Recensioni di Master Chopper

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Danganronpa: Offsite - 14/09/21, ore 14:02
Capitolo 3: Chapter 1: Drink, dance and forget your despair Hotel Life 2
Ciaos! Eccomi a recensire.
La cosa più importante da notare, considerando sia questo capitolo che il precedente, è come rispetto ad un più neutrale e tranquillo prologo, siano già state dichiarate le prime amicizie e inamicizie. Eccezion fatta per Godwin e Kismet, ovviamente.
Devo dire che tali rapporti sono abbastanza prevedibili, resi intuibili già dai loro rispettivi caratteri: dopotutto essendosi presentati a stento si conoscono quasi per niente, e ammetto che è parecchio strano che siano ancora pochi ad essersi aperti sulla loro vita/interessi/lati del proprio carattere non prettamente legati al talento.
Anche se, mi rendo conto che dovendo la storia ruotare attorno al pov di Misaki sarebbe improduttivo se gli altri personaggi si "aprissero" a qualcun altro che non sia Misaki stessa. È una suspension of misbelief che posso accettare per maggiore coerenza al videogioco.
Anche se, con il motive appena svelato, in teoria dovrebbero essere più curiosi che mai di scoprirsi, o meglio ri-scoprirsi!

Comunque apprezzo il timeskip, meglio passare ai giorni degni di nota, e questo aiuta anche noi lettori a focalizzarci meglio su quali parti saranno più importanti per la trama. Ad esempio il sogno(?) di Misaki. Per ora qui ho poco da dire, ma sta' certa che non me lo dimenticherò per il futuro.

Eee il nuovo giorno già puzza di morte. Dovrebbe essere il quinto/sesto? L'ideale per crollare alla disperazione, yay.
Due di notte (da ricordare che da circa quattro ore sono chiuse le porte della mensa e della sala da ballo) ed il riscaldamento è rotto in qualche camera.
Ammetto di essermi spaventato con Janine "inerte" sulla poltrona. Ho immediatamente cambiato la musica che stavo ascoltando con una più drammatica... ma alla fine era solo addormentata. Uff! (edit post fine capitolo: bel foreshadowing...)
Ah yes, Janine ha la gun. Perché? Potrebbe averla trovata, dopotutto nello scorso capitolo era lei la prima mossa alla ricerca di, cito, "cimici e armi nascoste". Perché ho il sospetto che Janine sappia fin troppo bene come funziona un killing game? Sa decisamente come muoversi...

Nowell ha dei buoni motivi per cui fidarsi di lei, a quanto dice. Che le abbia visto il talento sull'e-Handbook con il metodo da me ipotizzato nella scorsa recensione?
Però forse non ha senso. Dopotutto il ladro dice che Janine è l'unica persona di cui si fidi... se avesse visto il talento di Misaki, dovrebbe fidarsi anche di lei. Forse non si affida solo al talento scritto sull'e-Handbook, ma a qualche prova fornitagli da Janine.
Uffa Misaki, perché non chiedi come mai si fidi solo di Janine?! Eddai.
Brett bullizzato malissimo, poraccio. Nessuno gli sta dando opportunità di esprimersi, e temo che a meno che non salvi la vita a qualcuno o non faccia qualcos'altro di incredibile, l'opinione generale su di lui sarà abbastanza negativa.
Ammetto che ho un debole per il neo nato rapporto signorino e maggiordomo tra Godwin e Alan. Ovviamente non intendo niente di sessuale o altro, mi danno proprio di Bruce Wayne da bambino e Alfred, ma sarà che in questo periodo sono in fissa con la serie Gotham. Ah, dimenticavo! Nel test dello scorso capitolo io sono risultato essere proprio Godwin! A sto punto è il personaggio per cui più tifo.

