Recensioni di Dark Sider

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Recensione alla storia Forza della natura - 07/10/20, ore 10:25
Capitolo 1: Forza della natura
Recensione premio per il contest "Generi a catena": 2/2

Carissimo, come sai, lo storico non è proprio il mio forte, ma questo raccon to dalle tinte dark mi è davvero piaciuto moltissimo, soprattutto perché sia Jaime che Melisandre sono due personaggi che apprezzo tantissimo, e tu hai saputo rendere giustizia a entrambi, quindi è stato molto interessante leggere di loro due insieme e di come le loro vicende si siano intrecciate. Melisandre, in particolare, è un personaggio che, per sua natura, si presta molto bene a questo genere di avvenimenti e la rivisitazione che hai fatto della nascita della regina Elisabetta rispetta anche il canone di questa donna che genera ombre e devo dire che anche questa è una scelta che ho davvero molto apprezzato.
Altra cosa che ho adorato è la scelta fatta della cromia in questo racconto, che contribuisce a colorarlo di tinte fosche: abbiamo una predominanza del nero e del rosso. Il primo colore è in tutte le cose intorno a Jaime e Melisandre, compresa l'eclissi, questo evento che preannuncia sventura, e che restituisce l'immagine di un mondo in qualche modo in decadenza, di una situazione in bilico, che preannuncia morte. Dall'altro lato, abbiamo il rosso di Melisandre e di tutto quello che la riguarda: un colore che è inconfondibilmente suo, che le appartiene tanto nel canone quanto qui; ne sottolinea la personalità dirompente, che scotta come le fiamme del suo dio, e non ultima la sensualità, quella sensualità che spinge poi Jaime a unirsi a lei. Vediamo una Melisandre concentrata sul proprio obiettivo, che per lei è una missione, è portare a compimento il volere del suo dio e null'altro intorno ha importante, così come non ha importanza ciò che dovrà accadere per portare a compimento la volontà del suo signore. Rimane infatti distaccata anche mentre Jaime la stupra (anche se forse non si può totalmente parlare di stupro, in quanto è Melisandre che ha fatto in modo che ciò accedesse, è lei che ha il comando, il controllo, e Jaime in realtà è solo una pedina, preda del suo fascino, delle sue parole, della sua attitudine).
Anche Jaime è inconfondibilmente lui, anche se qui lo vediamo vestire dei panni che nella serie non gli appartengono: qui è re, mentre nel canone è un uomo che sostanzialmente vive nell'ombra. Nonostante ciò, hai saputo prestare fede al personaggio, hai saputo renderlo credibile anche in queste vesti diverse e ho ritrovato molto di lui nella sua attitudine, soprattutto nel suo testa a testa con Melisandre e nel suo cedere poi alla fine a lei, al suo fascino e alla sua sensualità. Ed è Jaime anche nel suo accettare ciò che è accaduto, nel suo accoglierlo: il figlio e sua moglie muoiono, ma lui non si scompone. Emblematico che, accanto a lui, a recitare una preghiera, ci sia proprio Melisandre, a sottolineare che lui apparteneva a lei già prima dei due lutti che l'hanno colpito e che nulla la di fuori, dunque, lo riguarda più. Lui si è rimesso alle volontà di Melisandre e, quindi, di conseguenza a quelle del suo dio. Lui è diventato parte della missione che Melisandre doveva portare a compimento, ne è diventato parte integrante, ma anche vittima e schiavo. C'è rassegnazione, in Jaime, nel suo guardare quelle bare scure, ma non turbamento.
Hai saputo mescolare in un equilibrio perfetto gli elementi del canone a quelli storici, bilanciando alla perfezione realismo e sovrannaturale, andando a creare un'atmosfera surreale, cupissima e che si accorda alla perfezione sia con i personaggi che con la situazione che hai descritto. Ci sono tutti gli elementi di GOT, le sue atmosfere, la sua crudezza, eppure sembra di star leggendo un resoconto storico, in un connubio davvero godibilissimo, che ho apprezzato molto, tanto che confesso che non disdegnerei un sequel.
Ti faccio tantissimi complimenti per questa piccola perla. Alla prossima :)
Recensione alla storia I see the light - 11/08/20, ore 21:25
Capitolo 3: Capitolo I
Carissima, ciao!
