Recensioni di Miryel

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Recensione alla storia Contraddizioni. - 06/08/18, ore 02:02
Capitolo 1: Ferite.
Ciao Ciccia,
Ho visto che hai pubblicato una nuova storia su Zelda e non potevo non recensirla, soprattutto scoprendo poi che alla fine c'è anche il mio nome... e sono rimasta piacevolemente sorpresa nel trovarlo ç////ç
Ho adorato le tue shot su questo Fandom, a dir poco, per la loro magia che riescono a trasmettere facendo sì che il lettore si immedesimi nel mondo si Zelda, con i suoi personaggi così diversi e per questo amabili ma soprattutto per il tuo stile scorrevole e poetico, ordinato, compatto. Non c'è mai il rischio di perdersi e questo, secondo me, è un fattore importantissimo.

Riuscire a catalizzare l'attenzione come ci riesci tu, non è da tutti. Davvero, non lo è.
Ma cominciamo con ordine, okay? o comincio a sclerare come sempre e dico cose senza un senso logico XD

Cominciamo con Link che porta in salvo Zelda, dopo aver sigillato Ganon ma... non è accaduto ciò che ci si aspetterebbe da una magia come quella. Zelda sta pagando le conseguenze delle sue azioni con le proprie forze, che pian piano la abbandonano.
E' molto bella la parte inziale, con questa introspezione su cosa sia giusto fare e cosa no, da parte di Link. prende in cosiderazione ogni tipo di possibilità; persino portarla all'Altopiano delle Origini, ma il rischio è troppo grande e questi calcoli che fa, questo suo modo di tentare in tutti i modi di rischiare il meno possibile, è molto umano.

Ha tra le braccia la principessa, come la definsci tu, la vera eroina, e non può permettersi che il mondo la perda. ecco, trovo questa immagine dannatamente poetica.
Persino immaginare Zelda coperta da Link da molti abiti mi coinvolge a tal punto da farmi dimenticare che, in camera mia, ci sono tipo 35 gradi...

la preoccupazione di Link per Zelda è talmente grande che quando arrivano al villaggio di Calbarico, non si rende nemmeno conto di essere ferito. O meglio, non è la sua priorità.
Tipico di Link, no? Dimenticare se stesso per salvare chiunque altro, specie Zelda e questo tratto, descritto in un punto dove quasi potrebbe rilassarsi sapendo che si stanno prendendo cura della principessa ma non lo fa, lo trovo affascinante. Un eroe che non si riposa, Link. Ed è così che tu lo rappresenti, ed è per questo che me lo rendi così affascinante.

Ho trovato molto "luminosa" la descrizione di Zelda sul letto, con questi capelli sciolti, dorati, che la circondano. Pulita,profumata, che dorme beata. Sovrapponi poi tutto questo al ricordo di lei tra le braccia di Link, tre giorni prima, trasandata forse, infreddolita, e vicina, tremendamente vicina e Link sembra quasi che non riesca ad avvicinarla quando torna ad essere la Principessa e non la guerriera.
Come se i loro mondi si separassero, in qualche modo. Come se non la vedesse più come un suo pari.

Il sollievo poi, quando lei risponde al suo richiamo, mi ha sciolto. Quella voce "dolce e malinconica" è come un cuscino. Un cuscino che circonda questa scena tranquilla, dopo quel lungo viaggio dove Link ha davvero temuto di perderla, di vederla spegnersi tra le sue braccia.
Questo loro rassicurarsi, mettere a nudo anche le paure, mi ha davvero catturata. I tuoi dialoghi sono sempre molto profondi, e qui si vede ancora la differenza sostanziale tra le due personalità di Link e Zelda; lei, posata e riflessiva, lui più impulsivo.

Poi lo nomina... Revali.
Io e te abbiamo parlato delle ship di questo fandom giusto in una recensione della storia precedente e ho scoperto che tu shippi Link con Revali e la cosa mi ha abbastanza fatto piacere; shippo prevalentemente Link con Sidon ma anche con Revali ma... insomma sto dilagando, in sostanza pure non li avessi shippati avrei comunque apprezzato questa storia perché è impossibile non farlo.

