Recensioni per
Perché piove sempre su di me?
di Emma Wright

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/05/12, ore 14:01

E' un piacere leggerti, sai, Emma?
Cho Chang, ad esempio, è uno dei personaggi di cui mi sono sempre rifiutata di leggere.
Nei libri era troppo frivola, un po' superficialotta e ciò non mi ha permesso di affezionarmi a lei.
La tua Cho, invece, è diversa.
Ti attrae subito per quel suo atteggiamento scostante, distaccato, malinconico a cui Madama Rosmerta non sa dare una spiegazione.
Ovviamente chi ha letto i libri o anhce solo visto i film sa benissimo qual'è la causa di quel suo umore tetro ma ciò non cambia che tu susciti la voglia prepotente di andare in fondo alla shot per sapere se la protagonista riuscirà a risvegliarsi dal suo torpore.
Sebbene abbia trovato un po' bizzarro il suo perdersi per Londra -è una cosa che associo più a Luna- non mi è affatto dispiaciuto il suo incontro con Daniel.
Sembra una persona carina e a modo.
Simpatia immediata si prova anche per Lee, divenuta amica fondamentale per Cho in poco tempo, che cerca di farla rinsavire daun matrimonio troppo affrettato.
Ma non è forse vero che al cuor non si comanda?
Questo, io credo, abbia imparato Cho conoscendo Daniel.
Ha ripreso a vivere e a volerlo fare DAVVERO.

Brava, Emma.
Davvero brava.
Un abbraccio.
Strange

Recensore Veterano
09/05/12, ore 23:44

Ciao Emma Wright!
avendo partecipato anch'io a questo contest ero davvero curiosa di leggere cosa avessero scritto gli altri autori, purtroppo ho trovato il tempo solo adesso di lasciare una recensione.
Inizio con il dire che Cho non rientra tra i miei personaggi preferiti. Ad essere sincera non mi sta nè simpatica, nè antipatica. Nonostante questo la tua OS mi è piaciuta molto e credo che il personaggio sia molto IC. Cho che per gran parte della sua vita si lascia trascinare dagli eventi, apatica e stanca, fino a quando non conosce qualcuno che la fa ricredere sul significato della parola amore...
Ti faccio i complimenti anche per lo stile che è fluido e scorrevole; nonché per l'originalità della prospettiva: leggere di una Cho adulta e che non frequenta più Hogwarts è stato molto interessante.
Insomma tanti complimenti! ^^
baci!
 

Recensore Veterano
01/05/12, ore 18:44

Ohilà!
Sono incappata (?) in questa storia per puro caso ... no va be' sono sincera, sono entrata nella tua pagina d'autrice percHé volevo recensirti qualcosa e farti venire un infarto, perché mi sembrava giusto, visto che tu sei sempre così carina a recensire le mie storie e io volevo contraccambiare.
Allora diciamo che sono rimasta immediatamente colpita da questa storia: da quando ho letto l'introduzione :'3 non mi capita spesso di leggere fanfiction su Cho, in genere lo ignoro completamente come personaggio (che crudele che sono, lo so D:), tu invece me l'hai resa quasi simpatica (se riesci a farmi stare simpatica Angelina, giuro che ti costruisco una statua).
Non avevo visto Cho sotto questo punto di vista, così 'timorosa', lontana dalla madre, così distante da tutti, alla fin fine, e un po' l'ombra di se stessa. Vedere Cho innamora -finalmente di qualcuno che non la lascerà- è un bene, è un sollievo, perché poverina non ha mai avuto una vita facile (sempre un po' antipatica rimane v.v) e, sarò sincera, a me piacevano così tanto lei e Cedric çç
Comunque sia complimenti *^* Scrivi benissimo *^* Ora vado a vedere se trovo qualcos'altro d'interessante da recensire *like a stalker*.
Complimenti ancora :3
Chiarilu. 

