Recensioni per
Di illusioni e di bugie
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/08/19, ore 12:17

la mente di Saga è qualcosa di complesso, anche troppo....
lo è sempre stato, all'epoca della stesura di questa fic, e lo è anche ora, con le cose nuove uscite

fatto rimane che ciò che è stato, ha preceduto e ha causato QUELLA NOTTE ritorna, duro e pungente, ritorna sotto forma di rimorso, di spettro... ritorna a ricordare che Aiolos è sempre li, che il suo cosmo è presente...

e Saga, ne devi prendere atto

bella storia, davvero... e complimenti per come sei entrata nella psiche più incasinata del santuario

Recensore Master
29/03/12, ore 17:10

Infatti mi sembrava di aver già recensito e mi stavo già dicendo "sei talmente ammattita che hai letto, hai pensato di recensire e non lo hai fatto... ma in realtà non è così *sospirone di sollievo*.
Che dire? Come avevo sicuramente scritto nell'altra recensione... è bella da straziarmi l'anima. Un dolore immenso quello di Saga. E c'è veramente qualcosa di sadico, di crudele in quell'allucinazione. Ti strazia l'anima vedere Aiolos, dico AIOLOS così freddo, distaccato...crudele (oggi sono fissata con questa parola). Un'ombra, un incubo che perseguita Saga, che mi ricorda tantissimo, soprattutto all'inizio, uno degli eroi delle tragedie di Racine, con la mente talmente offuscata (nel loro caso dalla passione, in questo caso, dall'ambizione) da compiere aioni che vanno contro quella che è sempre stata la loro morale... Personaggi potenti che sfruttano il loro potere per soggiogasre gli altri, per far del male a chi gli impedisce di raggiungere l'obirttivo che si sono prefissati. E' così anche Saga: riveste un ruolo di spicco, è potente. Ma qualcosa va storto, qualcosa in lui si spezza quando Aiolos ricomincia a brillare più di lui. E allora uccide tutti coloro che lo ostacolano. Kanon prima, Shion poi, e infine lui, Aiolos.
Perso in questa follia, ecco l'allucinazione. Così vera, così terribile.
Mi piange l'anima, ma è bellissima. E' davvero bellissima, a mio parere. Per quanto alla fine si rimanga senza speranza, è davvero bella.
Modificata per: un erroraccio di grammatica che stranamente ho notato e perchè volevo dire che le parti di flashback, così come son descritte sono...stupende*_*
(Recensione modificata il 29/03/2012 - 05:15 pm)

Recensore Master
27/03/12, ore 21:18

_Camus_ – Di illusioni e di bugie 
Originalità 5/5 
Caratterizzazione dei personaggi originali/ IC dei personaggi preesistenti 10/10 
Grammatica 9 /10 
Stile 10/10 
Prompt 9/10 
Apprezzamento personale 4.5/5 
totale: 47.5/50 

Allora mia cara, parto anche per te dalla grammatica che in questo caso, purtroppo, è stata la vera nota dolente. 
- “Quando la penombra tornò, scorse nel vetro il riflesso di una figura alle sue spalle.” Non credo sia corretto dire “ne vetro” ma “sul vetro”. 
- “Davvero credevi che bastassero una Galaxian Explosion e un colpo di spada, a mettermi a tacere per sempre? Illuso”. 
Non “a mettermi a tacere” ma “per mettermi a tacere”. 
-“Si, davvero” sussurrò Aiolos, avvicinandosi “ sei sempre stato così debole …”. Sì va accentato in caso di affermazione. 
-“Si”. Stessa cosa. 
- “Nella stanza, nessuno: solo lui, e il caos.” Non trovo necessaria la virgola che precede la “e” in quanto, già utilizzando la congiunzione, la voce si sofferma mettendo in risalto il “solo lui”; la virgola è un di più non necessario. 
Per quanto riguarda lo stile invece sono rimasta piacevolmente sorpresa poiché il ritmo un po’ veloce, un po’ più lento, ricalca perfettamente la follia di cui dovevi trattare. Mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui si svolge inizialmente lento il dialogo tra i due e termini poi, culminando nell’atto erotico, nella follia e nella velocità dello svolgersi e del precipitare delle cose. Ho adorato in particolar modo, comunque, proprio il dialogo che mi rimanda quasi ad un’opera teatrale ed in effetti, l’idea, è molto vicina ad un’opera Shakespeariana. L’originalità è comunque massima. Non solo appunto per il dialogo che rimanda alla teatralità, all’immaginazione pura e al raffigurarsi in mente, come fosse recitata per l’appunto, tutta la scena, ma anche e soprattutto per il modo in cui sei riuscita a trattare i personaggi rendendoli vivi, ben caratterizzati e anche quasi tipologie tipiche di questo genere di opera. 
Ti ho forse spiegato a questo punto il perché del voto pieno riguardo ai personaggi ma ci tenevo anche ad aggiungere che hai svolto, in questo campo, un lavoro davvero ottimo. 
Riguardo al prompt non mi dilungherò molto poiché, come puoi ben vendere dal voto altrettanto pieno, hai rispettato pienamente la traccia e sei riuscita a rendere la follia la vera protagonista della storia. Oltre ai personaggi, che ovviamente emergono in modo delizioso, ciò che resta alla fine è proprio la follia che confonde e stordisce e che porta il lettore stesso a chiedersi a fine lettura… “Sicuro che fosse solo un sogno? E se fossi pazzo anche io perché credo che non lo fosse…?”. Insomma, in modo un po’ ridicolo tentavo di complimentarmi ancora una volta per l’alta partecipazione a cui il lettore viene sottoposto e per l’ottima riuscita dell’opera. Mi dispiace solo per la grammatica che ti ha sottratto un punto pieno poiché il tuo scritto meritava, forse, una posizione anche più alta. 
Ria-chan

