Recensioni per
La Casa Storta
di TwinStar

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Matteo
20/04/07, ore 22:58

"Niente. Ti aspetto". Non so, forse per una recensione bisognerebbe sviluppare un discorso coerente partendo dal principio, ma mi è impossibile non spendere subito almeno due parole su questo finale che secondo me ha l'effetto di una vera e propria mazzata. E' una conclusione perfetta e potentissima. Dopo capitoli su capitoli incentrati sul dinamismo (almeno la parte narrativa, quella delle filastrocche merita un discorso a sé stante) è quasi traumatico essere buttati a forza nella realtà quotidiana di Sirius, che è fatta di questo: niente. C'è solo l'attesa di rivedere la persona che ama, l’attesa di poter stare con lui. Bastano soltanto 3 parole e l’immagine di Sirius che stringe a sé la persona amata, con quella urgenza di chi ha paura di doverla perdere di nuovo (e il Velo purtroppo non è molto lontano) per rendere tutto così reale e terribile.

Fatta qyesta premessa... ho adorato subito il titolo perché è lo stesso del mio romanzo preferito di Agatha Christie, dove in modo simile si gioca con il contrasto tra quella che dovrebbe essere una giocosa filastrocca per bambini e l’orrore della realtà che in essa si nasconde, ovvero una casa in cui si incarna la follia. Questa delle filastrocche è stata un’ottima idea, perché introduce un altro rapporto oltre a quello tra Sirius e Remus. Quello tra Sirius e la casa. Un rapporto che sembra ormai sfiorare la follia, come può in fondo davvero portare il passare giornate su giornate rinchiusi in una casa legata solo a ricordi orribili… ecco, dopo anni e anni rinchiuso in una prigione… dopo essersi quasi illusi di essere liberi… di nuovo in carcere… e nel posto peggiore, là dove i ricordi di un’infanzia negata sono più forti. Là dove si è costretti a confrontarsi con il marcio che della propria famiglia è anche in se stessi. Come se non bastassero gli altri ricordi (come quella coscienza che “nemmeno occorre, se non si riesce a salvare chi si ama”). E’ una situazione che se non porta alla follia è comprensibile porti come minimo allo “straniamento”. Ed è quello che rendono le filastrocche, muovendosi tra sogno e realtà. Ma proprio per questo la loro realtà diventa così attuale e terribile solo nel momento in cui Sirius pronuncia quelle 3 parole… e il peso di tutte le immagini precedenti ricade con una forza impressionante sul lettore.

E così a “salvarlo” sembrerebbe ci sia Remus. Anche se il loro rapporto è tutto fuorchè semplice. Ma andiamo con ordine. Da parte mia mi è stato impossibile non provare simpatia per Sirius, con tutti i suoi “cazzo” di irritazione e di impazienza o i suoi “mi sento un coglione”. XD Ma non è solo questo. Vederlo mentre si vorrebbe sotterrare dopo essersi lasciato scappare quel “mi piaci”. Vederlo così innamorato di Remus, in tutto, fino a rinunciare anche al ruolo di attivo. E’ una situazione triste, tristissima, e forse non è nemmeno molto dignitosa, ma non riesco a non essere felice per lui, per il fatto di amare qualcuno fino a questo punto. Per il fatto di avere ancora qualcosa di così bello a dare un senso alla sua vita. Lo so che pare strano parlare di amore per una fanfic che si presenta come una PWP, ma se me lo chiedessero direi questo, che la tua fanfic parla di amore e, come detto prima, di solitudine. Oh, è un amore malato. Storto. Questo è fuori discussione. Sono due persone disperate ed è difficile dire come sarebbe tra loro se non avessero entrambi la propria “malattia”. Ma per me resta classificabile come amore.

E a proposito di persone malate mi rendo conto di non aver detto ancora niente di Remus. L’ho trovato caratterizzato in modo estremamente interessante. Siamo lontanissimi dal personaggio “femmineo” che imperversa nel mondo nelle fanfic. Che poi neanche il Remus di fine HP6 ispira molta virilità… ma questo che vediamo non è il Remus AGLI OCCHI DI HARRY. O di chiunque altro che non sia Sirius. E’ un personaggio misterioso e complesso… e non certo solo perché il narratore è Sirius. Remus, che non sembra poter essere compreso a fondo nemmeno dalla persona che ama e che lo ama. Forse è un enigma anche per se stesso. Ma c’è una cosa che mi sembra chiara: che Sirius è l’unica persona con cui può essere sempre se stesso, chiunque egli sia. Forse una bestia, un uomo violento che grazie alla propria freddezza se volesse sarebbe capace di crudeltà molto più efferate di quelle di un qualsiasi mangiamorte… forse solo una persona sola (o storta?) che vuole amare ed essere amata, a maggior ragione perché non riesce ad amarsi… ma probabilmente sono entrambe le cose in maniera diversa. E pazienza se per una situazione impossibile (chi accetterebbe mai la loro relazione? Come potrebbero vivere insieme come coppia? Che futuro potrebbero mai avere? Ma poi, ci riuscirebbero pur essendo degli amanti “storti”?) devono consumare tutto il loro amore solo in questi sfrenati momenti di sesso senza respiro. Momenti che sono descritti tutti in modo superbo. Si vede che in questi anni sei migliorata tantissimo nella capacità di descrivere senza mai annoiare, senza contare che scrivere di sesso è ancora più difficile del resto.

