Recensioni di Francycesca

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Recensione alla storia La nuova supplente - 04/01/20, ore 21:25
Capitolo 20: Capitolo 20
Com’è giusto e logico che sia ho dovuto rileggere il capitolo.
Diciamo che ho ancora dei ricordi però…visto che le cose, o si fanno bene o non si fanno era giusto rispolverare tutto il capitolo.
Che dire adoro la pianificazione “mensile” della bionda per festeggiare questo mese (che a me sembra molto più lungo).
Si è già mentalmente programmata tutta la giornata adesso però c’è solo (come al solito) l’ostacolo del tempo da far passare ma fortuna per lei si ritrova capace nell’arte del disegno.
Comunque Swan dovresti imparare a goderti l’attesa; molte volte è più eccitante di quello che credi e se non dai al tempo il modo di fargli capire che hai fretta vedrai che passerà molto più in fretta.
Certo è una tecnica che si acquisisce con la maturità e la pazienza e per questa seconda cosa la vedo difficile da associare a te, ahahah.
Non so perché (magari mi sbaglio) ma credo che anche per Regina non sia un giorno qualunque.
Non so se avrà preparato qualcosa ma sono sicura che anche per la mora questo sia un giorno in cui sorridere sempre; senza contare poi che è un giorno in meno alla fine della scuola, no?
Tralasciamo ciò che so…
“Pronta ed affamata. Andiamo?” non so perché ho deciso di riportare questa risposta. Quasi se fossi scioccata che Emma potesse dire:
“Sono pronta, ma non ho molto appetito”.
‘…e la ragazza mimò un “ti scrivo dopo”…’ siamo anche sfrontate, eh? Alla faccia del “fingiamo indifferenza”.
Io fossi in Emma farei la stronza e dopo la “battuta” che per altro non faceva né ridere, né sorridere a proposito del titolo del libro, alla domanda
“…, di che parla questo libro?” la risposta sarebbe stata la seguente:
“Informati”. Semplice e di classe.
“Oh, sembra carino…” tipica uscita di chi non sa dire altro ma non vuole essere scortese. Sorry Rubs oggi
Gira così, niente di personale.
“Qualcosa mi dice che hai fatto dei piani per oggi.” Mi scusi cameriera, dopo questa scoperta dell’acqua calda pago io il pranzo alla rossa!
Sai cosa mi tocca ammettere?
Hai descritto in modo così semplice ma dettagliato questo pranzo che sto avendo l’acquolina in bocca e bada bene.. Io e il cinese viaggiamo su binari opposti ma non lo so… Aver immaginato le bacchette, il contenuto bollente mi ha messo appetito.
Mi è piaciuta molto questa scena di quotidianità.
Non è successo molto tra le due; una tipica scena di aggiornamenti tra migliori amiche e buon pranzo. Dovrebbe sempre essere così per tutte.
‘Si era portata dietro un’insalata per pranzo,…’ se la vede Emma si metterebbe a piangere per il dispiacere, ahaha.
“Ciao, disturbo?” guarda, ci è mancato poco che aggredissi verbalmente l’interlocutore ma poi ho visto che era Mary. M. e mi sono calmata all’istante.
La sottoscritta sta sentendo la tensione o meglio il drama che a breve aleggerà tra la coppia? Forse.
“…Senti, stasera io e Belle pensavamo di uscire,…” rido perché mi immagino come potrebbe essere l’uscita di regina con questi due animali da festa, ahahah. Metti che Mary Margareth potrebbe anche sorprendermi. Su Belle? Mmmm la vedo dura ma, nel caso, sono anche pronta a ricredermi.
E dunque è deciso…Gina esce (chissà come la prenderà Emma. Spero da persona matura).
A parte tutto credo sia giusto che la mora allarghi i suoi orizzonti e approfondisca il rapporto con i colleghi anche al di fuori della scuola; chissà… magari la serata potrebbe rivelarsi più piacevole del previsto oppure boh… magari un totale disastro. In ogni caso bisogna provare per credere.
Torniamo alle due confabulatrici seriali…
“…darle un regalo davanti alla scuola non è un’idea geniale, potrebbero vederci.” E direi di si Emma. Perché correre un rischio inutile quando ci sono tempi e luoghi più sicuri?
Ok che forse hanno concordato tra le due delle “regole di frequentazione” però per darle un regalo non ci vuole molto. L’importante è che si dia la precedenza ad una sola cosa ovvero alla prudenza.
“…puoi comunque incontrarla all’uscita con nonchalance…, e da lì potete spostarvi. Non farti prendere dall’ansia” e tu Ruby non farti prendere dalla foga e non mettere idee malsane nella testolina bionda della tua amica! Leggete quello che ho appena scritto qui sopra, grazie.
“Hai ragione.” Come non detto.
Tecnicamente comunque la giustificazione di Ruby non farebbe neanche una piega riguardo all’ipotetica cotta però io sono sempre dell’avviso che se si possono evitare pettegolezzi di ogni genere è sempre cosa buona e giusta però poi.. Caspita poi se mi metto nei panni di Emma e della sua gioia e frenesia nel darle il regalo, capisco anche che certi rischi si possono anche corre.
In poche parole? Predico bene e razzolo male, ahha.
Il loro incontro l’ho pure vissuto con ansia, coronato dalla proposta di Regina di darle un passaggio.
Che vita di menta che mi tocca fare!
Quindi allora è confermato che Regina non aveva pensato che era il loro mesiversario?
Beh sai cosa? Chi se ne importa io sto attendendo e bramando il momento regalo!!!!
Cazzo si!!! Esulto come allo stadio perché per me non c’era regalo più bello, più azzeccato e più romantico che la bionda potesse farle!!! Dire che l’ho adorato e che questi sono i tipici regali che anche io amo ricevere è veramente riduttivo. E’ come se si fosse avverato un mio piccolo desiderio.
 E niente… anche questo è l’ennesimo capitolo dolcezza di cui non mi stancherò mai.
E’ come se fossero tutte delle perle e che appena mi arrivano tra le mani, non faccio altro che metterle in un filo per creare una bellissima collana.
Anche questa chiusura dove ognuna vive la quotidianità senza scenate ma con la semplice promessa di vedersi o sentirsi il giorno dopo per raccontarsi la serata, mi scalda il cuore, non c’è altro che posso aggiungere tranne una cosa…
Emma Swan sei matura al punto giusto. Neanche uno sbuffo o una faccia strana quando hai saputo dell’uscita di Regina.
