Recensioni per
Past & Present
di Krixi19
Scusa se non ho mai recensito tale meraviglia. |
Ehi, eccomi qui! |
Dicono che non ci sia il due senza il tre, quindi eccomi qui, a lasciare una terza recensione su qualcosa di tuo. |
Okay, ho deciso di farmi male seriamente e di leggere anche questa storia ;_; |
Complimenti, Krixi! Bravissima! |
Comincio col dire che è la terza volta che cerco di scrivere questa recensione, ma dato che la fortuna mi vuole tanto bene ha deciso che è il giorno adatto per mandare il ricaricarsi/riavviarsi/cugino-cretino-che-preme-il-tasto-sbagliato o_ò Sono masochista, ma eccomi di nuovo qui, in un modo o nell'altro devo scriverti qualcosa di sensato (?), o almeno questa sarebbe la mia più rosea aspettativa, dato che non so ancora bene dove andrò a parare né quante cavolate potrei sparare nel corso dei miei sproloqui u.u
Allora, Cri, era da un po' che volevo leggere qualcos'altro di tuo, dai tempi della raccolta che, credo tu lo sappia, mi manca tanto con il suo aggiornamenti ç_ç Sono più che felice di poter dire che con questa magnifica fan fiction non mi hai affatto delusa, al contrario. Non capisco di come tu non possa capacitarti di un simile traguardo, cara, perché il primo posto è, oltre che meritatissimo, una di quelle poche cose che danno ancora più valore a qualcosa di già bello di suo come questa storia.
Cominciamo dalla canzone. "When you're gone" è uno di quei pezzi che, seppur considerati, ad errore, un po' 'fuori moda' per via dell'anno di uscita ufficiale, che non è dei più recenti. Non ricordo esattamente quando la cantante ha inciso questo brano, ma non credo sia stato esattamente l'altro giorno, dunque, sto divagando in chiacchiere inutili ai fini di ciò che devo fare, ovvero lasciare un commento degno di questo nome anche qui u.u Comunque, in ogni caso questa canzone resta una delle ballate romantiche che più amo, esattamente perché ha questo tono: è del tipo che ti ritrovi a canticchiare sottovoce nei momenti di noia, ti cattura nella sua semplicità, tra il crescendo di alti e bassi. e' bella proprio per questo: ti fa sentire parte della melodia stessa.
Dico tutto questo con un obiettivo ben preciso, stavolta: forse te l'avranno già detto, non saprei, ma sei stata davvero incredibile nel ricreare un'atmosfera perfettamente in linea con quella che sembrano comunicare le note, i sentimenti procedevano a pari passo con le parole, che accompagnavano le strofe in maniera sublime. C'è stato qualcosa di speciale, leggendo questa storia: direi che la parola giusta è incantevole, perché tale è stato l'effetto che mi hai dato, tu e quello che hai scritto. In molti momenti mi sono sentita quasi un'estranea, completamente fuori dalle vicende che stavi raccontando: un'intrusa, immersa nel dolore di una famiglia, qualcuno che non c'entra niente. E' una sensazione stupenda, credimi, quando è così, esattamente perché la narrazione ti trascina così dentro da farti sentire tua la sofferenza dei pg in questione, personaggi che tu non solo hai reso vivi sulla carta, ma che hai anche saputo rendere talmente IC da togliere il fiato. Qualità sempre più rara, ma che amo trovare nelle ff, proprio perché, pur rappresentando un momento non raccontato nei libri o un qualcosa che non è mai successo né potrebbe farlo, offrono una visione dannatamente realistica di quelle persone che mi hanno fatta innamorare di una saga meravigliosa come Harry Potter, una saga che ti resta dentro, molto più di tanto altro.
