Recensioni di crazy lion

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Lucia - 31/03/24, ore 05:46
Capitolo 1: Lucia
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa poesia rappresenta la fragilità umana. Quando qualcuno si sente perso e non trova più la strada, nel momento in cui ha smarrito il cammino e non riesce a prendere in mano la sua vita, tutto va in pezzi. Il peso del mondo gli grava sulle spalle e poi tutto gli crolla addosso. Lucia, la protagonista della poesia, si sente proprio così e in questo modo stiamo, tutti noi, in certi momenti o periodi, più o meno lunghi, che possono durare settimane, mesi, anni, a seconda delle circostanze.
Lo stile di questa poesia è impeccabile, la sintassi e la grammatica sono perfette, le rime si trovano nei punti giusti. Il ritmo è meraviglioso, tutto si sincronizza in armonia, parola dopo parola, verso dopo verso
Questo componimento è breve, ma il suo contenuto è così potente, sprigiona talmente tanti sentimenti che, secondo me, può essere considerato universale, appartenente a ciascun essere umano al mondo.
Per tutti questi motivi, uniti al talento e alla bravura dell'autrice, che è da lodare per aver scritto il componimento in questione (cosa che, vista la brevità, non dev'essere stata facile, perché non è mai semplice spiegare cose profonde in poche righe), io lo segnalo per le Scelte del sito.
Recensione alla storia Censura - 13/03/24, ore 12:21
Capitolo 1: Censura
"Se ti sta a cuore, parlane invece, gridalo, scrivilo. Ovunque."
Hai ragione. Quando ci dicono di non parlare di qualcosa, se ci sta a cuore dobbiamo farlo. Che sia con un amico, con un familiare, con un professionista che ci segue, se qualcosa ci turba, o ci sta a cuore per qualsiasi altro motivo, e sentiamo l'esigenza di parlarne, dobbiamo buttarlo fuori.
"Ci hanno detto di stare in disparte
e abbassare la voce,
mescolare le carte
e scappare veloce, "
Questo mi ricorda, ad esempio, l'elaborazione di un lutto quando uno non riesce a reagire. A volte gli si dice non di stare in disparte (di solito è lui che sta in disparte), ma di andare avanti, di pensare alle cose belle, di reagire, qua e là... ma se uno non è pronto? Se uno non ce la fa?
"E scappare veloce". Sì, appunto, andare avanti quando non si è pronti significa proprio "scappare veloce", perché se lo si fa, in qualsiasi situazione, si rischia che poi il dolore torni indietro, e sarà peggio, perché lo farà con forza doppia, o tripla, o quadrupla.
"Ma vedo silenzi
e tocco parole
troppo ingombranti
per stare da sole
e consumo gli avanzi
di pensieri stanchi
che vagano nella mente
avanti e indietro come granchi. "
Hai ragione, tutto questo ci fa sentire soli. Vorremmo parlarne, ma sappiamo che non possiamo, e ciò ci fa ancora più male.
Scusa per la recensione schifosamente corta come la precedente, ma non ho altre parole per descrivere quanto la poesia mi abbia colpita.
Se uno vuole parlare di qualcosa ha il diritto di farlo. Se vuole, può farlo. NOn deve, non dev'essere costretto, mai, ma se ne ha la volontò è liberissimo di farlo, ovviamente con la giusta delicatezza, se si tratta di temi delicati, poi lì dipende.
Comunque, ci sono alcune persone che mi hanno detto "Mi auguro che tu stia meglio quanto prima", proprio come se volessero far sparire tutto. I miei genitori, per fortuna, non vogliono far sparire ogni cosa "in una nuvola nera", loro sanno che sto soffrendo. Ma c'è gente che conosco benissimo e che, pur con tutte le spiegazioni del mondo, proprio non capisce nemmeno un po' quanto per me sia dura. E non lo dico per vittimismo, è così e basta. Ovviamente, tu sei il contrario di questo. :) Ma siccome sono tua amica, lo sai benissimo!
Complimenti! NOn è un argomento facile da trattare, soprattutto se non riferito a una certa tematica, questa poesia può far pensare a tante cose. La censura... ne hai palrato in modo molto generale ma chiaro e netto, arrivando dritta al punto senza mezzi termini.
A volte bisognerebbe proprio recitare questi versi alle persone. E non scherzo.
