Recensioni di tonks87

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Recensione alla storia Cronache di un anno. - 02/12/16, ore 10:00
Capitolo 25: Capitolo XXV: Adventure of a lifetime.
Questa recensione sarà emotiva.
Quella tecnica (che è tutta nella mia testa) arriverà con il 24, ma per ora voglio lasciare spazio ai sentimenti, alla scrittura di pancia. Anche perché mentre leggevo questo capitolo ho provato una sensazione bellissima: NOSTALGIA. ma proprio nel senso etimologico del termine. Nostos, ritorno. Voglia di ritornare. Di ritornare a scrivere l'inizio di Kantiss e Peeta, di rileggerlo. Opportunità che tu mi hai dato adesso, quando ormai nell'Atlante K e P hanno una vita oltre questa fase iniziale. Ed è stato bello rivivere con te questi momenti iniziali, che sono stati i più dolorosi per loro due, i più complessi, ma anche i più romantici. Prima di tutto perchè c'è stato un lutto da superare. un lutto da parte di entrambi, una vita da ricucire dopo immani tragedie. C'è una bellissima canzone (visto che cronache è fatta anche da una colonna sonora meravigliosa), che s'intitola "la costruzione di un amore". Ecco sarebbe stato un titolo alternativo alla tua storia...se penso a cronache, uno dei sottofondi nella mia testa (tipo JD di Scrubs) è proprio "la costruzione di un amore, spezza le vene delle mani, mescola il sangue col sudore se te ne rimane...".
Okay cantando ho perso il filo del discorso...ah si...Leggendo questo capitolo, lasciandomi pervadere da questa situazione incredibbbbile di NOSTOS, lasciando che l'impaccio di K mi facesse sorridere, mi sono resa conto di quanto questa storia d'amore (nell'originale e nelle nostre versioni) abbia qualcosa di Atavico (oh so bene che è un termine che piace moltissssssimo a voi pisicologi!), ci entrano dentro, innescano in noi meccanismi antichi che fanno parte delle nostre radici. Perchè? e qui sul divano con il sole invernale che entra dalla finestra cerco una risposta che fatico a trovare. Forse perchè parla di dolore, prima di tutto. Di dolori che sono antichi, perchè sono dolori di morte e lutto (prima paura atavica: morte e malattia). Perchè parla della miseria di un popolo, della povertà, della difficoltà di sostentamento (seconda paura atavica). e poi perchè parla di solitudine in questi personaggi che dovrebbero essere vincitori ma sono sopravvissuti, che si portano dietro questo alone che allontana. Come per Haymitch e Johanna, in Katniss che torna al dodici senza neanche una madre, ma soprattutto in Peeta, nel suo perdere se stesso e soffrire di una solitudine interiore devastante (terza paura). Forse è per questo che la storia di Katniss e Peeta ci fa sognare. Per questo la rileggiamo con un piacere immenso, nell'originale e nelle diverse possibilità che noi abbiamo dato dopo, nell'Atlante, in Cronache e in altre bellissime storie che si trovano su questo sito. Perchè Katniss e Peeta ci insegnano e ricordano che anche queste tre paure (che sono le peggiori e le più difficili) possono essere superate. Stringendo a volte le sedie, facendo lunghi elenchi, guardando fiori ricrescere a primavera.
Perdonando se stessi e poi gli altri.
Perdonando chi purtroppo non sarà vicino a noi per vedere il dente di leone fiorire nelle avversità.
Per questo nei momenti difficili, il NOSTOS è un sentimento ben voluto. Ritorno qui, in questi 25 capitoli di cronache, nelle nostre chiacchierate complesse sullo sviscerare alcuni punti salienti, sulle mie risate davanti a questo Peeta che con difficolta accetta qualcosa di se stesso che noi diamo per scontato. In realtà quanta complessità, quante lacrime ci sono dietro il comprendere che il nostro desiderio non ha nulla di mostruoso. Ma è desiderio.
Ritorno a cronache, per ricordarmi la forza.
Ritorno da Katniss e Peeta, per ricordarmi l’amore.

Grazie.
Di tutto.

