Ciao, mi è piaciuta moltissimo questa trilogia e in special modo quest'ultimo capitolo, l'ho trovato molto interessante. Anche io adoro gli scacchi, anche se, ahimè, non sono una brava giocatrice, molto peggio di Remus, per intendersi, però li amo ugualmente e cerco di imparare. |
Eeh sì, non so cosa farci. A me Remus fa tenerezza. Anche se è meschino ed egoista almeno quanto Sirius (per cui comunque nutro una venerazione assoluta, perché il modo in cui parli di lui, in cui lo rendi vivo e reale in ogni suo gesto non ha pari. Mi inchino.), anche se si rinchiude costantemente nella sua realtà che nessuno può comprendere. Il suo trovarsi a fronteggiare inaspettatamente ricordi che stranamente non gli danno sollievo, mi ha intenerito. Probabilmente ho qualche strana deformazione mentale per cui i tuoi personaggi, sebbene siano dotati di difetti grossi come una casa, mi risultano splendidi proprio per questo. |
E qua devo dire una cosa: questa storia mi intriga. |
E anche questo capitolo mi porta alcune domande e poche chiarizioni, almeno la prima parte. |
No, non hai le allucinazioni. |
Povero Regulus, mi fa una pena... |
innanzitutto chiedo umilmente perdono: il capitolo l'ho letto secoli fa, fresco fresco di pubblicazione. purtroppo per cause di forza maggiore non avevo tempo di recensire in quel momento, e ho rimandato perché non mi andava di scrivere quattro parole scontate... perciò eccomi qui, anche se in ritardo. inizio con il dire che le scene che descrivi sono sempre incredibilmente realistiche, rese con una dovizia di particolari che ti cala dentro la storia e non risulta mai pesante, rendendo ogni volta l'idea di un gesto, di una frase, in modo ben preciso e naturale. non ho idea di come tu faccia ma ti riesce benissimo. passando ai particolari, l'inizio mi ha fatto sorridere, per lo sguardo irritato, cinico e distante con cui Sirius osserva ogni minimo gesto di Remus, e poi alla fine sbotta perché non regge più il suo modo di fare. sempre quella sua bellissima abitudine di prendersela con tutto e con tutti, che non manca mai di suscitarmi un enorme senso di familiarità. subito dopo, Remus mi ha fatto tenerezza, con la sua abitudine al risparmio quasi ossessivo, la sua sensibilità allo spreco, ma soprattutto con il modo in cui tenta di sopprimere la collera dentro di sé, senza farla esplodere liberamente come fa Sirius, ma ingoiando l'umiliazione e tralasciando l'idea di rispondergli per le rime. è bello vedere come siano così in contrasto, così diversi e pronti ad incollerirsi l'uno con l'altro, eppure legati da un'amicizia che dura da anni. poi c'è la parte del ricordo, dell'espressione di quell'odio viscerale tra fratelli: litigano fino alla nausea, e nessuno dei due è disposto a cedere alla pressione o alla resistenza dell'altro. riesci a dare un'idea completa di entrambi senza partire per la tangente in digressioni che si allontanano dall'azione. mentre leggevo percepivo ogni loro singolo gesto... sono davvero affascinata da tutto l'odio e la rabbia che sprigionano i tuoi personaggi *__* non c'è nessun buonismo sdolcinato nelle tue fic, ed è uno dei motivi per cui le sto amando. davvero i miei più sinceri complimenti. |
Mio Dio, questo è un capitolo veramente scioccante. |
Quando leggo le tue fic sopraggiunge sempre un problema. |
Twinsar..non ho parole. Sono mesi che mi dico incessantemente che il recensirti dovrebbe essere annoverato fra doveri del buon cittadino, ma finora la tua disarmante bravura mi aveva sempre impedito di commentare in modo adeguato le tue fic. Leggendo pero' il primo capitolo di questo tuo nuovo capolavoro, mi sono detta: Basta! devi assolutamente dire a questa ragazza cosa pensi di lei. Ebbene: tu SEI una SCRITTRICE. Hai talmente tanto talento che mi sorprende che ancora tu non abbia pubblicato qualcosa. I tuoi personaggi, nello specifico in questo capitolo i tuoi Sirius e Remus, sono così reali, controversi, complessi ed allo stesso tempo coerenti a se stessi come solo una persona in carne ed ossa sa essere, che mi chiedo se tu non li conosca di persona. Sirius mi e' piaciuto in particolar modo. Sia come adulto prigioniero delle sue ossessioni, che trascina Remus in quella stanza dal sapore antico, (la sua vecchia stanza? scrivi che e' priva della solita ostentazione "black".. o forse di un altro famigliare rinnegato?)forse per fare i conti con se stesso, per fare pulizia, buttare via la spazzatura.. sia come bambino, che si ribella alla sofferenza chiudendosi in una sorta di rabbioso autismo che ha davvero del commovente.Remus non ne comprende a fondo le cause, troppo lontane dalla sua realta', ma non puo' fare a meno di percepire l'affinita' fra loro, quel qualcosa di intangibile che gli accomuna. E il fermaglio che citi nel titolo.. tu non scegli oggetti a caso. E' il tocco da maestro. Squisitamente evocativo. Sei perfetta, spero di non averti troppo tediata o di non aver detto troppe cagate, ma questa mia prima recensione ai tuoi lavori era ormai diventata un impulso irrefrenabile. E, a quanto pare, alla fine qualche parola l'ho trovata!! |
...mi sto divorando le tue storie una dopo l'altra in stile pazza psicopatica X°D la pura e semplice verità è che adoro il tuo Sirius, il modo in cui lo rendi reale, inquietante in quell'ombra di follia che lo caratterizza sia da ragazzino che da adulto, ermetico, guidato da una logica tutta sua, che nessuno riesce a comprendere... è descritto in maniera così forte e precisa da sembrare reale. è quasi irrispettoso nei confronti di Remus nella scena al dormitorio, eppure gli importa solo quello che per lui ha valore... ha questa particolarissima forma di egoismo che mi piace da morire. e anche Remus, nella sua veste di persona razionale, che osserva la follia di Sirius con il suo tipico distacco, che non capisce Sirius ma al tempo stesso lo conosce così bene da comprendere ogni suo gesto. fin da bambino rinchiuso nella sua solitudine. |
Chii si chiede cosa ci facciano lei e le sue mani (che notoriamente se ne vanno da tutt’altra parte mentre scrive XD) davanti a quel computer e quella storia, con tutte le cose che si ritrova da fare in casa. Ma si da anche la risposta: ieri non ho fatto in tempo ad essere la prima? Amen, recensisco lo stesso! XD |
Non credo fosse lo specchietto che James e Sirius usavano per comunicare, vero? Allora cosa sarà..? Un ricordo della cugina Andromeda o della madre? Le tue storie si fanno sempre più mistiche e psicologiche man mano che procedi... ^^;;; Sono belle, però mi mancano anche le vecchie... |
Uh, il flashbak... guarda cosa ne è venuto fuori. |
Complimenti, complimenti davvero. Sei davvero brava a scrivere, anche se non sono certo la prima a dirtelo (nè sarò l'ultima). E' bello comunque leggere una tua storia con Remus e Sirius (descritti così bene, in modo così realistico...) senza un vero pairing. Non perchè non mi piaccia Remus/Sirius, anzi, ma è bello che la storia sia concentrata sulla tematica dei ricordi e non sulla coppia, capisci quello che voglio dire? |