Giulia
Recensione alla storia Lucia - 13/03/24, ore 12:01
Capitolo 1: Lucia
Allora, qui non scriverò tante parole, perché la poesia ha toccato una parte talmente vulnerabile, fragile, personale e profonda di me, che tu conosci benissimo, che io ti dico solo... Mi sono rivista in ogni parola di questa poesia. Nelle fragilità di Lucia, nelle sue paure, nella sua forza, ma anche nel suo bisogno di sentirsi non più sola. E' vero. Lucia siamo un po' tutti noi. Tutti abbiamo i nostri fantasmi, i demoni del passato (come a me piace definirli o chiamarli) che si fanno sentire, se non abbiamo superato qualcosa, un trauma o un evento di qualsiasi tipo. Abbiamo i nostri problemi, le nostre insicurezze, le nostre paure, e nessuna di esse dev'essere sminuita. Però ci sono persone che non si rendono conto che a volte il nostro cuore è fragile, che è fatto "di creta", come hai scritto tu, come quello di Lucia, e quindi ci fanno pressione per superare certe cose, e noi ci isoliamo. O almeno, è quello che faccio io. E penso che per Lucia valga lo stesso.
Mi sono ritrovata in tutto, i versi sono perfetti, è uno scritto molto profondo e davvero universale, nel senso che può toccare il cuore di tutti, e penso che tu abbia espresso il tuo talento anche qui. In questo scritto, come in altri, c'è la tua volontà di toccare più cuori possibili, e penso che sia una cosa bellissima.
Giulia
Recensione alla storia Non scriverò di te - 13/03/24, ore 11:54
Capitolo 1: Non scriverò di te
Ciao, Arianna. Non ti aspettavi che recensissi, eh? Nemmeno io, in realtà. Sono passata per ringraziarti per tutto quello che fai per me (e sappiamo entrambe che parlo anche della vita, visto che siamo amiche), ma anche perché mi sono resa conto, ieri sera, che non avevo recensito tutte le tue poesie, come invece avrei avuto in programma di fare, quindi, per uscire un po' dallo studio della scrittura, dalla scrittura in generale eprendermi una pausa, e dalla lettura di finction, ho pensato:
Sai che c'è? Recensisco qualche poesia di Arianna, che scrive versi bellissimi e mi fa sempre sognare.
E poi mi sono detta che mi avrebbe fatto bene immergermi in una forma artistica diversa, quindi eccomi qui.
La prima cosa che mi ha colpita sono stati quei due versi che dicono solo:
"No."
Sono corti. Due sillabe, decise ma taglienti come la più affilata delle lame.
Hai ragione nella trama a dire che la testa ti dice di fare una cosa e il cuore un'altra. Anch'io non vorrei scrivere di una certa persona, o di certe persone, e non l'ho fatto, e non vorrei nemmeno pensare a loro, ma lo faccio. E sì, ho scritto di loro in passato e avrei voglia di riuscirci anche adesso, ma poi mi domando:
"E se mi facesse più male che bene?"
E questo è quello che mi dice la testa. Il cuore, invece, mi parla così:
"Però, se non scrivessi di loro, avresti meno ricordi, non ti pare? Secondo me sbagli."
E non riesco a trovare un compromesso fra queste due cose.
"Non scriverò di te", verso ripetuto che ha lo stesso titolo della poesia, sembra una decisione presa, pensata, su cui hai riflettuto, ma che alla fine hai preso, forse pensando di stare meglio, che così ti saresti dimenticata di quella persona (non so se ti stavi riferendo a qualcuno o da dove ti sia venuta l'idea per scriverla). Comunque, in realtà di lui o lei hai scrritto, alla fine. Perché il cuore ha prevalso sulla testa. Hanno lottato e, per come la vedo io, ma questa è solo un'interpretazione, ha vinto il cuore che alla fine ti ha detto di farlo. Sai, a volte ha più ragione il nostro cuore che la nostra testa. Dovremmo seguirlo di più. Tutti quanti. E la tua poesia lo insegna.
Mi piace il contrasto fra i lampi e i tuoni e il miele e i fiori, come se con quella persona ci siano state discussioni, litigate, magari anche accese, però pure momenti belli, di dolcezza, come in ogni relazione, che sia d'amore o di amicizia. E' un contrasto meraviglioso.
"forse però così
l'ho fatto un po'...
Ma non scriverò di te,
non lo farò,
perché gelosamente ti custodisco
nella mia mente come un dipinto
ed ogni pensiero è un pennello intinto
nel colore dei tuoi occhi blu."