È un vero piacere tornare su questa storia, che ammetto mi fosse mancata veramente tantissimo **
L'inizio del capitolo mi è piaciuto veramente moltissimo: ci presenti una Brienne giovane, e per questo ancora inesperta e alle prime armi, quindi diversa da quella che siamo abituati a conoscere, dalla guerriera abilissima che prevale con facilità sugli avversari. Qui abbiamo una ragazza giovane, con un sogno che vuole realizzare a tutti i costi e con il desiderio di diventare un valoroso cavaliere, ma che per ora si può solo allenare in casa sua, usando l'immaginazione come unico mezzo. Questo ti ha permesso di restituirci l'immagine di una Brienne più fragile del solito, libera da quello scudo protettivo che si fa con il suo essere un cavaliere navigato, e questi ti ha concesso di poter scavare a fondo in lei e di presentarcela a nudo, indagando tutte le sue fragilità. Mi piace sempre molto quando indaghi a fondo l'interiorità di Brienne, perché lei è un personaggio molto sfaccettato, che ha molti lati del carattere spesso in ombra e sepolti, ma che tu riesci sempre a portare al centro con delicatezza e intensità. Amo davvero moltissimo l'immagine completa che riesci a dare di questo personaggio. Ogni volta riesci a dar voce ai suoi pensieri, rimanendo fedele a se stesse e alla sua personalità e leggerne è un vero piacere.
Mi piacciono moltissimo anche le dinamiche che hai creato, il modo in cui stai andando a costruire la storia, intrecciando il canon con quella che è la tua rivisitazione de La bella e la bestia. Inserisci elementi dell'universo di GoT nella favola, andando a creare un mix godibilissimo e assolutamente equilibrato, che si discosta dal canon quel tanto che basta, ma non se ne dimentica e gli rende giustizia.
Qui abbiamo Margaery che sembra essere l'unica amica di Brienne e che è il motore che muove la vicenda. Lei è un personaggio decisamente ambiguo, e qui non le hai fatto perdere questo suo tratto, seppur lo hai smussato, preferendo invece mostrare la sua parte dolce e cortese. Trovo che sia stato davvero un bel modo d'introdurre Brienne alla sua avventura, affidandole il compito di salvare Sansa, con richiamo, di nuovo, a quello che è il canon. Mi piace il fatto che Brienne sia assolutamente conscia dei suoi limiti, e pertanto all'inizio si trovi a essere tentennante e titubante nell'accettare. Ciò che la spinge a dire di sì è, a conti fatti, un atto di egoismo: sperare di ritrovare il proprio fratello, che si è perso tempo fa in quella foresta durante una battuta di caccia. È l'amore per lui e la speranza di poterlo riportare a casa ancora vivo che le fa superare le sue insicurezze e la spinge ad accettare quest'impresa.
Ho amato tutta la parte in cui viene descritta la foresta prima e il giardino di Castel Granito poi, con un netto contrasto tra i due ambienti: la parte minacciosa sembra essere fuori, mentre dentro pare essere tutto bellissimo, incantevole e rassicurante. Persino Podrick con Spettro sono quanto di più innocuo possa esserci. Un bambino che gioca con il suo cane. È tutto tranquillo e perfetto. Troppo. Ammetto che mi è salito il sospetto mentre leggevo e continuo ad averlo anche adesso che è terminato il capitolo: c'è una grandissima, enorme fregatura dietro l'angolo e sono propensa a credere che non sarà solamente Cersei il problema.
Il primo incontro con i Lannister è andato meglio di quanto avessi previsto, ma in un certo senso è stato anche decisamente inquietante. Le dinamiche sono quelle che siamo abituati a conoscere, con Tyrion che è il più ragionevole di tutta la combriccola e che è sempre e apertamente contro sua sorella, mentre questa spadroneggia e Jaime prova a farsi valere. Qui, a quanto pare, la sua autorità non viene messa in discussione, in quanto lui si permette di lasciare a Sansa la libertà di decidere se rimanere o tornare a casa, benché la sorella sia contraria. Mi piace questa sua presa di posizione, che rivela che il suo sia in fin dei conti un animo gentile, e che ha poco a che vedere con i capricci e l'egoismo di Cersei. Mi domando perché lei voglia tenere con sé Sansa con tanta ostinazione: si tratta davvero solo di un capriccio dettato dalla volontà di avere delle dame da compagnia, oppure c'è dell'altro sotto? Dopotutto, Jaime decide di scambiare Sansa con Brienne perché vede che lei ha una spada e sa, quindi, combattere. Che in realtà i Lannister siano i prigionieri della tanto fantomatica bestia di cui tutti parlano? O la maledizione di Jaime lo costringe ad assumere le sembianze di questa bestia e perdere il controllo?
Insomma, hai terminato il capitolo in maniera davvero crudele e ora io sono curiosissima di sapere che cosa succederà e quali segreti si nascondono a Castel Granito.
Complimentissimi, ho davvero amato questo capitolo.
Alla prossima ♥
Recensione alla storia I see the light - 06/05/20, ore 14:18
Capitolo 4: Capitolo II
Ciao cara!
Ogni volta che passo da questa storia faccio i salti di gioia, sia perché adoro le rivisitazioni di questa fiaba, sia perché amo il modo in cui stai gestendo tutto e come riesci sempre a sposare alla perfezione il canone con questa tua personale visione della storia.
