Recensioni per
The Nightwalker - Il Camminatore
di LawrenceTwosomeTime

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
26/10/12, ore 01:55

pierre, quando scrivi queste cose mi innamoro di te. questa è la narrativa che mi eccita, ecco.
nel senso..non parlo della scena di sesso: parlo di tutto in generale, dalla struttura al simbolismo, dalla terminologia al concept di fondo.
con estrema disinvoltura mischi sempre attimi di confusione totale ( vedi: l'inizio ), a momenti di riflessioni più o meno comprensibili/condivisibili ( vedi, la parte centrale ), a vomiti di terminoni con forse un po' troppe pretese ( vedi: Voglio dire, guardateli: atteggiamenti, pattern comportamentali e semplici reazioni si ripetono in un’estenuante ciclicità, senza mai deviare dalla loro scontata reiterazione. ), ad - ancora - momenti di pura leggerezza ed emozionalità.
la presa di coscienza del fatto che spesso e volentieri viviamo solo da spettatori passivi di ciò che ci turbina attorno è il primo passo verso la salvezza, verso la non-omologazione. l'ordinario ci risucchia in un circolo vizioso dalla quale alcuni non escono mai.
dopo un primo tentativo di auto-diagnosi e di auto-cura, assistiamo ad una catena di eventi che mettono alla prova il protagonista, una serie di tentazioni che cercano di sviarlo dalla nuova via che, seppur difficile da seguire, dona molte più soddisfazioni di quella grigia e ridotta ai minimi termini della mediocre quotidianità: le vecchiette lo trattano come uno che sta male ( quando in realtà sta meglio di tutti ) e per un attimo torna a fare da spettatore passivo anche una volta messo di fronte ad un evento quasi sconvolgente, come può essere il menagea trois.
che abbia ceduto perchè si è riconosciuto nei due ragazzi? in fondo il concetto è lo stesso: l'evasione, nonostante i mezzi siano differenti. e che sia stata il destino a condurlo su quella strada? nulla è per caso: il fatto che mancassero le chiavi potrebbe non essere una coincidenza.
la vita, quella vera, è ricca di piacevoli sfumature di colore ( la musica che improvvisamente è più bella, unica, così come i dolci, i film e i contatti umani, che sono inspiegabilmente divini ): una volta assaggiata non la si abbandona più..e a dimostrarlo è il finale del racconto.
particolare menzione per la descrizione della città, all'inizio del testo: da brividi. hai una capacità evocativa da spavento e un vocabolario che mi asfalta quattro volte.
credo di amarti. ahahah

ps : scrivimi un pm e dimmi se è una storia autobiografica ( la parte sul sesso, ovviamente. ) pretendo di saperlo. ahahah
pps : ricordami di dirti cosa ne penso della locandina!

ci sentiamo,
ivan

Recensore Master
24/10/12, ore 17:49

Questo tuo scritto è... particolare.
Le riflessioni in cui il protagonista si perde sono formalmente banali, ma sostanzialmente straordinarie, poiché chiunque avrebbe potuto soffermarsi a pensare circa i medesimi aspetti e tuttavia giungere a risultati completamente diversi
Ben si percepisce l'evoluzione che lo stato d'animo del soggetto in questione subisce nel corso della giornata: dalla desolazione iniziale si passa alla sorta di apatia della parte centrale e poi all'eccitazione ed alla curiosità scaturite dalla nuova esperienza della nottata, fino ad approdare a qualcosa che a me ha comunicato consolazione e, in qualche modo, speranza.
Naturalmente tali considerazioni sono strettamente personali e soggettive: questo è quello che io ho percepito leggendo, ma potrebbe essere un'interpretazione erronea e falsata di ciò che realmente volevi esprimere.
In ogni caso, complimenti. Anche - e soprattutto - per il tuo stile elegante.

Recensore Master
24/10/12, ore 15:55

Quando inizio a leggere i tuoi racconti, se semlici racconti si possono chiamare, mi immergo in loro, eppure fino alla fine, all'ultima parola, non riesco mai a capire come finirà.
Posso fare supposizioni, ma sono sempre errate.
Così da un pò non le faccio più e mi lascio solo trascinare dalle tue parole.
Profonde ma che non ti fanno sprofondare,ma arrivare alla luce delle cose.
Ogni volta la luce, però, è diversa.
In questo caso,bè, molto singolare la situazione in cui ci si ritrova, però se leggo come lo descrivi tu, non mi sembra poi così tanto singolare, rifletto, e capisco che non mi sembra perché forse non lo è.
E così ogni volta mi rendo conto di cose nuove, cose, che magari, non prendevo per vero, sai per il solito :'Ma non può essere', anche se in realtà si percepisce.

complimenti

DreamNini