Recensioni per
Scolopendra
di schwarzlight

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
26/10/12, ore 13:36

Uhm. Dunque, dunque, dunque.
Capisco che, trattandosi della parte inerente al concorso, la tua storia avesse bisogno di un finale (che poi a quanto pare, finale non è affatto), però... lo so, è un mio pensiero, ma Damasco e Kaisa? Così? Senza un vago accenno di intrallazzi tra di loro? Immagino che in quelle due settimane ne siano successe di cose, ma non c'è il minimo accenno ad un'evoluzione del loro rapporto. Sembra un po' buttato lì.
Per il resto, nulla da eccepire! L'entrata in scena quasi comica di Lyra, del professore e di Robert anima moltissimo il tran-tran di chi vive nella nebbia. Soprattutto gli ultimi due hanno un'aria da "il gatto e la volpe", che mi fa venir voglia di conoscerli un po' di più. Intrigante anche la spiegazione che Lyra fornisce riguardo il suo doppio gioco ed il "salvataggio" di Damasco, che suppongo porterà a risvolti imprevisti. Insomma, quando c'è di mezzo la politica, non si sa mai cosa può succedere!
Molto apprezzabile anche la caratterizzazione steampunk, con gli accenni alle attrezzature ed ai vestiti: sono delle piccole parentesi veramente ben studiate.
Appunti:
-"A quanto pare lavorava come ingegnere, che possedeva una connotazione diversa": errore di concordanza verbale all'inizio (quel "pare" dovrebbe essere "pareva" o andrebbe rivista la frase) e dopo la virgola la frase diventa un po' troppo contorta;
-"le turbine di ripiegarono,": errore di concordanza verbale e digitazione "si ripiegavano".
Alla prossima!

Nuovo recensore
21/10/12, ore 18:55
Cap. 1:

STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST "L'OCEANO E... L'ASSASSINO"
Sola ed Unica Partecipante

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 8 / 10
La storia è scritta bene. Ci sono, però, alcune sviste a livello di punteggiatura e alcune frasi mi hanno lasciata perplessa, per esempio: "[…] ricordava un’esplosione, il cambio di rotta improvviso e subito una seconda, molto più vicina a lui, che gli aveva fatto perdere i sensi" quel "seconda" mi sembra un po' solo, personalmente l'avrei accompagnato a qualcosa come "ricordava una prima esplosione…"

"Si rivolse poi nuovamente a Damasco. – Bene, a posto. Il bagno è di là – l’ho già detto? – fai pure con comodo, ti aspetto fuori. Andiamo, Sorra." Qui l'unica cosa è l'uso del trattino per indicare un inciso all'interno di un dialogo: userei una parentesi o due virgole perché si confonde con l'inizio/termine del dialogo stesso.

Sviluppo della trama: 7 / 10
Dunque, la storia si sviluppa bene, forse risulta un po' affrettata verso il finale, ma in un modo o nell'altro tutto trova una sua spiegazione. Bello l'uso del nome Scolopendra.

Nel capitolo 2 scrivi: "Non poteva nemmeno dirgli di tornarsene a casa – a parte che non gli conveniva – perché non c’era modo di risalire oltre le nubi, così come non potevano scendere le loro aeronavi", dando l'impressione che sia del tutto impossibile tornare di sopra e/o che non esista alcun collegamento tra i due mondi, mentre nel capitolo 3, verso la fine, si scopre che esistono degli ascensori ("L’unico collegamento possibile erano i grandi ascensori a vapore che si trovavano in corrispondenza delle grandi città sottostanti, e la trafila per ottenere un posto era decisamente ardua"). Cercherei di aggiustare il tiro, magari specificando che un modo c'è, ma che è più probabile vedere l'aldilà prima di poterne fare uso... altrimenti rimane una contraddizione a livello di trama.

Caratterizzazione dei personaggi: 8,5 / 10
Personaggi ben caratterizzati, soprattutto Kaisa. Bello anche lo spessore dato al Professore, seppur in poco spazio.

