Recensioni di Noyriam

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Recensione alla storia Il fiore sabaudo - 24/07/17, ore 13:36
Capitolo 2: L'ombra del passato
Ciao.
Argh, dovevo già passare però a quanto pare ho preferito riprendere le mie care letture dei thriller psico, ma comunque non mi sono scordata di questa storia ed eccomi qui. Anche perché gli storici romantici sono comunque pane buono per me, dunque non preoccuparti che riuscirò a terminarla. Almeno questa, tenendo conto che potresti anche tra poco pubblicare quella nuova. E sarei ancora più felice, perché vuole dire che allora dovrò recuperare molte tue cose. 
Andando alla mia recensione, posso dirti che il tuo stile affilato e allo stesso tempo dolce e fluido non è mai cambiato e mi rincuora, perché almeno mi ricorda il passato di quando leggevo e recuperavo ancora la storia romantica di Grace Lucas, che tra l'altro mi mancano però vedo che loro son sempre lì e non li togli mai. Menomale. 
Dicevo, lo stile sembra come se volesse farmi capire che qualcosa avverrà perché parte inizialmente pacato e sottile, per appunto il viaggio della marchesa Giulia molto misterioso e quasi come se stesse ripercorrendo il passato su quella carrozza e coi suoi occhi ripercorresse anche il passato coi suoi ricordi nella mente. E' una specie di ritorniamo indietro e per quanto tu l'abbia messo agli inizi, calma le acque e le domande tortuose. Poi vediamo il vecchio amico di Giulia, e mi è nato un sorriso perché mi ricordo di lui sul tuo album su Facebook e quindi l'ho percepito come un uomo forte, coraggioso, ma allo stesso tempo pare che qualcosa gli sia sfuggito nella sua vita - solo lei oppure qualcosa d'altro? Non sei tu, né, ma lui mi è sembrato anche mogio mogio, come se avesse perso anni della sua esistenza dietro un incidente. Boh, può essere che sbaglio io e si tratta magari solo della mancanza di Giulia al suo fianco. Non so com'erano coi loro rapporti, ma farebbe presagire qualcosa di troppo strano, di troppo oltre per la loro relazione totalmente diversa. Lei una marchesa, lui invece un fabbro. O comunque un lavoratore, quindi fa già capire quando siano differenti però mi piace lei che non bada a questi fastidiosi titoli. La loro è una bella amicizia, mi stupirei se dovesse diventare qualcosa di più, perché si vogliono bene come ad un fratello e ad una sorella - correggimi se sbaglio. 
Andando avanti, lei pare tranquilla quando è con lui, il che questo mi fa anche capire che quando tornerà starà meglio di quando era partita prima di visitarlo, perché appunto è stato un toccasana. E difatti il tuo stile dopo sembra ritornare a ripercorrere una montagna tortuosa, pericolosa, ritornando a casa. Con l'incontro del padre, Pietro, molto molto schietto e diretto, senza girarci attorno ce li hai presentati e sono stati come me li aspettavo - lui che credeva che la figlia fosse cambiata, ed Elena che gli lecca il didietro - passami il termine, please, perché quella non la chiamerei neanche una femmina. Ma solo una persona spregevole che non sa minimamente ciò che le passa sotto al naso. 
E Giulia lì dentro, spero che possa cambiare e mutare con la sua vita perché altrimenti quell'incontro con Pietro, Elena e Adriano potrebbero buttarla giù. Anche per quanto avvenuto con Adriano, molto abile a manipolare la gente però io penso che non debba troppo tirare la corda. Le persone attorno a Giulia e la nuova serva più avanti - chissà chi sarà -, potrebbero notare qualcosa e il castello troppo troppo di sabbia leggera di Adriano potrebbe crollare - e io a questo punto non vedrò proprio l'ora