Link è confuso. Confuso dal fatto che Revali gli manchi tanto. Anzi che sia l'unico a mancargli e questa introspezione, dove il ricordo degli altri sembra quasi una mera leggenda lontana di cui potrebbe addirittura non credere, Revali sa che c'è stato. E' esistito e il suo ricordo è vivido tanto quanto quello di Zelda, viva di fronte a lui. Ecco, immagino che questo sia il vero amore attraverso il tempo, che forse amore non è o non è ancora consapevole che lo sia.

«E ci siamo amati in quelle vite, credi?»
[...]
«Di certo... di certo non in tutte, non è vero?» di certo non in questa.

Sembra quasi che stiano parlando della loro ultima vita, come se questa che stanno vivendo sia l'ultima e non ce ne saranno altre. Una sorta di resoconto, per capire quanto il cerchio torni sempre sulle stesse cose, le stesse esprienze e Link sa che non è così. Almeno nell'ultima.

«Ti ho detto che sentivo il tuo cuore quando era più vicino al mio, ma la verità è che non lo è stato quasi mai. Il tuo cuore non era con me: era nel respiro delle terre selvagge, era in questo villaggio che stai aiutando a costruire...»

Daccapo...
I dubbi di Link tornando, e la mia mente torna alla tua vecchia One Shot e tutto si ricollega. I pensieri di Link, le sue paure, la sua voglia di fuggire. Torna tutto e Link sembra quasi pentito di non averlo fatto. Questo Link che inizia ad avere dubbi, sul passato, su ciò che ha fatto e ciò che non ha fatto... è sempre più... maturo? Sembra quasi stia crescendo, che questi anni, moltissimi anni, abbiano finalmente aperto nella sua testa una qualche consapevolezza. O almeno io ci vedo una sorta di maturità, spero di non sbagliarmi; magari non era ciò che volevi trasmettere.

«Lo rifaresti ancora, certo» lo interrompe Zelda. La dolcezza della sua voce non ha la minima esitazione.«Lo rifaresti ancora oggi, e lo faresti per chiunque, perché tu sei fatto così e non ti tirerai indietro mai. Ma tutto ciò che hai fatto da quando ti sei svegliato lassù, sull'Altopiano, lo hai fatto perché ti è stato chiesto e dunque dovevi. Io non posso impedirti di sacrificare la tua vita per tutto ciò che desideri, ma posso scioglierti da ogni dovere che tu abbia verso di me e lasciarti libero di scegliere..»

E qui confermi la mia idea di un Link che pensa sempre prima agli altri che a se stesso ed è per questo che Zelda lo invita ad andare a Daccapo o dovunque lui voglia, per non perdere la sua occasione. Ha salvato la Principessa, di nuovo. E' salva, fuori pericolo ed ora deve pensare un po' a se stesso.
E' una gran bella consapevolezza, per lui e per un lettore, forse anche per te che l'hai scritta: l'eroe che si ritrova "libero" e non sa che fare della sua libertà, perché sarà sempre un po' prigioniero del suo ruolo, no?

E Link di nuovo non riesce a pensare solo a lui; vuole che Zelda vada a Daccapo con lui, e si prenda anch'essa una pausa dal suo ruolo di salvatrice, di principessa di Hyrule... perché come dice anche lei - come le fai dire tu, in realtà - "siamo stati schiavi del destino".

E lui vuole che entrambi tornino ad essere Link e Zelda e basta.
Trovo tutto ciò giusto. Mi sono resa sempre più conto, andando avanti con la lettura, che questi due personaggi hanno dovuto sopportare il peso di milioni di vite, per milioni di anni, in contesti diversi, in vite diverse ed ora sembra davvero che sia l'ultima e la vogliono vivere in totale libertà e questo... questo è commovente. Molto.
C'è questo strascico di malinconia che ti porti dietro dall'inizio della shot che ti scioglie, ti fa sospirare di tanto in tanto ed è grande ad uno stile che ci riesce e basta, perchè non è solo impegno il tuo, è anche talento e un sapere profondo e la voglia soprattutto di entrare nella psiche dei personaggi e farla tua per poi muoverli.
tanto che alla fine c'è solo bisogno di leggere tra le righe, specie per Zelda. Sa com'è fatto Link, sa che non le dirà mai quali sono i suoi bisogni, così tanto che è costretta a darglo l'ordine di andarsene, di fare ciò che è giusto e questa scena:

Chinandosi sul bordo del letto, Link posa le labbra sulla sua fronte e si riempie le dita dei suoi capelli. Zelda si è irrigidita e trema, ma Link percepisce egualmente tutto il suo calore.