Sei da sposare… Sposatevi.
Recensione alla storia La nuova supplente - 02/01/19, ore 18:04
Capitolo 19: Capitolo 19
“Stasera ceni a casa o sei dalla tua amica?”. Cos’è, la seconda o forse terza volta che sento parlare la matrigna di Emma? Cavolo sono talmente poco abituata che se dovessi immaginare la sua voce sarebbe profonda e a tratti probabilmente non capirei mezza parola. Un po’ come quando ti capita di rimanere in silenzio per molte ore.
Oddio ora si che me la immagino…La immagino tossire e dalla bocca le esce della polvere con qualche ala di mosca! Ok, fine del delirio.
“C’è il pesce stasera”. No, dire che c’è qualcosa che NON quadra stasera!
‘Lei e James, il suo patrigno, ultimamente litigavano molto meno spesso e lei faticava a crederci’. Allora siamo in due o forse in tre e la terza sei tu che stai scrivendo la storia!
‘Non aveva idea di cosa esattamente fosse cambiato…’ il mio primo pensiero è che possano avere avuto dei soldi extra. Magari hanno vinto una qualche lotteria? Qualunque cosa sia chiaramente non ha molta importanza se fanno stare bene la bionda ma è chiaro come il sole che questo repentino cambiamento (positivo poi!) non è comparso così, dal nulla. Io essendo una persona per nulla curiosa non chiederò mai il perché! Pare vero!!! Lo voglio sapere eccome. O me lo dici per messaggio, o per mail, o nel prossimo capitolo, basta che vuoti il sacco!
‘Si sistemò alla scrivania…decidendo che prima di studiare avrebbe disegnato un po’, per rilassarsi..’. Questa descrizione è puramente casuale? Non so perché ma dopo averla letta mi sei venuta in mente tu.
Dio mio ma quanto nerd te la sei immaginata Emma? Adesso ne sta facendo involontariamente le spese Regina con la suoneria personalizzata!
Suoneria a parte è sempre bello vedere che più passano i giorni e più la mora si sta lasciando andare. Questa semplice telefonata ne è la dimostrazione lampante.
Una classica telefonata fatta per la semplice voglia di farla e non per un motivo preciso e soprattutto tra loro non ci sono mai quei momenti di pausa dove non si sa più cosa dire. A parte che se entrambe stanno zitte parlano per loro i silenzi e gli sguardi! Ebbene si, si vedono anche attraverso il telefono senza fare la videochiamata!
‘…avrebbe scommesso che le guance della professoressa si erano arrossate appena:’. Cos’ho appena scritto sopra?
“…io potrei ascoltarti per ore”. Questa è una verità assoluta. Per me Emma Swan potrebbe stabilire un record.
“…adoro sentirti cantare”. Va beh questa cosa è scontata, non serviva nemmeno dirla!
“Sei la prima a dirmelo, comunque”. Questa cosa deve finire, almeno nella mia testa perché ti giuro che anche io non mi capacito di come Regina non abbia mai e dico mai ricevuto un singolo complimento in tutta la sua vita! Per me è difficile tutto ciò, come è difficile per Emma, credo.
“Sai che ti amo, vero?”. Si, si. Lo sappiamo tutte. Lo sa pure la mia tazza che è qui accanto a me.
“…Mi sembra di conoscerti da una vita, o chissà quante”. Cosa dovrei dire su questa dichiarazione? Forse dovrei essere cattiva e dire che è la foga del momento, che sono all’inizio della loro relazione  e che è tutto rose e fiori? Potrei se non fosse che stiamo parlando di Emma e Regina. E ho detto tutto, no?
“E vorrei solo che la situazione non fosse così maledettamente complicata”. Per la miseria! Non c’era bisogno di aggiungere il “maledettamente”. Mi fa sempre pensare ad una catastrofe. Cioè so che sarà imminente ma quando lo dice Regine ti giuro che mi spavento come non mai. Che poi alla fine dei conti la colpa non è mica di Regina, ma solo tua. Mi sento veramente in vena di complimenti da come starai notando.
“Ancora qualche mese…e sarà tutto più semplice”. Il problema sai qual è…? Il qualche mese. Ti giuro che non sembrano mesi ma anni e ti giuro (non sto scherzando) che ogni giorno che passa tiro un sospiro di sollievo perché non sono ancora state scoperte. Invece di rilassarmi sono sempre all’erta manco fossi al fronte. Ma la colpa è chiaramente di Regina..Oddio col cavolo è sempre e comunque colpa tua!
“…Hai mai letto Il Bacio Della Strega?”. No, sappi che comunque l’ho messo pure io nella mia wish list!
“E’ una rivisitazione di tredici fiabe,…”
“Oh. Mi stai incuriosendo.” Stesso cosa che ho pensato pure io. Solo che io ho parlato a me stessa, ahahah.
Questa cosa della lettura al telefono (che stranamente ho sperimentato) è una delle cose più dolci che ci siano e solo una persona attenta come te poteva inserirlo in una storia. Lo sai, te l’ho detto un sacco di volte e questa è l’ennesima. Inserire questa piccola “normalità” rende la storia più vera e ti fa amare ancor di più le protagoniste. La cosa bella poi è che non rendi il racconto pesante ma lo rendo ancor più scorrevole e appassionato. Cosa non per tutti.
“Questo era il tuo preferito?”
“No, conoscerai i miei preferiti quando l’avrai letto”
“E’ un ricatto?”
“Se vuoi vederlo così”. Ricatto o non ricatto è qualcosa che Regina non vede l’ora di condivide con Emma. Penso che la mora abbia trovato in Emma una compagna e un’amica. La classica metà della mela. La tipica persona con cui condividi tutto; e con tutto intendo anche le cose più insignificanti che accadono in una giornata. Poi comunque io a farmi ricattare da Regina ci metterei subito la firma.
‘La lezione di filosofia era interessante…Emma solitamente ascoltava volentieri la professoressa French, ma in quel momento non vedeva semplicemente che finisse l’ora e che arrivasse Regina..’. Ba beh oramai abbiamo capito che non c’è lezione ed insegnante che tenga! A meno che improvvisamente la mora non ricopra tutti i ruoli! Non oso immaginare se domani Regina venisse promossa a preside. Mi sa che Emma rischierebbe l’espulsione un giorni si e l’altro pure!