Per quanto riguardano i personaggi, Giulia mi pare il fuoco puro e la voglia di un vulcano di esplodere da un momento all'altro, ma prega che tutto possa andare bene e stringe i denti. L'adoro già molto. Poi c'è Adriano che appunto dovrebbe calmarsi che prima o poi qualcuno potrà notare quello che sta facendo e io spero tanto che il primo ad accorgersi possa essere Pietro, il padre di Giulia perché sta rovinando davvero il rapporto con la figlia. E io so quanto essi possano essere molto labili, quasi sul punto di spezzarsi del tutto - se non è già capitato nel cuore di Giulia. Poi c'è Elena che mi pare molto stupida, priva di senso e dovrebbe accorgersi del fratello, ma forse non vuole notarlo - il che è già diverso. però così mi fa ancora più pena. 
Da notare e di importante, ho letto, c'è Gertrude che potrebbe aiutare Giulia a tirarsi su il morare, oppure lei non è una dei personaggi principali? Non ricordo se tu l'avevi inserita nell'album però ad ogni modo mi piace molto, anche coi suoi consigli da signora con più anni di esperienza lì dentro. Infine la serva di Elena e quella che ha trovato lei per Giulia, che mi sembra un po' come se l'avesse scelta per controllarla, per riportare tutto ad Elena oppure anche direttamente ad Adriano. Può essere? Magari ho capito male io, spero sia così.

Mi sto dilungando troppo, ma mi mancava fare un salto da te. E proseguirò con calma i successivi, senza perdermi un solo capitolo perché voglio godermi la vita esplosiva e passionale, tormentata di Giulia. E anche i personaggi attorno a lei, anche se ho già immaginato di tirare un pugno nella mia mente a Pietro ed Adriano. 
Continua così, con la storia, che stai andando  molto bene. I personaggi sembrano quasi uscire dalla storia, tanto sembrano reali e concreti. 
Buona giornata, mia cara.
Au revoir
 
Recensione alla storia Perdere l'Amore - 20/04/17, ore 19:36
Capitolo 1: Perdere l'Amore
Oh, finalmente trovo il tempo per passare da te, anche se so che la tua storia sarà solo un meraviglioso intervallo, un po' forse malinconico, un po' forse di meno, perché poi dovrò mettermi a lavorare con la mia, di storia. E saranno guai, perché non ho molta ispirazione, ma la tua OS mi ha fatto pensare a diverse cose. 
Passando alla recensione, fin da subito ti avviso che sarà per l'OCA EFPiana:

Nel leggere la tua storia, mi sono chiesta: ma davvero rimango ancora sorpresa di fronte a queste situazioni qua? Io non so se questa OS fa parte di un qualcosa della tua vita, oppure l'hai inventata - anche questo va bene, né -, però la lettura è stata molto triste e devastante, ma piacevole tutto sommato. Perché? Perché Eleonora è una ragazza come tante altre, che ha deciso di mettere il suo cuore nel petto di un ragazzo che credeva di poterla amare come si deve, ma è stato solo un mero periodo vuoto. Perché Eleonora è una ragazza come altre che ha sofferto per qualcuno che credeva potesse portarla sulla direzione del matrimonio, dei figli, dell'amore per sempre. Dunque duraturo. Perché Eleonora è una ragazza con un cuore che batte, dei sogni e delle aspirazioni e l'unica cosa che voleva fare era essere amata, dunque apprezzata e poter stare un pochettino - neanche stare magari dalla mattina alla sera, ecco, ma un pochino sì dai - con il suo ragazzo, ma niente. Niente di niente ha avuto, solo un misero messaggio da parte di Antonio che l'ha lasciata. Io non so che razza di persona sia una che ti lascia con dei bigliettini, dei messaggi al cellulare o per e-mail, ma uno così dal vivo è da prendere a sberle realmente. E urlargli dietro di andare a fanculo e neanche aspettare le spiegazioni, perché di certo - perlomeno a me - passerebbe la voglia di sentirmele spiegare. No, no. Un bel vaffanculo e ciao ciao e a mai più.
Eh.
Dunque il personaggio di Eleonora l'ho reputato molto maturo, per quello che ha subito - specie poi se si tratta di un tradimento così ampio, così doloroso e proprio al giorno di San Valentino. Dopotutto proprio in quel giorno doveva comportarsi così, lui? Poteva aspettare a lasciarla, poteva aspettare il giorno dopo e invece aveva fretta di farlo perché... Per quale motivo? Magari perché alla fine era con l'altra, con una ragazza che magari neanche sapeva che lui fosse fidanzato, oppure lo sapeva. Anche qui, come facciamo noi - dalla parte del tradimento - a saperlo? Non lo sappiamo, e questo ci fa credere che tutto sia contro di noi. Ti sto dicendo queste cose perché a me è piaciuta Eleonora, e non sono di certo la persona che ti dice qui nelle recensioni che non ha avuto abbastanza coraggio a capirlo prima perché Antonio non l'ha mai amata da alcuni suoi atteggiamenti, perché l'amore quando ti colpisce può stordire anche la persona più intelligente di questo mondo. Io non lo so questo, perché non mi sono mai innamorata né ho mai avuto una relazione seria, forse è meglio così per come sono fatta, ma la mia migliore amica sì e il suo ragazzo tempo qualche settimana, tempo che si è trovato un'altra proprio per colpa della distanza. Meraviglioso no? E non è finita qua: lui ci ha provato con me, io che sono la migliore amica di Francesca. Ma scherziamo? Non ci sono stata al gioco, a niente, e subito l'ho eliminato dalla faccia della terra, ma lei c'è rimasta malissimo e continuava a domandarsi - proprio come Eleonora -, cosa avesse fatto di male.
Ora io ho una domanda: come mai Antonio e chiunque altra persona deve per forza tradire? Voglio dire: non gli andava bene alcuni comportamenti di Eleonora - in questo caso -, così come alcune sue parole? Bisogna sempre parlare, santo Merlino, parlare! Quando c'è qualcosa che non va bene, si parla! Quando qualche atteggiamento non ci è piaciuto? Si parla! E così via, perché altrimenti più si accumulano le cose e più poi uno esplode e o tradisce, oppure si lascia senza spiegazioni o se ne va sparendo. E così non va bene, perché più avanti se ne pente.

Andando avanti, per quanto riguarda il tuo stile, dunque quello che ho captato nella tua storia, mi sembra molto semplice e profondo assieme: hai utilizzato un modo di porre giù le frasi lineare e che vada dritto al punto perché sì, perché così noi lettori possiamo capire subito cosa sia accaduto per far reagire Eleonora in quei modi. E va bene, davvero. Te lo dico e sono sincera. Così come quando sei passata da vari momenti di tristezza, ad altri più da persona che stava assimilando quanto avvenuto: in primis è distrutta, e pensa ai per comeperchéper quale motivo, ma poi hai proseguito mano a mano con la mamma facendo capire che sarebbe subentrato il periodo del passerà tutto prima o poi, e infine il restante. Lei si alza, lava i piatti e parla con mamma, quando prima era addirittura andata al centro commerciale, e poi guarda un film con il proprio genitore. Nei suoi panni, probabilmente mi sarei messa a ridere guardando un film da sola su streaming, o recuperare serie tivù o scrivere o graficare perché io tendo a isolarmi in quei momenti: nessuno mi deve vedere triste. 
Ognuno è fatto da sé. E meglio, guarda.
Quindi stile semplice, pulito, fluido e senza tanti ghirigori, ciò che piace a me. Hai inserito persino alcuni pezzi della canzone, e li ho apprezzati perché la conosco - una delle poche italiane, tra l'altro - per accentuare quale momento stesse passando Eleonora. E va bene. Apprezzato.

Infine per quanto riguarda la grammatica e punteggiatura, bah, io non ho visto refusi o frasi né troppo lunghe o corte pertanto per me va bene anche così la tua OS. Nel senso che non ci sono errori, non ho notato niente che mi abbia dato fastidio, quindi è un bel Sì positivo. La tua storia mi è piaciuta.

