Recensioni di Mokochan

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Leave Out All The Rest - 24/06/23, ore 13:57
Capitolo 1: Leave Out All The Rest
Ciao! Come promesso ieri, passo di qui per commentare la tua storia (curiosamente, l'altro giorno un'altra persona me l'ha consigliata via recensione - cosa che sconsiglio di fare, però, perché il regolamento di EFP vieta lo spam fatto a questo modo, lol). Tornando a noi: non ho mai letto molte Levi/Hanji, anche se come coppia non mi dispiacciono, quindi possiamo considerare questa una "prima volta". Che dire? Penso che entrambi i personaggi siano ben tratteggiati nelle loro peculiarità, rispettando ampiamente il canone. Levi è rude e senza peli sulla lingua, Hanji è una persona frenetica ma anche molto seria e ferma, che sa bilanciare la propria 'follia' con una serietà che l'ha resa Comandante del Corpo di Ricerca. 
Questa scena ci mostra qualcosa di sfruttabilissimo nel manga, poiché questi due hanno effettivamente passato abbastanza tempo assieme da poter agire e comportarsi in determinati modi, quindi penso proprio tu abbia gestito molto bene questa cosa, sfruttando quello che dovrebbero essere le fanfiction (che okay, possono essere anche molto altro, ma non è questo il punto *sto divagando come al solito, mannaggia a me*). 
Hai costruito dei dialoghi e delle scene in modo perfetto, rendendo graduale quel che poi accade tra i due, quel volersi quasi disperato e stanco, dopo tutta la merda che gli è toccato sopportare - soprattutto a Levi, visto anche com'è concitato, tra Zeke e un Eren che è andato totalmente per i fatti suoi. Hanji riesce a essere un supporto valido per lui, a sostenerlo in tutta questa pessima storia. Molto belle le descrizioni di quell'abbraccio e poi del seguente bacio, che è probabilmente l'apice della storia, chiuso poi con un finale sia dolce che amaro, che lascia presagire quel che accadrà. 
Non ho trovato errori nella storia e hai uno stile molto pulito e preciso, quindi ti voglio fare i miei sinceri complimenti ** Una storia davvero piacevole da leggere, e che mi ha fatto davvero passare dei bei minuti. Complimenti <3
Ora scappo. Un bacione!

Mokochan
 
Recensione alla storia Sfumature di Morte - 14/12/20, ore 11:20
Capitolo 5: Accettazione
♦ Seconda Classificata Sfumature di Morte di Luschek

Grammatica e stile – 14,6/15
[-0,1] “Marcel è morto per salvarmi.”
Ha detto quella faccia tosta e il dolore che gli dilania il cuore, dopo che ha ascoltato quella
notizia, non è minimamente paragonabile a quello che gli provocano gli innumerevoli tagli
sulla mano.”
 → non avrei messo a capo con maiuscola quel “ha detto quella faccia tosta”, poiché lì per lì non ho collegato l’intera frase alla battuta, dovendola rileggere più volte. Io la modificherei così:

“Marcel è morto per salvarmi” ha detto con quella faccia tosta; e il dolore che gli dilania il cuore, dopo che ha ascoltato quella notizia, non è minimamente paragonabile a quello che gli provocano gli innumerevoli tagli sulla mano.”

Il punto e virgola l’ho inserito per creare una pausa necessaria a rendere più scorrevole la frase dopo, più musicale – se così possiamo dire. Il mio è, naturalmente, solo un consiglio, altrimenti è modificabile in altri modi.

[-0,2] “Marcel nell’aldilà -soltanto allora-” → manca lo spazio tra i trattini brevi e le parole che contiene; inoltre, sarebbe più corretto l’uso del trattino medio/lungo (–).

[-0,1] “ad ignorare” → come segnalato nel bando, non accetto l’uso della d eufonica se la parola che segue non inizia con la medesima vocale; in questo caso, avresti dovuto scrivere ‘a ignorare’.