Con affetto

Vale

Ovviamente, citandoti, le mie parole sono tutte “Quisquilie, bazzecole,pinzillacchere,sciocchezzuole!”
Recensione alla storia Cronache di un anno. - 20/09/16, ore 16:33
Capitolo 23: Capitolo XXIII: Clocks (Part one).
Carissima aqa,

so di avere lo scorso in sospeso...ma ho appena finito il 23 e ho deciso di recensire subito, visto che ho del tempo libero.
Così a caldo. subito.

Allora, ho notato anche io il cambio di stile, di descrizione, di lunghezza. e ho capito bene il perchè, anche se avrei tanto voluto leggere di tutta la seduta con Aurelius. Ma so che il 24 sarà una vera goduria per me.
Lo schema sembra classico: Peeta con il cilicio e Katniss che si chiude in se stessa, che legge tutto come un'offesa personale, orgogliosa e permalosa. Ah tranquilla non sono insulti, perchè se c'è qualcuno che io comprendo al 100%, nei libri, in cronache, nell'Atlante è proprio Katniss. Per me il suo comportamento ha qualcosa di ragionevole nella sua irragionevolezza. Io mi sarei comportata esattamente così, io avrei sbattuto il telefono in faccia nello stesso modo, leggendo della fuga di Peeta anche una sorta di autocolpevolezza da martire fuori luogo. Non si è fermato a parlare con lei, a chiederle cosa provasse, se fosse offesa dal sesso estremo (che poi...dai...davvero!!!!L'ha legata e presa a pecora. Come dice Haymitch, nulla che dei normali ragazzi innamorati fanno...anche qui, ho apprezzato molto la parte di Haymitch che finalmente coglie, capisce fa il celeberrimo 2+2...sono convinta che nel 24 anche lui ci stupirà). Ha deciso da solo che quella cosa era troppo, che lui non era lui...qualcosa nella sua mente è in cortocircuito, come spesso dico io, come se ci fosse un meccanismo inceppato. Anche nell'immaginarla, nel farsi venire un'erezione, subito si blocca, si dà del malato perchè la vede a pecora! Sai cosa mi ricorda? Quei gay repressi che si punisco per aver sognato qualcuno del medesimo sesso...un comportamento contro natura. Vabbè sto vaneggiando.

Recensirò quanto prima il 22, ma avevo voglia di dirti subito quanto abbia apprezzato questo capitolo!!!!!

e intanto..be BRAVA BRAVA BRAVa...

Per qualsiasi cosa, sai dove trovarmi
scusa per la sconclusionatezza della recensione...sono i miei pensieri gettati lì, per te!

e ancora brava

con affetto
Vale
Recensione alla storia In Un Angolo - 08/09/16, ore 11:12
Capitolo 18: CAPITOLO 18
Premettiamo che questo capitolo, più o meno, lo potrei recitare a memoria, quindi beh...il mio commento non è oggettivo, ma soggettivo. Di pancia come diresti tu.
Ma possiamo con oggettività, affermare che qui ci sono due inizi. il primo, il più evidente, è quello di "carino®" di questo nomignolo che ha accompagnato lunghissimi capitoli dell'Atlante, lunghissimi pensieri di Johanna, cambiamenti sostanziale sia nella mente, ma soprattutto nel corpo. Perchè Gale è stato carino quando arrossiva, sorrideva, la salvava innumerevoli volte. Ed è così...non in tutte le storie c'è epicità, sconvolgimenti mondiali e sentimenti da far morire di diabete Romeo e Giulietta; ma esistono attimi, gesti, nomignoli che le rendono epiche. e questo è il primo inizio. il primo salvataggio della loro storia.
Poi esiste un secondo inizio, che è visto di sfuggita, con rabbia (una rabbia che porterà solo distruzione), che è quello di Effie...e di Haymitch, ovviamente. Perchè dopo averla lasciata indietro, averla lasciata nelle mani di Capitol, e quindi torturata, entrambi dovranno fare i conti con i loro sensi di colpa. Ed è una strada difficile, lastricata non di buone intenzioni, ma di cattivissime intenzioni, di rabbia e di accuse a cui nessun giudice potrà mai dare ragioni. Ed è strano che tu pubblichi questo inizio quando io ho scritto l'altro inizio, quello che avverrà più o meno dieci anni dopo questo capitolo 18, che sarà il crash definitivo tra di loro, la secchiata di acqua gelida che necessitava.