(Recensione modificata il 01/05/2012 - 06:45 pm)

Recensore Junior
25/04/12, ore 18:24

Recensione premio per l'"Ollivander's Wand Shop Contest"

Sarà per il fatto che lei è una strega e lui no, sarà per l'incontro casuale che finisce in matrimonio, ma questa storia mi ricorda moltissimo una versione potteriana, e con un po' più di dramma nelle premesse, della vecchia serie TV "Vita da strega", non so se hai presente. Con la differenza fondamentale che Samantha aspetta la prima notte di nozze per dirlo a Darrin, ma sorvoliamo. Ce l'avevi per caso in mente mentre scrivevi? Perché i punti in comune sono tanti, anche se l'atmosfera è completamente diversa e molto più moderna in senso non solo cronologico. "Vita da Strega" era una serie degli anni Sessanta, partita in bianco e nero e poi passata al colore, che alcuni videro come femminista perché nella coppia quella con i poteri era lei, ma che in realtà ha un sottotesto maschilista che per gli standard di oggi è abbastanza schifoso - otto stagioni e lei non trova mai un lavoro retribuito, resta sempre la perfetta casalinga e a quei poteri che in teoria la renderebbero tanto forte cerca di rinunciare, finendo per usarli per cose in fondo relativamente piccole (e assurde, otto volte su dieci), mentre lui è quello che porta a casa la pagnotta. Ecco, io non vedo proprio la Cho di questa storia ad adattarsi a una situazione così - perché lui non ce la costringerebbe, primo, ma anche perché se ci provasse la vedremmo ribellarsi. Un lavoro e un posto dove vivere li ha, è indipendente, è forte, è andata avanti nonostante tutto e con questa one-shot le regali anche un lieto fine. Che si merita in pieno, tra parentesi: è un personaggio che non amo particolarmente, ma trovo tutto questo odio ingiustificato. Non ce ne accorgiamo, ma un motivo per essere così "insopportabilmente piagnucolosa" ce l'ha. Non sarà una grande eroina, ma a livello emotivo ha una delle storie più difficili, e non c'è da stupirsi se versa qualche lacrima di troppo. Complimenti ancora una volta per il tuo ritratto di una Cho che ha finalmente trovato un motivo per smettere di piangere. 