Ma andiamo con ordine. Innanzitutto lei, proprio lei, Molly. Molto spesso, mi capita di ritrovarla come un personaggio decisamente sottovalutato, dato che non è altro che una buona madre di famiglia, amante della vita quotidiana e dedita a prendersi cura degli altri. In molti non riescono a capire le grandi potenzialità di quella che è la buona, cara signora Weasley, e la raccontano come un personaggio un po' piatto, alla lunga quasi stancante. Stancante perché riuscire a mantenerla come ci è stata descritta nella sua versione originale è molto difficile: bisogna tener in conto tutto ciò che ha fatto e non ha fatto, e di quanto sia stato grande e fortissimo l'amore per le persone cui vuole bene, che in fondo sono tutto ciò che ha: la sua famiglia, marito e figli. Non le è rimasto nulla del proprio ramo - mi sembra che i fratelli Prewett, Gideon e Fabian, furono uccisi durante la Prima Guerra Magica, né si è mai fatto riferimento ai suoi genitori, penso o.o -, quindi si può solo immaginare quanto debba essere stata dolorosa la perdita di qualcuno come Fred, che, be', con George forma la mia coppia di gemelli preferita in generale e che fa parte anche di quei miei personalissimi pg potteriani indimenticabili.
Dunque, tralasciando questo, vorrei aggiungere una cosa. Credo che davanti alla perdita di una persona cara - come lo può essere davvero un figlio - ci siano diversi modi di reagire. L'importante è cercare di andare avanti, di sopravvivere al peso dei ricordi, di dimenticare. Molly affronta la sofferenza mantenendo il distacco da quella che è la realtà, sfogando le sue energie prendendo parte a mille iniziative mantenendosi attiva, affinché non le resti nemmeno abbastanza forza da piangere. E' uno dei tanti modi per far fronte alla realtà, e mi piace anche questo lato del suo carattere che tu hai voluto mettere in luce. In quel momento è disperata, tutto qui, ma nel suo atteggiamento finale si comprende che lei, alla fine, non dimenticherà mai davvero. Ricorda ancora quello che Fred è stato per lei, così come Fred avrebbe voluto essere ricordato, appunto: un sorriso, perché una personalità come la sua non avrebbe mai accettato di vedere tanta muta sofferenza solo per sé stesso.
«Non voglio sentire storie, Fred! Lo sai che non voglio che ti allontani da me...»
«Più di 20 passi, sì, mamma, lo so. E adesso sono a 19, vedi? Quindi non puoi sgridarmi!»
Ah, bellissime queste frasi. Ti lasciano con una sensazione di vuoto dentro, ti fanno venir voglia di gridare che va bene anche così, punto. Bravissima, bravissima, bravissima, Cri, non sai quanto mi hai fatta piangere anche solo con queste frasi, che di norma dovrebbero tirati su il morale, ma che hanno un effetto ed un impatto emotivo a livello di sensazioni ancor più potente, e questo non sai quanto mi rende soddisfatta della tua storia.
Avrebbe dato qualsiasi cosa perché Fred fosse ancora lì a prenderlo in giro.
Uhm. Percy mi è sempre sembrato un personaggio molto difficile da giudicare, con il suo comportamento. insomma, non lo si può condannare... non del tutto. Alla fine, credo che si sia reso conto anche da solo di tutto ciò che ha fatto, e trovo sia stato anche bello il gesto finale di mandare tutti al diavolo e tornare dalla propria famiglia, sebbene davvero troppo poco tempo dopo Fred se ne sarebbe andato per sempre ç_ç
Ci non toglie che per molti aspetti è appunto così: troppo razionale, troppo noioso, troppo rigido, troppo ligio alle regole. la Rowling ci ha insegnato a farci amare anche personaggi su questo stile, rendendoli davvero meravigliosi - vedi Hermione -, ma per lui non sembra esserci via di scampo, né un modo di vederlo da un'altro punto di vista, quindi risulta davvero molto difficile da trattare. Spesso, capita di non sapere come raccapezzarsi con pg dall'apparenza inutili e molto piatti: con Percy è un po' così, si finisce per considerarlo niente di che ma, a conti fatti, parlare di lui è complicato. Tu l'hai reso molto bene e ti sono grata per questo, è bello vedere che anche qualcuno come lui può non venir trattato con superficialità u.u
Se solo fosse riuscito a calmarsi, forse sarebbe stato in grado di ragionare, forse sarebbe stato in grado di capire. Ma non ce la faceva, era più forte di lui. Era arrabbiato. Arrabbiato da morire. Perché era fatto così lui: se soffriva, si arrabbiava. Era sempre stato così. Non poté impedirsi di pensare che se ci fosse stato Fred le cose sarebbero state diverse. Se ci fosse stato Fred, George non sarebbe stato un’ameba. O lo avrebbero preso in giro fino alla morte. Ma il risultato non sarebbe cambiato: avrebbe smesso di essere arrabbiato con Hermione, avrebbe capito cos’aveva fatto di sbagliato e si sarebbe scusato. Invece no. Fred era morto e George non era più lui.
