Che bello *_*
E sono stata portata a fare questa esclamazione (e quella faccia) in diversi punti di questo capitolo.
Bello che Ukyo e Ryoga si sentano entrambi colpevoli nei confronti di Konatsu. Soprattutto Ukyo, come se questo suo non riuscire a ricambiare i sentimenti del ragazzo, fosse una colpa... perché se ora Konatsu soffre, dipende solo ed esclusivamente da lei...
Ma "al cuor non si comanda" è uno dei detti più veri che c’è e io credo che l’intervento di Ranma, oltre ad essere giusto, sia assolutamente perfetto e in linea con il percorso di maturazione che sta compiendo. Probabilmente si è sentito punto sul vivo: lui stesso si è ritrovato nella situazione di Ukyo, anche lui non è stato in grado di ricambiare l’amore di persone che hanno cercato di fargliene una colpa... e quando dice a gran voce come non sia giusto che Ryoga e Ukyo si sentano colpevoli quando l’unica cosa che vogliono è essere felici, beh, io credo che questa situazione l’abbia colpito non solo in quanto amico ma anche perché quella sensazione di impotenza, quel sentirsi colpevole pur non avendo colpe, credo siano entrambe emozioni che ha sperimentato sulla sua stessa pelle...
Ed è bello che Konatsu riconosca la buona fede di Ukyo, non può fare a meno di soffrire ma riesce a capire che lei non aveva mai avuto l’intenzione di farlo star male e che, anzi, lei stessa sta soffrendo per questa situazione. E questo buon cuore di Ukyo è uno dei motivi per cui lui si è innamorato di lei. E, in un certo senso, lenisce la sua sofferenza o, meglio, la giustifica: Konatsu soffre perché si è innamorato di una persona bella, di cui è giusto innamorarsi, una persona che merita amore e che, di conseguenza, è degna di tutto questo dolore. E che merita di essere felice. Bellissimo che l’ultima richiesta che Konatsu ha nei confronti di Ukyo sia questa: “Sii felice”. Perché è proprio questa l’unica cosa che lei può fare per lui: essere felice. Perché Ukyo merita di essere felice, e Konatsu merita che questa sua rinuncia, questa sua sofferenza, sfoci in qualcosa di giusto: la felicità della persona che ama. Aww *-*
Riuscite a delineare riflessioni di una bellezza, di una dolcezza potentissima, senza però essere mai stucchevoli o smelensi. E questo rende il tutto ancora più emozionante e... niente, vi ringrazio e basta.
Bello, anzi bellissimo il momento in cui Ryoga diventa la sicurezza fatta uomomaialino (lol) per poi veder stroncata così su due piedi questa sua intenzione impetuosa perché “Konatsu è ancora dentro!” Anch’io, come Akane, non ci avevo pensato, presa com’ero dai discorsi XD adorabile la costernazione piagnucolosa di Ryoga!
Ma Ryoga ha poco tempo per tentennare perché Ukyo è lì. Mancanza di tempismo o tempismo perfetto?
Perfetta (e dolcissima) è stata quella breve introspezione su Akane: questa situazione con Konatsu feriva Ukyo e, questo, di riflesso, feriva lei. Ve l’ho già detto, ma non mi stanco di ripetervelo (forse voi vi stancherete di sentirmelo dire ma, ciccia, vi temprerà nel carattere): adoro il vostro modo di delineare le amicizie, i rapporti, sono molto veri e molto belli. Davvero, mi piace un sacco.
Bellissimo poi il fiume di dubbi e perplessità e insicurezze che Ukyo non può fare a meno di esternare con un semplice ed esaustivo “Sì.”
Mentre Konatsu la guarda da lontano un’ultima volta. E in fondo è sempre stato un po’ così, no? Ukyo viveva e Konatsu la guardava, restando sempre un po’ in disparte...
Triste, sì, forse ancora più triste proprio perché non c’è spazio per il rancore e non esistono colpevoli con cui prendersela: non è colpa di Ukyo se non si è innamorata di Konatsu e non è colpa di Konatsu se Ukyo non si è innamorata di lui. È mancato il “click”, e basta.
Ok, direi che ho finito l’elenco dei “Che bello *_*” di questo capitolo. |