«Sono contento che tu abbia trovato il tuo posto nel mondo.»
Un tocco fresco lo farebbe sobbalzare se solo non provenisse da lei: Zelda ha sollevato le mani per toccarlo, e ora la punta delle sue dita rosate sfiora appena le sue guance. «Spero che lo trovi anche tu. Link...»

Questo augurio, e questa carezza. Sono tutto ciò che serviva. sembrano quasi due anime più leggere, sebbene tristi nel doversi separare ma leggere. Volano quasi.
E la lettera finale, dove Link si rende conto che quell'ordine ricevuto è tutto ciò di cui aveva bisogno, va a chiudere una storia. una vera storia che ha tutte le ragioni di continuare, ma non in questa vita.
Questa vita è conclusa.
E i ringraziamenti di Link, per avegli ricordato il nome, sono molto dolci (il che è anche molto carino, perché è un personaggio a cui puoi camvbiare nome nel giorno quindi mi sono un attimo triggherata, volevo lo sapessi XDDD).

Insomma, il finale mi ha lasciato un grosso senso di soddisfazione; un sorriso sulle labbra. E' un'altra storia che ti rimane dentro, come le precedenti ma ha qualcosa in più. Sarà questa differenza tra Link e Zelda, tra Caos e Calma, tra Bianco e Grigio.
Non so, ma mi ha trasmesso candore, malinconia, amore e felicità.

Ti volevo inoltre ringraziare ancora per avermi citata; a me fa sempre piacere leggere qualcosa di così profondo e ti chiedo scusa se magari sono lenta a recensire ma odio lasciare recensioni che non siano soddisfacenti e che non vengano dal cuore e dall'anima. Soprattutto con storie che si insinuano nella pelle così.
Poi volevo anche ringraziarti per le recensioni che mi lasci che non devi assolutamente chiedermi scusa per i ritardi, anzi... io sono pessima e non rispondo mai ed è qui che ne approfitto per ringraziarti di cuore per le correzioni che mi fai, perché a volte sono davvero un disastro e non mi accorgo di ciò che combino e tu sei la mia salvezza... e il fatto che tu perda tempo a trascrivere le correzioni per poi farmele presente per me è una grande cosa; non posso che ammirarti e dirti ancora grazie (penso che se ti dico un altro grazie mi vieni a cercare e mi picchi XD).
Tesoro che dire... non vorrei finire mai di scrivere questa recensione, so che ho omesso un sacco di cose da dire, ma spero di averne dette la maggior parte.
Spero davvero di leggerti presto,
un abbraccio, e un bacione.
Miry


p.s. è tardi e mi son resa conto solo ora che è una storia a capitoli quindi ovvio che ci sentiamo presto, santo cielo! (scusa la vecchiaia è brutta...)
(Recensione modificata il 06/08/2018 - 02:04 am)
Recensione alla storia Arsura - 14/06/18, ore 01:14
Capitolo 1: Arsura
Penso che Ocarina of Time, insieme a Majora's Mask, sia il mio preferito in assoluta.
Comuqnue.. EHI CIAO TESORO! FINALMENTE LA MIRY RIESCE A FARTI UNA NUOVA RECENSIONE
Sono pessima e ho poco tempo, ma volevo davvero sfruttare il fatto che avevo del tempo per leggere e recensire e l'ho fatto e, come sempre, non ne sono rimasta delusa.