‘…la ragazza poteva solo stringere i denti e cercare di non appisolarsi in classe’. Dai Swan, dai che ce la fai! Dio mio ma che fatica sta facendo la bionda con le altre lezioni? E’ come se sentissi la fatica dentro le mie ossa. Grazie Wolfy per queste fantastiche sensazioni, ne avevo davvero bisogno e si..Il mio è tutto sarcasmo!
Quindi da adesso anche io inizierò a strappare le pagine dal calendario per vedere quanto manca alle fine della prigionia.
‘La scuola era un inferno, e lei marciava sicura verso l’uscita’. Sappi che ho amato questo esempio. Penso che calzi a pennello per Emma. Meglio non potevi descrivere la sua situazione. Me la immagino camminare fiera e sicura per i corridoi mentre gli armadietti vanno a fuoco. Adoro!
‘La campanella suonò..’. Mi devo fare il segno della croce? L’atroce tortura è finita. Ora corriamo tutti verso la voce suadente della professoressa Mills.
“Per la prossima volta rivedete quanto abbiamo fatto oggi su Schopenhauer”. In questa scena ho riso perché secondo me nessuno ha cagato di striscio la professoressa e se non l’ha fatto nessuno, non oso immaginare Emma; secondo me al “Per la..” si era già eclissata.
‘Gli studenti salutarono educatamente’. Per credere a questa cosa avrei dovuto essere presente io. Io… e le mie orecchie!
Un altro punto che mi è piaciuto e che ho trovato molto dolce è stato il dialogo tra Regina e David. Praticamente gli unici professori schierati dalla parte di Emma! Una folla praticamente!
“…Quella di Emma Swan?”. Detto così sembra una minaccia o meglio sembra che voglia mettere in guardia Regina
“…Volevo sapere come ti ci trovassi” direi che si sopportano cordialmente!
‘Con sua somma sorpresa, però, vide il sorriso di David allargarsi’. Ok, è decisamente questo il jolly del capitolo. Amo David, o meglio amo l’impostazione che gli hai dato. E’ la bontà fatta a persona e immaginare lui e Regina che tifano per Emma mi fa uscire dalle orbite i cuoricini, come se fossi una emoticon vivente!
“…Certo è una ribelle”. Diavolo se lo è. Ma a mio avviso è una delle caratteristiche più belle che possa avere.
“E Dio solo sa quanto può essere sfacciata”. Signori e signore, questa è la nostra Swan. Se fosse diversa non ci piacerebbe proprio per nulla. In altro i cartelloni e i pon- pon!
“E sono contento di non essere più l’unico a fare il tifo per quella ragazza..”. Sposami Nolan! Cioè sposami in un universo parallelo dove sono etero.
Finalmente è arrivata questa benedetta ora!
Credo di aver sudato come non mai in attesa di questa dannata interrogazione.  
Non so come mi devo immaginare Emma durante l’interrogazione.
Diciamo che me la vedo con la lingua di fuori intenta a disegnare e a volte me la vedo come Homer Simpson solo che lui nella sua fantasia aveva le scimmie che suonavano i cembali, mentre lei nella sua fantasia potrebbe aver Regina nuda con i cembali in mano!
“Ti stai godendo lo spettacolo?”. Sfido chiunque a non farlo, rossa.
Posso dire che è durato tutto troppo poco?
Perché le cose belle finisco sempre in maniera veloce?
‘Ancora pochi mesi’. Questa frase finale rimbomba come se fossimo in una stanza vuoto. Diciamo che è stata l’accompagnatrice ufficiale del capitolo. Non so se è stata voluto o meno però ci stava in pieno.
Che dirti…Oramai non mi scuso più. Ti auguro solo buona lettura.
 
Recensione alla storia La nuova supplente - 09/12/18, ore 16:32
Capitolo 18: Capitolo 18
‘La campanella non era ancora suonata, ma la classe era già seduta…’ ammetto che in queste poche settimane Regina deve avere fatto un lavoro certosino per essere riuscita in così poco tempo ad ottenere calma e disciplina. Avrei dato qualunque cose per vedere il suo metodo. Non posso non chiedermi se è stato messo in atto il classico “bastone e  carota”.
‘Si erano anche accorti che,…la prof si divertiva a scherzare in classe, specie quando era di buon umore…’ mi sa che in questo periodo Regina è di buon umore praticamente tutto il tempo.
‘…andava particolarmente d’accordo con Emma Swan’. Ecco..in questa circostanza ammetto di essere curiosa e non poco e mi domando cosa ne pensano gli altri alunni considerando il passato scolastico di Emma e la sua propensione nello sfottere e ignorare quasi tutti i suoi insegnanti. Chissà, potrebbe essere uno spunto per mettere altra carne sul fuoco.
‘solitamente meno apprezzata dai professori’. Qua mi è scappato un sorriso perché mi immagino la foto di Emma appesa nella bacheca lungo il corridoio con la dicitura “Emma Swan la studentessa meno apprezzata” e qua avrà di sicuro stabilito qualunque record!
‘L’unica a sapere esattamente come funzionassero le dinamiche..era Ruby, ma… stava ben attenta a non farlo capire a nessuno…’ e io mi chiedo quanto le stia costando ma non per il fatto che sia una grossa pettegola perché Ruby non tradirebbe mai Emma nemmeno sotto tortura più che altro secondo me la rossa sta faticando a pesare i discorsi cercando di evitare di farsi scappare cose che non dovrebbero. Col risultato che starà facendo il doppio della fatica per non fare una gaffe dalle proporzioni immani.
‘…segnando gli assenti sul registro’ va beh confesso che invece di leggere registro, ho letto reggiseno! Perdonami, colpa mia ma oramai sono un caso perso.
“Qualcuno che non sia Swan mi farebbe il riassunto….?”. Dieci dollari che Emma stava già per alzare la mano. Per Dio, Swan! Profilo basso ti dice niente?
“Oh, per una volta che ero pronta a parlare?”. Una volta? Ma chi vuoi che ti creda. Scommetto che durante le ore di Regina non fai altro che parlare primo per renderla orgogliosa e secondo perché non ti perderesti mai e poi mai l’occasione di stuzzicarla. E, tu che hai scritto questo non dirmi che sto sbagliando perché non ti credo nemmeno se me lo giuri.
Ok il momento dell’inizio della lezione mi stava spaventando, ho pensato per un attimo che tutto il capitolo potesse parlare della crisi dell’epoca repubblicana! Argomento soporifero ai più tranne che ad una testa bionda!
“Scrivi”
“Non  mi serve”. Sfrontatezza..Questa sconosciuta!