Una cosa che ho davvero apprezzato moltissimo è la tua decisione di tratteggiare Brienne non come una guerriera formidabile e temibile, come invece è in GoT, ma come una ragazza che sogna di diventare cavaliere e il cui padre le ha donato una spada che lei immagina di usare contro nemici che non ci sono davvero. Se la cava, ma non è esperta... E ti dico che qui già mi è partito il filmone mentale per cui sarà Jaime a insegnarle a usare la spada e a migliorarsi nel combattimento, ma lasciamo stare i miei sproloqui XD
Ho davvero amato il modo in cui hai intrecciato le vicende dei vari personaggi per costruire una vicenda davvero molto interessante. E, ancora, è interessantissimo notare come Brienne abbia accettato di andare a cercare Sansa dopo aver realizzato che suo fratello è scomparso nella stessa foresta dove è stata rapita la ragazza. Ha tentennato, non voleva accettare di dare il suo aiuto finché non ha realizzato che quella era l'occasione perfetta per poter ritrovare un fratello che non crede veramente morto. Mi è piaciuta questa sua punta di egoismo che ha sporcato la sua pur presente volontà di aiutare il prossimo; Brienne non è stupida, sa cosa si dice del luogo in cui è diretta, e sa anche di non essere all'altezza di affrontare determinati nemici, se le si pareranno davanti, e questo la rende titubante e reticente, così come rischiare di lasciare il padre privo di un altro figlio. Ho apprezzato la sua onestà nel far presente tutto questo a Catelyn. Hai saputo renderla davvero molto umana, adattandola a quella che è la sua vita all'interno di questa storia, pur senza farle perdere quelle che sono le caratteristiche salienti del suo carattere: è indubbiamente Brienne, anche se altrove e con un'altra vita.
Sei stata bravissima a descrivere l'atmosfera sinistra, gelida e raggelante che aleggia intorno a Castel Granito, davvero inquietante e d'impatto. Mentre leggevo, mi aspettavo che Brienne venisse aggredita da un momento all'altro, che le accadesse qualcosa di brutto, che qualche orribile bestia la assalisse. Avevo la sua stessa inquietudine e sono rimasta sorpresa come lei quando quel cerbiatto è spuntato dal nulla a indicarle la via.
Mi è piaciuta moltissimo la trasposizione che hai fatto di Podrick: per un attimo ho creduto che si trattasse di Jon Snow, dato che c'era Spettro con lui, e già mi stava salendo l'odio, ma quando poi hai nominato il ragazzo ne sono stata sorpresa e incuriosita al contempo. Non vedo l'ora di scoprire che ruolo avrà nella vicenda. Sono stata davvero contentissima che il primo Lannister che Brienne abbia incontrato sia stato Tyrion, che come sempre sai caratterizzare meravigliosamente, donandogli quella sagace arguzia che lo contraddistingue e che me lo fa adorare. Ho sorriso alle sue battute e l'ho davvero adorato, soprattutto nel suo confronto con la sorella, che riesce sempre in qualche modo a sminuire, con sommo dispetto di lei.
Mi ha fatto molta tenerezza Brienne, che si è ritrovata davanti alla famiglia Lannister, imbarazzatissima e fuori luogo, ma che ha già avuto modo di adocchiare Jaime e di esserne attratta e affascinata. Di nuovo, ho amato il richiamo al canon, con Sansa prigioniera, che vorrebbe andarsene ma che, in un primo momento, si rifiuta di ammetterlo. Chissà perché Cersei la vuole tenere con sé. Certo è che Jaime ha preferito scambiare Sansa con Brienne, perché quest'ultima sa combattere. Chissà cosa c'è dietro questa sua precisa scelta: sicuramente, anche lui è stato attirato dalla donzella, ma forse c'è anche dell'altro. Insomma, ho mille domande e mille curiosità e non vedo l'ora di scoprire tutto **
Intanto, è interessantissimo notare come la bestia di tutta la faccenda non sembri essere Jaime, quanto piuttosto Cersei. È lei che ha quei comportamenti tipici della Bestia, è lei che fa prigionieri e li baratta con la libertà degli altri. In questo, Jaime appare piuttosto come una vittima, e questo pure è un aspetto che ho davvero adorato.
insomma, io AMO questa storia e non vedo l'ora di proseguire con la lettura.
Complimentissimi e a presto ♥
Recensione alla storia I see the light - 14/04/20, ore 13:35
Capitolo 2: Prologo
Ciao cara ^^
Ho davvero amato questo capitolo che c'introduce in punta di piedi in questo riadattamento della fiaba che mi sta già piacendo davvero moltissimo. In particolare, adoro il modo in cui tu sia riuscita a fondere canon con elementi della fiaba, creando un equilibrio davvero godibilissimo da leggere e che rimanda alle atmosfere di GOT, senza però lasciare in secondo piano quelle delle fiaba.
