Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/10/17, ore 22:08

Ciao, sono qui per lasciare una recensione quanto più breve e concisa possibile perché credo che questa storia, almeno dal quanto ho potuto constatare dal primo capitolo, ne sia degna. Sono rimasta davvero colpita dall'introduzione iniziale nella quale a narrare i fatti è proprio il vento chiacchiericcio dell'Ovest; davvero una scelta originale. Mi è piaciuta anche la tua idea di ambientare la storia in un passato non troppo lontano in cui si articolano le vicende di Marcello. Le descrizioni dei personaggi e dei loro modo di pensare sono fatte più che bene. L'aspetto caratteristico è anche l'utilizzo dei vari dialetti che ben si intersecano con il resto della narrazione. I periodi sono ben strutturati e, anche se a volte un po' lunghi, non dispiacciono. Ho riscontrato qualche ripetizione, ma leggendo la nota a fine capitolo, sono più che giustificate. L'unica pecca, se così si può definire, è la lunghezza, a mio parere un po' eccessiva del capitolo. Ps.: amo il personaggio di Vittoria. In attesa di continuare la lettura, ti auguro una buona serata! Miriana xx

Recensore Veterano
08/09/17, ore 18:22

Ciao!
Sorpresa di vedermi da te? scusa per la lunga assenza ma l'estate ha stravolto ritmi e impegni, dopo di esse tocca alla sessione d'esami e tornar da te con un ritardo mostruoso è il minimo che mi potesse capitare.
Allora, capitolo corposetto, lungo e denso di avvenimenti. Essendo una narrazione corale, capisco che sia impossibile non partorire capitoli lunghi ma, a essere onesta, forse sono troppo farciti e per il lettore potrebbe essere difficile digerire tutta questa serie di informazioni e di avvenimenti. Forse spezzarli aiuterebbe a seguirli meglio? Non so, ti do il mio punto di vista che puoi accogliere o meno. Nessun problema.
La povera Beatrice adesso è Cenerentola a tutti gli effetti e ti dirò, un po' mi fa rabbia che non possa ribellarsi o che non pensi neanche a trovare una via di fuga dalla situazione di schiavitù in cui è stata messa.
Dal lato Marcello, invece, nessuna buona nuova per quanto riguarda il contratto e gli sviluppi non sembrerebbero essere positivi nel caso ve ne fossero nell'immediato futuro. Speriamo solo che, a differenza di tutti i nobili decaduti che popolano la scena, anche lui non debba essere costretto a tirare la cinghia.
Ancora, però, è troppo presto per capire che piega prenderanno gli avvenimenti futuri. Perciò posso solo confermarti le impressioni come da scorsa recensione.
Per finire, per quanto riguarda la consulenza linguistica ti segnalo «Buon marito? Certo, quando non mi piccherà, violenterà o mi concederà ai su’ luridi amici, potrebbe anche l’essere un buon marito (...)
Via l' davanti a essere, al limite poi mettere "anch'essere", ma mai "l'essere" quando essere è inteso come verbo e non come sostantivo l'essere. Questa espressione in fiorentino non esiste. :D
Alla prossima, e spero che possa essere a breve. Un bacione e complimenti