Ci risentiremo, magari, più avanti con questo gioco oppure no.
Buona serata,
Au revoir
Recensione alla storia Il regalo di fine anno - 20/02/17, ore 17:02
Capitolo 1: Il regalo di fine anno
Ciao.
Mi sono resa conto che mancava la mia recensione e quindi mi sono buttata, anche perché sto notando che sul mio computer quando entra su questo sito a volte va e a volte non va. E la cosa mi scoccia assai, quindi adesso che posso col cellulare sono qui. Ho cambiato finalmente nickname, quindi sono a tutti gli effetti Nyn e finalmente devo dire, perché avevo già mandato una richiesta 7 mesi fa se non di più e adesso mi sento libera.
A dirti la verità, ho letto questa storia stanotte perché dovevo distrarmi da alcuni pensieri e ho scelto quella con genere erotico perché ero curiosa di sapere come avresti descritto la scena di sesso esplicita. Io non sono una grande fan di quelle che inseriscono le scene dettagliate di questo tipo, ma la tua non è stata assolutamente volgare né squallida. Ho apprezzato ogni singolo istante in cui ho letto quello che accadeva tra i due ragazzi. La parte che ho più amato diciamo che è stata quella dove lei era un po' indecisa e non sapeva bene quello che stava facendo, perché da un lato non voleva essere esigente e sfrontata, e dall'altro voleva capire se al ragazzo piaceva o non piaceva.
Questo andirivieni mi è piaciuto tantissimo, questo modo di dire al lettore che qualcosa potrebbe capitare o anche no, mi ha fatto comprendere quanto la storia fosse sospesa nell'aria. Ed è questo che io ho appreso nelle storie, quel qualcosa che nonostante tu sai che prima o poi accadrà, allo stesso tempo potrebbe non avvenire. E tu rimani lì come un baccalà a chiederti "E adesso?", adesso c'è la scena erotica, o anche no. Sei riuscita a farmi restare sulla suspense e a farmi fare domande, ma alla fine sei riuscita anche a farmi piacere la tua storia perché i due ragazzi sono stati molto carini con entrambi. I dubbi di lei, lo strano atteggiamento del ragazzo nei confronti della ragazza inizialmente, i sentimenti che aleggiavano sopra le loro teste come se volessero colpirli con delle frecce combinate, ma che poi sono riusciti a emergere, descrivono questa storia come una parte adolescenziale che potrebbe divenire qualcosa di più in futuro. Sì, sei stata molto brava a descrivere questa parte di emozioni in riferimento a lei e in riferimento a lui, a Erick.
Diciamo questa storia non è solamente erotica perché io ho percepito anche un filino di sentimenti, un'introspezione e una parte romantica.

Lo stile, cosa dire dello stile? Inizialmente era un po' incerto, ma forse in riferimento al "non so cosa accadrà in avanti", da questo punto di vista della ragazza e del ragazzo, poi mano a mano che sono andata avanti, mi sono resa conto che stava entrando nel vivo della storia e quindi doveva esserci un tantino di pathos e di esigenza, da parte tua, ecco. E da questa storia, che infine conclude con il mistero. Il destino che cosa farà a questi due ragazzi? Si nota l'incertezza di lei e la voglia di lui di rendere questo qualcosa, una parte più importante dell'atto erotico in sé. E quindi, io ho notato un grande passo in avanti da parte di lui come se alla fine la storia volesse far capire che, nonostante un incontro nato così possa portare al sesso voluto, allo stesso tempo ti può fare anche ragionare sui sentimenti che ci sono stati finora sotto sotto. Insomma, alla fine mi è piaciuta perché al termine della storia non c'è stato niente di frettoloso, come molto spesso succede nelle OS su EFP.

Ci sono stati degli errorini nella storia, ma penso che possano essere perfettamente categorizzati come errore di svista quindi basta anche una lettura veloce e tutto si può sistemare.

Al prossimo scambio, nel caso dovessi capitarmi ancora tu.
Au revoir
Recensione alla storia One, Two… & One-Two-Three-Four… - 09/01/17, ore 18:53
Capitolo 1: ...the third one. Waitin' to happen
Buon pomeriggio,
Sono qui per la recensione dello scambio organizzato da Halley, e ripeto una cosa: non mi sono dimenticata della tua storia, ma ho solo avuto contrattempi molto gravi: mia nonna è stata male e ancora adesso è in ospedale e i rapporti son tesi in generale tra famiglia e parenti, dunque non potevo aprire il computer e mettermi a leggere una storia impegnativa e recensirla come si deve, perché io sono una di quelle poche persone qui sul sito che regala recensioni chilometriche. Analizzo davvero tutto. Quindi nessuna dimenticanza. Detto questo, passo al vero commento.

