Recensioni per
Non cogli la neve
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
30/07/13, ore 17:17

E' davvero stupenda questa mini long... Davvero stupenda.
Mi viene da piangere per la fragilità di Annie e penso a quanto sia ingiusto che sia rimasta senza Finnick.
Hai talento, scrivi davvero bene. Mi fai "sentire" sia la dolcezza di Annie che la rabbia di Johanna...
Passo subito a leggere il prossimo capitolo.
Un bacio,
_Mimi_

Nuovo recensore
25/10/12, ore 17:26

Hey! Scrivi moooolto bene ma....
PERCHE'??
Perchè la Collins mi ha fatto morire Finnick, Perchè???
Poi c'era anche Annie incinta T.T
Il mio povero cuoricino...

Comunque, mi piace molto che Annie abbia il fazzoletto di Finnick e che lo prenda nei momenti di bisogno :3
Adesso vado a papparmi il secondo capitolo ^^
Baci
_J.M

Recensore Veterano
19/10/12, ore 19:31

Ciao Bess!
Non me l'aspettavo, devo ammetterlo ;)
Grazie della dedica <3
Un vero e proprio angst sui gatti xD
Siamo arrivati a Dandelion eh? E poi ne arriveranno altri...
Ecco da dove arriva Shellie!!
E stava veramente insieme a Shellie...
Finn e Annie dovrebbero parlarsi di più, scoprirebbero di volersi un sacco di bene. Spero che alla fine si riappacifichino...
Sono per gli happy ending :)
Ormai mi conosci xD
A presto, vado a recneisre tutto quello che ti ho promesso (o melgio, tutto quello che hai scritto xD)
Baci <3
Bee

Recensore Master
17/10/12, ore 20:28

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Sono solita candidare le storie per le Scelte della loro categoria quando queste riescono, a fine lettura, a lasciarmi un segno addosso, dentro.
"Non cogli la neve" non è classica storia fatta di dolore, sentimenti e angoscia; sì, è anche questo, ma molto altro ancora.
È la storia, sapientemente ricostruita tramite un efficace meccanismo temporale che si srotola di mese in mese e di anno in anno, di una donna che ha sofferto, che ha perso tutto, anche e perfino se stessa.
È la storia di una vedova e di una madre, narrata senza mai scadere in banali cliché, narrata con un'inappuntabile precisione stilistica e grammaticale, narrata secondo i canoni dell'IC che si sono appresi durante la lettura della trilogia di Suzanne Collins.
"Non cogli la neve" è un'esperienza, una triste esperienza, di vita quotidiana eccellentemente modellata su personaggi fittizi e perfettamente credibile. Un'esperienza in cui ognuno di noi ritrova qualcosa di sé.
"Non cogli la neve" è un'emozione che resta nella pelle dei lettori e cosa c'è di più importante di questo?
Un storia non è solo una matassa di parole, punteggiature e proposizioni; sì, magari una storia è anche questo, ma è fondamentalmente emozione e questa fanfiction ha l'ammirevole capacità di trasmetterne a bizzeffe, che variano, ne sono certa, da lettore a lettore.
L'autrice ha saputo gestire con abile maestria personaggi canon e personaggi OC, rendendoli ad immagine e somiglianza dei loro corrispettivi presenti nell'opera originale.
Particolarmente degno di nota è lo stile, che modellato attorno al lessico ben pensato, è parte di un tutto stupefacente; uno stile che non solo ha la capacità di trascinare il lettore, pezzo dopo pezzo, e calarlo nella trama, uno stile che non solo ha l'abilità di tenere il lettore incollato allo schermo senza mai far perdere il filo logico della trama, ma anche uno stile che si spinge oltre la pura e mera forma, uno stile che rievoca sentori di poesia e che si trasforma in emozione.
Vi riporto rapidamente un esempio, che al meglio può esprimere il mio concetto:
"Ad ottobre si muore perché non si ha un’altra scelta."
Questa, tra le altre, è una di quelle proposizioni che ti riversano addosso un'ondata di emozioni e garantisco che la storia segue questo tono filo-poetico per tutta la sua interezza.
Tono che è assolutamente da apprezzare, che l'autrice riesce a sfruttare eccellentemente senza mai esagerare, senza mai scadere nell'eccessività, che rimarca il talento di questa ragazza e l'innegabile originalità.
"Non cogli la neve" merita un posto tra le scelte perché deve avere la possibilità di essere apprezzata da un pubblico più vasto, deve avere la possibilità di rientrare in quell'elité di storie che lasciano il segno e che lo lasciano per molto, molto tempo.
Quella delle Scelte è una sezione che punta a ricompensare, premiare e valorizzare autori talentuosi e relative opere, e sono fermamente convinta che l'autrice e la sua "Non cogli la neve" debbano avere questa possibilità.
Cordialmente,
Roxar.