“Rischi una punizione”
“Dovrebbe dispiacermi?”. Ma sai che ti dico? Al diavolo..Io amo Emma, amo tutto ciò che dice perché io al suo posto farei esattamente come lei con l’unica differenza che due secondi dopo mi sarei vergognata come una ladra per aver fatto uscire dalla mia bocca queste cose ma ammetto che non avrei saputo controllarmi. Quindi sono fiera di Emma che è fiera di non vergognarsene e di perseguire il suo obiettivo. Emma “martello pneumatico” Swan!
“…giovedì inizio ad interrogare” la lieta novella di inizio settimana.
“E’ possibile sapere quali sono le sue modalità di interrogazione?”. Ma sai che questa domanda mi è piaciuta? E non sto scherzando. Anche io sono curiosa di sapere il metodo Mills.
“…si accettano volontari,…a parte Swan…”. Occhio! Occhio che qua si rischia grosso! A me sarebbe già partito un “secchiona” tra i denti.
“…vuole prenotarsi per l’interrogazione…”
“Preferisco togliermi subito il pensiero per potermi dedicare ad altro”. Tecnicamente come idea non è male; il classico “via il dente, via il dolore” potrebbe essere la scelta migliore.
“E, di grazia, cosa sarebbe questo “altro”…?”. Ok te lo dico ogni volta che scrivi “E, di grazia” il mio cuore perde un battito. Cioè nella mia testa e nella mia fervida immaginazione io sento e vedo Regina; tu per come scrivi puoi metter il “di grazia” ovunque, ovunque e stai tranquilla che faresti sempre un figurone!
“…Posso semplicemente godermi lo spettacolo”. Dio come sono ingenua. Sono di un’ingenuità spaventosa! Io mi immaginavo Emma libera che ne so, di disegnare, di fantasticare e non mi è passato minimamente per il cervello che così facendo aveva un tempo infinito per ammirarla! Mi stupisco di questa mia ingenuità; generalmente quando si tratta di loro due sono molto più smaliziata? Oddio non mi starò ammalando?
“…La Mills è qui da tre settimane ed il lunedì è sempre raggiante, dobbiamo ringraziare te?”. Emma Swan altruista, Emma Swan che lavora oltre che per se stessa, anche per la comunità! Votiamola tutti in caso di elezioni scolastiche!
“…Sai che mi piacciono le voci, quindi se qualcuno sa cantare con me guadagna dei punti”. Ogni riferimento a questa frase è…Per te?
“C’è qualcosa che quella donna non sa fare?”. No, secco, diretto e senza possibilità e necessità di aggiungere altro.
Comunque seriamente parlando, Regina sa fare troppo, questa cosa è alquanto ingiusta verso le altre persone.
Va beh adesso anche io sarei pronta a conoscere questo principe azzurro anche se per definirlo tale occorre un incontro “face to face”. Giustamente a scuola il tempo è quello che è, per un interrogatorio come si deve serve atmosfera.
“Buongiorno, Regina”. Ti giuro che stavo già vomitando perché pensavo a tu sai chi. Fortuna che è il buon vecchio e caro David.
“…A proposito…hai anche la quinta di Swan, giusto? Lei come si comporta?”. Inutile dire che la sua fama la precede ma non potrebbe essere diversamente. Non possono un paio di settimane cancellare anni e anni di curriculum, no?
“…E’ una ragazza intelligente e sfrontata, è un mix pericoloso per una studentessa purtroppo”. Mi sa che ho dimenticato “saggio” descrivendo David. Ha ragione su tutta la linea. Il passato ma anche il carattere della bionda in effetti l’hanno portata a crearsi un sacco di problemi da sola Vorrei comunque aggiungere che oltre a intelligente  e sfrontata, è pure sexy. Ovvio che lui non poteva dirlo ed infatti ci ho pensato io!
Scherzi a parte questo è il caso in cui si possono contare sulla dita di una mano ( e ne avanzano pure!) le persone che hanno stima e fiducia nei confronti di Emma Swan ed è veramente triste.
Cara Regina mi sa che David sarà il tuo unico e solo “alleato”.
Guarda…Non  mi scuso nemmeno per il ritardo perché risulterei poco credibile ma molto ridicola.
Adesso in queste festività mi metterò sotto per andare a pari.
Il capitolo sarà stato il classico di passaggio ma a me la scena del metodo di interrogazione mi è piaciuta un casino. Ci stanno capitoli in cui si descrive la quotidianità, in questo caso scolastica ma d’altronde tu sei maestra in questo e non lo dico io penso che chiunque abbia iniziato a leggere questa fan fiction se ne sia accorta e per avvalorare la mia tesi dico solo “istruzioni per fare la lasagna”.
 
Recensione alla storia La nuova supplente - 01/09/18, ore 14:02
Capitolo 17: Capitolo 17
Storybrooke oggi…Casa di Regina…Bagno di Regina…Vasca di Regina.
‘L’acqua era ormai fredda..’ ah beh non avevo dubbi, tu pensa che per chi stava aspettando il capitolo l’acqua si era quasi trasformata in ghiaccio! Dai ok una frecciatina ci stava.
‘Emma adesso profumava come Regina e non riusciva a smettere di annusarsi i capelli…’. Ma quanto piccola è in questa scena? La sua fortuna è che avendo i capelli lunghi, non ha difficoltà a sniffarsi tutte le ciocche a differenza mia; e comunque sfido chiunque a non fare ciò che ha fatto Emma. Mi sarei annusata pure io per un tempo infinito. Fra l’altro poi è già strano farsi una doccia in un bagno che non si conosce figurati poi entrare per la prima volta nel luogo sacro e personale della persona che stai frequentando.
‘Emma si era sistemata di modo da poter appoggiare la testa sulle cosce di Regina’. Ok ammetto di aver travisato tutta la scena. Tu hai scritto tutto come doveva essere sono io che essendo stata frettolosa ho letto e immaginato Emma che appoggiava la testa dentro le cosce di Regina. Sono da ricoverare…Vedo tutto hot anche dove non c’è.
‘…Probabilmente finirò alcune cose e mi metterò a leggere…’ con questa premessa può significare una sola cosa…Appena la bionda se ne andrà (ahimè quel momento stavolta deve proprio arrivare) Regina si addormenterà come un sasso. Sbaglio?
Mentre per quel che riguarda Emma, ha dei piani ben precisi che sicuramente verranno rispettati perché mi pare di capire che Ruby per certe cose sia molto schematica. L’unico punto di domanda può sorgere sul gossip perché non si sa quanto durerà.