Ah, finalmente un freetime con Janine. Però devo ammettere che qui come è stato buttato dentro il discorso mastermind (anche se per scherzo, e appena accennato) non mi è piaciuto molto. Anzi, proprio perché appena accennato, suona di svalutazione di un concetto assai importante, il che ci starebbe bene se presentato come uno scherzo... ma il problema alla base è che mai prima si era parlato così espressamente di mastermind. Quindi la frase di Janine è senza contesto e l'argomento mastermind è senza precedenti.
Mi dirai tu "si parla di persone sospette tra gli studenti, come per esempio Misaki che resta ancora la più sospetta di tutti" ma è un po' anti intuitivo che tutti gli Ultimate abbiano immediatamente pensato che l'organizzatore del loro rapimento e prigionia fosse proprio qualcuno di loro. È oggettivamente anti intuitivo, sarebbe servito un suggerimento da Monokuma, alla "there is 1 impostor among us", perché sennò sembra solo un trope riutilizzato per fanservice e sicuramente amore di Danganronpa, ma con poca elaborazione originale dietro.
Un fatto è Monokuma che cita la disperazione, un fatto è, per dire, che di colpo i personaggi siano sicuri al cento percento che a morire nel quarto caso sia quello più robusto tra tutti, o che nel terzo debbano per forza morire due persone.
Spero di aver spiegato bene i miei pareri.

Misaki e tutti eccetto Godwin sono un po' basati nei confronti di Kismet, comunque. "La colpa è sua", bhe raghi ha detto che lo odia a morte e odia la sua famiglia perché le hanno rovinato la vita, a lei e ai genitori. Sono tutti a mio avviso un po' eccessivamente incazzati, e anziché spingerli al dialogo (ripeto, sulla base che magari nei tre anni di cui non si ricordano nulla i due possono esser diventati amici e aver risolto i loro problemi) preferiscono prendere le parti di Godwin "solo" perché all'apparenza è un pucci pucci mentre Kismet nei suoi due secondi di screentime ha detto la parola "odio". Uuuh, brutta parolaccia cattiva, ora che l'hai detta sei cattiva anche tu e non puoi essere nel circolo dei buoni gnegnegne.
Confido che la situazione migliori, soprattutto in vigore del fatto che Misaki è l'Ultimate Friendship Maker: spero che le amicizie non sia solo brava a farsele, ma anche a crearle tra altre persone (perché, e qui permettimi la gag, sennò anche Ultimate Opportunist e Social Climber andrebbero bene).

In tempo per il party Janine si è un po' più aperta, questo è carino da vedere. Gli edgy diminuscono.
E yes, finalmente si indaga sulla fiducia tra Nowell e Janine! Palesemente si conoscevano da prima: questo spiegherebbe che Nowell si fida di Janine non perché conosca il suo vero talento o cose simili, ma perché conosce meglio lei stessa.
Ahia, alla fine Kismet ha fatto qualcosa di brutto, spingendosi oltre il verbale. Certo, pure Chapman con la frase "Quando avrò finito con lei quello che le hanno fatto i genitori di Godwin le sembrerà una barzelletta" suona solo... classista, piuttosto che solidale, però vabbè.
Ho riso leggendo di Misaki che pensava a Janine la mass shooter, in una storia dal carattere più nonsense e splatter ammetto che mi avrebbe divertito moltissimo leggere una scena del genere.
Comunque si notano da tutto il capitolo degli hint romantici di River verso Godwin. Dico romantici perché sembra più una roba da infatuazione, che da amicizia (a meno che loro due non si conoscessero da prima e lo stessero nascondendo, alla Peko e Fuyuhiko).

Ecco, invece ammetto che nella parte pre scoperta del cadavere la struttura del testo di andare a capo ad ogni frase funziona. Dà ritmo, fa crescere la tensione fino al reveal. Un reveal... alquanto macabro. Un personaggio di cui si sapeva poco, mentre al contrario Nowell sembrava sapere almeno qualcosa in più.
La prima vittima solitamente è quella con più cose da dire, per la trama e/o per lo sviluppo del protagonista. Ed in questo caso Janine era riuscita a legare anche parecchio (immagino, per i suoi standard) con Misaki, quindi senza dubbio sarà un'esperienza traumatica per la Friensdhip Maker risalire alla verità.
Pur vero che Janine sia stata una persona piena più di ombre, che di luci, e forse nascondeva una verità pericolosa. Chissà se mai scopriranno questa verità, e se mai rimpiangeranno di averla scoperta dal cadavere della supposta Ultimate Botanist.