Espressività: 8 / 10
Abbastanza espressivo, alcune scene avrebbero potuto essere valorizzate di più.

Originalità: 8 / 10
C'è una certa originalità, anche se l'ambientazione steampunk si è tenuta sul classico (non che io abbia letto/visto tanto steampunk).

Attinenza al tema e ai parametri posti: 10 / 10
Temi e parametri ben rispettati. Mi è piaciuto soprattutto l'oceano contrapposto al cielo.

Valutazione finale: 49,5 / 60
Ti porgo la mia eterna gratitudine per aver consegnato nonostante tutto ;***;
È stata una lettura indubbiamente piacevole. Il personaggio di Kaisa mi è piaciuto davvero tanto e anche la piccola Sorra (amore profondo per quella bambina, sul serio).
(Recensione modificata il 21/10/2012 - 06:57 pm)
(Recensione modificata il 21/10/2012 - 07:00 pm)

Recensore Master
17/10/12, ore 15:25
Cap. 2:

(O.O)
Ecco, è più o meno questa la faccia che ho fatto al termine della prima parte. L'uscita di Sorra mi ha... mi ha... sconvolta? Sì, direi che rende abbastanza. E' incredibile quanto la vicinanza tra lei e Kaisa metta in risalto la risposta diametralmente opposta alla presenza di Damasco.
Le ricerca all'interno dell'aeronave mi è piaciuta molto, con la spiegazione stringata ma esauriente riguardo la riconversione ed il ritrovamento dei documenti del "carico". Avevo immaginato che nello schianto la Scolopendra si fosse adagiata su un fianco, ma da come descrivi i movimenti dei due si direbbe che è rimasta praticamente orizzontale... oppure ho capito male?
C'è poi il nucleo finale, che ruota attorno allo scatto di Damasco. Hai reso benissimo la rapidità della reazione, la nota di "oscurità" che gli grava addosso anche se si tratta di un' "oscurità buona" (ammesso che esista) e l'altrettanto rapido cambio di atteggiamento di Kaisa, in linea con quanto detto all'inizio: l'interesse per ciò che non la tocca direttamente se ne va presto, in maniera quasi istantanea. Fa quasi pensare ad una forma di egocentrismo o di difficoltà di concentrazione. ^^
Devo ammettere che il nome del protagonista maschile, più lo sento nominare e più mi piace. Sarà che la città omonima possiede un fascino particolare e lo vedo riflesso su di lui...
Appunti:
-"- Com’è che non mi fai domande?": credo che la domanda sia posta male, se si guarda al linguaggio tenuto da Damasco. Sembra più una frase adatta ai bambini. Ci vedrei meglio "Non hai nulla da chiedermi?" o "Perché non domandi nulla?";
-"Osservò meglio Kaisa e la sua carnagione chiara, Kaisa e i suoi capelli di un viola misto a grigio,": non so se la ripetizione sia voluta. Non stona, ma mi suona strana;
-"- Mi chiedo cosa sia la causa del naufragio…": più che "cosa", forse era più appropriato "quale".
Alla prossima!

Recensore Master
15/10/12, ore 14:58
Cap. 1:

Intrigante.
Come inizio non c'è male, la giusta dose di mistero e spunti che ti fanno ingolosire. L'ispirazione da Last Exile si percepisce già nella divisione verticale del mondo, nei nomi dei personaggi, nelle loro stesse caratterizzazioni.
Forse ci si aspetterebbero più danni dalla caduta di una aeronave, ma visto che il peso dell'apertura andava sull'introduzione dei personaggi e che ci sarà un ritorno sul "luogo del delitto", suppongo ci dirai di più nel seguito. Alcuni dettagli sono veramente riusciti, come lo stupore dei bambini di fronte al relitto, l'accenno all'odore tipico delle officine o l'osservazione alle piccole astuzie di Kaisa.
Non sai quanto mi girino le scatole per non essere riuscita a partecipare al contest... ma a breve vedrò di farmi perdonare con qualcosa di altrettanto "volante"! ^^
Alla prossima!