Io amo molto il personaggio di Ron, posso definirlo esattamente uno dei miei preferiti. Perché Ron è Ron: anche con il suo caratteraccio, anche con il suo modo di essere. Per quanto possa risultare alle volte 'insensibile', come la nostra Hermione non manca mai di fargli notare, resta comunque un pg davvero complesso, pieno di sfaccettature. A prima impressione potrebbe sembrare molto semplice, ma bisogna conoscere a fondo ogni particolarità del suo carattere per amarlo e apprezzarlo davvero, esattamente come dovrebbe. Qui ne hai parlato davvero molto bene, era esattamente lui: tutto ciò di cui ha bisogno è la rimembranza del passato, gli basterebbe anche solo questo. Il passato è stranamente molto più confortante del presente stesso, e Ron sente quasi voglia di tornarci a viverlo per sempre. Alla fine si rivela una mena illusione, tuttavia non si può fare a meno di pensare che, forse, in un'altro mondo, in un'altra vita sarebbe andata diversamente: Fred sarebbe rimasto, i Weasley sarebbero rimasti intatti, 'al completo', sarebbe mancato quel dolore che la morte del gemello ha provocato. Ma io penso che Fred è morto da eroe, combattendo, e che bisogna rendergli onore anche così, sorridendo al suo ricordo, tutto qui.
L'ultima flash, se già stavo piangendo di mio, mi ha fatta davvero stare male. Positivamente, sia chiaro, perché quando qualcosa ti prende così tanto da indurti a fare anche questo, be', allora sai che merita pienamente. Il tormento esistenziale di George è qualcosa di meraviglioso. Ne hai fatto voce con muta delicatezza, facendo sì che fossero le emozioni stesse a parlare per ciò che volevi descrivere. Il dolore di quel ragazzo sembra così vivido, esattamente come quello di qualcuno che ha perso un frammento di sé stesso. Esattamente perché loro due, Fred e George, li ho sempre visti così, indivisibili, ognuno la metà di un intero. Se qualcosa si rompe in quell'equilibrio, tutto va storto. La causa della divisione è stata la morte, gelida e crudele. Anche George cerca di illudersi. Io so tuttavia che andrà avanti anche lui, nonostante gli ci vorrà davvero molto tempo per riuscire a trovare di nuovo un motivo per sorridere. E chiudo qui, perché non saprei davvero cosa aggiungere, nonostante queste migliaia di parole sconnesse.
Scusa per questa recensione immensa e sconclusionata, in ogni caso.
«Ehi, George»
«Dimmi, Fred»
«Noi staremo insieme per sempre»
«E’ una promessa?»
«E’ la verità»
E grazie per aver scritto questa storia, che vola direttamente nelle mie preferite. Grazie, Cri, tutto qui.
alla prossima,
Emma ♥
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Cri, tu mi ucciderai. |
Ciao Cri ♥ |
Voglio scriverti una recensione e non so da dove iniziare, e non perchè non trovi le parole ma perchè nessuna mi sembra abbastanza per ciò che hai messo su carta. Davvero, è bellissima. I pensieri di tutti, da Molly a George, sono riuscita a calarmi nel loro dolore, tanto che ho gli occhi lucidi! (Tiri brutti scherzi a quanto pare :P) |
Molto bella questa storia. Ne ho lette tante sulla morte di Fred, e dopo un po' si assomigliano un po', infatti spesso non le apro neanche più. |
ciao!!! |
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Per la barba di |
ciao:) è davvero davvero bellissima! |
te sarai anke stupita di aver vinto il primo premio ma io non lo sono affatto. questa one-shot è davvero fantastica, i personaggli sono perfettamente loro e la tristezza si percepisce dalle parole, facendomi venire le lacrime agli occh. forse sono io che reagisco così ogni volta ke leggo una storia sulla morte di Fred ma questa piccola one-shot mi ha fatto davvero rigare il viso di lacrime. |