Questi sono gli unici ‘errori’ che ho trovato leggendo le tue drabble. Per il resto, sono grammaticalmente corrette e ben costruite. Parlando del lessico, direi che è adeguato al contesto e per nulla semplice o banale. Sai rendere ogni emozioni come si deve, dando il giusto peso alle parole.
Il tuo stile infatti è fluido, usi bene la punteggiatura e, in generale, è davvero piacevole leggere ciò che scrivi, poiché non sei acerba come scrittrice, tutt’altro. A mio modesto modo di vedere, puoi solo migliorare.
Originalità – 10/10
Le tue drabble sono pienamente introspettive; analizzi il dolore dei personaggi, ciò che hanno perso e ciò che hanno ricevuto; mostri le conseguenze di tutte le perdite che ci sono state, evidenzi come tutto ciò abbia colpito profondamente la psiche di ognuno di loro (Reiner in particolare) e non risulti mai banale nel farlo. Anche se sono scene che possiamo immaginare, o che mostrano qualcosa che abbiamo già visto/intuito, tu le rendi originali e piacevoli, facendo sì che lasciano qualcosa in chi legge. E le emozioni sono importanti, devono trasudare da ogni riga. In altre parole, punteggio pieno.
IC – 15/15
I personaggi sono dipinti in modo tale da rispettare le loro controparti originali, col pregio quindi di approfondirli e non rovinarli. Il bello delle fanfiction è, a tutti gli effetti, saper esplorare ciò che l’opera originale non ha saputo o avuto modo di sviluppare (o non ha voluto sviluppare, in certi frangenti). In questo caso, esponi personaggi che non hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie emozioni poiché apparsi poco o quasi secondari (Pieck è un esempio; o Annie, che da certi punti di vista avrebbe potuto dire di più). Ci tengo ad aggiungere che adoro il modo in cui parli di Reiner, il modo in cui lo mostri anche e soprattutto tramite gli occhi delle persone che gli sono vicine. Penso sia un personaggio che utilizzerai sempre al meglio, ovunque tu voglia collocarlo.
Trama – 10/10
La raccolta è ben fatta. Hai scelto un unico filo conduttore (le cinque fasi dell’elaborazione del lutto) e hai sviluppato il tutto con estrema chiarezza. Non è una raccolta mista o priva di qualche filo logico. Inoltre, i temi da te trattati si intrecciano a fasi alterne, esponendo ogni sentimento, ogni traccia di negazione, rabbia, contrattazione, depressione e, infine, accettazione. Mai in modo banale, ma sempre con un chiaro obiettivo in mente. Un lavoro ordinato da lodare.
Gradimento personale – 3/3
Ho adorato questa raccolta. Ho letteralmente adorato ogni drabble, ogni scena, ogni personaggio, senza mai stancarmi o annoiarmi, portandomi quindi a desiderare di leggere ancora e ancora. Questo deve fare uno scrittore, invogliare a leggere, a esplorare e capire. E dando il giusto spazio a questi personaggi, analizzandoli ed esponendo le situazioni della vita che li hanno gettati nel dolore e nella disperazione, con le dovute considerazioni e accettazioni, hai regalato una raccolta che ha saputo intrattenere – e che ha saputo dare logo giustizia, nel totale rispetto dei personaggi originali e dell’autore dell’opera. Tendo quindi a regalarti un altro punteggio pieno, nella speranza di averti come partecipante a qualche altro contest!