E concludo ringraziandoti anche per questa fanfic, rimani sempre una scrittrice eccezionale e… basta, i complimenti sono noiosi. ù_ù Al massimo ne parleremo ancora in separata sede.^^ Ciao e ancora grazie di tutto.

Nuovo recensore
20/11/06, ore 01:14

Era un pezzo che nn venivo su questo sito, sono venuta per la storia di una amica che sapevo di trovare qui e mi sono molto sorpresa di trovare non 1 ma ben 2 tue nuove storie, credevo che avessi ormai abbandonato la coppia definitivamente (o quasi) lasciandoci orfani della tua meravigliosa e geniale capacità di narrare, inventare, di farci commuovere, (si devo ammetterlo, anche un po' sconvolgere) sei poetica, sei furiosa e nello stesso tempo riesci a narrare con molta calma, senza lasciare nulla al caso, descrivendo ogni minimo particolare, ogni pensiero, ogni parola, ed ognuna di queste cose è una piccola goccia indispensabile per formare un magnifico lago calmo in superficie (come i nostri personaggi) che nasconde chissà che cosa al suo interno(come le loro paure, le loro menti turbate, le loro angosce).
Ho solo una domanda che mi preme farti da molto: ma perchè li tratti così male? Loro sono così così... insomma già sono sfigati, poi li tratti male anche tu! XD leggeremo una tua fic che finirà bene? si lo so che tutti te lo chiedono, io mi unisco semplicemente al coro, e l'altra domanda è: finirai/riprenderai in mano le fic che hai lasciato senza conclusione? (altra domanda che ti fanno tutti, spero che a furia di chiedertelo esaudirai i nostri desideri *sguardo da cucciola smarrita*) ora che so che sei tornata riprenderò magari a passare per di qua più regolarmente giusto per vedere a che punto sei e se hai scritto qualcosa di nuovo.
Continua a scrivere così (ma anche meno cupo) non farti più venire crisi d'ispirazione.un abbraccio Geo

Recensore Junior
14/11/06, ore 20:57

adoro le nursery rhymes, adoro le tue storie... ancora una volta complimenti. *baci* Lem

Recensore Junior
07/11/06, ore 20:39

Ciao Sorellina!
Ed eccomi qui, dopo varie insistenze (forse due volte XD) sono pronta a togliermi l’anima e a leggerla per dirti come mi ha coinvolta la tua storia, questa splendida storia.
Divido la recensione in parti così forse (leggasi io ci provo, se non ci riesco chiedo già venia) risulterà sensata e comprensibile.
Pronti? Via! XD

La filastrocca del mattino. Allora, o io sono un’idiota, o l’ubriaco fradicio che si aggira per la casa vuota è Sirius. Visto che non mi reputo un’idiota, e spero vivamente di non esserlo, è Sirius che apre questa storia dimostrando tutta la sua solitudine a Grimmuld Place, che beve solo perché nessuno lo può vedere, che viene scernito dalla notte. Il suo stato d’animo è inquietante, ti prende veramente. Mi ricorda quello che ho sentito io una volta (anche se non ero ubriaca, specifico) ed è stato reso molto, molto bene. Molto efficace anche la riflessione Storta, che accenna ovviamente al fatto che lui non è attratto dalle donne come sarebbe “giusto” ma da Remus (e diciamolo pure che non c’è nulla di sbagliato, anzi! Sono perfetti insieme **). “Ombra nera a liquefarsi in un’oscurità d’inchiostro” questa però è la frase che più mi è piaciuta di tutto il capitolo. È poetica e mi ha colpita, credo non la dimenticherò.