DEvo dire altro?
A parte che scrivi benissimo, che il capitolo è uno dei mie preferiti (le Ganna ti vengono così bene....) e che ti lovvo tantissimo???

tua sempre
Vale
Recensione alla storia Cronache di un anno. - 01/09/16, ore 09:38
Capitolo 21: Capitolo XXI: Bohemian rhapsody (Part one).
Carissima aqa,

perdonami il ritardo, il lavoro mi ha preso, ma questa mattina mi ritaglio del tempo e con calma ti scrivo tutto quello che ancora non ti ho detto.
Partiamo da principio. Ma che magnifica sorpresa leggere un pezzo del secondo libro, una notte del giglio chiamiamola così, giusto per restare in tema. Che poi ti dirò la mia: ho sempre trovato forzato (nell’Atlante, nei libri originali, in cronache), che loro due davanti alla possibilità effettiva di un’imminente morte non facciano l’amore. Forse la Collins avrebbe dovuto essere più esplicita, in modo da dare a noi la possibilità di rendere queste due notti belle fino in fondo; ma soprattutto per rendere ancora più veri Katniss e Peeta. L’istinto alla vita, a provare qualcosa che non sai se proverai mai, sentirlo tuo/a per almeno una volta nella vita, avrebbe dovuto per forza di cosa spingerli a fare l’amore. Ma tant’è…dobbiamo attenerci a quanto scritto e quindi ci vanno molto molto vicino, sia fisicamente che mentalmente. Mi sono appuntata due cose da dirti su questo ricordo (che mi ha fatto fangirlare come una pazzerella!). Prima di tutto già qui si vede l’indole di Peeta tra le lenzuola (come sono bon ton oggi…non temere, durerà pochissimo). Mi spiego meglio: esiste un meccanismo inconscio forse nel ragazzo del pane che tende a dominare Katniss a livello fisico. Questo non vuol dire che sia un maniaco, bastardo etc… ma che nel meccanismo della coppia (dove esiste sempre un dominatore…che brutta parola lo so…ma non trovo sinonimi), lui è già quello e lei già si lascia trasportare. È ovviamente un barlume di tutto quello che accadrà dopo e che tu descrivi benissimo nel paragrafo successivo, ma ho visto ben descritti i meccanismi. Sono precisi, già delinieati.
Piccola parentesi: il pezzo dove lui le racconta il futuro…vabbè…da sciogliersi e dargliela! E anche qui vedi, come dicevo prima…il desiderio di Peeta, il gioco di ruoli sono meccaniche biologiche e antropologiche che non mettono mai in discussione l’amore tra due persone.
Ma passiamo al giorno di febbraio, quello dove avevamo lasciato la nostra storia. Come ti scrissi e ti dissi a voce (che bello!), definisco il percorso mentale di Peeta in un solo e diretto modo: dicotomia Santa-Puttana. Mi spiego meglio. Nella sua mente la donna oggetto dell’amore esplosivo che sente dentro, non può essere una donna consapevole del proprio corpo a tal punto da volere una rapporto fisico a 360 gradi, che gode, che prova piacere anche nei modi più spinti in cui Peeta riesce ad amarla. Come se noi donne, in quanto madri, essere accoglienti (participio presente alla latina), non possiamo anche essere Puttane. È uno schema mentale, sociale e tu dovresti spiegarmelo meglio, ma in questo caso Peeta lo ricollega al depistaggio. Non sono più quello di una volta e quindi quello che provo è sbagliato. No mio caro. Quello che provi, lo provavi anche prima, solo che sei entrato nel loop.
Ad esempio, qui:-Ho sempre voglia di baciarti, di sentirti godere tra le mie braccia, di sentire il tuo sapore sulle labbra, di darti ogni volta di più. Sempre- E dove sarebbe la differenza con un uomo qualsiasi???? Nel momento in cui un uomo smette di provare questo, la storia è bella che finita, no? Eppure Peeta si impunta, legge tutto come sbagliato.
-Perché sono un pericolo, perché non è così che doveva andare, perché meriti di ricevere tutto- dicotomia Santa-Puttana, appunto. Cosa vuol dire ricevere tutto? Se fossi Haymitch direi che forse non gliene hai dato abbastanza, ma da persona seria quale dovrei essere, dico che invece non riesce a capire che nel tutto il sesso occupa un buon 80% e che le donne desiderano il sesso tanto quanto gli uomini.
Io so cosa la tua testolina ha in mente e sto zitta…ma cavolo, aqa, sta uscendo fuori un capolavoro!!! E non ti dico quanto io sia curiosa.

