa, ma senza esagerare. Vuole possederla, ammirarla come un trofeo e vorrebbe addirittura vederla soffrire per mano sua. Riprovevole.

Credo che Shiho non conosca ancora la dolcezza che si nasconde nel monto, fin'ora ha visto solo dolore e violenza e quella è la cosa più simile all'amore a cui può ambire. Forse è per questo che le piace tanto. Quel misto di eccitazione e dipendenza. E il controllo che ne segue.

Mi piace anche l'altra precisazione. Shiho si sente completamente immersa nell'organizzazione, è una di loro quindi merita quell'uomo e quel trattamento.
Non può ambire ad altro, al meglio, come quell'angelo di sua sorella.

Il famoso senno di poi che delucida il passato.
Ai ha capito quanto fosse sbagliato quel rapporto e adesso ne rimane solo il disprezzo ed il rancore.
Quell'uomo le ha tolto tutto: la sua innocenza, l'amore e l'affetto di sua sorella, la sicurezza che ogni ragazza dovrebbe avere.

Ecco che torna uno dei miei punti preferiti, le verità celate che alle volte sono peggio delle bugie. E per ripicca lei innalza un muro e si allontana. In fondo è abituata.

Povero Agasa lasciato così nel dubbio. Credo che sia il più preoccupato, però forse è meglio così. Gli prenderebbe un colpo nel sapere.

Il discorso tra Ai e Conan è a mio parere perfettamente nei personaggi, IC.
Ai si è aperta senza però cambiare quell'atteggiamento distaccato, che alcuni potrebbero confondere con altezzoso, in realtà credo che lo faccia per nascondere il disagio.
Lei è chiara, sincera, eppure Conan non capisce, non vuole concepire nemmeno che Ai abbia scelto come conforto Gin.
Non capisce che il suo contesto era dannatamente limitante.

Azzeccatissima anche la frecciatina finale della bambina.

Bel lavoro come sempre Willy. Complimenti.
A presto ciao.

Violetta_
Recensione alla storia Broken - 01/05/18, ore 22:30
Capitolo 2: Secondo capitolo
Nonostante sia un tema già trattato devo dire che la scena iniziale è scritta davvero benissimo.
Si capisce a colpo d'occhio la necessità di quel contatto, quelle sere in cui poteva lasciarsi andare e sfogare la tensione, quelle sere in cui può permettersi di mettersi di fronte a Gin senza paure e magari concedersi qualche battuta in più.
Non c'è affetto in quel rapporto, non c'è nulla di romantico, solo necessità fisica e forse il bisogno di lui di predominare, di averla.

"Dove credi di andare, Sherry?".

Singola frase che cela tutta la sua ossessione.

Come in precedenza ti sposti al presente descrivendo due rapporti questa volta molto diversi, carichi di affetto e di amore “familiare”
C'è Agasa, suo padre. E c'è Shinichi che adora quasi come un fratello (credo, non mi pare che tu qui voglia metterli insieme... magari mi sbaglio) parli di simbiosi, di destino in comune e io la interpreto come un legame di amicizia sincera... sincera... ecco questa parola magari non è molto attinente perchè subito dopo tratti nuovamente un argomento che a me piace molto ovvero le verità che Conan le occulta.
Quei piani bisbigliati con Agasa nonostante la cosa la riguardi personalmente tutto le viene tenuto celato. Non lo trovo corretto e tu ne dai una bella descrizione.

Poi quelle parole che metti in risalto danno un tocco particolare alla storia.

Molto bella anche la parte del confronto, il parallelismo in cui Conan le cela le sue intenzioni, ma lei le cela una verità ancora più oscura.
Purtroppo per la ragazza il piccolo detective non ci mette molto a fare due più due anche se rimane tutto un dubbio che non ha il diritto di soddisfare.

Bellissimo lavoro Ile, come il precedente.
I miei complimenti. A presto.

Violetta_