Dopo cena le darà ripetizioni? Diavolo mi chiedo come sia fisicamente possibile. Sarà che io sono per il “via il dente e via il dolore” ma immaginarle a ripassare dopo essersi rimpinzate beh…Quasi sto male per loro.
“Da cinque anni, l’ho conosciuta in prima. Abbiamo legato piuttosto in fretta…”. Mi piace quando semini qua e la dettagli sul rapporto Emma e Ruby e sul carattere della bionda. Trovo che queste confidenze siano arrivate nel momento giusto e che siano un perfetto pezzo di una giornata da incorniciare. In parole povere hai trovato la collocazione perfetta. Hai presente quando incastri un libro e poi fai due passi indietro per vedere se in quella posizione ci sta e ti rendi conto al volo che è perfetto? Ecco, per me questa confidenza è uguale.
“Non vado d’accordo con molta gente”. E qui mi sorgono sempre le mie inutili domande:
- Emma ha un pessimo carattere
- Emma ha un carattere particolare
- Emma ha trovato sempre brutte persone nel suo percorso
- E’ un mix di tutte e tre le cose che ho scritto?
“E’ un po’ come avere una famiglia”
“Ce l’hai una famiglia”. Anche qui mi sono messa in  modalità “incredula”. Cioè quando Regina ha pronunciato questa frase ho capito subito ciò che voleva dire ma da un lato mi sembrava troppo ma, esaminando ancora il tutto al microscopio era ovvio che si riferisse a se stessa.
“I miei non-“
“Non parlavo di loro”
‘La bionda rimase in silenzio per un attimo’…E con un tonfo assordante il sedere di Miss Swan precipitò rovinosamente a terra e il suo “oh” iniziale era sicuramente di stupore seguito poi impietosamente dall’altro “oh” (Ovvero Dio che male).
Ok ritorniamo concentrate e analizziamo i fatti.
Famiglia..E’ una parole veramente importante, a mio avviso penso che racchiuda tanto, per non dire tutto. Sentire Regina che di definisce in questo modo nei confronti di Emma e qualcosa di positivamente sconvolgente. Mi chiedo se la scelta è stata mirata (sicuramente si) o ti è uscita in maniera spontanea  visto il rapporto che hanno instaurato fin da subito. Ti ripeto Emma e Regina sono una meravigliosa quotidianità.
‘Aveva trovato una famiglia in Regina…da un lato l’idea la terrorizzava perché non sapeva come gestire una famiglia, dall’altro la faceva sentire al sicuro. Amata….la Rossa l’aveva aiutata…a sopravvivere in quell’ambiente maledettamente tossico…ma adesso che c’era anche Regina con lei si sentiva…completa’.
Scusami se ho vergognosamente ricopiato tutti i pensieri e i dubbi di Emma ma era una cosa che dovevo fare. Lasciare a metà questi concetti avrebbe per me rovinato il momento. Tipica situazione da “incudine e martello” ? Oppure sono Emma Swan ma gioisco solo a metà perché ora mi assale il panico? Al suo posto facendo un po’ di conti lascerei decisamente spazio all’euforia. Se prima nella casa famiglia aveva Ruby e la nonna, ora ci può aggiungere un altro elemento che compensa tutte le sofferenze che ha provato, a partire dai suoi diversamente genitori.; certo, da esterna è sempre facile sdrammatizzare e vedere l’erba più verde ma posso capire il senso di destabilizzazione che sta provando e penso anche che tu lo abbia descritto in maniera molto semplice, senza giri di parole, senza mandare la bionda in panico e soprattutto senza annoiare chi legge con giravolte inutili.
“Ti amo.” Sussurrò ancor prima di comprendere le parole che stavano sfuggendo dalle sue labbra. Cioè…Da quanto aspetto questo momento? Praticamente dal secondo capitolo? La mia pentola a pressione da quando hai iniziato questa storia è perennemente in ebollizione e ora che la fatidica frase è stata pronunciata quasi non ci credevo! Cioè l’ho letta e sono stata per un attimo in modalità “rimbambimento”. E’ come aspettare la stella cadente ma in quel momento chiudi l’occhio perché ti prude e lei è già scomparsa!!!
Fortuna vuole che con la seguente descrizione:
‘Vide pe pupille dilatarsi nelle iridi scure e quegli occhi così belli sgranarsi appena, e si rese conto di cosa avesse appena detto’. Ecco, esattamente in questo istante anche io ho avuto la conferma di aver sentito bene. Certo, è stato come ricevere un piccolo schiaffo dietro la testa per farmi ritornare nel mondo reale. Schiaffo che per altro era necessario. Mamma mia…Si staranno  pure abbassando le temperature in questi giorni ma in questa fan fiction c’è sempre “mucho calor”. Vuoi per il sesso, vuoi per i gesti o per le rivelazione sta di fatto che sono sempre accaldata.
‘Fece per parlare,…ma le labbra di Regina furono sulle sue’. Ok vado di clichè..? Vado…Vado??? Quando si dice che un gesto vale più di mille parole.
‘Emma era senza fiato’ Beh almeno un motivo ce l’ha, pensa che io sono rimasta senza solo per aver letto questo? Direi che quella strana sono io. Forse ho qualche problema di salute?
“Dovrei prenderlo come un buon segno?”. Io oserei dire di si anche perché se fosse stato il contrario in questo istante cara Emma potresti aver avuto il tatuaggio della mano di Regina sulla guancia. Scherzi a parte in questa storia Regina, per come la descrivi tu, è una persona che non farebbe male ad una mosca. Piuttosto che uccidere un insetto, gli aprirebbe le finestre cercando di farlo uscire, col risultato di avere la casa piena di zanzare, mosche e visto che oramai il periodo è arrivato (c…o!) anche di cimici!
“Ti amo anch’io”. Ok signore e signore abbiamo una vincitrice. E già mi vedo sul ring ad alzare il braccio di Regina decretandola vincitrice di miglior dichiarazione. Probabilmente penserai che sono strana ma credo che il suo “anch’io” sia stato (per me) più di impatto. Emma voleva sicuramente confessare il suo amore alla mora ma va anche detto che gli è uscito senza che se ne accorgesse, infatti ci sono stati alcuni secondi di..”Cazzo, l’ho detto” (devo essere volgare per forza, per immedesimarmi in pieno nella bionda!) mentre Regina per me è stata consapevole e reattiva fin da subito. Magari dentro di se aveva una paura del diavolo ma alla fine ha risposto e non bisogna tralasciare la sua reazione, i suoi occhi parlato ancor prima della sua bocca.