Nuovo recensore
01/09/17, ore 23:26

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Eccoci con l’ultima recensione,
mi dispiace un po’ che sia giunto alla fine di questa storia, avendola seguita dall’inizio mi porta tanta nostalgia, ma tutte le cose arrivano ad una fine.
E questa storia mi ha fatta emozionare tanto, fatto provare tantissime emozioni, mi ha coinvolta tanto. Però immagino ci siano in progetto tante nuove storie che ci faranno sognare.
Come ho ripetuto in quasi tutte le recensioni se non a tutte, tu hai la capacità di far immergere il lettore nella trama che ben descrivi, le ambientazioni, il clima e tanto altro, riesci a far coinvolgere il lettore nelle emozioni di ogni singolo personaggio, anche il più cattivo, tanto che riesci ad odiarlo visceralmente.
Non è da tutti farlo.
Ti seguo dalle tue primissime storie, e ciò che ho notato è ovviamente un migliorarti continuo, hai sempre dato il massimo, si vede che dietro ogni tua storia c’è una ricerca ben accurata, questo è sinonimo di professionalità e di passione, perché chi ha passione mette sempre il 1000 per 1000 delle sue capacità per far si che ogni sua creazione sia unica e meravigliosa.
Ti ho sempre ammirata e rispettata come scrittrice, e spero tanto di poter vedere i tuoi libri, pubblicati, riposti ed allineati nelle librerie, in attesa di essere acquistati, sarebbe un emozione troppo grande. E spero tanto si realizzi.
Con questa mia recensione ti propongo tra le storie scelte, perché te lo meriti veramente.
Mi rivolgo agli amministratori, che spero accolgano la mia richiesta di proposta per fare entrare la tua storia tra le scelte.
Scrittrici come lei, se ne trovano ben poche, soprattutto con le sue capacità.
La storia è ben scorrevole e piacevole nella lettura, una trama che coinvolge il lettore in due stupende storie d’amore (Marcello & Beatrice, Gerardo & Vittoria), che con il susseguirsi dei vari capitoli si troveranno ad affrontare varie e complicate difficoltà, mettendo a rischio il loro rapporto e in alcuni casi anche la loro vita. Quindi una storia che si basa su note di un romanzo rosa, ma un rosa che nasconde tante sfumature il più delle volte poco piacevoli, quindi si distanzia parecchio dalla banalità e dai cliché, anzi c’è una certa originalità a fare da cornice a questa meravigliosa trama.
E a dare mordente e tensione troviamo anche una gradevole nota di giallo, che arriva come un temporale in una bellissima giornata di sole, che magari in un primo momento può far storcere il naso per poi farti rimanere affascinati e coinvolti, e con il fiato sospeso fino alla fine, portandoti a crearti mille ipotesi e domande.
Di sicuro non rimarrete delusi e ne annoiati perché non avrete neanche il tempo per potervi sentire così.
Una scrittrice sopra le righe, incredibile e originale aggiungerei, con una sua tecnica di scrittura che difficilmente si riesce a confondere. Una perfetta parlantina e conoscenza perfetta della grammatica e della lingua italiana, note di toscano che a me onestamente sono piaciute tanto, strappandomi anche diverse volte dei sorrisi.
Che dire ancora, vorrei spendere alcune brevi parole su questo ultimo capitolo, che si apre con un siparietto di Molinari, che ho adorato, un personaggio secondario che mi ha fatta ridere non poche volte, la sua simpatia mi mancherà tantissimo, e il suo eterno mettersi a dieta e seguire le regole salutari che la moglie Angela ha continuato ad imporgli XD, non so se mi faceva più tenerezza o ridere. Ma con un lavoro come il suo difficilmente può reggere con le tisane, ci vuole un bel caffè strong a risollevare il nostro caro Mlinari.
La conversazione tra Molinari e Saltarini è stata parecchio intensa, la tensione era alle stelle. Però ci fa capire che quando ci sono persone con il potere, si diventa delle marionette nelle mani di questi, e che sono talmente pericolosi che come ha detto Saltarini è meglio lasciar correre, ci sono cose più grandi di noi, sempre. Soprattutto se a manovrare il tutto c’è la mafia… purtroppo è un argomento delicatissimo che tutt’ora non si riesce a debellare, e credo che non ci si riuscirà mai, un po’ come la guerra.
Purtroppo anche Saltarini era diventato una marionetta, e c’era in gioco la vita della figlia, io avrei fatto lo stesso, non avrei mai rischiato che mia figlia corresse nessun tipo di pericolo.
E’ tutto un giro di soldi, il potere sono solo quelli…purtroppo e per alcuni valgono più della vita umana.
Miller è un personaggio che sul serio ti fa accapponare la pelle, solo che parla di simili cose con una tranquillità che veramente boh, tanto che si ritrova anche a ridere di gusto… da brividi.
E purtroppo per Saltarini da quel limbo non ne uscirà mai più, perché ce l’ha in pugno…e spero sinceramente che riesca a districarsi da una simile maledizione.
L’amicizia tra Marcello e Gerardo è la più rara e sono contenta che sia quel tipo di amicizia fraterna, che ci si può parlare di tutto, che si può scherzare anche in toni particolari che delle volte possono venire fraintesi, in effetti la scelta di Beatrice che aiutante per trovare il vestito a Gerardo mi sembra una magnifica idea, ed è bello che venga anche coinvolta.
Dai però ci sta che sia esagitato, comunque deve sposarsi, per quanto sia una cosa meravigliosa, mette un bel po’ di ansie.
A Marcello non gli è bastato fare l’eroe con Navarra? Deve sempre impicciarsi di tutto quello che succede, forse non ha bene capito chi è Miller, testardo proprio a certi livelli. Eppure dovrebbe rendersi conto già da come tratta bambini e donne, adesso Maria Luisa non sarà una Santa, ma è pur sempre peccato che venga trattata in questa maniera, si è data all’alcool come via di fuga secondo me perché stare con Colonna non deve essere per nulla bello… ma la discussione che c’è stata tra lui e Miller era da schifo proprio, rispetto verso donne e bambini 0… non sopporto simili atteggiamenti e soggetti, io.
Bè la notizia della morte di Navarra per quanto macabra sia stata mi ha fatto solo tirare un respiro di sollievo, finalmente non farà più del male a nessuno, e non perseguiterà più Beatrice… certo che XD Marcello le facce da baccalà gli riescono proprio bene, ma in un primo momento, avrei reagito anche io come lui ad essere sincera, soprattutto quando si hanno dei brutti trascorsi con malattie varie uno diventa più sensibile a determinate parole, e lui si era solo preoccupato, però per fortuna è una lietissima notizia, che per un tontolotto come Marcello ha stravolto non poco XD, tant’è che Beatrice pensava anche che non era contento, ma lui in verità si sente l’uomo più felice della terra. Sono della stessa opinione di Beatrice, io non aspetterei a dare la notizia al signor Giancarlo, perché è una cosa che lui ha sempre sperato e voluto, e sicuramente questa splendida notizia l’aiuterà ad affrontare al meglio la sua brutta malattia.
Elena è un bellissimo nome, mi è sempre piaciuto, Claudia per carità divina proprio no XD… pessime esperienze.
Bellissimo il finale, con il vento dell’ovest che li saluta e va via, mi sono anche commossa… che dire ancora, spero di non aver dimenticato nessun particolare, ma essendo l’ultimo capitolo, c’è anche un po’ di emozione da parte mia, e nel dire tante cose faccio anche un po’ di confusione.
Spero sul serio che gli amministratori prendano in considerazione la mia proposta di metterti nelle storie scelte.
Ti faccio ancora i miei più calorosi e sentiti complimenti, continua a scrivere e deliziaci con le tue nuove meravigliose storie, che ho letto essere già in cantiere, quindi aspetto con ansia questo nuovo capolavoro che spero non tardi ad arrivare.
Un abbraccio immensissimo ♪♫•*¨*•.¸¸❤❤❤❤¸¸.•*¨*•♫♪
Anto