Bene, io mi rimbocco le maniche, perché per l'investigazione voglio essere super attento e non trascurare tanti dettagli che sicuramente avrai lasciato sparsi (anche in questo capitolo), attenta come sei.
Alla prossima!

P.S: Aspè. Tu nell'angolo autore parli di un'immagine, e nello scorso capitolo accennavi anche ad un'illustrazione che sarebbe stata introdotta qui. Io non la vedo.
Recensione alla storia Danganronpa: Offsite - 14/09/21, ore 01:52
Capitolo 2: Chapter 1: Drink, dance and forget your despair Hotel Life 1
Ciaos! Eccomi a continuare a recensire questa storia dopo circa sei mesi. In caso ti preoccupassi, ti assicuro che ho riletto il precedente capitolo prima di riprendere. Ho anche nella finestra accanto alla storia la tabella con i personaggi, così da impararli mentre leggo. Iniziamo:
Nell'introduzione mi sono fatto un appunto mentale veloce, ovvero "Nowell ha scippato Misaki dell'e-Handbook".
Lo dico perché 1) dire "ti è caduta questa cosa" è la scusa migliore per restituire ciò che hai palesemente preso da qualcuno senza farglielo capire (se chiedi come mai lo penso, bho, sono abbastanza paranoico) e 2) perché la regola #3 proibisce di prestare l'e-Handbook a qualcuno, e dunque immagino che se te lo sottraggano contro la tua volontà/consapevolezza per leggere cosa c'è sopra nessuno infranga alcuna regola. Vedremo, in ogni caso Nowell gioca furbo e questo mi piace: sarebbe normalmente incredibilmente inaffidabile, in quanto il suo pregio più rinomato è di essere un napolet-NOOO intendevo un ladro, ciò nonostante non fa l'edgy ma anzi si comporta in maniera simpatica. Sa che se facesse altrimenti direzionerebbe il clima di dubbio e sospetto su di sé, almeno io penso questo. (per quanto riguarda la battuta sui napoletani state tutti tranquilli, sono napoletano da parte di madre, ho letteralmente l'n word pass: posso dire napoletano)

Parlando di persone sospettose, la scena in mensa mi fa davvero chiedere cosa nasconda Janine. Mi sembra un personaggio abbastanza interessante, ha attirato subito gli sguardi su di sé con la sia sicurezza, ma appena minaccia di schiudersi un po' diventa di colpo schiva. È come se avesse una scatola nera: dubito al 50% che sia l'Ultimate Botanist, siccome mi ha dato l'aria di presentarsi così: "(cazz, mi hanno chiesto il talento, non posso dire cosa sono realmente... vediamo io sono... *vede una pianta*) ah yes it is I, the Ultimate Botanist!" (anche l'indizio di meta del punto interrogativo sul tabellone è importante a mio avviso). Però anche se davvero fosse una botanica, magari per motivi sempre legati al suo passato, sicuramente nasconde qualcosa. Quale ragazza normale avrebbe tanto sangue freddo, addirittura cercando subito cimici e armi nascoste?
Godwin e i caffé letteralmente io, ogni tanto mi accorgo di averne presi tre in tre ore e mi preoccupo, relativamente poco, per la mia salute. Poi magari il pomeriggio continuo.

Azz, la prima a portare l'argomento morte è stata Kismet. Posso capire, anche io augurerei la morte alla persona che ha rovinato la mia vita e quella della mia famiglia, ma Godwin di per sé non centra nulla. E Kismet non sembra nemmeno volerlo morto per mano propria, o capace di farlo in ogni modo. Eee Winona sta avendo un'anteprima sulla sua backstory tragica, uffa voglio averla pure io.
Comunque il discorso morte è durato poco, a differenza di Danganronpa THH in cui si perdeva un'ora alla prima riunione in mensa solo per parlare di questa cosa.