Per prima cosa, mi hai ricordato Saria.
Soffrirò per sempre per il legame tra lei e Link, ho sempre sperato per loro un ricongiungimento e anche solo sentire la sua canzone fa malissimo e il fatto che tu l'abbiamo nominata, dove molti invece la dimenticano, è stupendo.
Ho apprezzato la cosa, perché davvero c'è sempre questo puntualizzare sul rapporto tra Link e Zelda e quasi mai tra lui e Saria ed è INGIUSTO ç__ç

Poi... hai ripercorso con uno strataggemma non solo molto carino ma anche innovativo, alcune parti del gioco, alcune avventure ed esperienze e, soprattutto, alcuni dubbi di Link ma anche le sue vincite.
Sono rimasta molto stupita dal suo amare così tanto quella terra da quasi voler ripetere senza esitazione le esperienze nel fango o nel deserto dove sa di aver rischiato la vita e questa Na'vi che risponde con sicurezza, sembra quasi una filastrocca, sembra quasi un vecchio racconto che va a ritmo di musica. Come se me l'avesse letta un cantastorie, ecco.
Questa è stata la mia sensazione.

Poi... questa voglia di continuare, con Dungeon, fortezze, la voglia di scoprire ogni segreto di Hyrule. Link si chiede anche se sarebbe potuto essere lo stesso se non fosse stata proprio Hyrule. Ho trovato quel passaggia A D O R A B I L E perché sono dell'opinione che un eroe è un eroe ovunque e lui sinceramente, che mi accompagna da anni, è il più figo (E NON SOLO PERCHE' è LA MIA CRUSH VIDEOLUDICA PIU' LONGEVA DI SEMPRE ç/////ç cioè anche ma dettagli u.u)

Ho letteralmente adorato tutto questo, ho ripercoso una storia meravigliosa che ho giocato, leggendo tra le righe di due personaggi iconici della serie e le loro sensazioni son anche le mie. Ero io che comandavo Link, ero io che cavalcavo, combattevo, suonavo l'ocarina, salvavo Hyrule e Zelda quindi questa storia è anche un po'... me, o no? *____*

che dire tesoro, sono ammaliata, innamorata, semplicemente assorbita dal tuo stile, dalle tue idee che sono sempre così fresche e innovative e nulla, sono felice di aver letto anche questa!
Alla prossima e lo so che arrivo tardi, ma arrivo! Giuro che arrivo sempre
Recensione alla storia Serenata per la mia sete - 06/06/18, ore 01:08
Capitolo 1: Serenata per la mia sete
Ciao Tesoro!
Mi ero ripromessa che sarei passata a leggere le tue storie di Zelda e con mia grande allegria vedo che dopo questa ce n'è anche un'altra e non potevo che esserne estremamente felice *___* Non si leggono molte storie in questo fandom e sono felice che tu abbia deciso proprio di dedicarti a questo per il progetto del Giardino!
Quindi, senza esitazione alcuna, iniziamo.

Vedo che la storia è ispirata a Dottor Jeckyll e Mr. Hyde che io personalmente ho sempre adorato e trovato molto di spunto per alcune storie riguardo a personaggi spesso borderline o tendenti al bipolarismo quindi non posso che apprezzare già di per se la scelta del tema.

Cominciamo subito con una descrizione suggestiva e quasi ansiogena di un Link prigioniero, nudo, crudo, coperto di sangue e che è descritto in una terza persona presente che rende ancor più coinvolgente quello che succede. Non è nel passato, è adesso e adoro certe accortezze degli scrittori, che vogliono dare un timbro diverso ad una storia scegliendo stili consoni a ciò che vogliono raccontare e qui ci sta maledettamente bene.

Nel breve dialogo con Ganondorf scopriamo che Link è lì da troppo, siccome il suo corpo è magro e mi ha stretto il cuore leggere il suo "Perché sono ancora vivo?", perché è evidente che preferisca morire piuttosto che passare ancora del tempo, sofferente, lì dentro ç__ç Ho adora come hai cambiato repentinamente ogni cosa, quando Ganondorf dà da bere a Link e questi sembra quasi ossessionato all'idea di bere ancora. Mi è piaciuto molto come lo hai reso poi lucido, finalmente in sé e che infatti si copre col mantello perché oltre alla testa tornano anche i sentimenti e quindi anche la vergogna! Tutto ciò è meravigliosamente decadente ed io amo certe cose.

