Recensioni di Old Fashioned

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia I sette peccati capitali - 11/04/24, ore 10:23
Capitolo 5: L'Avarizia
Ciao^^
la tizia spadroneggia sul bambino di otto anni, ma alla fine arriva chi è più grosso di lei e fa la stessa cosa con lei. Poi magari arriverà chi è più grosso dell'omone e si occuperà di lui, o magari il bambino nel suo piccolo angariava i gatti... perché alla fine quella che descrivi è una catena di gente fatta tutta allo stesso modo: i più grossi spadroneggiano sui più piccoli, arraffano quel che possono e tanti saluti. Finché il meccanismo, almeno per la donna del tuo racconto, non si inceppa, e lei finisce a raccogliersi i bulbi oculari sul pavimento...
Una storia cruda e immediata: l'avidità, cari miei, porta malissimo, perché ci sarà sempre qualcuno più avido, più grosso e più cattivo di te.
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 26/03/24, ore 11:29
Capitolo 4: L'Accidia
Ciao^^
quando sento parlare Madre Teresa di Calcutta mi viene l'impulso di fare gli scongiuri.
Battute a parte, la tua protagonista esemplifica molto bene l'accidia: non fa niente, fa fare tutto agli altri, se ne sta sdraiata e basta, ad aspettare che le cose succedano.
Nulla le interessa, nulla le suscita un'emozione, si fa scorrere addosso l'esistenza, annoiata da tutto.
Peccato però che quando serve una sua azione diretta, ovvero spostarsi dal punto in cui sta per cadere il soffitto, l'accidia non la aiuti per nulla...
Finisce così, troppo apatica per provare paura, troppo schifata per provare il sollievo di essere stata "liberata" dalla fatica di vivere.
Come sempre un'ottima esemplificazione del peccato capitale, complimenti e alla prossima!
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 19/02/24, ore 09:24
Capitolo 3: La Lussuria
Ciao carissima^^
la lussuria, se vogliamo, è il più "inoffensivo" dei peccati capitali, o perlomeno lo sarebbe se la gente si limitasse a far cose in santa pace, senza prendere gente con l'inganno e senza manovrare coltelli. Tutto, se portato all'eccesso, si traasforma in negativo, e anche una sana scopata, se vogliamo anche una scopata estrema come quella che descrivi, si trasforma in qualcosa di mortifero.
Chissà, forse è proprio la moderazione che ci vogliono insegnare con la faccenda dei peccati capitali.
Hai reso la situazione molto bene: è chiaro che per parlare di lussuria ci vuole un linguaggio consono, per cui non ho trovato affatto fuori luogo le tue scelte lessicali.
Rimango in attesa del prossimo peccato, a presto!
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 14/02/24, ore 13:19
Capitolo 2: L'Invidia
Ciao^^
l'invidia consuma, cosa che hai metaforicamente mostrato con il fuoco che consuma il protagonista.
Gli altri hanno di più? Può succedere. Però se si imposta la vita sul distruggere tutti quelli che in un modo o nell'altro hanno più di noi, si finisce per vivere in una nevrosi continua, esattamente come il tuo protagonista, che non riesce a fare altro che odiare chi ha (o chi ritiene che abbia) più di lui e architettare sistemi per eliminarli.
Non è un gran vivere, in effetti.
Peccato che il karma si faccia i fatti suoi, perché una fine come quella che hai pensato tu per gli invidiosi sarebbe perfetta^^
Ciao e a presto!
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 07/02/24, ore 18:20
Capitolo 1: La Superbia
Ciao^^
che contrappasso per un superbo, che l'ultima cosa di cui ha consapevolezza sia il compatimento di un barbone.
Il superbo è proprio come l'hai descritto, tracotante, prepotente, colmo di disprezzo perché essenzialmente nessuno vale quanto lui. Il mondo è il suo parco giochi, nel quale lui si diverte senza curarsi delle sofferenze che infligge agli altri. Finché...
Finché non arriva il momento di rendersi conto che non è nè più nè meno di quelli che ha sempre disprezzato, che è di carne e sangue, che può morire, e sta morendo, nonostante tutto il grandissimo valore che pensa di avere.
Uno scritto breve ma molto incisivo, complimenti!