Introduzione. Inizialmente pensavo che Remus fosse trasformato in licantropo e rimasto sotto sembianze umane per via di una qualche pozione data la foga e la voglia di mordere e graffiare. Mi sono accorta solo nei capitoli successive che non era così. Ma questo mi ha un po’ confusa ma non stupita visto che ormai ho imparato a conoscerti. Ora capisco perchè in chat dicevi che Remus era bastardo e mi trovo a concordare. Anche se inizialmente non lo sembra. Cioè, sembra normale quando dice a Sirius che non era mai stato in quella stanza e poi invece lo sbatte al muro (fatto bene Remus! Devi farti Sirius UU) e ci mette una foga niente male. Anche se non mi sembra che a Sirius dispiaccia molto, checchè ne dica lui. Che poi si distrae perché ripensa al fatto che Harry poteva essere ancora sveglio, ma dico io, dove ha il cervello? Hai Remus lì e pensi al moccioso? No, è proprio fuori. Se non si fosse capito mi piace questo Remus bastardo. ^^

Filastrocca del Mezzodì. Questo invece è Remus. È lui che racconta. È lui che si sente al sicuro in quella casa. A dispetto dell’odio che Sirius nutre per quel luogo Remus è tranquillo lì, anche se quando guarda il Gramo d’argento non mi è sembrato completamente a suo agio, o forse me lo sono solo immaginato? In questa parte si vede la preoccupazione e l’agitazione che lo opprimono. Lui riesce addirittura a sentire il gocciolio del rubinetto che sarà chissà quanto lontano e teme che tutti li sentano. Com’è vero che l’ansia acuisce i sensi. Scatti per il minimo sibilo e questo non va bene, nono, loro devono stare tranquilli e lasciati in pace per fare quello che devono fare. Ma forse è proprio quest’ansia che ha reso Remus così vorace nel capitolo prima.

Strofa e Ponte. La prima parte di questo capitolo è tuta un gioco. Un prendere e un lasciare. Sirius vuole di più, ci prova e Remus lo allontana e succede ancora e ancora. Finché non viene la tanta sospirata proposta (sospirata e desiderata da me, anche se mi sento di dire che anche loro sono felici di ciò UU). Mi è piaciuto il particolare gioco che attui con la fusione della prima volta e di quello che stava veramente succedendo. Sirius che vorrebbe guardare la porta per vedere se per un qualche caso c’è James dietro a chiedergli di lasciare stare Remus. Il suo confondere il passato ed il presente ha reso l’atmosfera magica, quasi fosse un sogno irreale. Un’ambientazione perfetta per la storia e l’ha resa ancora più bella. Poi devo dirti che la risposta di Remus a James mi è piaciuta troppo, davvero. Questa deve essere Lorelei ed è venuta benissimo. Adoro che Remus venga trattato da uomo, da bastardo e non come una femminuccia. Adoro quando lo descrivi così, perché è reale, tangibile e non lo scambierei per tutte le pucciosità del mondo (e sai quanto mi piacciono le pucciosità e le romanticherie). E anche in questo capitolo ho trovato un passaggio che mi è rimasto impresso, la risposta ad un’affermazione avvenuta anni prima “Ma anche noi siamo sbagliati. Ci completiamo a vicenda nelle rispettive storture.” Non so dirti se mi ha colpita perché, appunto, risponde all’è sbagliato di un Remus ragazzino (che per di più lo dice ridendo quindi non credo proprio fosse contrario a questa cosa UU) o perché mi fa sentire così giusta la loro coppia. Sono perfetti insieme perché si completano nelle loro storture, non raddrizzano le storture, le completano e questo mi piace. Mi piace proprio tanto.

Filastrocca dell’Ora di Merenda. Questa filastrocca nel mezzo io l’ho interpretata in un modo differente. Ora, premesso questo, non volermene se non è così che l’hai pensata. Io ci vedo Remus (a meno che, all’improvviso, a Sirius siano spuntate un paio di zanne o.O), un Remus che ha perso Sirius. Sì, io questa parte la vedo così, perché continui a ripetere fuoco dandomi una sensazione di calore, ma anche di paura di bruciare, un fuoco che implica qualcosa di Storto. Perché il passato ed il presente si uniscono davanti a quel camino nero, perché vede il rosso e l’oro dei ricordi felici, perché protende il braccio a quei colori per poi ritirarlo, perché prova dolore nonostante ne sia avvezzo. Perché dice che la mente non serve se non si riesce a salvare chi si ama, perché il mondo è morto. Una sfilza di motivi per spiegarti quello che ho visto. Comunque di questa parte la cosa che mi è piaciuta di più è stata la continua ripetizione di Fuoco e Storto. Sembrava una nenia di sottofondo, qualcosa che mi ha accompagnata per tutto il tempo della lettura. Un artificio retorico ben costruito e pregnante. Bravissima! ^^