Recensore Master
17/10/12, ore 19:59

Ci sono storie che mi portano ad essere estremamente logorroica e spero davvero che questa recensione si mantenga in una lunghezza decente.
Prima di tutto, vorrei segnalarti alcuni errori di battitura che ho notato, così mi tolgo il pensiero e così tu potrai correggere per quello che ho intenzione di fare.
Pronti? Via.
"Quello con i capelli castani e gli occhi neri come la pace";
"[...] mentre guardi tuuo figlio...";
"Combatti contro la forza misteriosa che ti coostringe";
"Dov’è la Mamma?";
Da "non coglievi" a "cogliere la neve" ho notato una ripetizione di neve ben quattro volte;
"No, Mamma, no!";
"[...] cosa di tacesse desistere";
"[...] il terlo del dubbio si è insinuato nella tua mente fragile.";
"Gli sorriddi, esitante.".
Ne approfitto inoltre per segnalarti che hai mancato qualche punto di chiusura a molti dialoghi.
Ooh, ora che ci siamo tolto dalle scatole questa faccenda degli errori, passiamo a noi.
Bessie, tu sei riuscita a sorprendermi ancora una volta. Perché questa storia è così ricca di cose non dette, emozioni e sentimenti che non riesco nemmeno a riordinare i pensieri ed elencarli a dovere. Perché credo che elencare tutte le emozioni che questo capitolo mi ha dato non sia davvero possibile.
Mi è piaciuto molto come tu abbia scandito il lasso temporale, di mese in mese e, novità, di anno in anno.
Ma, cosa ancora più apprezzabile, è che non solo si assiste alla trasformazione di Annie, ma vi si assiste soprattutto tramite la crescita di Finnick.
E già che l'ho tirato fuori, spendo qualche parola anche per lui. A tratti mi ricordava davvero suo padre, al di là dell'aspetto fisico. Ho rivisto nel ragazzino la stessa determinazione di Finnick, perfino alcuni modi di fare (quando ripete ad Annie che va tutto bene, per esempio) e questo mi ha portata ad amarlo ancora di più.
Certo, mi ha lasciata di stucco quando le ha comunicato che doveva andarsene; fatto che già si annusava durante la narrazione e concretizzato solo nel finale.
Non mi odi se ti dico che non condivido il suo comportamento, vero? Insomma, se io fossi nella sua situazione, mai e poi mai abbandonerei mia madre, sapendo tutto quello che le è accaduto.
E anche il suo rapporto con Johanna mi ha un po' perplessa. Ma suppongo sia giustificato da tutta la catena di eventi che c'era dietro (Johanna che vive da loro, la scomparsa di Finnick, i problemi mentali di Annie).
E Johanna. Lei la odio, tu lo sai. E, paradossalmente, l'ho odiata ancor di più quando ha deriso Annie per la morte del gatto (che, a proposito, no, non mi ha fatto piacere. Me ne sono addirittura dispiaciuta, vedi tu! Sì che non amo i gatti, ma mi rattrista sempre quando un animale muore). E sai cosa? Sono contenta che si sia tolta dalle palle, ecco.
E poi c'è Annie. Una Annie che cresce e che sprofonda sempre più nella sua insicurezza, in quel suo personalissimo abisso.
Una Annie che tuttavia si tiene a galla perché non ha il coraggio di abbandonare Finnick (anche se, da quanto ho capito, negli ultimi paragrafi sceglie il silenzio e quindi l'abbandono). Una Annie che soffre quando suo figlio dice di non volerle bene. Una Annie madre e che madre non sa essere, che non riesce neppure ad essere se stessa.
Ci sono state frasi, di questo capitolo, che mi sono piaciute e questa volta ho avuto il buon senso di segnarmele. Vado a riportarle di seguito:
"La neve riesce a coprire persino gli alberi, le case. Congela i cuori ed i fiori che non facciamo in tempo a cogliere. Non cogli i fiori, cogli la neve.";
"Ad ottobre si muore perché non si ha un’altra scelta.";
"Che taglia i fili troppo belli per essere dimenticati. Altrimenti la storia sarebbe un’eterna matassa più intricata di quanto già non sia.".
Questi sono stati i passi che più mi hanno colpita.
Stilisticamente non ho nulla da dire, rischierei sostanzialmente di ripetermi.
E anche grammaticalmente, nulla da appuntare, se non quegli errori di battitura che ti ho citato all'inizio.
Come al solito, ho apprezzato molto anche la scelta del lessico e il suo confarsi così bene allo stile, un insieme di dettagli che sono parte di un tutto mozzafiato.
Perciò, io ti rinnovo i complimenti e scappo (si sarà notato che son di fretta).
Ah! Grazie per la dedica e no, non ti odio, come potrei? :3
Ti abbraccio forte.
Sara.