Recensore Master
25/04/12, ore 14:12

Tu non mi avevi avvisato che hai pubblicato! Cattiva Emma, cattiva!
Ti picchierei se non ti volessi così bene v.v
Ma posso farlo lo stesso *^* *prende la mazza da baseball*
Ciancio alle bande (?), penso a leggere, piuttosto, che sto aspettando questa storia da tempo immemore v.v
Cho è un personaggio che mi ha sempre incuriosita, ed ora, dopo che ho notato il trattamento che i più le riservano, ha cominciato a piacermi ancora di più.
Non ha avuto vita facile, la sua situazione è molto delicata, ma siccome queste cose le ho già dette, e tu sai come la penso su di lei, non mi ripeterò o divento noiosa v.v
L'inizio è davvero tristissimo: fai trasparire alla perfezione tutto ciò che lei prova. È sola, e non c'è nulla che, al momento, possa cambiare la situazione, per il semplice motivo che è lei a non volere che cambi.
Sta bene con se stessa, affezionarsi agli altri porta solo delusione, quindi perché rischiare?
In un certo senso posso capirla: non sono mai stata fortunata con le amiche, e tendo a non affezionarmi più troppo alle persone; è una sorta di difesa: non amare per non soffrire, semplicemente.
Il problema è che io, a differenza di Cho, non ci riesco, e ci cado sempre, perché credo che 'stavolta sia quella buona' e mi lascio andare. Inutile dire che si ritorce contro di me, questo atteggiamento.
C'è una frase, nel testo, che mi ha colpito davvero tanto, e che io trovo adatta al personaggio di Cho. Sono soltanto due periodi, eppure mi hanno colpita, mi sono rimasti dentro.
"Era caduta, tanto tempo prima.
Solo che stavolta non c’era stato nessuno a prenderla al volo."
Sei riuscita ad esprimere alla perfezione come si sente, ripeto. Mi è piaciuto l'accostamento di passato e presente, che non potrebbero essere tanto opposti: prima c'era sempre qualcuno ad aiutarla, a prenderla prima che cadesse, appunto; ora, invece, lei è sola, e deve cercare di rialzarsi da sola.
Il problema è che non è per niente semplice, e che ci sono cose che, da soli, non possiamo fare.
Abbiamo bisogno di qualcuno che ci tenda una mano e ci guidi attraverso il tunnel buio della solitudine, affinché possiamo, finalmente, tornare alla luce del sole e sentirci vivi, di nuovo.
Oh be', la mia prima impressione su Daniel è ottima: il mio maritino non è niente male, devo dire, e sebbene Cho anche se non lo ammette ha ceduto al suo fascino (Ah, Cho, non si accettano passaggi dagli sconosciuti v.v neanche se si chiamano Daniel Bennet e sono fighi :P).
Anche l'altra OC, Hailee, mi è piaciuta tantissimo: anch'io come Cho mi sono chiesta come potessero essere amiche, due persone così diverse, eppure mi sono risposta in modo semplice.
I sentimenti arrivano così, non c'è una spiegazione, semplicemente scelgono di arrivare. E l'unica cosa che si possa fare è assecondarli, tanto alla fine, se decidono che deve andare così, non cambieranno idea troppo facilmente.
La scelta di sposarsi così presto non so se l'avrei fatta anch'io, eppure, nella sua situazione, Daniel l'ha aiutata ad uscire da quel tunnel che dicevo prima, e credo che se sono riusciti a superare questo, insieme, non c'è altra difficoltà che tenga: di fronte al dolore, il tempo non conta, conta solo l'amore che si mette nell'aiutare quella persona ad uscirne.
Che siano stati tre mesi, tre anni o tre giorni non importa: sono stati insieme e lui le è stato vicino, e io credo che questo basti. Ci sono coppie che stanno insieme per diec'anni prima di sposarsi, e alla fine finiscono per lasciarsi. Quindi chi dice che quantità equivale a qualità?
L'ultima, l'ultimissima cosa prima di chiudere la recensione. C'è una parte della storia, il finale, che mi ha colpito davvero tantissimo, e ci tenevo a riportartelo perché a parer mio è meraviglioso.

"Il futuro la stava aspettando. La prospettiva del passato diventava sempre meno importante, al confronto.
Cho, il mondo è troppo bello per essere guardato da una finestra.
Glielo doveva aver detto sua madre tanto tempo prima.
Non aveva creduto potesse essere vero anche per lei. Non era brava a essere felice.
Si sbagliava.
Il cuore l’aveva portata lontano.
L’amore era tutto ciò di cui aveva bisogno in quel momento.

Aveva smesso di avere paura."
Un passaggio carico di sentimenti, che a me è piaciuto molto. La speranza che rinasce in Cho fa da protagonista, ed hai utilizzato delle frasi sì brevi, ma molto incisive, che mi sono rimaste dentro.
La frase che le diceva sua madre, il suo credere di non essere "brava a essere felice", il suo sentirsi rinata e tornare, finalmente, fanno di questa storia una piccola meraviglia, checché tu ne dica.
Mi è piaciuta tantissimo, non solo perché hai risollevato Cho e le hai dato un po' di felicità, finalmente, ma soprattutto per il messaggio che mandi: si può sempre essere felici, basta volerlo.
Ci sarà sempre un buon motivo per tornare a vivere, l'importante è cercarlo.
E se per questo motivo dovremo andare nella Londra Babbana a perderci, io direi che sì, ne vale la pena.
Ti voglio tanto bene, Emma, e sono contenta di averti conosciuta, perché per una volta, io penso di sentirmi bene, davvero.
Grazie a te, a tutte le ragazze del C.R.E.P.A. ed a questo sito meraviglioso, che non smetterò mai di ringraziare per tutto questo.
Ti adoro,
Mari ♥