Nuovo recensore
01/09/17, ore 17:42

Ciao Halley,
Mi scuso per la lentezza nel recensirti gli ultimi due capitoli, ma credo sia arrivato proprio il momento per farlo.
Allora questo penultimo capitolo già inizia con questa forte sensazione di inquietudine, preoccupazione ma con una leggera nota di speranza portata dalla presenza del piccolo Leonardo, che in questi ultimi capitoli ha avuto un ruolo molto importante. Mi è piaciuto moltissimo il suo gesto di tornare indietro per salutare ed incoraggiare la provata Beatrice, che purtroppo non ha ben vissuto il momento visto che oramai era totalmente altrove, la paura la stava divorando, ma era del tutto comprensibile. Anche il voler chiedere spesso delle condizioni di Marcello, è stato molto tenero. Anche se di ruolo non principale, Leonardo è un personaggio che mi è piaciuto veramente tanto.
Oltre però a questa inquietudine che aleggia nell’aria, troviamo anche la tensione emanata da Vittoria e Gerardo che abbiamo lasciato dal precedente capitolo non benissimo.
Gerardo accantona la loro situazione per cercare di tranquillizzare Vittoria che era tremendamente preoccupata per il suo caro amico. Un comportamento molto maturo che ho apprezzato particolarmente, c’era una situazione assai più seria che pensare a delle discussioni che si potevano affrontare in un secondo momento, magari aiutati dal famosissimo senno del poi…che ci fa vedere le cose sotto un'altra prospettiva.
Il dottor Costa poi che non ha lasciato fraintendimenti nel chiedere di Fiammetta, ed il commissario immagino proprio che abbia recepito il coinvolgimento sentimentale ed emotivo del dottore nei confronti della ragazza, tanto che l’ha quasi rasserenato.
Beatrice invece provatissima come ho già anticipato poc’anzi, cerca di autoconvincersi che Marcello sta bene e che andrà tutto bene, quasi come se facesse del training autogeno per cercare di mantenere una certa calma, cosa che io forse non sarei riuscita ad avere.
Nel frattempo Marcello non se la stava cavando per niente bene, solo il posto in cui lo tenevano era qualcosa di inquietante e osceno, definirlo diroccato è pure poco.
Ma io dico, Marcello doveva far per forza il gran uomo contro quelli li? Ma a Beatrice ci ha pensato, che la poteva lasciare sola? Mi pare proprio di no, io questi atti di coraggio non li comprendo proprio. Come si fa ad essere così incoscienti, egoisti e menefreghisti? Ci ha pensato minimamente al dolore che gli avrebbe procurato nel perderlo, tra l’altro con il pensiero che non era riuscita neanche a fare pace con lui?
Andare dalle forze dell’ordine e intervenire con una squadra no eh? Faceva troppo poco supereroe. Ma come si fa? Boh…
Tra l’altro non contento e sapendo l’odio che aveva Navarra nei suoi confronti lo fronteggia pure, essere colpito con il calcio della pistola secondo me ha anche ricevuto una grazia perché secondo me l’avrebbe ucciso immediatamente.
Poi per non parlare del patto fatto tra i Landi e Navarra, ma sono proprio stupidi i Landi, criminali ma altamente stupidi a fidarsi di uno come lui, ed infatti li stava per far fuori.
Non mi dispiace per nulla, anzi della feccia in meno sulla faccia della terra, soprattutto per quello che hanno fatto, lasciar morire un uomo per i loro sporchi interessi è brutale solo che la si pianifichi una cosa del genere, figuriamoci poi a metterla in pratica.
Per fortuna però che la polizia è arrivata in tempo, ho tirato un respiro di sollievo quando sono intervenuti, salvando quella testa calda di Marcello.
Mi è piaciuto pure troppo il blitz della polizia, anche non amando molto il genere, però ho apprezzato la cura del descrivere il tutto, immersione totale.
La scena successiva diciamo che è più tranquilla, almeno in parte… Gerardo che prende a pugni Giacomo e idem Fiammetta è stata una goduria troppo grande, peccato che si sono limitati, quando andava completamente ammazzato di mazzate, ma come ha fatto lei a sposarselo? So il motivo però… che poi dopo tutto quello che ha fatto, il padre ferito, questo ancora ha il coraggio di fare il cretino con Vittoria? Ma proprio senza alcun ritegno. Schifoso a livelli mai visti.
Mi è piaciuto tantissimo Gerardo, che pacato com’è quasi non te le aspetti simili reazioni, ma aveva il sangue alla testa, stava scoppiando, troppo cose alla fine è sbottato, immagino Vittoria nel vederselo così tosto XD… meravigliosi.
Meravigliosa anche la scenetta che ne è seguita, mettendo finalmente a posto le cose, c’era un bel po’ di imbarazzo nel doversi approcciare nuovamente, ma ci sta, soprattutto lo sfogo di Vittoria che immagino sia uscito fuori di getto stanca di tutta quella situazione con lui, hanno fatto pace (e si vedeva pure tanto *///*) e ne sono più che felice, non stanno per niente bene lontani l’uno dall’altra. E per concludere una meravigliosa ciliegina sulla torta, e finalmente direi, la proposta di matrimonio, non sapevo se continuare a piangere e definirli scemi entrambi o piangere e basta per la gioia.
Comunque confermo che la squadra Guardalupi/Molinari è stata impeccabile, si potrebbe pensare ad una serie tutta loro, non sarebbe una cattiva idea.
A Marcello ora son venute le fitte allo stomaco, non prima… ha fatto passare l’inferno a Beatrice, e guarda che sia scappata ne ha tutto il diritto, anche del picchiarlo, non ci si comporta così… non si fa l’eroe per la patria soprattutto quando hai una famiglia.
Però sono dolcissimi, anche il broncio di lei arrabbiato era più dolce che inquietante… per fortuna c’è stato un epilogo positivo e non una tragedia… ci sarei rimasta troppo male a dirti il vero.
Tutto è bene quel che finisce bene dai, sperando che Marcello abbia capito che non esiste solo il lavoro, si voleva aiutarla, ma aiutarla non significa metterla in un angolo, e soprattutto aiutarla non significa rischiare la vita per salvare una proprietà che si ha un valore importante per Beatrice, ma rimane comunque un oggetto, ed un oggetto non potrà mai valere quanto la vita di una persona che si ama.
In conclusione è stato un capitolo bellissimo, pieno di emozioni positive e negative, ma questo è il bello. Una buona trama deve suscitare sempre emozioni differenti, anche contrastanti tra loro. Complimenti.
E ora manca la parte finale da recensire…che farò quanto prima.
Un abbraccio immensissimo ♪♫•*¨*•.¸¸❤❤❤❤¸¸.•*¨*•♫♪
Anto

Recensore Master
28/07/17, ore 10:28

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Buongiorno, sono qui a segnalarvi questa storia per le Scelte del sito.

Sono cinque anni che la seguo costantemente, so che l'autrice ci ha lavorato tanto, si vede soprattutto dalla minuzia dei particolari e l'attento lavoro di scrittura, sia della trama, sia ortografia, sia dei personaggi.

La storia narra di quattro ragazzi: Marcello, Beatrice, Gerardo e Vittoria, i quali, immersi nelle atmosfere di una Roma anni Ottanta, cercheranno di districarsi fra le loro vicende personali e un caso che appare più grande di loro, poiché saranno coinvolti in faccende dalle decise tinte poliziesche.

A metà fra un romanzo rosa e un giallo, tutti i capitoli richiamano il Vento dell'Ovest, che come se fosse una sorta di narratore accompagna i quattro protagonisti fra incertezze, dubbi, delusioni, colpi a sorpresa e tante trappole disseminate.

La propongo per le Scelte perché, come detto sopra, lo stile e la grammatica sono impeccabili, i personaggi rimangono coerenti con loro stessi fino alla fine e il finale che Halley ha donato loro è perfetto con tutto il contesto.

Insomma un'opera davvero godibile, nonostante la corposità dei capitoli che, in un contesto virtuale come noi siamo, può risultare troppe volte stancante. Tuttavia, non è il caso di "Vento dell'Ovest".

Infine, ho letto davvero tantissime storie e le Scelte non possono privarsi di un titolo come questo, che, al di là del fatto che sia una delle mie favorite, ma è una storia bella sotto tutti i punti di vista.

Sperando che la mia richiesta venga accolta, porgo cordiali saluti e tanti complimenti ad Halley per aver deciso di condividerla con noi.