La prima cosa che ho potuto notare della tua scrittura, è la tua trasparenza; in un primo momento si può anche arrivare a dire che ogni cosa viene descritta e linearmente, ma poi mano a mano che si prosegue, lo stile è talmente pulito e chiaro, che è impossibile non comprendere quello che vuoi dire del personaggio. Per non parlare del primo paragrafo, saturo di ironia e di sarcasmo assieme, come se stesse per uccidere qualcuno e alla fine lascia perdere perché è stanco e non ha voglia, giustamente dalla situazione in sé in cui è finito. Poverino! 
Ho percepito il suo animo interiore: stanco, stufo, quasi sul punto di una rottura per la sua vita e la sua routine di musica, sesso, alcool e fumo, infine droga. Da un lato quasi quasi l'ho immaginato alzarsi e andare via, correndo per una nuova vita, ma dall'altro rimanere fermo e immobile e aspettare l'attimo giusto. Non so, dalle tue parole ho percepito questo.
Anche i suoi modi di fare, fermi e decisi con le troie - le ragazze che sono rimaste lì nella sua merdosa villa - diciamo che non mi hanno lasciata scioccata, per le parolacce e la descrizione di ciò che oramai non provava più per il suo aggeggio in basso, perché è lo stile adatto per questa storia. Ed è talmente divertente che ho immaginato la scena, e mi sono messa a ridere. Sai delineare perfettamente tramite uno stile ironico, ma anche serio, la situazione attuale nella storia e poi renderla grave e piacevole assieme. Senza sfociare nella noia, nella ripetitività e volgarità. Anzi...
Premetto che a me non piacciono le storie ambientate nel rock, con questi sfondi di avvenimenti già nei primi capitoli, ma tramite la tua scrittura pulita e fluida, sono riuscita a farmela piacere e difatti ti sto lasciando ogni cosa che sto provando. E anche un po' il vittimismo del protagonista - non trova più niente di bello, perché oramai il vero suono del rock è scomparso, si mostrano tutti dei maestri, dunque dei veri protagonisti di quella musica, è rimasto solo e nessuno gli interessa più come prima -, che però non è uno di quelli che danno fastidio. Perché lui sta ragionando, sta pensando a che punto è arrivato, dunque a quello che vorrebbe poi poter raggiungere, sperando che possa avere una specie di luminosità. Perché così non riuscirebbe più a farcela, e anche qui ottima riflessione personale. 
Dunque sì, è arrivata la fine e perché no? Ammazziamoci, dopotutto cosa cambia se muore lui? Nessuno, non essendo amato da nessuno, e invece pare che debba fare un'altra cosa, c'è un'altra strada per lui e questa via che ha intrapreso - dalle tue parole, che giustamente non poteva morire essendo il protagonista -, non è sembrata forzata. O almeno per me. E' tutto liscio come l'olio: la realizzazione iniziale di cosa ha fatto, chi è e quello che è avvenuto nella sua maestosa villa, i pensieri vittima-capriccio-fine agognata e la fine-non fine. Meraviglioso questo pezzo.

E infine arriva l'amico Charlie, che pare risollevargli la giornata - perché alle persone come lui, basta ricordargli che c'è qualcuno che gli vuole bene. Ma è giusto così, è bello poter ricordare che nella nostra esistenza vi sia qualcuno con cui passare il nostro tempo, e stare a meraviglia. Però è vero che i pensiei terribili a volte riescono a cacciarti in situazioni tremende, quali il suicidio oppure la voglia di andarsene per sempre, magari facendo la valigia e sparire. 