Recensore Veterano
25/04/12, ore 14:09

Sai, in realtà mi ero segnata un'altra storia da recensirti, ma poi ho visto questa. E diamine, non potevo non lasciarti una recensione a questa magnifica storia! Perché è bellissima, davvero, man mano che procedvo nella lettura rimanevo sempre più coivolta e colpita da questa tua incredibile capacità di descrivere i sentimenti umani, rendendoli perfettamente palpabile a chi, come me, sta leggendo.
Inoltre sono convinta che tu abbia un modo di descrivere paesaggi, situazioni e avvenimenti che è... Semplicemente straordinario. I Tre Manici di Scopa, Londra, persino l'appartamento di Cho... Sono stata in grada di vederli formarsi davanti ai miei occhi, come se mi trovassi davvero in quei luoghi con lei. E poi la descrizione che hai fatto di Londra è magnifica! Io, putroppo, non ho avuto la fortuna di vederla sotto la neve (in quanto ci sono stata in Agosto), ma non ho nessun dubbio che, se l'avessi vista, le mie sensazioni sarebbero state esattamente come quelle di Cho: una città semplicemente magica.
Un'altra cosa che ho amato della tua storia è la caratterizzazione che dai del personaggio di Cho: mia cara, tu hai davvero un dono per parlare di questo personaggio così bistrattato e sottovalutato dai più! Già nella storia per il mio contest avevo adorato il modo in cui l'hai descritta e qui, se possibile, l'ho apprezzata ancora maggiormente. Hai presentato Cho come una ragazza normale, una ragazza con le sue debolezze, una ragazza che, nonostante tutto, non può evitare di pensare ai dolori del passato. Ma è anche una ragazza forte, che cerca in tutti i modi di andare avanti, anche se, a volte, questo appare impossibile. Ho particolarmente apprezzato la scelta di donarle un lieto fine perché, dopotutto ciò che ha attraversato, se lo merita. Persino quel Daniel Bennet mi è piaciuto: dici poco di lui, ma, da quello che traspare dal quel breve episodio, si intuisce che è l'uomo giusto, in grado di illuminare nuovamente la vita di Cho..
Insomma, i miei più vivi per complimenti per questa storia, sono davvero felice di averla letta!
E scusami, scusami, scusami per il ritardo con cui arriva questa recensione premio!

Recensore Veterano
25/04/12, ore 13:20

Dopo modificherò questa recensione mettendoci qualcosa di più, ma per ora sono soltanto allo schema iniziale e dico:
CHO, CHO, CHO, CHO, CHO!
IO AMO CHO!
Ok, ci vediamo dopo!

Ok, eccomi.
Ti dico subito che l'OOC non c'è. Smontiamo il mito che Cho è una ragazza sempre triste: non è assolutamente vero! Le è morto il fidanzato e si sta innamorando del suo """""assassino""""" (o meglio, del motivo per il quale lui è morto in un certo senso) ed è confusa... come volete che stia? E' ovvio che pianga e stia male. Ho cominciato ad adorarla proprio quando ho visto che tutti (Harry compreso!) le andavano contro. Poi è... cavolo, è la prima cotta di Harry! La Rowling è stata impietosa con lei!
Ma passiamo alla tua storia.
Mi piace, onestamente. In alcuni punti avrei approfondito di più l'introspezione (specie nel salto dalla panchina all'incontro col futuro marito, lo vedo un po' troppo brusco) ed in generale avrei reso meglio alcuni concetti, ma sappi che ti sto dicendo questo soltanto perché la storia mi è piaciuta tanto e manca poco per renderla perfetta. Hai scritto un bellissimo spaccato di Cho - il particolare degli origami è molto carino - filtrato all'inizio dagli occhi di Rosmerta e poi da quelli del narratore. E' una Cho cresciuta, che soffre e che si ritrova "in paradiso all'improvviso" (cit.) grazie ad un Babbano che da quelle poche righe sembra sul serio simpatico. Se la merita la felicità, vero? E l'avrà, qualcosa me lo dice ;)
Mi piace com'è scritta, lo stile scorre bene. Anche l'idea di fare quel salto temporale la trovo molto azzeccata. Solo una cosa non ho ben capito: come ha fatto Cho a dirglielo prima? Lo Statuto di Segretezza non imporrebbe che venisse detto dopo il matrimonio?
Continua a scrivere su di lei, diamole un po' di lustro!
Baci, e grazie per averla scritta!
(Recensione modificata il 25/04/2012 - 01:38 pm)