Recensore Junior
14/07/17, ore 23:02

Ciao, son tornata!
Devo dire che dopo aver inghiottito questo terzo capitolo d'un sol boccone, quasi non mi veniva l'accento fiorentino!
Allora, quello che ho avuto sotto il naso è sicuramente un capitolo di passaggio, preludio di cambiamenti: abbiamo l'insolita confessione di Geraldo (spero che la ragazza a cui si riferisce sia proprio  Vittoria!), l'affare con lo sprezzante Lord Carter, che suppongo tornerà ad avere importanza, e IL RITORNO DI NAVARRA, signori! Aspettavo questo momento da tempo, ora s'intravede che le cose prenderanno pieghe diverse, mi aspetto molti plot twist da questa storia e non vedo l'ora di entusiasmarmi per questo.
Sai la mia opinione riguardo ai personaggi, Beatrice ancora non vuole starmi simpatica (serafica e dolce, all'inverosimile, la voglio vedere più donna!), ma tutti gli altri ho imparato ad apprezzarli ad uno ad uno, chi per una caratteristica chi per un'altra. Ci proponi un campionario variegatissimo di persone, tra cui anche coloro che fanno da sfondo spiccano per qualche motivo, ad esempio il guercio proprietario del locale o la libraia. Sono contenta che tu riesca ad inserire, sistematicamente e metodicamente, degli ottimi e realistici individui e poi le storie son interessanti soprattutto quando hanno un notevole catalogo di personaggi.
Inutile aggiungere che amo sempre di più il padre di Marcello, è un tale bignè!
Il tuo lessico mi fa impazzire, delicato, opportuno e adatto alla prosa che hai deciso di usare. Prosa molto versatile, tra l'altro, che si conforma a peronaggi e situazioni. Inoltre trovo graziosi questi piccoli inserti culturali che dissemini nel testo (a maggior ragione ora che hai inserito Via col Vento, lo adoro).
Ho notato due errori, delle sviste, nulla di grave, tuttavia mi è parso strano considerando che la storia è stata betata. Te li riporto immediatamente:
1. "Non sono ingrado di provvedere ad alcuno!";
2."Abbiamo avuto molto da fare la settimana dopo che si siamo visti".

Questo è quanto, non vedo l'ora di vedere cosa accadrà successivamente!
A prestissimo
M y r t u s

Recensore Master
22/06/17, ore 18:04

Scommetto che, a ragione, non ti saresti mai aspettata di ricevere da me questa recensione. Non posso darti torto e onestamente ne sono molto dispiaciuta. Credo sinceramente che questa storia meriti tutti i crediti dell'universo e — non so se te l'ho mai detto in precedenza — mi piacerebbe vederla diventare un libro e io lo comprerei. Ho atteso tanto per recensire questo capitolo, credo sia passato quasi un anno. Di cose ne sono successe ma non vedo perché ciò dovrebbe interessarti, quindi ti rinnovo le scuse e parto con la lettura del capitolo (e la solita recensione in diretta).
Innanzitutto volevo dirti che è stato bello rivedere la tua grafica, perché dona al testo un'eleganza non indifferente e trovo che si sposi perfettamente con il font e le sue dimensioni. Ti ho già fatto in passato i complimenti per tutto questo, ma volevo rinnovarli.

La situazione familiare di Marcello è inconcepibile e mi ritrovo a ribadire quando il preconcetto che la prole debba essere lo specchio dei genitori sia sbagliato. Lui, per esempio, con quello strano essere che è sua madre non c'entra proprio nulla.
Per quanto riguarda il rapporto che c'è tra i tre amici e il carattere di Vittoria, penso di aver già dichiarato in passato il mio amore per questa ragazza: nonostante tutto ciò che sta passando, niente e nessuno le toglierà mai il sorriso dalla faccia! Questo sinceramente non è da tutti e sono d'accordissimo con Marcello quando chiede a Gerardo di sbrigarsi: potrebbe davvero essere la salvezza della loro amica. Non capisco perché lei non denunci la violenza che sta subendo, ma del resto non credo che se ci riuscisse non lo farebbe: deve essere un meccanismo psicologico che scatta in una mente che sta attraversando qualcosa che io non posso neanche immaginare. Non tutti regiamo allo stesso modo.
Ah, non so se avevo mai realizzato ciò prima d'ora, ma Marcello è davvero il mio personaggio preferito: si batte in ciò che crede e si mette contro tutto e tutti pur di rimanere coerente con se stesso. Il modo in cui ha liquidato quell'oca giuliva, la sua sensibilità nei confronti del migliore amico (che, ovviamente, c'è rimasto male!) e in generale le sue risposte sempre adatte alle circostanze mi hanno sempre affascinata. Sa essere sul pezzo ma sa anche quando evitare di battersi per una battaglia che non porterà a nulla, perché di fondo non sarà lui a cambiare una ragazza del genere, ma solo la vita (si spera). 
Credo di aver detto tutto (in caso contrario lo aggiungerò dopo!) e continuo la lettura.
Ah, certo, come ho fatto a dimenticarlo!: amo troppo la ship Gerardo/Vittoria (non so se hai mai provato a darle un nome, sarebbe divertente) e penso davvero che insieme starebbero benissimo, con Marcello dall'altro lato che li shippa da bravo bambino (). Gerardo è tanto timido e accanto a una personalità spigliata come la sua penso si troverebbe a suo agio. La facepalm di Marcello descrive la mia espressione (sebbene divertita) alla fine del primo pezzo: è proprio un tenerone senza speranza, Gerardino!

Avevo quasi dimenticato l'angosciosa situazione di Beatrice e quel coglione del fratello. Lui rappresenta forse il tipo di persone che più odio a questo mondo: non è cattivo, ci credo al fatto che non ha malizia, che quello che fa non ha lo scopo di fare del male, ma proprio per questo non riesco a sopportare la stupidità e l'incoscienza che trasudano le loro parole e i loro gesti. È come se quest'uomo vivesse senza pensare alle conseguenze. Fa cadere un vaso per terra spaccandolo in mille pezzi ma gli dispiace davvero se qualcuno si taglia con essi. È un controsenso che mi dà sui nervi. Ma purtroppo è veramente realistico, quindi complimenti.
E i complimenti ti vanno fatti anche perché la scena in cui sono solo Navarra e Beatrice è raccapricciante. Mi permetti di carpire tutti i suoi sentimenti, le sue emozioni, la sua vergogna, il disagio. Cazzo, io gli avrei ficcato un bel calcio nelle palle, avrei risposto, avrei urlato. Ma stiamo scherzando? The sooner he dies, the better we all will be.
Quindi complimenti, davvero, mi hai completamente assorbita nella lettura.
Passo alla seconda parte del POV di Beatrice.