Nuovo recensore
27/03/12, ore 18:11

E' un lavoro un pò difficile da seguire, non tanto per il modo in cui è scritto quanto per la scena che hai deciso di rappresentare: ciò non vuol dire che io non abbia gradito.
Non è facile tentare di addentrarsi nei meandri di una mente sconvolta (come penso sia stata quella di Saga durante gli anni del suo pontificato): tuttavia mi sembra che tu ci sia riuscita piuttosto bene.
Il passaggio dall'una all'altra personalità negli schizofrenici è dato da parole o gesti particolari, che fanno scattare un meccanismo ben preciso: nel caso della tua storia le cause fondanti di questo mutamento sono l'atteggiamento di Aiolos e la parola "debole", sia nella drabble sia nell'one shot.
Alcuni passaggi sono molto belli, a effetto, specialmente quelli nei flash back: " Nel silenzio di tomba le loro iridi si incontrano, rosso - ancora macchiato di blu - nel verde: non ricordava che Aiolos avesse gli occhi tanto grandi. Troppo grandi. Sembrano chiedergli perchè. Perchè lui, fra tutti.".Questo, tanto per fare un esempio.
Ho gradito molto anche il lessico, e lo stile. Complimenti, dunque.

Nuovo recensore
26/03/12, ore 22:34

Ohibò! Ma quando l' avevi pubblicata, la drabble? Non me n'ero accorta...
Io non saprei come definirlo, questo ...viaggio. Sì, ho trovato quantomai appropriato il sostantivo che tu stessa hai affibbiato alla tua creazione: viaggio.
Un macabro itinerario tra presente e passato, tra illusione e realtà, che per noi che lo percorriamo adesso insieme a Saga si conclude in un vicolo cieco.
E' angosciante, ma in modo diverso dagli altri tuoi scritti: questo infatti non ti lascia speranza. Nessuna luce illumina il protagonista, nemmeno un flebile spiraglio.
Saga, come tutti i pazzi che si rispettino (pur essendo diabolicamente lucido, non si può dire che non lo sia) ha delle manie di persecuzione: e la sua ha, specificatamente, un nome e una forma ben precise. Aiolos.
Interessante come, all'inizio, si percepisca bene che Saga non è Arles: difatti l'aspetto deturpato di Sagitter lo turba soprattutto perchè sa che quel male è stato lui a causarglielo.
" L' altro l'aveva - finalmente -  lasciato solo con se stesso, e tutto ciò che lui in quel momento voleva era prostrarsi ai piedi di Sagitter e chiedere perdono."
Ecco, questa frase esprime perfettamente ciò che volevo dire: all'inizio, nonostante l'atteggiamento già ostile di Aiolos, è il senso di colpa a farla da padrone, perchè Gemini ancora non si è reso conto di avere davanti solo un'immagine.
Lacrime amare salirono a pungergli gli occhi: Aiolos non avrebbe potuto sapere dell'esistenza di Kanon.
Il vero - il suo - Aiolos era morto, sepolto su una collinetta dimenticata, e non sarebbe mai tornato.
Quello doveva essere solo l'ennesimo, macabro scherzo dell'altro. Un ulteriore tentativo di distruggerlo."

Dal pezzo citato ( che è bellissimo) l'illusione cade, e inizia a farsi strada nell'animo di Saga la consapevolezza (e la rabbia) che il suo amato ricciolo è morto davvero; da quindi la colpa all'altro, il che denota che è ancora in parte cosciente.
Poi, quel "debole". Ed ecco che le due anime iniziano a sovrapporsi: il Santo, colpito in ciò che ha di più caro (l'orgoglio) da ciò che aveva di più caro (Aiolos), inizia inesorabilmente a sbiadire e a far posto al Demone.
Più questi emerge, più l'arciere assume connotati ancora più orripilanti, perchè visti dagli occhi di quella parte di Saga che in fondo (ma nemmeno tanto) l'ha sempre odiato; e allora, naturale che la violenza sessuale diventi l'arma ideale per disfare l'onore del tanto detestato nemico che quel giorno gli portò via tutto, senza volerlo.
( Non è facile veder Saga sorridere: e da oggi, che fra i suoi capelli già avanza un'ombra di grigio, lo sarà ancora meno... Bella!!)
Nel pieno della "loro" follia, nè Saga nè Arles riescono a comprendere che Aiolos è solo la proiezione dei loro incubi: il primo all'inizio lo crede reale, poi un attacco del suo doppio, il secondo invece vede in lui solo un nemico da sottomettere, non importa chi o cosa sia.
" Aveva le narici sature di odore di morte e gli occhi pieni di immagini lontane, confuse: per un solo istante gli parve di essere tornato indietro nel tempo, quando i suoi capelli erano ancora biondi e gli occhi di Aiolos lo benedivano con la loro risata verde smeraldo."
Meraviglioso come, nell'apice del caos, si intraveda un tenue barlume del Saga che fu, e che questo si manifesti un momento prima di tornare, dolorosamente, alla realtà.
Io ti faccio i miei complimenti: per carità, de gustibus non disputandum est ( o giù di lì) ma secondo me col tuo modo di scrivere e di affrontare la narrazione hai il potere di trasformare in cose belle tutti gli argomenti che tocchi, a differenza di tanti altri.
Il premio giuria te lo sei proprio meritato!