Ho avuto una piacevole lettura, per tutto il prologo, dunque grazie per avermela fatta piacere comunque - sebbene non sia il mio genere di lettura preferibile.
Au revoir
 
Recensione alla storia Il fiore sabaudo - 08/01/17, ore 20:46
Capitolo 1: Prologo
Buonasera,
Eccomi qui finalmente a darti la mia recensione, che ho deciso di fare col pc fisso perché a quanto pare il portatile è morto letteralmente. Pff Ad ogni modo, sono contenta perché quando ho visto su Facebook che avevi messo questa storia, ho subito voluto leggerla per captare quali personaggi avresti inserito e difatti ecco un primo adocchiamento di personalità riguardo Elena e il duca, il padre di Elena. Entrambi li ho percepiti calmi esteriormente, per quanto riguarda la situazione loro esterna perché sono davvero innamorati - ed è questo il bello, non ho percepito sensazioni di disagio interiori, per quanto riguarda entrambi i loro cuori quindi su quanto fossero falsi con l'altro. Affatto, per cui la percezione sulle due figure che parlano, che discutono, è stata davvero lineare e trasparente. Il tuo stile fluido e chiaro è riuscito a delinearli meravigliosamente. 
Invece, per quanto riguarda il restante, cioè quello di cui hanno parlato e cioè il soggetto di Giulia, hm, diciamo che il padre si è reso conto di non volerla in un certo senso rivedere, proprio per quello che è avvenuto un tempo.
Com'è cambiata da quanto ha fatto anni prima? Com'è divenuta la ragazza? E cosa le è successo in generale laggiù? Questo lo scopriremo mano a mano che andremo avanti a leggere, immagino, e il padre infatti ha paura che lei non sia cambiata, conoscendo più o meno la sua unica figlia. Dunque il comportamento che lei detiene con le altre persone. 
Per cui Elena, pur sia stata dolce e gentile, io ho percepito una sensazione di qualcosa che non m'è piaciuto per niente, in riferimento a quelle parole - come se avesse dovuto dirle per forza, inerente a Giulia, quando sotto sotto invece avrebbe voluto prendere la ragazza e parlarci assieme con determinazione. Vedremo cosa farà Elena quando Giulia ritornerà a casa, ma io spero che non accadrà subito niente di eccessivo ecco.
Invece quello che avviene dopo, dell'ospite Pietrarossa, ho solo un appunto da dirti: adesso, perlomeno agli inizi, mi sembra una persona che crede subito a quello che ha detto Adriano, il fratello di Elena, cosa sbagliatissima - difatti commentare in quel modo perché amico di Elena, mi pare un po' troppo, dopotutto Giulia non la conosce e tramite Adriano è proprio sbagliato credere a tutto -, ma penso che poi cambierà idea quando la vedrà. O anche no, però davvero non voglio vederlo credulone verso Adriano perché sbaglia fin da subito. 
Adriano è stato un bel personaggio cattivo, che ho subito percepito perché ha messo la pulce nell'orecchio al suo caro amico duca, ospite del padre di Giulia, proprio per fare apposta: allontanarlo da lei, nel caso la ragazza possa pensare di avvicinarglisi più avanti, e poi per far capire al suo caro amico che persona sia Giulia, che tra l'altro non c'è neanche e sparlare di una persona così, non si fa proprio. 

Grazie al tuo stile trasparente e allo stesso tempo deciso, all'inizio sembra che tutto vada bene e tranquillo, ma poi... mano a mano, si sentono i meccanismi dei personaggi che vogliono questo e quell'altro in base a ciò che sentono per una persona che non c'è: Giulia. E ognuno di loro ha un proprio compito: Elena, rassicurare il padre di Giulia; Adriano fare il cretino con quelle sue battute verso Elena e distogliere l'attenzione da lui, dunque, per così fare in modo di parlare all'amico Andrea in relazione all'atteggiamento brutto di Giulia, e infne il duca-padre che è perso nei pensieri non tanto belli. Andrea è l'unico che per ora non sa cosa voglia o debba fare, ma lo si noterà dal capitolo dopo.

Ottimo prologo.

Au revoir,
E buona serata.