Tot – 52,6 punti


 
Recensione alla storia L'Altra Faccia della Luna - 10/11/20, ore 11:49
Capitolo 6: Pulcini di Avvoltoi, Carcassa di un Corvo
(✎✎✎ #1 | Recensione premio da parte di Torre di Carta) – Eccomi qui a lasciare la recensione premio. Ci ho messo tipo un mese o più, ma alla fine sono arrivata. Quindi passiamo alla recensione vera e propria, sperando di non aver scritto niente di schifoso (non credo questa recensione renderà come si deve il mio apprezzamento per questa drabble, mannaggia).
✎ (stile & lessico) Ho detto tante volte cosa penso del tuo modo di scrivere, ormai, ma qua raggiungi vette bellissime. Ho letto rispettosamente questa drabble, senza trovarvi errori, ma un lessico e una punteggiatura che scandiscono divinamente la scena da te ritratta. Ogni frase è incisiva, si potrebbero estrarre molte citazioni – macabre, okay – da questa piccola perla, e potrei citarne giusto due in particolare:
“Le grida del ragazzo arruffano le loro ali spennate, finché uno scandito crunch non cessa la nenia macabra che lui ha intessuto per loro fino ad allora.”
“Nessuno di loro cinguetta: rispettano la Morte lasciando che sia Bertholdt l’unico a starnazzare, mentre Armin lo sbocconcella pian piano, come fanno i passerotti col loro lauto pasto.”
✎ (trama) Il fatto che la drabble ripercorra il momento della morte di Bertholdt già inquieta di per sé, se poi viene descritta così… santo cielo. Non stupisce che svegliandosi Armin si ritrovi in uno stato pietoso (e con le piume di quei corvi ad attenderlo). La Morte si è preso Bertholdt, e i corvi che hanno assistito alla scena non hanno emesso un suono. Hanno assistito, quasi rispettosi della scena che gli si è parata di fronte, fin quando – come da te descritto – il Gigante Armin non ha finito di sbocconcellarlo. Terriibile… ma quasi terribilmente poetico.
✎ (ic personaggi) Una cosa è certa, ed è una cosa che si nota ancora adesso nel manga: Armin non potrà mai dimenticare il momento in cui ha mangiato Bertholdt. E neanche noi, per la miseria. Nei ricordi che ha ereditato e negli incubi che lo tormentano, quel momento è cruciale. Ha fatto una cosa terribile, qualcosa che tuttavia era necessario affinché lui stesso sopravvivesse. In questo, nelle rapide parole da te usate, è grottescamente vivo l’eco di ciò che era Bertholdt. Le grida del ragazzo, le urla di dolore mentre viene mangiato… è tutto orribile. Dal primo all’ultimo momento. Gli è stata data la morte e Armin – nella sua forma di Gigante senza intelletto – ha fatto ciò che doveva. E quei corvi tanto silenziosi quando afflitti, hanno solo assistito. Non so, è tutto così ben approfondito! Il punto di vista sono i corvi che assistono, ma è tutto intriso del dolore di Bertholdt e di quello di Armin, è quasi una rappresentazione di entrambi, sebbene siano due cose diverse, due ingiustizie senza scampo.
✎ (conclusione) Okay, quando avevo letto questa raccolta, mi ero resa conto di quanto adorassi questa drabble. Perché quindi non l’ho recensita? Ebbene, suppongo fosse la paura di non dire niente. Nel senso: è bellissima, molto bella, e proprio per questo ho avuto difficoltà a trovare le parole. Spero quindi che questa recensione renda bene l’angoscia che ho provato io stessa nel leggere questa drabble. Si può dire che questa storia sia interpretabile in vari modi, ergo mi scuserai se magari non ho colto proprio tutto, ma ne sono rimasta davvero affascinata! In ogni caso, siamo giunti al termine di questa recensione. Ho davvero adorato questa piccoletta. Bravissima!
 
Un bacione,
 
Mokochan
Recensione alla storia Duemila passi indietro - 16/09/20, ore 09:40
Capitolo 1: Duemila passi indietro

(3 – Recensione premio per aver vinto la Corsa delle 24 Ore - VIII Edizione indetta dal forum Torre di Carta)
 
Siamo giunti alla terza recensione. Questa volta, mi sposto nel fandom di Shingeki no Kyojin per prendere in esame questa tua drabble incentrata su Reiner. Ho trovato molto delicato l’utilizzo del prompt ‘mano’, poiché con questo hai analizzato per bene il rapporto di Reiner coi propri cari, le varie dinamiche che lo hanno visto in approccio con loro, partendo dalla morte di Marcel, fino ad arrivare a quella di Porco.
Conosciamo bene il personaggio di Reiner: arrivati alla parte finale, l’unico desiderio evidente del personaggio è stato quello di morire – senza mai riuscirci, tra parentesi (che sfiga, in un manga in cui crepano tutti, per una volta che uno vuole trovare la pace – e secondo me il manga finisce che neanche muore, watch me assistere a ciò con un grosso ‘lol’).
L’unica cosa che Reiner ha potuto fare è stata assistere agli eventi, cercando di imporsi in qualche modo, sia in bene che in male. Ora come ora, soprattutto, non gli restano molte opzioni. E mi piace come viene analizzato il tutto, perché rispetti ampiamenti l’IC del personaggio. E… santo cielo, c’è da dire che sei brava in questo. Nel senso che tutto ciò che ho letto di tuo mi ha colpito per il modo in cui sei fedele ai personaggi di cui scrivi, li tratteggi alla perfezione senza banalizzarli. Si vede anche che questi personaggi ti piacciono particolarmente, il che è un buon segno (non sempre sinonimo di qualità, lo so, però in questo caso si nota tanto).
Mi ha colpito tantissimo come hai chiuso la drabble: “La verità è tanto semplice quanto crudele: rispetto a chi ama, Reiner è sempre stato duemila passi indietro.”
Credo sia il tocco finale, ciò che rappresenta il personaggio del manga e la sua storia, ed è una chiusura intrisa di tristezza e – sì – anche quel tocco di amarezza che non guasta.
Quindi, che dire, un’altra ottima lettura. Ancora complimenti <3
Ora vado, alla prossima recensione! Un bacione,
 