Non ti so descrivere la sensazione di pace e serenità che mi ha infuso questa scenetta nel negozio. Vedo quel posto come il paradiso di Beatrice (che merita questo e molto altro ancora) e adoro tutti i personaggi che sono involti in esso. La signora Sofia è adorabile, sia come donna, sia come pseudo-mamma e immagino anche come moglie, dal modo assolutamente adorabile, tenero e malinconico con cui parla di suo marito. I due bambini sono delle piccole gioie e il fatto che abbiano probabilmente fondato il team della loro shipping non è da poco (anzi, è solo un motivo in più per amarli!).
Mi è particolarmente piaciuto il modo in cui hai descritto la sua gioia nel vedere il giusto tessuto per la sciarpa di Marcello. Questi due sono un'otp: sono così belli, mentre pensano l'uno all'altra anche e soprattutto quando non sono assieme. 
Le descrizioni le ho trovate perfette e mi piace molto il piano di Beatrice che, finalmente, sta diventando furba. Il suo carattere così dolce, sempre gentile e affabile la caratterizza e non voglio che cambi, ma allo stesso tempo deve ribellarsi al fratello e a tutto ciò che egli le fa passare — e sicuramente Marcello la aiuterà in questo!
Vedere Bea felice rende me felice, I mean it!

Wow! Che finale col botto!
Ti dico subito che ho amato la frase "È sempre così: nel momento in cui si pensa a tutt’altro, vengono in mente le soluzioni più brillanti ai problemi più macchinosi.", perché è maledettamente vero! Penso sia stato molto ingegnoso e subdolo ciò che Carter e i loro nemici hanno macchinato e spero sul serio che i due amici riescano a scoprire il mistero di questi omuncoli che gli vanno contro. 
La scena in cui i due bimbi si sono "accaniti" contro Marcello è stata stupenda, con l'entrata in scena di Marcello che giustamente rincara la dose per rendere più chiaro il concetto a Gerardo (della serie "Svegliati! Ci arrivano anche i bambini!"). 
Ho adorato molto questa conclusione e in generale il capitolo.

In più, ci tenevo a complimentarmi per una cosa: si vede che sei tremendamente informata su ogni cosa che scrivi e che menzioni. Ogni argomento è trattato con cura, dai tessuti del negozio di Sofia agli accenni di storia e letteratura. Avevo perso di vista quanto fosse bello leggere un testo scritto bene, ma bene davvero, a tutto tondo, scritto con competenza a 360°. Davvero, congrats!

Ti faccio notare alcuni errorini sparsi nel testo (davvero insignificanti se visti nel complesso e perlopiù di distrazione): "dovette urlare ai suoi amici che doveva andare a dare una mano" c'è una ripetizione del verbo "dovere" e in generale forse la frase è un po' troppo pesante; "anche il suo cuore era tutt’altro che sereno" manca un "se" dopo "anche"; "dopo di che" che va scritto "dopodiché"; infine, un semplicissimo errore di concordanza (e distrazione/battitura), ovvero "troppo rischi".

A presto (spero!).

Bye, Halley.

Recensore Veterano
07/06/17, ore 18:00

Mio Dio, FINALMENTE!
Avevo addosso un'ansia terribile fin dallo scorso aggiornamento, veramente non vedevo l'ora di sapere come sarebbero andate le cose... avevo davvero paura che stavolta Navarra potesse farla franca e che finisse tutto male per Marcello e Beatrice! ç_ç
Queste sì che sono forze dell'ordine efficienti, magari fossero ancora così, è assolutamente un bene che sia stato così in tale situazione, almeno hanno finalmente preso in gabbia quel lurido pezzo di cacca (concedimelo, ho sempre odiato quello spagnolo).
E' stato anche un sollievo vedere Gerardo e Vittoria fare pace, e non ti dico che momento da fangirl ho avuto quando lui le ha proposto di sposarlo! Che soddisfazione poi quando Giacomo è stato preso a sberle sia da Vittoria che da Fiammetta, aaah, ci voleva proprio una lezione per quel cretino!
Insomma, un capitolo pieno di soddisfazioni e che mi ha finalmente sollevata dal "letto di spine" su cui stavo fin dallo scorso capitolo :D
Mi rattrista un po' la prospettiva della fine della storia con il prossimo capitolo, ma d'altra parte le cose non possono durare in eterno...
Complimentoni come sempre e alla prossima! :*

Recensore Master
06/06/17, ore 09:32

Ciao Halley! Davvero è finita questa storia? Wow... e che capitolo! Per quanto mi riguarda, la storia sarebbe anche potuta finire così, è tutto... perfetto, sai, e quel clima di quiete dopo la tempesta mi ha appagato molto. Tutto si è risolto, i criminali sono in prigione e i nostri protagonisti hanno fatto pace fra di loro. Sono davvero molto soddisfatto di come si sia svolto il tutto: per un attimo ho davvero pensato che Navarra alla fine cambiasse i piani e uccidesse Marcello a sangue freddo: in fondo, bastava che non lo trattenessero e lo gettassero a mare già legato! Invece, alla fine, Pierpaolo e Giacomo hanno dimostrato una parvenza di umanità decidendo di risparmiarlo, perlomeno sulle prime. Navarra, invece, è rimasto accecato dal rancore e della vendetta e ne ha pagato le conseguenze. Marcirà in galera, com'è giusto che sia.
Ottimo lavoro quindi, come sempre riesci a dire molto senza annoiare mai, tutto dovuto all'ottimo ritmo che condensa tutto il capitolo. C'è solo un errore qui: "ne non ne poteva più"... c'è un ne di troppo XD adesso sono proprio curioso di vedere come hai intenzione di concludere questa storia: non sarà che siamo di matrimonio?

Complimenti davvero ^^ è stato un ottimo giallo, ma anche "romantico", e non vedo l'ora di poterti scrivere la recensione finale... ho già una mezza idea XD alla prossima!

