Recensioni di Sora Heart

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Between photos and chaotic days. - 04/11/14, ore 21:01
Capitolo 1: Capitolo 1: Roxas Daver.
In questo periodo tra tutti gli impegni che mi ritrovo non sono riuscita ad entrare per un bel po su efp e quindi mi sono permessa le tue ultime storie. Spero tu potrai perdonarmi!
Questa Long promette molto molto bene! Era da un po' che non leggevo qualcosa di più leggero, soprattutto di tuo ! Ormai sono abituata a leggere le tue storie drammatiche mmmmh.
Tornando alla tua fic: io ogni volta muoio dal ridere con Hayner. Me lo immagino che bestemmia e suona il clacson al mattino presto! E Roooxas... Povero piccolo micino biondo che combina già guai al suo colloquio con Mr. Xemnas! Ho notato che questo capitolo l'hai pubblicato già tempò fa e spero che tu aggiorni presto!

Sora Heart
Recensione alla storia A place where the sun is silent. - 26/07/14, ore 11:25
Capitolo 1: A place where the sun is silent.
Ciao bellezza, ma cosa abbiamo qui? Un'altra storia pronta a trafiggermi il cuore dalla tristezza? T.T Credo proprio di sì, uuhuh
Ormai le tue storie le metto tra i preferiti senza neanche leggerle: tanto so già che le amerò alla follia! E nemmeno questa volta mi sono sbagliata.
Da dove posso iniziare? Dall'inizio? Massì!
Abbiamo Roxas e Xion che parlano. Anzi più o meno parlano perchè alla fine ho notato che le loro battute sono molto brevi. Da una parte uno può pensare che non hanno bisogno di parole di capirsi ma dall'altra parte questo silenzio è pesante perchè in realtà entrambi vorrebbero dire tante cose: Roxas vuole urlare quanto odia la vita di Xion e Xion vuole esprimere il suo desiderio di salvare Roxas.
Questa forse è una delle storie in cui più ho amato Xion. Roxas invece da una parte sembra quasi ''cattivo'' come se avesse preso spunto da Axel ed Hayner per sopravvivere. Ed è molto bello come hai evidenziato il suo cambiamento perchè ad esempio quando Roxas incontra Hayner e quando incontra Axel il suo comportamento è già diverso: è più timido rispetto a dopo, anche se già è annoiato dalla vita e si vede dalla parte dove descrivi che nelle foto il suo sorriso con il tempo si spegne. E tra parentesi quella parte è bellissima perchè poi ritorna alla fine con Roxas che vuole allontanarsi dall'obiettivo e Xion che lo vede sfocato per colpa delle lacrime.
In questa storia i vari collegamenti tra ogni personaggio sono molto molto belli, quindi ti stringo calorosamente la mano (??)
A presto!!
Recensione alla storia Giocatore di rugby per caso -O forse per amore- - 08/07/14, ore 19:46
Capitolo 2: Il famigerato -E tanto temuto- allenamento di rugby.
Finalmente, il capitolo che tanto stavo attendendo *O*
Sai che è un vero peccato che tu non abbia fatto una long? Mi sembra che qualcuno tu lo ha già detto, però davvero sarebbe uscita una storia carina... Con il tuo stile impeccabile tra l'altro!
Ma non divaghiamo: questo capitolo è cento volte migliore del precedente. Nulla da dire all'altro, ma qui finalmente si entra nel vero spirito comico della storia! E infatti sono morta dal ridere dalla prima riga all'ultima! Bhe no nell'ultima riga ero morta dalla dolcezza ma fa niente... Il resto era una risata unica! Hai descritto Roxas ad opera d'arte con la sua goffaggine! La scena dove ha fatto cadere Larxene... INDESCRIVIBILE! E Hayner che se la rideva! Sensazionale!
Il finale è dolcissimo! Speravo in un bacio o qualcosa, lo ammetto ma mi accontenterò!
Una storia davvero molto molto bella! Spero che non dovremmo aspettare molto per un altro tuo capolavoro!
Recensione alla storia Giocatore di rugby per caso -O forse per amore- - 08/07/14, ore 18:23
Capitolo 1: Descrizione della vita di un ''qualsiasi'' sedicenne di un ''qualsiasi'' liceo.
Oddio non ci credo, adesso mi sento un'indovina. *Corre per la casa urlando come un'ossessa*
Giusto ieri stavo pensando di contattarti per chiederti quanto CAZ avresti continuato questa storia. TE. LO. GIURO. Mi stavo chiedendo che fine avessi fatto perché non ti stavi più facendo viva con le tue storie o con qualche tuo aggiornamento e ogni settimana continuavo a ricaricare la tua pagina sperando in un'illuminazione del Signore.
Sonostupidaloso.
E scusami se ho recensito il primo capitolo così in ritardo ma sono stata stressatissima a causa della scuola.
Comunque la storia è fenomane, è inutile ripeterti le stesse cose. E immaginare Axel in versione giocatore di rugby... mmh una non so che di molto molto sexy. Per non parlare di quanto sia dolce la maniera in cui Roxas si sia innamorato di lui: una semplice fotografia! *Brodo di giuggiole*
E menomale che c'è Hayner che ha mosso un pò la situazione! Ma che stiamo aspettando? Perchè non facciamo al più presto una statua a questo benedetto ragazzo che non sa una cippa di storia come la sottoscritta?
Sono sicura che il secondo capitolo non mi deluderà!