Mokochan
 
Recensione alla storia He remembers - 21/12/18, ore 13:13
Capitolo 1: He remembers
Torre di Carta, Recensione regalo!
 
#6. Sono alla sesta recensione, oggi – sì, le sto numerando pian piano che le lascio, non farci caso. Tornando a noi, sto cercando di recensire i fandom che più mi attraggono, quindi recensisco anche te per il fandom dell’Attacco dei Giganti. Sorpresona, eh? Eh? Ma andiamo avanti, perché mi sto dilungando troppo in questo momento e non è cosa. Un po’ di serietà, insomma!
 
La storia del pelapatate. Ancora. C’è stato quel periodo in cui eravate fissate in maniera folle con quel prompt – che poi Gin abbia qualche problema e preferisca prompt del genere lo sappiamo tutti, difatti li farei usare solo a lei per punizione. Che diavolo *coff*. Proseguendo, ho apprezzato particolarmente questa ‘drabble shot’: ci mostra con chiarezza il rapporto tra Levi e Petra, sono minuscoli episodi che mettono in evidenza il loro strano rapporto, dove Levi mostra di tenere a lei più di quanto non sembri.
 
Così come Petra stessa è innamorata di lui, malgrado sia sempre incazzato, sia sempre lì a rompere le scatole, sia sempre maleducato, di malumore, scortese e pure vagamente violento. Ma ha anche dei difetti, direbbe qualcuno. Petra, che problemi hai? Ma vabbeh, passiamo avanti anche qua, che è meglio.
 
Lei che si taglia col dannato pelapatate ha in effetti un che di comico. Affronta Giganti, li tagliuzza senza farsi un graffio volteggiando per aria con l’attrezzatura per la manovra tridimensionale, poi finisce col tagliarsi con un banalissimo pelapatate – e scopriamo che forse un motivo c’è se è innamorata proprio di Levi. La mela non cade mai troppo lontana dall’albero. E Levi manco le ride in faccia, ma è lì lì. Che belli. Fanno quasi tenerezza.
 
Petra ubriaca è un’altra cosa bella da vedere, e anche tutti gli altri sebbene solo accennati. E il brindisi finale a Levi mette anche in mostra i suoi sentimenti. Ma si sa, da ubriachi si comunicherebbe pure il proprio iban, quindi che vuoi che sia quella palese dimostrazione d’amore che certamente non sfugge al nostro adorato Caporale? O Capitano, che dir si voglia – il fandom non è mai stato unito su queste cose, come con “Corpo di Ricerca”, “Legione Esplorativa”, “Rivaille” e “Levi”, anche se quest’ultimo ha ormai preso piede, perché è la forma corretta e il fandom si è adeguato. Era anche ora, eh.
 
Il finale è un’altra mazzata, l’ennesima. Praticamente il finale preferito di chiunque scriva di questa coppia – lei morta, la lettera, Levi che si danna dall’alba fino al tramonto. Pure io ho fatto un finale così, anche se non è la stessa lettera, ma un’altra, una volta tanto. E… cavolo, possiamo leggere questa cosa in mille salse diverse, eppure non cambia il sentimento di tristezza che comunica. Levi l’ha persa prima ancora che potesse nascere qualcosa tra di loro. Andata, come è accaduto alle persone che lui amava di più.
 
Le drabble sono tutte ben scritte, scorrevoli e ben strutturate. Tra queste, la mia preferita è quella del brindisi, perché evidenzia lo sguardo di Levi e la comprensione dei sentimenti che lui prova, ricambiando palesemente Petra. Scene del genere mi piacciono davvero assai. Ma assai assai. I personaggi li ho trovati ben caratterizzati, non c’è molto altro da aggiungere! Complimenti**
 
Buon Natale,
 
Mokochan