Poi però mi uccidi... tu non puoi farmi certe cose, io ho ancora un'anima. Nera ma ce l'ho ç__ç L'ocarina di legno di Saria... con la promessa di Ganondorf di tornare il giorno dopo... sei crudele. Sei tipo incantevole nel tuo stile, mi incanti, mi sorprendi ma mi uccidi pure perché non ti risparmi di certi dettagli anche durante una scena palesemente "dura", dove Link cerca in tutto e per tutto di mostrarsi coraggioso, privo di paura e debolezze e tu gli butti proprio una di queste davanti.
E' poetico ma fa male. Malissimo.

Assistiamo poi ad un dialogo davvero intelligente, che mi ha catturata in tutto e per tutto. I dialoghi sono davvero ben curati, sei in grado di rendere il tutto assolutamente verosimile sia nell'universo di cui parli sia nella vita ditutti i giorni. Sono dialoghi fattibili, con botte e riposte che incatenano il lettore, lo aiutano a scendere e non perdersi e a volerne di più e scoprire soprattutto cosa Ganondorf ha in testa, perché Link è convinto di molte cose, ha paura per Zelda, per Navi, per la sua cavalla e quello ha sempre una risposta da dargli che vuol dire tutto e allo stesso tempo non vuole dire nulla. Ho trovato la cosa molto suggestiva e l'idra che gli abbia dato una scelta mi ha ulteriormente messo curiosità addosso, soprattutto nel modo in cui glielo dice: come se fosse la prima e l'ultima volta che fa una cosa del genere... ma ha i suoi motivi.

Molto bello il monologo interiore di Link mentre viene lavato e sistemato. non si chiede il perché piuttosto preferisce continuare a chiedersi cosa lo spinga a voler vivere ancora, cosa gli dia la forza di non opporsi visto che né Zelda né Navi sono tornate per lui, per cercare di salvarlo, quando in pratica lui non ha fatto altro che quello in tutta la sua vita... è molto triste, se lo si pensa sotto questo punto di vista.

Altra cosa che apprezzo molto di questa storia è questa sintonia che c'è tra Link e Ganondorf. Sono destinati a combattersi sempre, eppure qui le cose sono molto diverse. Ganondorf quasi capisce i pensieri di Link, quasi può palesarli senza alcuna fatica e Link stesso è quasi propenso a lasciarglielo fare, quasi vuole essere un libro aperto perchè dopotutto non ha più molto altro da perdere.

<i>«Dove sono le Gerudo?» chiede Link improvvisamente, come riscuotendosi. La sua voce è troppo esile e tremante, e quando appunta lo sguardo su Ganondorf, con un senso d'urgenza improvviso e il brivido di un presentimento che s'insinua lungo la sua schiena, la sua vista è annebbiata e indebolita ed egli lotta e si ribella e fa forza su se stesso per riuscire ancora a tenere gli occhi aperti e a respingere questa nebbia che lo assale... «Perché non sorvegliano la fortezza? Che cosa hai fatto?»
Ma quando si volge leggermente verso di lui, lo sguardo di Ganondorf è perfettamente sereno.
«Ti ricordi quando abbiamo parlato dell'ingratitudine?»</i>
Ecco, qui ho avuto un brivido. Un lungo brivido lungo la schiena perché lo sguardo sereno di Ganondorf mi ha letteralmente raggelata. Link sa benissimo che è successo qualcosa e lui con quello sguardo beato rende certo quel suo dubbio e tu... ci sposti la scena altrove, al giorno dopo e Link è ancora diverso.

In questa storia si sente crescere in lui qualcosa e avendo letto il finale ho capito cosa era ma vorrei arrivarci con ordine, perché vorrei davvero spiegarti le sensazioni che ho provato ma è difficile, perché sei stata talmente capace e abile nel farlo che io sono rimasta a bocca aperta nel finale.

Vorrei non dover sbroccare ma fare un'analisi attenta ma tu pensa a una tipa che all'una di notte si ritrova con la mascella spalancata per quel che ha appena letto nell'ultima riga della tua storia.