Comunque fa ridere che se chiedi a Winona, Alan e Janine ti sanno dire vita morte e miracoli di tutti gli altri Ultimate che ci sono lì, ma nessuno si è ancora permesso di chiedere cosa diavolo sia River. A parte silenzioso e in disparte.
Poi è anche divertente vedere come tutti i personaggi basati vengano in qualche modo bullizzati, tipo Brett e Leland. E intanto Naomi che dorme, bravissima. Che donna, una queen.
Ad un certo punto Monokuma si trasforma in una creatura mitologica, il Minokuma. Paurosissimo.

Interessante il dettaglio che l'hotel (senza nome? è stato censurato il nome?) registri cinquanta ospitati in corrispondenza con la data attuale. Per quanto, c'è da dire, che è molto facile non voltare pagina ad un calendario e far pensare agli studenti che sia passato appena un giorno quando in realtà ne sono trascorsi cinquanta, per dire.
Leland sorprendentemente si squalifica dal ruolo di edgy, lasciando il monopolio maschile a River, per ora. Sorprendente, ma anche buono a sapersi, perché così almeno evita di essere un palo nel cu... ehm, alla Byakuya maniera.
E infatti il Free Time più interessante è il suo! Davvero molto bello, arricchisce il personaggio e lo rende molto meno stereotipico.

Ecco, a tal proposito. In generale non sopporto quando si prende un personaggio e lo si tratta come una macchietta che ha come unico scopo quello di rivestire il suo ruolo (es: quello dell'edgy, quello del comico, quello di colui che piange perché è sensibile etc.) ed in Danganronpa è facile far sì che il personaggio in questione non dica altro di sé, se non "sono il mio talento" come se fosse un'etichetta su di un prodotto. Per fortuna, almeno Leland per ora, ha approfondito di più il suo carattere pur passando attraverso il suo talento: quindi lui è un critico, e perciò è analitico, dunque avendo coscienza del proprio metodo analitico sa anche insegnarlo. È logica, e per me la logica è un'arte.
Spero che prima o poi tutti i personaggi ricevano questo trattamento, ed ho fiducia in questo.

Wow, mi piace come questo mio discorso abbia preceduto quello di Nowell a riguardo se il talento definisca una persona. Comunque palesemente il ladro sta parlando di questo perché vuole mettere occhio sugli e-Handbook di tutti.
Esatto, infatti, vuole scoprire chi mente sul talento... e magari anche scoprire chi cazzo sia River, porca miseria perché nessuno lo ha ancora appeso al muro pur di estrargli informazioni?!

Ahi, però vedo citazione a V3. Non avevi detto di non averlo mai giocato?

LOL, sono passati tre anni. Questo però, come sensatamente pensa Misaki, dovrebbe scoraggiarli dall'uccidersi a vicenda. Insomma, in tre anni per dire Kismet e Godwin potrebbero esser ridiventati amici, magari risanando la famiglia di lei... però è tutto un forse, certo, ed è difficile scommettere che il tuo prossimo si fidi della promessa di ipotetici ricordi di un passato dimenticato. Prevedo un conflitto tra chi crederà a Monokuma, chi invece no ed infine chi sarà troppo terrorizzato dalla premessa dell'apocalisse. Questi ultimi saranno un'incognita pericolosa.