Ritornello. Qui sei stata cattiva, sadica, geniale, magnifica, splendida… non so quasi come definirti. Qui Remus è veramente bastardo anche se magari a qualcuno può non sembrare. Cioè, prende la mano di Sirius per farglielo sentire e farlo sentire colpevole di non esserselo fatto venire duro e poi gli dice non è colpa tua. Bastardo dentro è dire poco. L’ha umiliato tantissimo, infatti non mi ha stupito la reazione di Sirius. E il bello è che lui non l’ha osservato, ha presupposto fosse basito, ma io ho come l’impressione che potesse stare sorridendo. Te lo giuro, me lo vedo lì che sorride beato mentre gli guarda il culo per poi dirgli “ma sei proprio sicuro?” e Sirius che lo incoraggia. Forse sono cinica io, ma la vedo così bene la scena ** uuuh, quanto mi piace! XD E poi l’altra cosa che mi piace molto (ma sinceramente non c’è NIENTE che NON mi piaccia) è la reazione di Sirius quando capisce che Remus è alquanto esperto in queste cose (la cara Ninfadora, a buon intenditrice niente parole ^_-) che si va a vantare di averlo passionale e una furia anziché dolce e gentile (ma io continuo ad apprezzarlo anche puccioso se viene trattato come un uomo) com’è con Ninfadora. E poi quel “mi piaci” e il “Davvero? deliziato” mi hanno fatto innamorare ** come il “voglio un bacio” cavoli Remus riempilo di baci e basta! Invece prima di iniziare viene bloccato dalla passeggiata notturna delle ragazza. Uffa, ma tenervela vi costa tanto? XD In compenso però dopo la storia prosegue con quella foga incredibile che lo caratterizzava nel primo capitolo, sembra tornato il lupo che mi aveva confusa. Per concludere ovviamente non potevi scegliere scena migliore: Sirius che vuole urlare e invece si trova a gustare la mano di Remus, che effetto! **

Filastrocca della Sera. Questo è il proseguo di prima. Cioè c’è sempre Remus che ripensa al suo Sirius morto. (eh, altro che Ninfadora, è Sirius che vuoi e che hai sempre voluto!) Più triste e malinconica, il nascondere la vista del cono di luce mi fa pensare al tentativo di nascondere qualcosa di evidente come, appunto, la morte.

Conclusione. Questa conclusione è più dolce, certo non in modo esagerato, ma io la vedo dolce (o magari è il mio lato romantico che ci deve per forza vedere la dolcezza perché altrimenti non è felice e nessuno vuole che io non sia felice, giusto? XD). Chissene frega che Remus finga solo di dormire? Chissene importa se di solito fuggiva a costo di andarsene in giro nudo (XDD c’ho riso mezz’ora buona)? Lui è lì, tra le sue braccia, goditelo invece di dire che ti da fastidio!! Ma tanto per me è e resta dolce. Il pensiero del lupo con un solo compagno per sempre… pura poesia per le mie orecchie, che poi Sirius dica che sono stronzate non mi interessa. XD Ma visto che insisto sulla via del dolce parliamo anche del finale. “Sei mio, adesso…” “Lo sono sempre stato.” “Cosa fai tutto il giorno chiuso qui dentro?” “Niente. Ti aspetto.” Riporto queste Quattro frasi perchè a riportarle tutte passavo giorni e giorni senza contare che questa recensione è un travaglio di più di quattro ore (Ana può confermare). Quelle quattro frasi sono il groppo in gola che mi rende difficile recensire questa meraviglia, ma tu volevi il temino e temino fu! XD Comunque non dirmi che non è dolce, perché non ti credo (e fu così che Mary uccise Chii XDD). Può essere un’amore Storto di due persone Storte, ma è l’amore più bello che esista. Sono fatti per stare insieme e nessuno lo può negare. Magari la risposta di Sirius è buttata lì a casaccio, ma sono convinta che le cose lasciate a casaccio siano le migliori, le più vere e sincere.

Filastrocca della Notte (Epitaffio). Ed eccoci alla vera conclusione. Alla casa assassina e Storta che nasconde il marciume dei Black. Se la finivi diversamente non eri più tu. È perfetta come fine, sublime. Resto dell’idea che sia Remus che pensa a Sirius morto, ovviamente. Spero che non ti secchi! ^^

Bene, il travaglio è finito ed ora che ho partorito questo bel bambino spero che sia di tuo gradimento. ^^
Adesso traggo le mie conclusioni generali. La storia mi è piaciuta PWP o non PWP anche perché io ci ho visto qualcosa sotto, non una vera trama, ma sotto c’era qualcosa. Il tuo stile è sempre impeccabile, riesci a trasmettere molto al lettore e a farlo emozionare.
Come sempre rinnovo i miei complimenti alla tua persona, o venerabile maestra Jady e mia adorata sorellina (no, non sto cercando di ottenere un deformed dei pucci! XD) e mi auguro vivamente di leggere un’altra tua meraviglia.
Tanti tanti tanti complimenti
Un bacione
Chii