‘Come aveva fatto quella ragazza ad entrarle sotto pelle in così poco tempo?’. Credo che in queste circostanze cercare di trovare un motivo sia solo una perdita di tempo. E’ successo perché doveva succedere, perché chiaramente Emma è nata per essere il suo destino. Capita e non ci sono spiegazioni logiche che tengano o mi sbaglio?
‘Aveva passato gli ultimi giorni a negare a se stessa i propri sentimenti’. Tzè Gina…Gli ultimi giorni? Sul serio? Sappi che sei poco credibile a meno che con “ultimi giorni” non ti riferisca al tuo primissimo giorno di scuola!
‘In quel momento non c’era nessuno, solo loro. Solo quel divano, solo i loro corpi uniti ed i loro respiri intrecciati’. Posso dirti che con questa tua descrizione dolce e delicata mi hai fatta sentire di troppo? Il ruotino di scorta esce…
“Stai piangendo”? Sono Francesca, veda un po’ lei. Ah scusa era riferito a Regina?
‘Quelle semplici parole avevano riportato a galla ricordi ed emozioni che per anni aveva evitato, aveva represso…Ma quelle lacrime non erano di tristezza…per la prima volta nella sua vita, stava piangendo di felicità’. E quest’ultima frase la dice lunga e dice che anche Regina come Emma anche se in modo diverso ha avuto una vita difficile dove i sentimenti non erano inclusi o forse erano semplicemente dannosi. Emma anagraficamente è ancora una bimba, con una vita ancora tutta da scoprire, Regina è una donna adulta, con forse molte più esperienze ma leggere della sua “prima” volta di felicità mi ha messo una tristezza infinita. E’ vero che per certe cose è sempre meglio tardi che mai ma rimane il fatto che non riesco a concepire il fatto che non abbia avuto quello che meritava e torniamo alla parola di prima…Famiglia.
Non dovrei scrivere o meglio scopiazzare ma questo mini elenco di Regina mi ha fatto sorridere e star bene.
‘Le veniva da ridere perché era felice,…perché non si aspettava che quel pomeriggio avrebbe preso una piega del genere,…perché conosceva quella ragazza da meno di una settimana…perché cercava sempre di dimostrarsi distaccata ma, alla fine era una primadonna sentimentale e romantica…’ e scommetto che mentre pensa queste cose, si sta mordendo il labbro inferiore.
‘Emma poteva vedere un’intera storia svolgersi in quelle iridi scure’. Ammazza che descrizione da batticuore. Secondo me mentre scrivevi questa parte eri totalmente immedesimata.
‘…ma anche un po’ di malinconia, ed avrebbe voluto chiedere,…avrebbe voluto farle mille domande, ma non voleva metterle fretta…’. Ma ci rendiamo conto della maturità e dell’effetto che Regina ha su di Emma? A me sembra che l’abbia totalmente cambiata e chiaramente in senso positivo. La sta aiutando a tirar fuori le emozioni ma anche a controllare quelle che potrebbero metterla nei guai. Ovvio che ci vuole della pratica ma vedo una Emma pienamente consapevole di voler vivere questa storia e la vedo disposta a tutto per difendere questo amore. Ehm…Che dici…Un cavaliere? Ogni riferimento è puramente casuale!!!
‘…e perché sapeva che mezz’ora, non sarebbe mai bastata’. Ci vuol poco a capirle. Sono situazione delicate che forse e dico forse nemmeno una giornata intera sarebbe sufficiente.
‘Quindi,…si portò a sedere…”Ti amo.” Ripetè’. Oramai a quanto vedo il ghiaccio è stato rotto eh!?
‘…era bello  poterlo dire senza paura’ e aggiungo io “con la piena consapevolezza”.
‘…non l’aveva mai detto a nessuno prima, ed in quel  momento sentiva che non l’avrebbe mai più detto a nessun altro’. Ma infatti è così che deve essere ed è così che deve andare. Seriamente parlando credo sia comunque una reazione tipica di chi vive una storia importante per la prima volta. Il tuo primo pensiero è che questa sarà la storia della tua vita. La sola ed unica. Poi va beh non mi addentro in questioni spiacevoli perché sarebbe un OT grande come una casa e perché non è il caso di Emma e Regina.
Qui di seguito riporterò la frase che per me ha sbaragliato la concorrenza e che ha quasi fatto uscire dalle orbite i miei occhi.
‘Non aveva mai creduto particolarmente nelle fiabe,…eppure lo sguardo di Regina in quel momento le sapeva di per sempre felici e contenti,…aveva finalmente trovato il suo posto nel mondo, e che quel posto era accanto a Regina…’. E i ricordi di Once Upon a Time iniziano a tornare alla mente, almeno le prime stagioni.
‘Rimasero in silenzio…finchè il cellulare di Emma,..non spezzò la magia’ e volevo beh dire però dai di colpi di scena ne abbiamo avuti fin troppi, non voglio di certo consumare tutte le cartucce quindi ok, il telefono questo giro è giustificato.
‘In quel momento si stava pentendo di aver accettato l’invito di Ruby’ e tu pensa che io fin da subito ho storto il naso perché sapevo che la giornata sarebbe volata. E con questo commento il mio discorso qui sopra va a farsi benedire. Evviva la mia incoerenza.
Ehm io Galavant lo conosco. Ok che non l’ho mai visto ma almeno ne ho sentito parlare. Un punto per me, Regina.
Mi sa che la bionda avrà un bel da fare per far recuperare alla mora tutte le serie tv.
 “Hai visto la mia maglia?”
“Purtroppo si” e qui mi parte la malizia e anche l’ennesimo round! No dai adesso scherzo, so cosa intende Regina con questo “purtroppo”
‘…imprecò nel vedere la maglietta bagnata. Non aveva pensato di portare un cambio, dato che non pensava le potesse servire’. Sinceramente questa cosa non è da Emma visto e considerato quanto tempo la bionda sta passando a casa di Regina. Per carità non dico di portare direttamente il trolley ma almeno una maglia e un jeans..Beh e già che ci siamo anche uno slip và!
“Fa niente, andrò a casa…e mi cambierò lì”.
“Già hai i capelli bagnati, rischi di prenderti un malanno”. Qualcosa mi dice che in passato Emma abbia fatto di peggio, non so perché ma è una mia sensazione.