Sei riuscita a far crescere in Link una sorta di odio, di rancore, di malessere che ti giuro fino ad un certo punto quasi nemmeno te ne accorgi. Ti senti questo ragazzo che fa monologhi interiori, che cerca una risposta, che vorrebbe davvero non cedere a qualcosa che ormai sta conoscendo troppo bene per colpa del suo nemico... ogni giorni c'è qualcosa, qualcosa che si perde e qualcosa che si trova. Si avvicina sempre di più a Ganondorf, smette di farsi domande ma cresce il suo rancore verso gli altri. Questa cosa cresce, a tal punto che quando Ganondorf gli chiede se ha pensato alla sua proposta, Link in quel momento sa già che accetterà pur sapendo ch enon è la cosa giusta. Dà la colpa all'acqua e non ci è dato sapere se è effettivamente così ma andando ad analizzare anche questo fatto, nessuno ha mai dato a Link qualcosa, e Ganondorf qui lo ha fatto: lo ha rimesso in vita, gli ha dato una nuova ragione per vivere.

Ha tirato fuori dalla sua anima una vera ragione per esistere, per combattere, per essere fiero di farlo.
Tutti sono solo capaci di sfruttarlo e tutto questo ha generato un odio che sta sfociando in qualcosa di più oscuro e questo è davvero PERFETTO.

Ho adorato leggere questa storia tanto quanto ho adorato la sorpresa sul finale. Link è un tipo coraggioso e che non abbandonerebbe mai chi ha bisogno, ma qui è stanco. L'ocarina di Saria, ora, fa quasi più male se la si pensa davanti ad una persona così in conflitto con se stesso. E' l'unico oggetto che lo tiene legato alla sua vita da eroe, ma è ovvio che non ne vuole sapere più. Forse se ci fosse stata Saria ci avrebbe riflettuto ma davvero ora non ha nulla da perdere, anzi. Tutto di guadagnato.

Stupenda storia, stupendo il tema e magistrale la trama che si intreccia in tal modo, rendendo la lettura non solo scorrevole ma anche entusiasmante ad ogni riga. Sono affascinata dal tuo stile, me ne sto innamorando, ed è ovvio che leggero altro di tuo.

In ogni caso, per quanto riguarda l'attinenza al Prompt non ho proprio nulla da dire, è perfetto: non è per forza di una personalità multipla che si parla ma anche di una scissione della stessa persona consapevole di quello che era e di cosa è ora.
Quindi tesoro, non mi dilungo ancora o non la smetto più, ma ancora complimenti per le emozioni e per avermi donato una lettura indimenticabile.
A prestissimo
Miry
Recensione alla storia Daccapo. - 28/05/18, ore 00:28
Capitolo 1: Daccapo.
Ciao, sono qui per lo scambio e non ho dubitato per un solo istante quando ho intravisto tra le tue opere questa one shot su Zelda.
Amando la saga non ho potuto che soffermarmi a leggere, incuriosita finché non mi sono letteralmente inabissata in questa avventura, scritta bene e strutturata egreggiamente che mi ha fatto tornare indietro nel tempo e mi ha fatto rivivere le ultime avventure che ho vissuto grazie a Link e quindi, dopo questa premessa, cominciamo.

C'è un Link confuso ad iniziare la storia; un Link confuso ma totalmente deciso a muoversi e cambiare aria, nascondersi, scappare da qualcosa che nemmeno sa cosa sia ed è questo senso di smarrimento che ci accompagna per buona parte della storia, dove l'introspezione la fa da padrone ma pian piano riallaccia legami, attacca pezzi e ne crea un equilibrio e giusto per dire, io shippo un casino Link con Sidon e permettimi di dirti che ho fangirlato un pochino tanto quando hai descritto la loro relazione d'amicizia così profonda e quasi fraterna. Mi sono sentita completa e sono felice che altri vedano in loro un legame così forte (che non deve per forza essere amoroso, ovviamente).

Link fa una specie di percorso mentale, ricordando tutte le persone che sono state gentili e gli sono state riconoscenti e accantonando gli Zora per ovvi motivi, gli viene in mente qualcuno che quasi aveva dimenticato.

Questo Link molto introspettivo mi piace da morire, mi sento molto a mio agio a leggere di lui che crea spazi mentali, collegamenti, quasi crea una mappa in testa di ciò che è stato e ciò che potrebbe essere.