Luz79
04/11/06, ore 21:47

Cara Twinstar, sono stata indecisa fino all'ultimo se leggere questa tua nuova opera o meno. Sai quanto mi piaccia quello che scrivi, ma la mia povera sanità mentale aborre le storie troppo crude e ciniche. Adoro il Sirius giovane, malandrino, tormanetato e complicato (soprattutto il tuo), ma tollero poco (quasi per niente) il Sirius dopo Azkaban. Ho la fott....ma convinzione che il tempo rovini le persone e preferisco decisamente tenere lo sguardo sulla giovinezza e sulla spensieratezza. Sto divagando, scusa! Alla fine l'ho letta e devo dirti che è meravigliosamente terrificante! E' scritta divinamente e ti porta davvero in un universo 'storto' e ambiguo. (E' talmente reale che non riesco a sopportarlo... Twin è meglio la fantasia , quella dei fiori e dei principi azzurri!) Dici di averla creata in un periodo di incaz...ra e penso che sia meraviglioso che tu riesca a far emergere con ciò che scrivi tutti i tuoi sentimenti di rabbia e frustrazione. Che modo super utile e produttivo di canalizzare le emozioni... tu scrivi, io sono in grado solo di spaccare. (Ucciderò qualcuno prima o poi e ne ho la consapevolezza!) La tua storia mi ha fatto rivivere la fine del film 'Ricordati di me'. Tutti si alzavano dal cinema, come se niente fosse, mentre io piangevo come una disperata augurandomi di non arrivare mai ad essere così vuota e priva di speranze e illusioni. Avevo preso le mani del mio ragazzo e gli avevo fatto giurare che non ci saremmo mai ridotti così e per fortuna non è ancora avvenuto! (Hai notato quell'ancora da maniaca depressiva!) Sto divagando nuovamente... Ovviamente la parte che mi è piaciuta di più è stata quella dei ricordi nella 'strofa e ponte'... è così evidente il mio amore per i malandrini! TwinStar scusa se non è la recensione che avresti voluto ricevere, ma è l'unica che il mio io 'storto' ha saputo dare alla tua storia 'storta'! Ti mando un bacio e ti consiglio vivamente di non smettere mai di scrivere!

Recensore Junior
03/11/06, ore 19:29

Questa non è una PWP.
Questa fic è gonfia d'amore e di significati sconvolgenti dalla prima all'ultima parola.

Mi hai turbato, davvero. Ho letto questa fic due volte, la prima volta febbrilmente, quasi impaziente di giungere alla conclusione. La seconda volta l'ho letta cogliendone il senso più profondo, ciò che mi ha subito catturato e che mi ha già reso consapevole che questa lettura non si cancellerà facilmente dalla mia testa.
Un po' come tutto quello che scrivi.
E' meravigliosa e terribile, un po' come una tempesta. C'è qualcosa di così marcato nel tuo stile, qualcosa che scava in profondità e che non lascia neanche il tempo di respirare. Non è una critica, è un complimento. E'una fic di una bellezza sconvolgente, in cui non sono le immagini ad essere protagoniste, ma le loro spoglie esanimi. Sembra quasi che tutto sia oscurato dalla paura della perdita, dal terrore di amare senza essere ricambiati, dall'amare senza avere certezza di chi si ha effettivamente davanti.
Questo è il tuo Sirius: un Sirius che disperatamemte, ama, cerca, ama, cerca e non sa nemmeno lui cosa. Forse un Remus adolescente che ormai non esiste più e che attualmente è logorato dalla bestia che alberga in lui. Cerca in lui un'umanità che riesce a percepire solo in rari sprazzi fasulli. Perché il tuo Remus non è sincero, è davvero malato e mente. Nei gesti, nelle parole, negli sguardi. Le sue careze sembrano dolci, ma poi diventano feroci, fameliche, dilaniano l'anima e il corpo di Sirius.
Il tuo Sirius invece è sempre così umano. Hai dato ampio spazio alle sue sensazioni e mi è piaciuta da morire la sua umanizzazione durante la lemon. Il suo "cazzo, cazzo, cazzo se fa male" è così maledettamente vero. Sei magnifica, sul serio. Dalle tue prime fic hai ottenuto dei miglioramenti così palesi. Lo stile si fa sempre più preciso, dettagliato, attento sia ai dettagli esterni che a quelli interni.
E poi, la durezza del linguaggio, la ferocia delle azioni. E tutto scorre così bene, è una lettura straordinariamente intensa. E' un contesto altamente erotico. La crudezza delle sensazioni, la vacuità del rapporto, la brutalità animale della penetrazione. Le tue parole sanno sempre turbare e emozionare.
Io non so come fai. Anche le filastrocche sono eccezionali, seppure a volte suia stata costretta a leggerle più volte per capirle bene (io e la filastrocca non siamo mai andate a nozze!). Che dire? Tanti complimenti.
Mi scuso per la recensione confusa, ma giuro che l'ho scritta un istante dopo la lettura e mi auguro tu ne colga comunque la sincerità e tutta la mia ammirazione. Sono stata poco lucida, lo so, ma questo è l'effetto che mi danno tutte le tue fic.
Bravissima.

Hazel

Recensore Junior
03/11/06, ore 18:43

Prima cosa che mi viene in mente?
Perchè diamine non hai ancora ricevuto recensioni????
Allora dico: basta! Volevo recensirti con più calma ma quello zero (che poi è diventato uno e via dicendo... Io e Ny sempre in coppia!) gridava vendetta!