Spero di aver detto tutto tutto…
Intanto sempre complimenti…conoscerti è stato bellissimo.
Brava brava brava
Con affetto immenso

Vale
Recensione alla storia Cronache di un anno. - 16/07/16, ore 12:13
Capitolo 19: Capitolo XIX: Under pressure.
Carissima aqa,

sono in ritardo lo so. E indietro di un capitolo. Non me ne volere. Partendo mi sono persa via. Ma anche qui dalla Sicilia, ti leggo e ti recensisco.
Perché di questo capitolo ho delle cose da dire, e non me ne volere se sarò un filo terra-terra. Ma un argomento del genere non merita giri di parole.
Certo Peeta apre la panetteria, Peeta sente quel vuoto, quel dolore, che poi si chiama Lutto, che ha diverse fasi prima dell’accettazione definitiva.
Si inizia a parlare di questo, e la panetteria è una scusa, un espediente, perché quel dolore è sempre stato in Peeta, con Peeta…come lo è per Katniss (con l’aggravante del rapporto quasi materno con la sorella e tutte quelle belle storie di cui io e te abbiamo discusso fino alla nausea!). Ora partendo da questo episodio che scaturisce quindi il dolore del lutto (sono sempre episodi che non comprendiamo immediatamente a scaturire il lutto, lo dico per esperienza…), la risposta è naturale e assolutamente interessante.
Parliamo di lasciarsi andare al sesso, di usare forme di sottomissione dominanza che sono davvero interessanti da analizzare. Non me ne vorrai se utilizzo un parallelismo con l’Atlante, che poi rappresenta quello che io penso.
In Cronache questa necessità fisica animalesca nasce da un bisogno di Peeta e da una ricerca di Katniss di fare qualcosa per lui. Nel momento in cui Katniss si dona totalmente, Peeta si comporta da uomo, si lascia totalmente andare usando una posizione che è così naturale, ma che per educazione sociale o non so quale meccanismo intrinseco, rileghiamo ad una sfera animalesca. E c’è tutta l’urgenza, il bisogno, la necessità da parte di Peeta di sentirla sua, di aver su Katniss una sorta di controllo. Non sto parlando di nulla che sia contrario a qualsiasi diritto sociale delle donne, parlo proprio di equilibri nella coppia. E questo controllo lo fa stare bene. Lo appaga. Mi verrebbe da pensare che questo tipo di contatto e di equilibrio non può non avere ripercussioni anche sui suoi episodi…ma so che mi stupirai anche su questo.
Allo stesso modo, nell’Atlante, mentre la scoperta della pecorina (scusa ma non sapevo più come chiamarla) avviene in modo naturale, come esplorazione dei corpi, il suo upgrade (come sono fine, oggi!) invece ha l’aspetto della punizione, del dominare l’altro…tanto che lo fanno durante il periodo di litigio dovuto al ritorno della madre di Katniss. Non potendo comunicare o non volendo, il loro litigare diventa quello: sottomettersi e dominare e trovare in quello un appagamento incredibile. Tanto che, se ricordi, Katniss sporca appositamente la cucina, lasciando macchie di te sul pavimento, lascia in disordine, sbriciola per terra...
Oh quanto mi diverto a fare questi parallelismi...ma penso di aver sproloquiato abbastanza per oggi.

Come sempre sei bravissima, aqa cara.
Cronache è appassionante, ben fatto, curato e io lo adoro!

Tua
Vale

Ps: Solo norway!!!!!! Potrei essere molto gelosa e arrabbiata!!!! MOLTO.