Insomma, Link incontra Miceda e qui mi complimento con te per un altro fattore: i dialoghi.
Penso che siano davvero molto naturali, cosa che non è scontata in una storia perché spesso cadono in situazioni meccaniche e poco fattibili nella vita vera, qui invece tutto scorre, tutte le parole sono dette con un obiettivo e ogni parola è accompagnata da descrizioni che ne mantengono vive le scene. Quindi davvero, vorrei farti i miei complimenti a riguardo; un ottimo mix di cose che rendono la lettura assolutamente piacevole.

Link, in tutto questo, cerca di darsi da fare e non vuole una paga, vuole un posto dove stare e del cibo, nulla di più. Nell'ultima parte di quel paragrafo poi volevo farti un appunto (quando Link promette). Io ho da sempre una cotta per il nostro eroe, ma il suo non parlare ha sempre reso il personaggio fortemente difficile da immaginare caratterialmente, sebbene dai gesti qualcosa si evinca. Beh, con questa frase: Link gli porge molto seriamente la mano e ribadisce con voce chiara e netta: «Promesso.» me ne sono definitivamente innamorata... non chiedermi perché ma la sua lealtà è palpabile sotto questa descrizione e sinceramente mi è bastata per pensare: eccolo là, ho di nuovo una cotta fortissima per Link!

C'è ancora un salto temporale e veniamo a sapere quale sia il ruolo di Link: salvare il mondo, Hyrule e Zelda. Per un fan della saga sono cose all'ordine del giorno, ma qui abbiamo un Link inconsapevole, ma quasi sembra conoscere alla perfezione tutto questo. Qui ti diverti ad inserire parti del gioco, come il vestito blu o attrezzi a noi familiari che, insieme al fuoco che scoppietta, rende tutto ancora più caldo. Ho molto apprezzato questo tuo inserire quasi in punta di piedi certe cose. Davvero.

Insomma, la loro avventura insieme continua, lavorano insieme e si "spaccano la schiena" nel vero senso della parola, ma Link deve davvero salvare Hyrule e la parte finale, in qualche modo, mi ha completamente sciolto il cuore sia per il senso di tepore che quello di familiarità ma anche per quest'atmosfera "Zeldesca" che emana e io non posso che farti da subito i complimenti prima di gettarmi nelle mie impressioni a caldo.

Miceda ormai ha completamente preso Link come un vero e proprio aiuto, una mano sempre pronta ad aiutarlo ma lo lascia andare dicendogli, sta volta quasi credendogli: "Vai a salvare Hyrule" e la risposta di Link è ancora più tenera: "Già, una specie" che come puoi ben immaginare non ha aiutato il mio fangilare mistico e so che sto sclerando ma davvero, sono le mie impressioni a caldo e volevo davvero che sentissi le mie emozioni da pazza sclerotica piuttosto che una recensione fredda e distaccata XD perdonami se non sono tanto in me ahahah

Comunque infine sembrano volersi prendere dei meriti, sono soddisfatti del lavoro svolto, Miceda chiede a Link di trovargli ovviamente dei Goron pronti a dargli una mano col nome che finisce in DA e lì mi è venuto davvero da sorridere.
Poi c'è il finale, dove c'è questo senso di amicizia, di unione, di fratellanza, con questa frase detta da un Link ormai pronto: "Io un nome da proporre ce l'avrei" e tutto ritorna al titolo.

Davvero, non so cosa dire, questa OS è meravigliosa sotto ogni punto di vista; ho adorato la scelta del presente, che ci sta davvero bene, rende la lettura più leggera, fa immedesimare molto di più nel personaggio, perché ne segue le gesta "in onda". Ho amato la caratterizzazione di Link (ma questo lo hai capito, lol), ho amato l'imput della storia e il suo obiettivo finale.
E' tenera, davvero. Per un fan della saga porta indietro a ricordi di tutta la saga, compresi gli ultimi titoli e scalda davvero il cuore.
Sono felice di averla letta, il tuo stile mi ha stregata. Scorrevole, incantevole davvero.
Spero di poter leggere ancora qualcosa di tuo, in futuro.
Buon tutto.
Miry