Confermo la tua nevrastenia di questi giorni a scriver questo capolavoro che pareva la tela di Penelope!
Mi mandavi un pezzo che gradivo particolarmente e poi me lo rimandavi cambiato e sulle prime rimanevo basita, giuro, ma comunque i tuoi cambiamenti non sono mai stati in peggio, quindi ho abbozzato e ho fatto finta di nulla (come con i pazzi, sai! XDDDD) ed alla fine hai tirato fuori dal tuo famoso cilindro l'ennesimo bellissimo lavoro.
Non conta che tu l'abbia scritto in due giorni di getto.
L'hai fatto sotto l'influsso di un demone particolarmente creativo e quindi ben venga questo demone, tanto di cappello!
Questo lavoro è particolarmente difficile da commentare, ha ragione Ny, perchè è uno sfogo molto amaro e l'amarezza lascia quella sensazione di incapacità nell'esprimere quello che così chiaramente hai già fatto tu. Ma proviamoci, dai, al limite scriverò una genialità, come al solito! XDDD

L'amarezza di Sirius, il disincanto, si colgono subito ai primi cenni: Sa che ci sarebbero altre cose da fare, che non seguire Remus per far sesso, ma non lo fa perchè il tempo è già come esaurito, perchè nulla di quello che potrebbe fare lo aiuterà a ritrovarsi, come invece queste sessioni di sesso selvaggio fanno. Lo inseriscono in uno spazio e in un tempo a lui familiare. Uno spazio che può riconoscere, un tempo che lo rimanda a l'unico che abbia in fondo conosciuto. Quello dei Malandrini. Poco importa che non vi è amore (non amore con la A maiuscola, comunque. Un amore Storto, possiamo dire, se mi passi la banalità), non è esattamente quello che cerca Sirius. Sembra cercare di riafferrare e riappropriarsi del passato che gli hanno rubato, ed il suo passato oramai è solo in Remus. Un Remus che è andato avanti, all'apparenza. Un Remus che si è fatto una vita, ma che a pensarci bene è una vita tesa al passato. Una vita storta più di quella di Sirius, l'unico che possa liberare la bestia e accettarla ed amarla a modo suo. La valvola di sfogo alla sua bestialità. Con lui non finge, non è quello che gli altri si aspettano, è semplicemente lui, nella sua totalità, è il lato oscuro, mai domato. E' egoismo puro celato quasi meccanicamente da false premure, da falsi sentimenti.
Troppo tempo ha dovuto farlo per non rimanergli attaccato quel suo modo d'essere tutto apparenza.
Sirius ha il sapore dell'agonia.
Un agonia che anche lui percepisce.
Che cerca, quasi.
Un rapporto, quello con Remus che non lo soddisfa.
Non può riappropiarsi di un passato proprio perchè è passato e lui è rimasto incastrato troppo a lungo in un non tempo che anche se non fisicamente l'ha comunque ucciso.
Ma anche se non lo soddisfa lo cerca come qualcosa di vitale e importantissimo.
Come l'ultimo urlo di vita.
Come un utimo grido rabbioso contro la vita.
Sirius morente comunque lotta, comunque pretende, comunque arde, comunque ama.
Remus vivo galleggia sull'esistenza come un turacciolo.
Remus sopravvive, come ha sempre fatto.

Una parola sulla tua scena di sesso: splendida, vivida e angosciante. Non posso farti un panegirico su questa, ma devo dirti, senza ombra di dubbio che la scelta delle parole, il tuo modo di scrivere la rendono una delle scene di sesso più belle che abbia mai letto. Alla faccia di chi dice che bisogna far esperienza per scriverne!

Ed un'altra parola per le tue SM: asettiche e martellanti e terribilmente amare.
Non c'è niente di consolante nella stortura delle loro vite.
Niente che sollevi, noi poveri lettori da questo bagno di desolazione.
Come si possono commentare le tue SM???
Non si possono commentare, si devono prendere così come sono: immagini in bianco e nero, in seppia, polverose e decadenti. Un incubo labirintico che ricorda i lavori di Esher. Quindi belle nella loro semplice lettura.

E dopo tutto ciò mi ritiro in buon ordine, certa di aver detto un mucchio di genialità!
(Ed è tanto, giuro! XDDD)
Ogni giorno che passa mi ritengo fortunata di poter leggere le tue creazioni in anteprima e di sapere, che ogni tuo lavoro, ha una passione che si traduce in ogni cosa che scrivi.
Bravissima e non smettere mai!
Alexia.