Recensore Master
11/10/12, ore 20:28

Perché continui a dire che le fannie non le sai scrivere? E' un pairing difficile, Bes, ma non è vero che non le sai scrivere. E' un pairing complicato. Un pairing che non è facile descrivere bene.
Riuscire a trattare come si deve le tematiche degli abusi, ma anche la sofferenza e il dolore in sé, è difficile. Mettiti in testa che già essere riuscita a scrivere dieci pagine (o tredici o quelle che sono) senza annoiare, senza essere ripetitivi e riuscendo sempre a coinvolgere il lettore non è facile.
Per niente, Bes, per niente.
Adesso ti dirò un'altra cosa. Sei brava a parlare di tematiche delicate, sai? E' una cosa che ho notato quando ho riletto per la quinta volta (già...) la meravigliosa pezzetti di lei. Perché riesci bene a rendere il dolore, la tristezza e il tormento della povera Annie.
Poi c'è Johanna.
Johanna mi è sempre piaciuta perché mi stava irrimediabilmente sul perché aveva un qualcosa di misterioso. Johanna non mi è sembrata OOC proprio per questo motivo.
Fidati, l'OOC è un'altra cosa.
Bessie, fidati della tua sincerissima sociA. Sei meravigliosa.
Sei un fottuto genio.
Questa recensione non è uscita come doveva, ma pazienza.
Sappi che ho gradito tantissimo il pensiero, davvero. E' stato il miglior regalo che potessi farmi, soprattutto dato che amo le fannie.
Attendo un aggiornamento di... qualcosa.
Mi manchi