Recensore Veterano
22/05/17, ore 16:33

Halley, finalmente torno da te. È quasi passato un secolo, ma la tua storia mi è rimasta così impressa che è come se l'ultimo capitolo l'avessi letto ieri.
Quest'ultimo è stato parecchio denso di avvenimenti ed ha messo un po' di carte sul tavolo chiarendo la posizione di alcuni dei tuoi personaggi.
Ho trovato Marcello particolarmente glaciale in tante cose, che mi sembra un temperamento un po' distaccato da tante cose della vita. Se da una parte capisco che non essendosi innamorato non voglia sposarsi, il fatto che ci abbia messo così tanto a farsi vivo con Beatrice, ti dirò, mi è sembrato molto strano. Mi ha fatto comunque piacere che le abbia fatto un pensiero, oltre a regalarle una magnifica vista alla Cappella Sistina.
Sono curiosa di scoprire chi sia la donna del mistero che fa tanto sospirare Gerardo e mi ha stupito molto che Marcello non se ne sia interessato fino a farsi dire nome e cognome. Per questo lo trovo molto freddo come indole, ma in questo caso, capisco che una tale caratterizzazione porti acqua la mulino della narrazione, permettendo di creare curiosità circa questo amore arcano. Ho una mia idea, ma chissà... te la dirò più avanti, è solo una sensazione per il momento che non non mi sento ancora di mettere nero su bianco. ;)
Riguardo Vittoria mi sempre il personaggio che più di altri sprizzi vitalità da ogni poro e non ti nascondo che è uno die miei preferiti. La trovo particolarmente viva, specialmente in questo capitolo, e spero di rivederla presto.
Sulla cugina Anna Laura non mi esprimo più perché non ho un granché bene da dire sul suo conto e immagino che farci affezionare a lei fosse l'ultimo dei tuoi pensieri da come ce l'hai presentata.
Venendo alle new entry, invece, ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di Lord Carter: un perfetto snob inglese e almeno secondo la mia esperienza, il suo personaggio è molto in linea co il mio concetto di English gentleman. No, non si può dire che siano delle sagome, in generale intendo.
Stilisticamente parlando, hai fatto un uso molto abbondante di virgole, che forse a mio avviso hanno rallentato molto la narrazione, ma questo non è un appunto bensì un mio personale gusto.
Veniamo poi alle parte del fiorentino. Come al solito i miei sono solo suggerimenti, non fraintendermi.
Ho trovato molte meno imprecisioni rispetto ai capitoli scorsi e, tenendo conto di quanto ci eravamo dette in precedenza sull'inflessione linguistica che vuoi dare al personaggio, ho solo poche correzioni da suggerirti che metto in maiuscolo in modo che ti risultino nella lettura)
1) «Sì, lo so, me l’ha già fatto questo discorso. I’ cerco di metterci tutto l’impegno possibile» rispose la fanciulla, infastidita dalle considerazioni che aveva appena tratto.
«Sì, lo so, me l’ha già fatto questo discorso. E cerco di metterci tutto l’impegno possibile» rispose la fanciulla, infastidita dalle considerazioni che aveva appena tratto.
2) «Io... I’ vorrei solo parlare un attimino con Marcello».
«Io... E vorrei solo parlare un attimino con Marcello».
3) «Hanno un aspetto magnifico!» nel tuo testo hai calzato la g invece nel parlato fiorentino la lettera che esprime meglio l'inflessione è la C. La g viene pronunciata come in italiano, anche in dialetto. Questo, se vuoi, dovresti correggerlo nei casi in cui calchi di più l'inflessione sulla g. Non sto a segnalarteli tutti, sarebbe noioso per entrambe.
Nel complesso, la storia risulta pimpante e sembra che nel proseguimento i colpi di scena non debbano mancare. L'intreccio non affatto male, anzi invoglia a proseguire.
Ultime parole sul piano criminale di Guido, che per mantenere un tenore di vita fuori dalla sua portata mette nei guai la sorella. Non so cosa aspettarmi da questo personaggio: o meglio, lo so benissimo ed è il classico mare di guai, ma spero che lungo il racconto possa ritrovare il lume della ragione.
Un abbraccio e come al solito i miei complimenti.

Recensore Veterano
22/04/17, ore 20:02

Ciao Halley,
come promesso sono riuscita a ritagliarmi del tempo da dedicare alla tua storia.
Parto da un paio di precisazioni per poi poterti dare un commento complessivo su questo capitolo.
La prima riguarda l'ubicazione della casa fiorentina di Beatrice. Nel testo la collochi accanto alla chiesa di Santa Maria del Fiore. Sarebbe più corretto esprimersi in un modo diverso, perché il Duomo di Firenze è praticamente circondato da una piazza su ogni lato e non ha edifici accanto a sé, se escludiamo il campanile di Giotto. Credo che tu volessi dire che la loro casa era nei pressi del duomo, ma da come hai scritto s'intuisce che sia appunto accanto e questo, come ti dicevo, non è possibile.
Altra cosa che volevo farti notare sono delle espressioni dialettali con cui Beatrice si esprime. Do per scontato che la ragazza sia di buon famiglia e perciò mi suona un po' strano che usi certe espressioni, anziché esprimersi in un italiano corretto. Ad ogni modo, credo che volessi caratterizzarla utilizzando una forma dialettale. Però ci sono alcune imprecisioni che ti segnalo di seguito:
"Lo sai che non l’era possibile dirgli di no." ti consiglio ->" Lo sai che un era possibile ..."
"A me non l’è sembrato un perdente» -> "A me un è sembrato..."
"Pensi ai tuo’ vestiti nuovi!" -> "pensa a' tu' vestiti..."
"Non l'era" nessun fiorentino lo direbbe. Inoltre, quando metti l'articolo determinativo davanti all'aggettivo possessivo mio diventerebbe i' mi' e non il mi'. Questo giusto per chiariti alcune sfumature del dialetto fiorentino, che comunque ti ripeto, solitamente poco usato da persone con una certa cultura e educazione, se non per scherzare, che per forza di cose si esprimono in italiano corretto, escludendo la pronuncia con la c e la t aspirata, che è di difficile correzione.
In sintesi non l'era non è un'espressione fiorentina, semmai la forma dialettale corretta è "un era".
Mentre «L’è il secondo da sinistra» è invece corretto.
Passando invece ai contenuti, la situazione si fa ingarbugliata. Beatrice è purtroppo decaduta da ricca fiorentina alla Cenerentola della situazione, tanto che dorme in una stanza che non è una vera e propria camera da letto, ma una ex stireria. Come se non bastasse il lutto per il padre oltre a quello della madre, è pure preda delle angherie della zia e della cugina che per davvero sembrano non volerle un gran bene.
Non è una situazione invidiabile la sua.
Marcello, povera stella, anche lui ha le sue gatte da pelare. La madre non approva le attenzioni che sta dedicando a Beatrice perché poco sostanziosa in quanto a patrimonio e, considerando il personaggio, non mi stupisce questa sua presa di posizione.
Siamo ancora lontani dal cuore della storia, per carità, però alcuni eventi burrascosi già s'intravedono all'orizzonte.
Il contorno in cui i tuoi personaggi si muovono è estremamente gretto e superficiale e sembra appartenere a un contesto storico arcaico per la chiusura mentale e la bassezza delle motivazioni che animano gli intenti sia della madre sia del fratello di Marcello. Purtroppo, mi piacerebbe dirti che mal s'incassa con il periodo storico in cui hai ambientato la storia, anni '80, invece questa serie di pochezze sono presenti anche ai nostri giorni in alcuni contesti, quindi figurati, su questo non ho niente da ridire.
Aspetto ancora un po' prima di esprimermi su Beatrice e Marcello, conosco ancora poco di loro se non quello che gli gira intorno e da quelle semplici battute che si sono scambiati, nel loro primo appuntamento, ho potuto solo constatare una certa armonia nella reciproca compagnia, forse perché ciascuno appartiene ad un contesto estraneo all'altro e per ognuno sembra una boccata d'aria fresca.
Su questo capitolo non ho altro da sottolineare, se non la forma sempre corretta e appropriata. Volevo però avvisarti che non so quando potrò continuare, perché si avvicina la sessione e dovrò rimettermi sui libri , perciò credo che andrò molto a rilento con le recensioni e mi sembra doveroso avvisarti.
Spero di esserti stata utile con le segnalazioni che ti ho fatto e che non ti abbiano dato fastidio.
Un abbraccio e alla prossima. ^^