Sora H.
Recensione alla storia Cigarettes - 21/04/14, ore 17:34
Capitolo 1: Cigarettes
Wow.
Aspetta, no.
Wow.
Ecco, così va meglio. O forse W O W, got it memorized? *Axel made ON*


Sei tornata in grande stile, non c'è che dire. Se per puro caso la cara e vecchia Erika dovesse rende tutte le storie anonime io riuscirei comunque a riconoscere le tue storie. No, non per la lunghezza, ma per il tuo stile, per le tue descrizioni così vive e particolari... Sono la cosa che più mi colpiscono di te.
Ti faccio qualche esempio: Aveva le iridi marroni e piene, piene di vita, anche se sbagliata: era un suo coetaneo, eppure pareva aver già visto metà del mondo senza mai superare il confine della città.
Quelle iridi avevano un luccichio furbo, dicevano chiaramente ''Io ne so più di te'', e non brillavano tanto sotto la luce del sole (Anche perché esso pareva essersi scordato dell'esistenza di quel luogo; lasciava sempre il posto alle nuvole e alla neve), bensì sotto la luce della televisione, delle lampade a neon e della discoteca.
Brillava di una luce artificiale che però era piena in qualche modo, era sbagliata, ma pur sempre di luce si trattava. Era la luce della vita vera, perché lì il sole non c'era, e bisognava andare a cercarsela la luce, con le proprie mani, i propri occhi, già in giovane età.


O ancora:
Aveva gli occhi blu, i capelli corvini a caschetto e lo guardava allo stesso modo con cui si guarda un quadro triste che ti rappresenta; la malinconica consapevolezza di non essere soli mista ad una fitta sensazione di imbarazzo, come se qualcuno fosse improvvisamente piombato nella tua stanza proprio mentre sei completamente nudo.


Le tue descrizioni sono una bomba allo stomaco. E non sto parlando del pranzo di Pasqua che devo ancora digerire...
Questa storia è stata molto... Molto forte. Hai già scritto storie in cui hai toccato molti temi (Vedi la clinica della tua famigerata long) ma questa forse è ancora più forte. Non è facile destreggiarsi in simili temi. Mi pare di aver capito che questa storia è ambientata in un passato (anche se non lontanissimo) dove comunque l'autostop è più naturale. Lo so perchè mio padre è il primo ad averne chiesti molti mmmm..
Hai reso l'ambiente molto molto bene ed è bello sapere che c'è ancora gente che scrive davvero con il cuore in questo fandom. Sei la nostra piccola speranza!
Auguri di buone feste!