“Ho notato che hai una passione per le camicie..”. Storybrooke first season.
“Piuttosto, vedi di non dimenticarti qui i libri”. I cosa? Giuro che con tutto quello che è successo oggi è già tanto se Emma si ricorda il cognome di Ruby e del suo appuntamento!
Ebbene è arrivato l’inatteso momento, il momento che tutte noi non volevamo mai leggere. La separazione. Dio come sono tragica ma è risaputo che quando stai bene con una persona non vorresti mai e poi mai separati e venderesti l’anima al diavolo per un altro paio d’ore. Dico bene o…Dico bene?
“Ti amo”
“Ti amo”. Oramai con tutti questi “ti amo” abbiamo ampiamente recuperato i momenti in cui entrambe erano indecise.
‘Emma annuì e le rubò un ultimo bacio, prima di aprire la porta e tornare verso casa’. Ciao Swan. Saluto con fazzolettino rigorosamente bianco e lacrimuccia.
‘Alle sei e mezza spaccate, Emma era di fronte alla porta di casa Lucas’. Complimenti per non averle tirato il pacco in primis e soprattutto pe r la puntualità svizzera.
“Sei raggiante, bella bionda…”. Per me Emma emana un colore giallo evidenziatore che se non hai gli occhiali da sole rimani cieco in maniera permanente. E il sole muto!
“…ho anche studiato. Ma ho molto da raccontarti”. E tra lo studio, il cibo e i videogiochi chi sarà quello sacrificabile anche perché sono cose che non si possono raccontare in cinque minuti e nemmeno in mezz’ora e conoscendo Ruby poi…Dico solo questo…”Details”
‘Con aria predatoria’. Giuro e giuro e giuro nuovamente che sono morta dalle risate. Aria predatoria??? Ma come ti è uscita???
Ma come me la devo immaginare Ruby? Stile avvoltoio? Alligatore? Serpente? O forse…Forse lupo nella foresta?
“Sulla Mills?” e su chi Ruby..Su chi! Su tua nonna?
“Come va?”
“Come vuole, tesoro…”. Nonnina top, questa non l’avevo mai sentita. Mi sa che la prenderò in prestito.
“Sto preparando le fettine panate”. Nonna sei da sposare? Gentilmente aggiungete un posto in più per me, grazie.
‘…del fatto che Ruby ultimamente si era fissata sull’idea di volere un lupo domestico..’ Dio quanto adoro tutti questi riferimenti!
E comunque ora entriamo nel vivo della questione e devo ammettere che Emma Swan ha il dono della sintesi. In due minuti ha raccontato la sua strepitosa giornata o meglio diciamo che le ha raccontato un sessanta per cento. Non male direi. Mi piace. Non amo le persone che per raccontarti cosa hanno fatto durante la domenica iniziano a parlare partendo dalla creazione del mondo.
“…Vi shippo, sai?”
“Che?”. Ma..com’è sta cosa? Com’è che Emma è all’oscuro di questo termine essendo lei un’amante di giochi e seie tv? Swan, Swan mi stai perdendo colpi?
“…Ho studiato da lei mentre lavorava e…uh-abbiamo fatto il bagno assieme”. Tralasciando questo “uh” mi è venuto da ridere perché lo ha detto come se fosse la cosa più normale del mondo. Una cosa che tutti fanno. Tipo “Ieri sono andata a ripetizione di matematica, poi mi sono docciata dal prof e sono andata a prendere la pizza” oppure “Ieri mi sono alzata, ho rifatto il letto, ho rapinato una banca e poi sono andata a fare la spesa”! Morta.
“Eravamo sul divano, tranquille…ero felice e mi si è scollegato il cervello”. Eccolo il termine adatto! Scollegato o che dir si voglia calo di tensione o black out! Ma se tutti i black out dovessero portare a queste confessioni ben vengano. Comunque questo discorso vale solo per loro due anche perché non sarebbe normale vedere persone a caso che si dicono “ti amo”.
“COSA?!”. Viva la sobrietà.
Beh dai vedo che nel raccontare quest’ultima parte Emma si è dilungata un pochino di più. Ha detto quello che poteva senza rivelare tutto. Diciamo che ha confessato la cosa più bella. Il sesso, per quanto sia fantastico in questo caso passa in secondo piano.
Capisco la preoccupazione di Ruby anche perché qui si sta giocando con fuoco e nel caso le cose vengano scoperte, non si rischia una semplice ustione ma qualcosa di molto più grave. Regina in primis. E’ chiaramente una preoccupazione che tutte avremmo  soprattutto se l’amicizia è di quelle con la A maiuscola. Nessun riferimento a Pretty Little Liars.
“…Ovviamente staremo attente…, a scuola ci comporteremo normalmente…ma è solo per qualche mese…”. Purtroppo Emma è convinta di riuscire a gestire la situazione e sentirle dire queste cose scontate mi ha fatto perdere il sorriso per un attimo. Perché  è chiaro che dopo l’euforia si ritorna alla cruda realtà. E io sono sempre in attesa; come lo sono stata per il “ti amo”, adesso sto attendendo il “disastro”.
Dai cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e il sorriso e l’entusiasmo di Ruby allentano e non poco la tensione.
Sai ammeto che mi fa anche molto piacere leggere che le cose o meglio l’appuntamento di Ruby sia andato bene. Diciamo che sono rare le volte in cui due amiche sono felici nello stesso tempo e credo che anche Ruby, così come Emma si meriti davvero di essere felice.
“E’ un sacco carino, è gentile, potrei tenerlo”. Scusami…In che senso?
“…mi ha portata in un ristorante…quando l’ho raccontato a nonna ha deciso di preparare le fettine impanate per non essere da meno”. E che cavolo, ci credo! La nonna è stata punta sul vivo. Le è stata lanciata una sfida e lei non è un tipo che si tira indietro davanti a niente! E in tutto questo chi ci guadagna se non Emma? Ruby a quanto pare guadagnerà qualche chilo invece.
‘Ruby ripetè almeno tre volte che Pete praticava il tiro con l’arco e che era una qualità particolarmente sexy’. Quindi vediamo se ho capito bene…Tirare con l’arco fa sexy? Giusto Rubs?
‘…le tre donne mangiarono in pace, scambiando…quattro chiacchiere tra una fettina e l’altra’. Tra una fettina e l’altra quindi devo immaginare un vassoio enorme stile pancake solo che in questo caso c’è la carne?