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:54

Epitaffio è la parola perfetta.
Le ultime due righe mi piacciono più di tutte, insieme alla sensazione che per "l'uomo Storto" spegnere il cervello abbandonandosi all'oblio sia cocentissima sconfitta. Un pò gli sta bene e un pò mi lascia un sentore acre in bocca e va bene così, perchè non poteva esserci finale più adatto.
Ne sono uscita viva (sparando immagino una pletora immensa di stupidagini immonde), un pò "storta", ma ancora intera.
Ti direi: Per favore la prossima volta scrivi una cosina leggera leggera che non mi annichilisca del tutto, se no non ti commento più.
Te lo direi, ma sarei "ipocrita", quindi scrivine quante ne vuoi, solo abbi la pietà di lasciarmi prima ripigliar fiato XD

Ny

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:50
Cap. 8:

Oddio... basta, la devo finire di incavolarmi a turno con questi due.
Che sono talmente "stroti" che forse nemmeno in due riescono a restare in equilibrio, che non si piacciono, non si amano, non si vogliono e se si vogliono è nell'esasperare ognuno ciò che di apparentemente normale c'è nell'altro con l'intento di distruggerlo. Come Sirius cui, per carità, mica va bene il Remus "apparentemente" sedato e tranquillo che gli riposa in braccio. E non che non lo capisca, data anche la "fasullagine" di Remus... ma indietro non si torna e non è che se stai con i "bambini" ti ritrovi. Per ritrovarti, Sirius mio, prima dovresti almeno sapere esattamente chi eri, a parte che la cenere è cenere e indietro non si torna mai.
Ma per non amarsi, non volersi e non accettarsi a vicenda caspita se sono "agganciati" l'uno all'altro. Annodati, ritorti, incastrati a morte.
Sfido che non sapevi come districarli nemmeno materialmente...
E mi fanno infuriare o dispiacere. Ancora non ho deciso cosa prevale e perchè poi me la piglio tanto, cosa vorrei che facessero di diverso.
Anche questo però è indice di vividezza. I personaggi vivi, come le persone vere, fanno cose che ti urtano il sistema nervoso, non sono e non possono essere come li vorresti e anche per questo spesso le si ama.

Ny

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:39

Andiamo sempre peggio XDDDD
Le immagini si fanno sempre più belle, azzeccate, vive, perfino poetiche (tutti i pezzi in corsivo hanno una buona dose di poesia che controbilancia - se consciamente o no lo sai solo tu, Mary - la crudezza del resto del racconto).
Il commento si fa sempre più difficile.
Non è davvero cattiva volontà da lettrice pigra, è che mi sembra così superfluo ogni rigo che potrei scrivere.
Non è che se nessuno l'avesse mai detto o scritto un Van Gogh (tanto per fare un esempio, dato che m'hai ricordato la sua notte stellata, ma anche alcuni suoi amarissimi autoritratti) diventerebbe meno bello, intenso o pregevole.
Non mi arrendo, ma ci vado vicina. Uffa!

Ny

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:34
Cap. 6:

Sul "Mi piaci" sul bacetto non mi pronuncio oltre, ho già dato e poi ormai ogni mia convinzione vacilla.
Ma questo racconto ha la testarda tendenza a farmi una certa dose di male.
Mica lo so il perchè, forse è la stupida crocerossina che ho dentro e che ogni tanto vien fuori a tradimento.
Ma non riesco a non pensare a come deve essere essere soli, essere uno, anche nel momento esatto in cui si dovrebbe essere due (a prescindere dall'amore. Anche solo per furia e sete avida). Soli anche nel preciso istante in cui si prova la massima sensazione di possesso, constatando come il nostro solo esistere marchi i limiti e le catene dell'essere altrui.
Ciò detto mi incaponisco di nuovo, ma questa volta contro Sirius.
Mi da rabbia e nemmeno so spiegarti a parole perchè.
Dio, che voglia di scuoterlo fino a fargli sbattere i denti!
Ma è stato libero mai, anche solo per un attimo, questo Sirius, perfino prima di Azkaban?

Ny che passa ringhiante al prossimo capitolo.

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:27

Questo era il pezzetto che mi puzzava di "Velo" lontano un miglio.
Uno dei miei pezzi preferiti nella sua interezza.
Le vampe che riecheggiano i colori di una certa Casa di Hogwarts, mi fanno impazzire. Ma come diavolo fai a infilare suggestioni così?
Per il resto, ora che rileggo sull'onda della rabbia (no, bugia, anche prima a dire il vero) devo dire che non amo molto quest'uomo "Storto" che non ha il coraggio di bruciare, nemmeno nel ricordo di chi sempre ha arso la vita troppo intensamente.
Mi verrebbe voglia di assumere un'aria biecamente alla Piton (braccia incrociate sul petto, sopracciglia inarcate e sorrisetto sghembo e irrisorio a solcare il viso) e mormorargli: "Pazienta... prima o poi ti passa...".
Ma infierire sarebbe una vittoria di Pirro, no? ;)