Eh, infatti, l'hai fatto. E con bellissimi versi pieni di sentimento e di calore, cosa che non è affatto scontata, anzi. E' vero, nella tua mente custodisci quella persona, però allo stesso tempo i ricordi non ti bastano, e quindi hai scritto dei pensieri su di lui "come un pennello intinto" (bellissimo questo verso), e sugli occhi blu... è come se tu volessi dipingere i suoi occhi blu nei tuoi pensieri, con questo pennello immaginario.
E' una poesia straordinaria, Arianna. Diventi sempre più brava. E ricorda quello che dice la scrittrice Abbie Emmons in uno dei suoi video:
"With every word, every sentence you write, you improve",
cioè
"Con ogni parola, con ogni frase che scrivi, migliori."
E tu lo fai di certo! Non vedo l'ora che pubblichi qualcos'altro! Sei bravissima!
Giulia
Recensione alla storia Foliage - 13/12/23, ore 11:58
Capitolo 1: Foliage
Ciao Elena, eccomi di nuovo qui.
Come al solito mi hai fatta immergere nelle tue parole e grazie a te ho vissuto un'esperienza, attraverso i colori, che con gli occhi non potrò mai vivere, visto che sono non vedente.
Però ho anche sentito in parte questa poesia molto denro di me, cioè mi è entrata proprio nel cuore e nei recessi più profondi dell'anima, perché mi ha fatto ricordare intanto che anch'io amo l'autunno, e poi che è davvero bellissimo, stupefacente, camminare in mezzo alle foglie secche, sentire che scricchiolano sotto i tuoi piedi, oppure trascinarli in modo da udirne un rumore diverso. Non so se ci hia mai atto caso, ma io con le orecchie sento che ogni foglia, forse, o magari un gruppo di foglie, chi lo sa, ha un rumore diverso, fa un suono differente. Per me camminare tra quelle foglie è ciò che hai detto tu: una magia.
Questa è una poesia bellissima, piena di emozioni, di sentimenti, di passione per questa stagione, di bellezza con le sue descrizioni dei colori, della natura, sei stata eccezionle.
Ti faccio solo qualche appunto per aiutarti a migliorare.
Nella trama hai scritto:
"Foliage, è un termine..."
Foliage è il soggetto della frase e il predicato, il verbo, è "è". Il soggetto non va mai separato dal verbo, nemmeno grazie a una virgola, quindi dovresti riscrivere:
"foliage è un termine",
perché in italiano è corretto così.
Tra l'altro io avevo letto questa parola su una fanfiction in inglese, non sapevo che fosse usata anche in italiano! Io non l'ho mai sentita utilizzare dai miei genitori, dai parenti o da persone che conosco, ad esempio, quindi ti ringrazio perché mi hai fatto scoprire una cosa che non sapevo. NOn si finisce mai di imparare. Avevo sentito "fogliame" ma mai "foliage".
Ho notato che non separi le strofe con uno spazio bianco. Come mai? Non è una critica, voglio solo capire.
Hai usato la e accentata maiuscola in questo modo:
E’
Il fatto è che questa è quella giusta:
È
Sì, questo è solo un appunto, però se scrivi in Word questa e maiuscola accentata dovrebbe comparirti in automatico.
Infine hai scritto "una armoniosa". Due parole che iniziano con la stessa vocale non dovrebbero mai incontrarsi, perché creano un... non so come dire... un senso di pesantezza, o meglio di qualcosa che non va. Per rendere più poetico il tutto, ti consiglierei di scrivere:
"un'armoniosa".
In ogni caso, a parte questi appunti (che sono davvero minuzie), la poesia è scritta benissimo, con uno stile fantastico, che adoro e quindi ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Giulia
Ah, un'altra cosa, anzi due.
Innanzitutto, scusa se a volte nelle mie recensioni ci sono errori di battitura. Di solito ricontrollo tutto quello che scrivo quando recensisco, però le tue poesie sono talmente emozionanti che non ci riesco. Scrivo seguendo il flusso delle emozioni che provo e poi devo inviare, perché per dirti, adesso ho il cuore che batte a mille dalla bellezza del tuo componimento!
Seconda cosa: grazie perché oggi mi hai fatta sorridere. Ti assicuro che per me sorridere davvero e non fare un sorriso forzato, non è affatto scontato in questi anni difficili della mia vita, e il fatto che tu ci sia riuscita con la tua scrittura e con questa poesia, be', significa che hai fatto un ottimo lavoro.