Recensore Junior
18/04/17, ore 02:25

Carissima, sono tornata a recensire questa tua perla!
Mi scuso tantissimo per il ritardo, ma con tutti gli impicci scolastici non ho proprio avuto tempo per passare e solo questo interludio di Pasqua mi ha garantito qualche attimo di stallo.
Passiamo immediatamente alla storia: ci viene presentato un piccolo scorcio sulla realtà quotidiana di Beatrice, che dà l'impressione di essere catapultati nella favola di Cenerentola col suo binomio "parenti malevoli e vita difficile". Tuttavia la zia e la cugina della protagonista sono tutt'altro che personaggi piatti e incolori: basti pensare a come Anna Laura sbeffeggia Beatrice e subito dopo le posa un affettuoso bacio di commiato. Insomma abbiamo di fronte dei personaggi che, sì, possono sembrare i soliti del repertorio, ma che presentano sfumature più umane e meno fittizie. Lo si nota bene anche in Guido, che m'incuriosisce molto e su cui spero di leggere qualcosa in aggiunta.
Adoro, in questo capitolo, il modo in cui sei riuscita a miscelare l'elemento reale a quello fiabesco e senza tempo. Davvero un artifizio di tecnica magnifico!
Sono contenta di come le cose si stiano sviluppando dopo il primo capitolo. Abbiamo personaggi a contatto con situazioni diverse e personaggi che iniziano a rivelare sfaccettature nuove o nascoste: è il caso di Marcello, così adorabile alle prese con la sua prima "sbandata". L'ho trovato davvero carino mentre si arrabbattava a far funzionare l'appuntamento con Beatrice, nervoso e leggermente impacciato. A fronte del capitolo precedente, non avrei immaginato di vederlo così e tale cosa non mi è dispiaciuta. Oppure di Gerardo, che ha messo in scena il suo lato geloso. Uè, nessuno mi tocchi Gerardo!
Il personaggio femminile che indossa la medaglia d'oro, fino ad ora, continua ad essere Vittoria, una ragazza decisamente ingegnosa, allegra e alla mano. Davvero un personaggio divertente e ben costruito, di vitale importanza nella costruzione della storia. 
La Matrona possiede un carattere dualistico non intenzionale, infatti, sebbene sia una che fa la voce grossa e, in quanto al timore che suscita, può essere accostata alla figura di terribili dittatori, possiede anche una controparte comica che, talvolta, suscita il riso del lettore.
Devo dire che Beatrice, per quanto l'aspetto fisico prometta bene, non mi piace. Sarà quella sua aria da principessa Disney, bella ed eterea, a cui è impossibile resistere e che prova un'attrazione irrimediabile per i "bei tenebrosi". Quest'ultima frase mi ha saputo un po' di "end game". 
Gli inserti descrittivi su Caravaggio e Michelangelo li ho amati dal profondo del mio cuore. Non solo sono due artisti che adoro, ma hai saputo valorizzarli e mettere in mostra la conoscenza che hai in materia.
Per quanto riguarda il fratello di Marcello...mi fa una pena, poveretto! Desidera solo l'approvazione della madre, nient'altro! Sono ansiosa di vedere come si svilupperano le cose per lui in seguito. 
Passiamo alla parte stilistica della storia. Adoro così visceralmente il tuo stile che non trovo un termine o un modo adatto per esprimere quanto mi fa impazzire. Davvero! Le descrizioni sono una bomba (un pollice in alto per quella della stanza di Beatrice) e ti immettono ala perfezione nell'ambiente. Caspita, devi avere lavorato molto ai dettagli! Anche su quelli geografici, nulla da dire. Tutto perfetto e rigorosamente al suo giusto posto.
Il fatto che tu sottolinei l'accento toscano attraverso l'uso del corsivo è un ottimo espediente. Ho letto tutte le battute in dialetto nella mia mente con la voce e l'accento dei personaggi. Altro punto a tuo favore.
Questo capitolo mi ha presa, non riuscivo a staccarne gli occhi di dosso, poco importava che fosse notte fonda. Dovevo sapere come continuava la fanfiction.
Termino con una piccola parentesi sul finale: Fulmine a ciel sereno, ecco cos'è stato. Un colpo di scena che non m'aspettavo per niente ad un secondo capitolo. Già le cose si complicano esponenzialmente prima di iniziare, wow. Mi sa che altri grovigli complicati attendono di essere scoperti nei capitoli a venire. Questo scioglie di poco il fattore "end game" che ti dicevo prima e che mi ha fatto storcere il naso anche in "Vento di novità". Insomma si capisce che Marcello e Beatrice sono destinati a finire insieme per il fatto che il loro interesse sia stato troppo precipitoso e le reazioni di Beatrice troppo da innamorata standard. Vi conoscete appena, calmini eh (scherzo, ovviamente).
Alla fine, però, non posso sentenziare con certezza perchè potrebbe ancora accadere di tutto. Siamo ancora al secondo capitolo, no?
P.s. il dettaglio della stanza di Beatrice che dà ad Ovest non è passato inosservato.
Ok, credo di aver detto tutto. 
Alla prossima!
M y r t u s 
 
(Recensione modificata il 18/04/2017 - 02:27 am)
(Recensione modificata il 18/04/2017 - 02:28 am)