‘Era davvero come una cena di famiglia,...la famiglia che ora sembrava veramente completa con Regina, anche se la mora non era lì,…Ma forse, un giorno’. Dio se capisco le fantasie di Emma. La bionda vuole condividere tutto con Regina che sia una cavolata riguardante una canzone da mettere sul telefono sia una cena da Ruby e nonna ed è più che comprensibile. Oramai è in quella fase condivisione e difficilmente riuscirà a tornare indietro.
“Ora però dovresti darmi ripetizioni” Disse la rossa facendo un ruttino per digerire tutte le fettine!
“…Dimmi così che non hai capito. Prova a dire “tutto” e ti picchio”. Beh se mai dovesse dire una cosa simile qui parte l’urlo assassino con tanto di mazza Lucille!
‘Dopo che Emma era andata via, Regina…ne aveva approfittato per mettere su la lavatrice e mettere a posto il bagno..’. Per la miseria il lago nel bagno o meglio l’alluvione nel bagno. Me ne ero totalmente scordata. Speriamo che l’acqua non sia fuoriuscita andando in ogni dove. Santa pace. Fa strano se pensiamo alla perfezione di Regina mentre il suo bagno può definirsi in molti modi tranne che perfetto!
‘Si era davvero innamorata di una studentessa…Regina sapeva che rischiava la carriera…Ma si fidava della ragazza…e continuava a ripetersi che,…si sarebbe trattato solo di qualche mese’. E anche qui, come nel caso di Emma ho la stessa, identica sensazione di negatività, accentuata poi dal “continuava a ripetersi” come se anche lei avvertisse il pericolo ma che in qualche modo cercava di convincersi che bastava solo stringere i denti per un altro po’ di tempo.
‘Aveva innalzato una serie di muri attorno a sé ed aveva allontanato chiunque…- tranne Emma, Emma era passata, come se ci fosse stato un portone solo per
lei…’  Quest’ultima frase merita di diritto un bel grassetto e sottolineato. E’ meravigliosa. Mi fa pensare ad un giardino immerso nel verde. Bellissimo ma impossibile da attraversare ma la bionda riesce in qualche modo a trovare la via d’accesso. Favola! Giusto per rimanere in tema.
‘Con un sospirò guardò l’ora, stupendosi…che fossero solo le nove e che avesse già sonno…quindi decise di andare a letto’. L’avevo o non l’avevo detto che Regina sarebbe crollata come un castello di carte? Mi chiedo invece come procedono le ripetizioni di Emma. Per me sono ancora in alto mare. Giusto anche qui per rimanere in tema di acqua.
‘Arrivata in camera notò la maglietta di Emma,… Sorrise tra sé…Alla fine si spogliò…decidendo che, almeno finchè non gliel’avesse  restituita, avrebbe potuto usarla come pigiama’. Ho la netta sensazione che quella maglia diventerà il nuovo outfit notturno di Regina.
Dai che anche questa volta sono arrivata.
Non aggiungo veramente altro se non buona lettura.
Un abbraccio enorme.
F.
P.S: Quasi dimenticavo
“Woooow..Belloooooooooooooooooooooooo. Aggiorna presto”.
 
 
Recensione alla storia A Knight's Pledge - 28/07/18, ore 13:31
Capitolo 1: 00. Convocazione a palazzo
Come ben sai sono molto “schematica” e poco propensa al cambiamento quando si tratta di leggere storie che non sono ambientate ai tempi nostri ma per te ho fatto un’eccezione.
Come ti dissi tempo fa, sono rimasta piacevolmente colpita da questa storia già dalle prime righe. Hai avuto l’abilità di tenere incollato il lettore praticamente da subito. Con la descrizione della Sovrana, accerchiata da un velo di mistero e paura hai accresciuto in me la voglia di continuare e aver letto “Perfino le ombre la temevano, Il Demonio stesso era preferibile” mi ha messo così tanta curiosità che ho letto tutto in una velocità allucinante.
Comunque a primo impatto la mia sensazione è quella di essere stata letteralmente catapultata in quelle fiabe che, anche col passare dei secoli lasciano sempre quell’alone di mito, mistero e leggenda; le tipiche fiabe da raccontare attorno ad un falò.
Confesso poi che mi sono ancor più incuriosita nel leggere che molti poveri innocenti non hanno mai fatto ritorno una volta preso servizio dalla Sovrana e a me ovviamente sorge una domanda più che legittima. Ma sono periti in combattimento o in un altro modo?
Magistrale l’entrata in scena di Emma e i suoi pensieri; molti al suo posto più che essere curiosi di incontrare la “famosa” Sovrana, saranno stati preoccupati di portare a casa la pelle il primo giorno di servizio.
Notevole poi il modo in cui si è destreggiata all’arrivo del castello; non c’è che dire se non che ha saputo toccare i giusti tasti.
Diciamo subito che la cosa più emozionante forse è stata il cambio di espressione di Regina alla vista di Emma. D’accordo che è il primo capitolo ma da come stai descrivendo la Sovrana, non c’è nulla, proprio nulla che possa scalfire la sua espressione, nemmeno se stessero torturando la madre e anche questo aggiunge già quel pizzico di adrenalina che ti fa prudere le dita.
“Non vi deluderò, Maestà”.
“Questo spetta a me deciderlo”. Beh si, effettivamente qui Emma ha peccato di presunzione certo questa è una risposta che avrebbero dato in molti però come si dice..Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!
Passiamo alla prova finale ovvero al duello impari che la bionda ha dovuto affrontare. Più che duello, dalla tua descrizione mi è sembrata una danza. Ovviamente prendilo come un complimento perché i movimenti che descrivi della bionda sono così armoniosi che se chiudi gli occhi è più facile pensare ad una danza che ad uno scontro dove sono in gioco delle vite. Su questo Regina non ha fatto differenze tra cavalieri uomini e cavaliere “donna”. Qui non è il tipico allenamento che se fallisci non avanzi di grado, qui chi fallisce muore, stop.
“…Vedremo quanto a lungo sarete in grado di mantenerlo”.
“Al vostro servizio…Non ho intenzione di cederlo rpesto”.
Beh di Emma non si può dire molto visto che è il primo capitolo, l’unica cosa sicurezza è che sa sempre cosa dire e non si tira mai indietro.
Battuta perfetta per questo finale di capitolo.
Se avevi qualche dubbio su questa storia beh tranquilla che è promossa a pieni voti, i dubbi spazzali pure via con decisione.