Detto ciò e ciò detto, voglio fare il test su quale personaggio sono. Sento che morirei senza, poi ti dico pure il risultato.
Bel capitolo, settava bene il mood ed è stato anche fluido, scorreva bene come tutti i caffè che ha servito Alan in una giornata.
Alla prossima recensione! Byee!
Recensione alla storia Danganronpa: Offsite - 16/03/20, ore 10:02
Capitolo 1: Prologue: The Curtain opens
Ciao! Piacere, Chopper.
Mannaggia, mi dispiace scoprire così tardi questa fanfiction. È vero che bazzico spesso su questo fandom, per ovvi motivi, ma proprio mi era sfuggita in questi 7 mesi.
Allora, devo dire che il primo impatto è stato assolutamente sorprendente, a causa dell'immagine locandina.
È raro vedere così tanto impegno anche solo per creare un'immagine da allegare alla propria storia, ed io sono un fan di quando ci si mette il cuore in ciò che si fa utilizzando creatività e fantasia. Ciò vale anche per l'immagine alla fine: molto utile e molto carina ^^
Per quanto riguarda la storia, ammetto che mi è piaciuto il phasing: veloce, una breve ma decisa scandagliata tra i personaggi. Mi stanno simpatici, per ora a pelle, l'Ultimate Plumber (il trope del womanizer fallito è un mio punto debole, colpa di Sanji di One Piece credo) e la protagonista, perché il suo character design (e anche talento) sono qualcosa di molto originale!
Non vedo l'ora di continuare la lettura di questa storia.

Domanda: Ho notato che la fanfiction non viene aggiornata da un po'. Hai per caso intenzione di continuarla?
(Recensione modificata il 17/03/2020 - 07:47 pm)
Recensione alla storia Danganronpa Side: The Eye's Deception - 22/08/19, ore 18:28
Capitolo 67: Epilogo
Rieccomi qui, per l'ultima volta! Ci tenevo a chiederti scusa per l'attesa di un mese prima di questa recensione finale, ma con le vacanze di mezzo sarebbe stato davvero difficile ritagliarsi un momento di tempo per recensire al meglio.
Detto ciò, iniziamo:
Il legame tra le vicende dei tuoi personaggi sono state legate in modo davvero delizioso con quelle canoniche, a mio parere. L'intreccio narrativo che collega i sedici studenti del progetto Eyes Deception con i futuri Ultimate Despairs dà ancora più enfasi alla rivelazione di Sonia come mastermind di questo gioco, un vero e proprio crescendo di scoperte che sfocia con la triste realtà che ben tutti conosciamo.
Aggiungo inoltre che la strizzata d'occhio a Danganronpa Killer Killer l'ho adorata alla follia, essendo uno dei miei manga preferiti in assoluto.
Tornando agli Ultimate Despairs, apprezzo molto come questa fanfiction rispetti la solidità della struttura della saga in cui si svolge, ovvero quella della Hope's Peak Academy, rimanendo a tutti gli effetti una Missing Moment e senza osare troppo nel stravolgere o annullare ciò che verrà trattato nell'anime di Danganronpa 3.
Piuttosto si rilega a raccontare una vicenda di pochi studenti, sedici esseri umani intrappolati mentre il peso delle loro vite oscilla tra dentro e fuori le mura della loro prigionia. Quello che voglio ancora una evidenziare è il punto forte della storia: l'evoluzione dei personaggi raccontata attraverso i flashback, sottili comportamenti o lampanti sviluppi nel corso della storia.
A mio parere la scelta dei capitoli Reminiscenze non serve solo a motivare il comportamento degli assassini, bensì a piazzare dei punti cardine per raccontare un personaggio.
Prendo come esempio il mio personaggio preferito, Rickard: la sua storia d'amore è raccontata iniziando da come ha conosciuto Vera, descrivendo così il tempo passato assieme e la crescita dei sentimenti in lui fino a spiegarci l'importanza di cogliere l'attimo. Questa tematica per l'Ultimate Voice Actor è una vera e propria sotto-trama all'interno del Capitolo 3, e partendo da vedere come nasce (nel passato), la osserviamo portarlo all'omicidio di Vivian e Lawrence.
Con questo capitolo inoltre vediamo il vero e proprio finale della loro storia, con Vera rimasta in vita a proteggere il ricordo del loro amore.
Tutti gli studenti sono stati vivi ed hanno combattuto per ottenere la libertà, proprio per questo non riesco a non apprezzarne anche solo uno.
Persino Hillary mi ha conquistato con i suoi ultimi momenti in cui ha abbracciato Karol, e con lui anche la fiducia e la speranza di salvarsi assieme agli altri.