Recensore Master
08/04/17, ore 11:25

Ciao Halley! Perdonami il ritardo con cui sto recensendo, ma ultimamente sto dietro a molte cose e finalmente ho un po' di tempo per recensirti! Il capitolo mi era parso bello pieno, quindi ho voluto un po' di calma per recensirti con... calma XD

Ok, passiamo quindi a ciò che ti voglio dire. Finora è stato il mio capitolo preferito in assoluto, perché c'è un po' di crescita nel personaggio di Gerardo, il quale forse, dopo questa esperienza che ha avuto, avrà un po' più di autostima, e anche di Vittoria, la quale sta imparando a vedere le cose non solo dal suo punto di vista, ma anche di quello altrui. È stato un momento molto bello far due personaggi semi-sconosciuti e che hanno solo amicizie comuni, quindi spero che questa cosa possa fare piacere anche a loro^^

Passando poi alla seconda parte del capitolo, hai preparato tutto per il gran finale: tutti i tuoi personaggi sono sulla scena per lo spettacolare gran finale, e anche il "cattivo" è lì presente, che se la veder faccia a faccia con l'"eroe", eroe che non voleva esserlo, ma che è lì e dovrà tenersi stretta la sua vita se vuole vedere il lieto fine. Tutt'altro che scontato, se posso dirlo. Navarra è un essere orribile, aiutato da esseri altrettanto orribili e merita una giusta punizione. Che sia proprio la polizia, grazie anche all'aiuto dell'Ispettore Jackson (grazie mille *_*) che dalle ombre di Olbia ripeteva spesso "Le coincidenze non esistono..." sullo sfondo di temporali rumorosi e capre belanti?

Insomma, tutto molto bello, non vedo l'ora che l'ultimo capitolo possa uscire e dare un finale degno di questo capitolo e di tutta la storia in generale *_*

Alla prossima!

Recensore Master
31/03/17, ore 10:40

Ciao! Sono sparita per un bel po' e mi dispiace, ma ora ho deciso di rimediare.
È davvero una gioia vedere Beatrice così spensierata, che può godersi la gentilezza delle persone che stanno attorno. Gentilezze che di norma si danno per scontato, ma per lei che per anni ha vissuto quasi al pari di una schiava, sempre trattata male, sono insolite e inaspettate.
Un po' mi dispiace per Vittoria, che non si è mai accorta della gelosia che covava Beatrice, accecata dalla convinzione che fosse innamorata di Marcello, quando lei era persa di Gerardo e piena di buone intenzioni per essere sua amica, ma mi auguro che ora che la verità è venuta fuori per caso possano diventarlo sul serio. E, come sai, Vittoria con il suo carattere solare rimarrà sempre uno dei miei personaggi preferiti!
Gerardo e Marcello con gli affari sono sempre molto bravi, o meglio, sei brava tu a scrivere le loro conversazioni d'affari con così tanta naturalezza. Spero sinceramente che il padre di Marcello non abbia sul serio nulla di grave, perché mi sto immaginando le ipotesi più tragiche, e sarebbe un peccato perdere un personaggio d'appoggio e buono come lui.
La scena con la vecchietta mi è piaciuta perché è un piccolo accenno di quotidianità: può capitare a chiunque di incontrare un'anziana signora simpatica e chiacchierare un po', offrendosi di aiutarla. E penso che Marcello sia proprio quel tipo di ragazzo, educato e abbastanza sveglio in certe occasioni.
Tornando a parlare di Vittoria, nei capitoli precedenti non mi sembra che si fosse accennato al suo lavoro, ma di sicuro sono io che ricordo male. Mi sembra adatto a lei, che di sicuro sa come far forza alla gente con le parole ed essere di conforto, anche se come hai specificato ancora non fa ufficialmente parte dell'equipe dell'ospedale. Il dialogo finale tra lei e Marcello è molto carino, mette in luce tutta la spigliatezza e furbizia della ragazza – e poi è risaputo che più sei amico di una persona e più non ti fai scrupoli a rubarle il cibo, ahahah.
In teoria viavai si scriverebbe attaccato, ne approfitto per dirtelo – non è un errore grave o altro, solo una piccola considerazione che magari può esserti utile.
Anche se Maria Luisa all'inizio non mi stava troppo simpatica, non posso fare a meno di provare un po' di pena anch'io per lei, per via della situazione in cui si è cacciata. Il comportamento di Colonna è veramente egoista e viscido... La loro storia mi incuriosisce, perciò mi auguro che si senta ancora parlare di loro nei prossimi capitoli, giusto per sapere come va avanti la gravidanza e se il caso vorrà accontentare il barbaro capriccio di Colonna, oppure se dovrà nascere una femmina che il ragazzo guarderà con astio.
Ottima scelta per il ciondolo, dalla descrizione che ne hai dipinto mi è sembrato davvero incantevole, non troppo appariscente ma decisamente meraviglioso.
si stavano rivelando una prezioso supporto. – piccolo errore di battitura, qui.
Ho la sensazione che il compleanno di Claudia finirà male e la Matrona riuscirà a far soffrire Beatrice, ma spero anche se Marcello non le permetta di fare troppi danni. Insomma, dal prossimo capitolo mi aspetto un po' di movimento, e dato che se la polizia vuole convocare di nuovo Beatrice sicuramente ci saranno delle novità riguardo ai suoi vili aggressori o sulla sua famiglia – che, visto il trattamento che le hanno sempre riservato, non merita affatto di chiamarsi famiglia.
Come al solito si vede la cura che ci metti nel realizzare ogni capitolo, per ricercare sempre i termini più adatti e tutti i dettagli che contribuiscono a rendere la storia più vera, facendo immergere completamente noi lettori nell'atmosfera che regnava in quegli anni – e grazie a questa storia, mi sto accorgendo che non sono poi così diversi e lontani dai nostri, salvo per l'eccessiva tecnologia che esiste ora e a cui sinceramente io non riuscirei a rinunciare. Anche se ammetto che è affascinante, ogni tanto, fare un tuffo nel passato.
Un ottimo lavoro come sempre, e per il prossimo capitolo ti prometto che non mi farò attendere così tanto – ho avuto bisogno di uno stacco, diciamo.
Alla prossima, cara!
-H.H.-

Recensore Junior
25/03/17, ore 22:26

Sono semplicemente senza parole: ho letto la tua storia in un pomeriggio e la trovo DELIZIOSA!!
É curata nei minimi dettagli, ben scritta e con personaggi ben caratterizzati: davvero un ottimo lavoro. Adoro il modo di parlare di Beatrice e anche il modo in cui hai descritto l'amicizia che lega Gerardo, Vittoria e Marcello. Sei stata bravissima!!
Un enorme abbraccio 
 

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