Ho amato anche l'atmosfera che hai dato a Castel Granito, con quel tocco di decadenza e abbandono che amo sempre tantissimo e che trovo perfetta per la vicenda.
Qui vediamo un Jaime che non si sente pronto al suo ruolo di regnante e che appare in un certo senso superficiale, un po' com'è anche il principe della fiaba. Mi è molto piaciuto che tu abbia ripreso l'episodio in cui getta Bran dalla torre perché il bambino lo ha visto unirsi con sua sorella. Hai saputo incastrare tutto magistralmente e hai presentato in poche ed efficaci pennellate la natura malata dell'amore tra Cersei e Jaime: non solo perché i due sono fratelli, ma anche perché lei spinge Jaime a macchiarsi di azioni nefande, che normalmente non sarebbe portato a commettere. Lui infatti non avrebbe voluto uccidere Bran, lo avrebbe lasciato andare perché lo vede per quello che è, ovvero un bambino innocente e innocuo, mentre Cersei, spietata, pensa solamente a preservare la sua posizione. Il richiamo alla scena del primo episodio è fortissima, eppure anche nuova, perché riscritta in una chiave più fiabesca, in cui Bran è un essere alato (e ho davvero adorato questa trasposizione) e Catelyn davvero perfetta nel ruolo di madre addolorata e di strega; tuttavia, di quest'essere così potente (dopotutto, ha scagliato una maledizione su un intero castello) ho apprezzato la razionalità: ella non è accecata dalla vendetta per la morte di suo figlio, non è lì per punire gratuitamente. Ha visto del buono in Jaime e, per questo, concede una seconda possibilità a lui e a tutti gli altri abitanti del maniero.
Con Cersei tra i piedi sarà davvero molto molto complicato per Jaime e Brienne coronare il loro amore, o anche solo avvicinarsi. A pensare alla fiaba Disney in particolare, non c'era nessuno che remasse contro l'amore tra la bestia e Belle, anzi, invece qui abbiamo quella che sicuramente è un'antagonista, soprattutto perché ha udito ciò che Catelyn ha detto, ovvero che solo dopo che Jaime avrà imparato ad amare davvero e a essere amato, la maledizione potrà essere spezzata, e lei di certo non potrà accettare che qualcuno le porti via Jaime. Questo apre degli scenari davvero molto interessanti.
Ti faccio tantissimi complimenti per la storia e il capitolo. Ti giuro che sono veramente in hype per questa rivisitazione della fiaba e questo prologo mostra tutto il potenziale che ha.
Alla prossima ♥
Recensione alla storia I see the light - 31/03/20, ore 16:14
Capitolo 1: Introduzione
Ciao, cara!
Eccomi a cominciare con grande entusiasmo questa storia. Come ti avevo già anticipato, adoro la favola de La bella e la bestia, e trovo che sia una di quelle che si presti meglio a rivisitazioni e AU, per le molteplici chiavi di lettura che si possono dare del concetto di "bestia", che nel cartone è presentata come una creatura dall'aspetto ripugnante, che è specchio della sua interiorità, ma che può essere rimodellata in molto modi, e io sono dunque davvero molto curiosa di vedere in che accezione Jaime sarà una bestia in questa storia.
Ho apprezzato che tu abbia deciso d'inserire quest'introduzione, prima da passare alla storia vera e propria, perché questo ci consente d'inquadrare gli eventi che hanno preceduto l'ascesa al trono di Jaime e l'universo in cui hai deciso di ambientare questa storia. In questo mondo, sono i Lannister ad aver preso il potere, e non i Targaryen, condizione che apre degli scenari molto interessanti, soprattutto considerando la sete di potere e di supremazia che hanno i nostri leoni. Noto con piacere che hai fatto morire Tiwyn, il che non può che rendermi contenta, dato che lo odio, e quindi meno lo avremo tra i piedi e meglio sarà.
Sappiamo che Jaime si presenta come un personaggio fosco e odiato da tutti, ma sappiamo anche che non è così, perché nel suo animo sopravvivono quelli che sono i principi cavallereschi e la moralità che contraddistinguono, appunto, un cavaliere, e che in questo lo avvicinano moltissimo a Brienne. Sono quindi davvero molto curiosa di vedere come avrai gestito questo personaggio all'interno della rivisitazione della fiaba, e il ruolo che gli avrai attribuito.
Per ora, ti faccio i complimenti per il quadro chiaro e completo che ci hai fornito, conciso ma dettagliato, che ci consente di comprendere appieno la situazione che ha condotto agli eventi che danno inizio alla fiaba e nella quale non vedo davvero l'ora d'immergermi.
Alla prossima ♥