Parlando adesso del climax di questa ultima parte, ovvero il combattimento finale... me lo aspettavo diversamente, lo ammetto.
Scoprire che la sfida finale era solo un combattimento contro un numero esagerato di Monokuma mentre i veri organizzatori scappavano mi ha lasciato un po' basito, credo più che altro perché non mi aspettavo un risvolto così d'azione in una fanfiction di investigazione e mistero.
Comprendo però che a differenza dei comuni Danganronpa, la fase finale non sarebbe potuta essere un processo decisivo proprio perché la verità era conosciuta sin dal principio da Xavier.
Ammetto anche che ha portato a momenti di suspence davvero apprezzabili, soprattutto grazie alla scelta grafica di oscurare i personaggi in fondo al capitolo: mi ero onestamente convinto che Pearl fosse morta dopo il suo dialogo confidato a Xavier (che, non mi ha colpito molto per la sua originalità, ma era davvero adeguato per la situazione e sicuramente adatto al personaggio).

Adoro come in ogni angolo della storia si possano ritrovare i due temi principali, l'Inganno e la Fiducia, che si rincorrono e a volte si mischiano in modo sempre diverso. Che questo avvenga in modo simbolico, come per l'occhio sfregiato di Judith che è speculare a quello di Xavier (uno è rimasto ferito in un tentativo di vendicare un amico, l'altro in un tentativo di salvarlo), o in modo più esplicito come tutti gli inganni di Xavier che necessitano anche della fiducia dei suoi amici per essere portati a compimento.
In particolar modo il colpo di scena della pillola di Mike per scampare al lavaggio del cervello è stato geniale, soprattutto per come è stato reso dubbio ed inquietante il comportamento di Xavier, descritto appena fino alla rivelazione del trucco proprio per far temere al lettore l'ignoto.

Sicuramente lo sviluppo più affascinante è stato proprio quello dell'Ultimate Spy, stupendo protagonista, che come tale ha saputo maturare con la storia.
Con l'occhio che ha perso ha assistito ad una vita di inganni in un'identità che non gli apparteneva, mentre con quello che gli è rimasto ha ammirato una bellissima speranza, alimentata dalla fiducia di amici sinceri, ed ha scelto di vivere l'esistenza che più gli aggrada.
Davvero un capolavoro! Il messaggio che riesco a cogliere dal personaggio di Xavier è puro, meraviglioso e assai realistico se lo si legge in una chiave ancor più umana (non che per come sia reso lui non paia umano, anzi!).
La fanfiction è stata orchestrata nelle sue parti di mistero in modo magistrale, ma ancor di più nel caratterizzare i personaggi e renderli memorabili.
Per un piccolo capriccio personale ti confido che avrei voluto vedere nel cimitero tutti i personaggi legati alle Reminiscenze dei deceduti (in particolar modo ho pregato per il datore di lavoro di Alvin e la maestra di Karol). Dopotutto il finale è aperto! Mi piace pensare che quelle persone così segnanti per la vita dei nostri protagonisti siano ancora vive, e che come Vera o Graham coltivino il ricordo delle loro vite.

Mi complimento ancora al massimo delle mie capacità per questa storia, e spero che le mie recensioni in questi mesi ti abbiano trasmesso il trasporto emotivo con il quale ho sempre letto con passione e trepidazione i capitoli.
Mi piacerebbe anche parlare con te dei tuoi progetti futuri, o di come presto consiglierò questa storia per le Scelte del fandom!

