Prima di tutto: Ciao amore♥, mi manchi tanto e ti voglio bene.
E ora parto con il parlare di questa storia che mi ha fatto rimanere in apnea fino all'ultima parola e ancora dopo, quando con il cuore stretto in una morsa l'ho riletta.
Mi fa pensare a tanti bambini, a genitori, a fratelli, ad anziani, ad amici stretti l'uno contro l'altro, affamati di pace, leggerezza, d'amore; sporchi di peccati non loro, schiavi di un gioco impossibile a dire: lui è stato qui.
E questo «lui è stato qui» con i suoi molteplici significati, mi fa venire i brividi.
Lui è stato qui, il dolore che ha scavato i loro corpi, affamato le loro anime, ucciso la loro innocenza, ogni speranza; ma anche lui è stato qui per quell'uomo ucciso dallo stesso odio che provava, bramoso di vendetta verso la parte "sporca" di se stesso, perché anche lui come loro era stato lì, a farsi riparare dal freddo dalle alte mura di Hogwarts, casa di infiniti maghi e infinite streghe del Mondo Magico. Aveva dormito in quei letti, mangiato nella Sala Grande, calpestato quei pavimenti e studiato sui suoi libri. Eppure, lui l'ha odiata. Ancora e ancora.
Ho trovato un errore di concordanza, qui: ...come se aspettassero un eroe volante pronto a salvarli. Come se aspettassero che il vento li porti via... al posto di porti secondo me, sarebbe meglio portasse.
Per il resto niente che non vada, hai scritto questa storia magnificamente; l'hai condita con una giusta dose di disperazione, speranza e altre emozioni di guerra che non si può non definirla perfetta.
Oh! E sono contenta che tu ti sia ispirata a una mia frase; molto molto contenta*^*.
è con un «lui è stato qui» che termino questa schifosissima recensione a questa meravigliosa storia.
Ti voglio bene,
tua Ale. |