Ny

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:22

Lasciamo perdere in partenza i due modi più tipici direcensire un racconto (ma hi me lo fa fare di stare qui a cecare di dire lìindicibile? Povera me... poi non dire che non ti amo. Sto pure sudando. Manco fossi sotto esame XDDDDDDDDD).
Dicevo, lasciamo stare sia il tentativo (che sarebbe patetico, portando a tutto e al contrario di tutto) di dire cosa secondo me muove i personaggi e lasciamo stare pure l'elencazione-citazione delle frasi più belle e riuscite (se fossimo su un forum ci metterei un bel quote integrale o quasi).
Facciamo che ti dico solo le cose che mi hanno più colpita.
La prima è quell'esortazione alla pazienza da parte di Remus.
La leggo una prima volta e sghignazzo sonoramente.
Seeeee pazientare Sirius, certo certo, chiediamogli di svuotare un lago a mani nude che facciamo prima... Ma poi, oh cavolo, m'è salito un inca££o mostruoso.
Pazientare? Dì, Remus, ma sei scemo o cosa? Dato che non ci sei di sicuro ci fai... ma sarai ben stron£o?
Pazientare? A uno che s'è bruciato come una candela, riacceso miracolosamente, ribruciato lentamente e così via all'infinito per più di un decennio mentre tu te ne stavi lì a fare il povero lupacchiotto derelitto che fa la bella faccia a tutti e calcola, calcola, calcola? Ridatemi il badile, non l'ho menato abbastanza forte prima, voglio sentirlo uggiolare!
Magari il tuo intento Mary non era questo (e mentre betavo non ho osato dir nulla, mentre ora mi pare assurdo trattenermi, dato che commento), ma giuro mi sono venuti i fumi dalle orecchie (più a me che a Sirius stesso, evidentemente).

Poi ci sono i ricordi. Adoro quei ricordi, sono "stortissimi". Sono adorabilmente "storti". Hanno il sapore prezioso di qualcosa che non ritorna, e insieme sono dolcissimi eppure agri, perchè Remus era già da pigliare a palate in gioventù... solo che tra una palata e l'altra l'avrei volentieri inchiodato al letto e non per un incontro di lotta libera.
Odio e amore fra me e lui, sia che si dia da fare da matti, sia che giochi alla bella statuina.

Via, andiamo avanti prima che mi risalga la voglia di impalarlo con una maxiconfezione di Toblerone (gli starebbe pure bene una morte "nocciolata". W il contrappasso ^_-).

Ny

Recensore Veterano
03/11/06, ore 17:01

Oh, insomma, Mary come cavolo faccio a recensire sensatamente con questa infilata di immagini così vivide?
Mica posso mettermi qui a farti la versione in prosa di qualcosa che hai scritto in modo amarissimo eppure assolutamente poetico.
Alla fine viene voglia di gridare e chiudere quel dannato rubinetto, anche se è certo che non servirebbe a nulla, le gocce continuerebbero a scavare carne, ossa e cervello.
Vado ancora avanti, drammaticamente demoralizzata sulle mie capacità recensorie.
Dannata, ma non lo sai che le PWP devono essere storielle leggere e superficialotte (nonchè irreali a volte ^_-) da commentare con un banale "Bella, eccitante" o simili? Come ti permetti di mandarmi a gambe all'aria cervello e sensazioni e di costringermi pure a riflettere? Smettila subito! XDDD

Ny

Recensore Veterano
03/11/06, ore 16:36
Cap. 2:

Oh, eccolo il Remus odiosissimo che però è sexy da far spavento.
Mi lascia interdetta a metà fra due opposti istinti: quello di prenderlo a badilate sulle zanne (ma a lungo, con una certa dose d'olio di gomito) e quello di strappargli i vestiti ululando più di lui davanti alla luna piena.
Il possessivo capobranco che non ammette distrazione e non accetta nulla di meno che la sottomissione assoluta, anche nel senso animale del termine.
Dio come calcola e prende le misure al millimetro, perfino i gesti dolci sono scelti e voluti con un intento, e guai che Grimauld Place numero 12 sia prigione più delle sue labbra e delle sue studiate attenzioni, per carità.
Camminare sulle uova da una vita evidentemente porta ad un certo allenamento... però... umh... non so perchè ma fin dall'inizio (intendo in fase di betatura) questo Remus mi è sembrato molto molto più "storto" di Sirius, più prigioniero, infinitamente più falso, anche con se stesso.
Non nel senso che in realtà ami Sirius (il nostro caro insofferente-desideroso, che lamenta ciò che vuole e vuole ciò che lamenta), ma... no, non me la conta giusta Remus. Mi resta sottopelle la sensazione che si racconti balle e manco con troppa abilità.
Proseguo oltre... vedremo.
Ah, immagino che sia comunque bene che io ti dica che anche qui vedo pennellate vivide che mi restano in gola. Vorremo mica che il tuo ego pensi che le mie constatazioni erano critiche? XDDDD

Ny

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