Inoltre, se proprio posso permettere una richiesta... apprezzerei molto se tu leggessi la mia fanfiction in corso e mi dicessi i tuoi pareri. Te lo chiedo perché ritengo il tuo stile di scrittura davvero ammirabile, specialmente prendendo questa storia nella sua completezza come esempio.
Per me sarebbe un vero piacere ricevere consigli e critiche da un autore come te! Spero non sia sembrata troppo pretenziosa come richiesta.
Alla prossima!
P.S: Con questa recensione ho anche scalato la classifica nel fandom, wow ^^!
(Recensione modificata il 22/08/2019 - 06:30 pm)
Recensione alla storia Danganronpa Side: The Eye's Deception - 20/07/19, ore 02:28
Capitolo 61: Capitolo 6 - Parte 6 - Reminiscenze (3)
Rieccomi a recensire!
Questa storia ormai è decollata completamente verso così tante strade che non avrei MAI immaginato che avrebbe preso... da lasciarmi a bocca aperta, quasi senza parole, e per di più mi ha fatto lanciare all'aria gli occhiali e prendere numerose boccate d'aria dopo aver letto le ultimissime righe.
Ad iniziare dal messaggio "Xavier Jefferson ha confessato", proseguendo con la mia iper epifania quando ho scoperto di aver avuto ragione: non era davvero l'Ultimate Detective! Un'intuizione di 3 mesi fa, testimone una mia recensione nel finale del Chapter 1, mi sta facendo crogiolare come uno scemo.
Ho sperato fino a quell'istante che il talento di Xavier fosse un falso, un inganno, proprio come quello di Pierce.
Ma alla fine non è proprio l'inganno il tema di questa storia?
Esattamente come il fattore spia! Ci sono cascato come tutti loro!
Proprio qualche giorno fa mi sono ritrovato a leggere il prologo per sapere di più delle regole di questo gioco, non trovando però molto... ed effettivamente è proprio la scarsa spiegazione del funzionamento del gioco il vero trucco.
Devono essere gli studenti a scoprire come funziona, esattamente come con il body discovery announcement dopo che tre testimoni hanno scoperto il cadavere.
E devo dire la verità, ho creduto per un capitolo intero che mi avessi giocato il più grande tiro del mondo, nascondendo un avversario degli studenti nel ruolo del protagonista... salvo poi scoprire che non era così!
La spia che intendeva Monokuma era l'Ultimate Spy, un talento come altri, ma che non ha mai rappresentato una minaccia per qualcuno.
L'ironia della sorte vuole anzi porre Xavier al pari di Pierce... solo che il nostro protagonista ha dimostrato di essere fino alla fine il più grande emblema del messaggio ripetuto fino allo sfinimento sin dall'inizio: gli occhi possono tradire.
Tradimento, inganno, ruoli da rivestire: la vita di Zeno è sempre stata tutto questo... così come il suo potente legame che stipula con i suoi compagni di disavventure.

Scoprire lentamente come la storia fosse sempre più collegata al Regno di Novoselic è stato da brividi! Sto impazzendo per questo legame con il mondo di Danganronpa canonico come lo conosciamo.
Solo ora mi accorgo di come questa storia sia Missing Moment! Non un AU, non una What if...
A questo punto, mentre scrivo questa stessa recensione, tremo al sol pensiero di ciò che sto per leggere... ovvero un Killing Game orchestrato da una degli Ultimate Despairs, ex classe 77... Sonia Nevermind, l'Ultimate Princess caduta nella disperazione con l'inizio della Tragedia.
E', a mani bassissime, uno dei concept e plot twist più geniali di cui abbia sentito, e mi ritengo più che fortunato a leggere una fanfiction del genere nella mia lingua madre!
Dannazione! Solitamente i plot twist finali nei Danganronpa sono qualcosa di incredibile e mozzafiato, per questo mi domandavo incessantemente se anche questa storia avrebbe saputo reggere il peso del finale mindblowing. Bhe... a giudicare da come mi tremano le dita mentre trattengo l'impulso di leggere i prossimi capitoli... direi che ci sei riuscito alla grande!
Complimenti! Complimenti! Complimenti! Tutti i miei kudos a te!
Se ci fosse uno step superiore al metterti negli autori preferiti o mettere questa storia tra le preferite/seguite, lo farei all'istante!
Alla prossima <3!
P.S: Edit- Ho trovato lo step superiore! Non appena avrò concluso la lettura di questa storia, sarò più che lieto di consigliarla per le Storie Scelte del fandom di Danganronpa!
(Recensione modificata il 20/07/2019 - 02:34 am)