Gin

Recensore Master
09/10/12, ore 11:06

Avevo detto che sarei passata oggi ed eccomi qui. :3
Sai, avrei dovuto darti retta quando dicevi che era una storia che non mi sarebbe piaciuta.
Ho incontrato troppe cose che mi hanno fatto aggrottare la fronte e mi ha lasciato davvero molto poco.
Se hai due minuti, passo a spiegarmi.
...
Dì la verità, ci sei cascata con tutte le scarpe, vero? :3 Scherzo, scherzetto. ♥ Okay, basta fare la cogliona. Anche perché la bandierina verde mi ha tradita sin da subito.
Allora, allora. Avrei così tanto da dire che probabilmente dirò solo un terzo di quello che ho pensato durante la lettura.
Sai, io non credo che tu non sappia scrivere Fannie; è solo che, semplicemente, li vedi a modo tuo, un modo che forse un po' di discosta da quello del fandom e che si avvicina molto all'originale. Perché la tua Annie non può che rimandarmi a quella ragazza un po' squilibrata nata dalla penna della Collins.
Nessuna donzella in pericolo, nessun amore a prima vista, nessuna forza divina tramite cui riesce a dimenticare il dolore e tornare felice e sorridente.
Inutile dire che mi è piaciuta soprattutto per questo. Perché è la storia tra Finnick ed Annie raccontata dal punto di vista di lei, che non si perde a pensare di quanto sia stato bello il marito e di quanto l'abbia amato e tutte queste cose svenevoli.
No. Lei è una Annie ancora vittima del suo labirinto di ombre, una Annie che trae forza dalle piccole cose (il mare, gli occhi di suo figlio) e che manifesta più volte la voglia di gettarsi nell'abisso (la sua debolezza, la voglia di mettere un punto di chiusura) salvo poi desistere perché il suo bambino ha bisogno di una madre e perché Finnick non lo avrebbe mai tollerato.
Mi è piaciuto molto poi questo parallelismo continuo tra passato e presente, l'asse del tempo intorno a cui gira tutta la storia. E in effetti, quei flashback sono l'essenza stessa della Fannie, gli unici momenti in cui abbiamo davvero la possibilità di conoscere la coppia e non i singoli.
Johanna. Ti spiace se su di lei non mi dilungo? È un personaggio che mi dà l'orticaria, che non riesco neppure a concepire, fai te.
Su di lei ti dirò solo che mi è parsa estremamente conforme all'originale e ti ho detto tutto.
E poi, già, c'è questo triangolo. Un triangolo scaleno, un po' sbilenco, che non si sa da che parte tende e che lascia tanti interrogativi: Finnick ha davvero amato Johanna? E come Johanna si è innamorata di lui? E l'idea che Annie ha di Finnick è mutata o il suo amore ha saputo resistere a questo colpo inatteso?
Comunque, un triangolo probabilissimo; da quel che si intuisce in CF e MJ, quei due erano davvero uniti. Amici, di sicuro. Amanti? Non saprei. Non credo, comunque.
E poi il gatto. Ma perché un gatto? D: Perché non un delle oche di Haymitch o un cagnetto? Comunque, siccome son una personcina discutibile, mi permetto di non essere dispiaciuta per quello che accadrò all'animale. E non spoilero oltre.
Ah, giusto. La struttura della storia (ogni tanto mi ricordo una cosa, abbi pazienza). Mi è piaciuta questa scelta di strutturarla per mesi, che è l'espediente perfetto per tracciare lo scorrere degli eventi e che, ancora una volta, si riallaccia ad hoc al tema del tempo.
Sullo stile non ho proprio niente da dire, rischierei anzi di ripetere tutto quello che ho scritto nelle precedenti recensioni. Però, così, tanto per rendere completa la recensione, ti dico che è uno stile che tende molte volte al poetico, che si fa forte di specifiche espressioni strutturata ad arte e ad arte inserite nel testo. Uno stile che mostra, più che raccontare e questo credo sia l'obiettivo ultimo a cui tutti dovrebbero tendere.
Anche lessico e grammatica sono eccellenti (salvo qualche errorino di battitura, nel pomeriggio magari te li segnalo su FB) e filano che è una meraviglia.
Insomma, un ottimo lavoro e non avevo proprio dubbi. :3
La metto nelle ricordate e ti tengo d'occhio. E pubblica presto, capì?
Ti abbraccio.
Sara.

Nuovo recensore
08/10/12, ore 21:46

UAO *__________________________*
Sono tipo... uao.
è...bellissima.
Che altro ti devo dire? Fantastica.
Ho adorato l'utilizzo della seconda persona, secondo em ti permette di non dare un tuo parere e allo stesso tempo evita di farti sentire del tutto distaccata. Sei bravissima!
E te lo dice una che odia le Fannie, le Peeta/Katniss *non si ricorda come si chiamano*, le Clato e tutte le coppie convenzionali. Eppure, tu sei riuscita a farmela digerire benissimo XD
Beh, brava, brava, brava, non ho nemmeno trovato errori che non fossero banali refusi.
Complimenti *e io sono bella cattiva nelle mie recensioni eh!*
Ciaooo.
E scrivi ancora TT.TT *altrimenti ti legherà alla macchina da scrivere stile Misery*

Recensore Veterano
08/10/12, ore 19:00

*costruisce monumento*
E TU DEFINISCI QUESTA INCAPACITA' DI SCRIVERE FANNIE??!!
Respira Anna, respira.
Bess sei bravissima!
Adoro questa storia, Annie è così fragile. Pensandoci bene un po' assomiglia ad Astoria, così persa e fragile. E poi entrambe hanno perso qualcuno.
Com'è che ho scoperto che sei un'assassina di gatti? Che fine orribile farai fare a quel povero Seaweed?
Johanna mi sta lievemente antipatica. Cacchio il bambino è di Annie!
Daglielo no?
E invece no, le ride in faccia.
Finnick è così coccoloso *-* E ha scelto Annie perché lei era meglio di Johanna u.u
Mi piace il fatto che lui intrecci la rete a fianco di Annie, è come se i nodi li seguissero da sempre.
Anche da me si dice quella cosa dei nodi sui fazzoletti, ma non spesso. A volte sfugge a qualcuno, ma non molto frequentemente. Di solito lo dice mia nonna xD
Ora ti lascio, sono costretta ad andarmene se no resterei qui a scrivere cose belle su di te in eterno <3
Un sacco di baci e smettil di dire che non sai scrivere Fannie.
Baci <3
Bee