Ehiiii!
Scusa per il ritardo, ma la scuola mi ha proprio impedito di fare qualsiasi attività! E pensare che sti professori stimolano lettura e scrittura... e poi non ti lasciano nemmeno il tempo di recensire .-.
In ogni caso: shot bellissima!
Si, vorrei tanto che finisse così ma, come hai detto tu, sarebbe troppo semplice che Belle recuperasse la memoria con una semplice pozione e un libro, ma... chissà che non sia una specie di preveggenza U.U
Allora, ti dico le mie due parti preferite:
"Rumpel la guardò, cercando di scorgere in lei una minima traccia della donna della quale si era innamorato, ma l'espressione piena di rabbia della ragazza davanti a lui gli risultava nuova, e per un momento ebbe la certezza di averla persa per sempre. -La magia è diversa qui. Troveremo altri modi, devi fidarti di me-
Le sue parole, più che una richiesta, suonarono come una supplica. La stava pregando come non aveva mai fatto con nessuno in vita sua.
-E come potrei fidarmi di un uomo che ha non ha fatto altro che seminare dolore e distruzione?- esclamò lei, rendendosi a malapena conto di ciò che aveva detto. Rumpel sbarrò gli occhi, sperando di aver capito male. Ma non era così. La sua Belle, la stessa persona che aveva sempre creduto in lui, che l'aveva sempre incoraggiato ad essere una persona migliore, quella Belle non c'era più.
-So che la vecchia Belle provava qualcosa per te, ma non posso provare le stesse cose, non se prima non capisco chi sono realmente- sussurrò Belle, abbassando lo sguardo.
-Non ho intenzione di forzarti, Belle. Posso aspettare tutto il tempo che vuoi-
-No, non hai capito- disse lei. Rialzò lo sguardo e lo fissò con risolutezza. -Non devi aspettarmi perchè io non tornerò. Non potrò mai amarti, Rumpelstiltskin. Non potrò mai amare un mostro-
Nonostante le parole le fossero uscite forti e chiare, lui pensò di averle immaginate. Quando lei voltò le spalle e se andò, però, capì di non aver sognato.
Rumpel sapeva cosa voleva dire perdere le persona amate: aveva perso sua moglie e suo figlio e il dolore ormai era diventato suo compagno di vita.
Ma la sensazione provata quando aveva visto Belle voltargli le spalle e fuggire via, sapendo che non avrebbe potuto fare nulla per rimediare, quella sensazione non l'aveva mai provata.
Era più del dolore, più della sofferenza, più di qualsiasi altra cosa che lui avesse mai provato. Era un dolore che gli toglieva il fiato, che gli rendeva impossibile anche solo muoversi.
E così rimase immobile lì, in attesa di non sapeva nemmeno lui cosa, una mano sul suo bastone e l'altra stretta intorno alla tazza scheggiata, tutto ciò che gli rimaneva."
Questa perché è terribilmente triste e dolce, dolcissima e rende i sentimenti di entrambi alla perfezione. E sono decisamente realistici.
E Rumpel... povero il mio folletto T_T
"
L'orologio a pendolo aveva appena fatto due rintocchi: erano passate due ore da quando Belle se n'era andata e lui era ancora lì, nel retro del suo negozio. Era come se il tempo si fosse fermato, come se fosse tornato indietro a quei ventotto anni sotto la maledizione di Regina. In un certo senso era ancora così, c'era ancora una maledizione, solo che questa volta non aveva colpito gli abitanti della foresta incantata.
Questa volta aveva colpito lui e gli aveva sottratto la persona che amava di più.
Il campanello suonò, segnalando la presenza di qualcuno. Rumpel si destò dai suoi pensieri e si alzò in piedi a fatica, pronto a congedare chiunque fosse con la scusa di sentirsi poco bene.
Attraversò a grandi passi i pochi metri di distanza che lo separavano dal negozio, quando si trovò di fronte due occhi celesti e il sorriso che aveva sempre amato.
-Mi ricordo tutto- disse Belle tutto d'un fiato, senza nemmeno lasciargli la possibilità di parlare. -Ho letto il libro di Henry e mi sono ricordata tutto-
-Sai chi sono?- esclamò Rumpel con voce spezzata. Vide Belle annuire e in quel momento si sentì vivo per la prima volta dopo tanto tempo. La ragazza corse verso di lui e lo cinse con le sue braccia, stringendolo in un abbraccio liberatorio.
-Mi dispiace così tanto- sussurrò, stringendolo ancora di più. Non si era mai sentita così al sicuro come quando era fra le sue braccia. -Non avrei mai dovuto dirti quelle cose-
-Non fa niente, Belle, non è colpa tua- rispose lui. Sentirla così vicina gli riportò alla mente sensazioni che credeva di aver dimenticato: annusò il dolce odore dei suoi capelli, consapevole di non aver mai sentito profumo più buono. Accarezzò la sua schiena e si staccò quel tanto necessario per poter avvicinare le loro labbra.
Il bacio che si scambiarono fu più di un semplice bacio: era più una promessa reciproca, un patto per la vita, un giuramento di amore eterno che nessuno dei due avrebbe più rotto.
Dei tanti patti che Rumpelstiltiskin aveva stretto, questo era sicuramente l'unico al quale avrebbe tenuto fede, per sempre. "
E questo mi piace per ovvi motivi: l'happy ending che vorrei tanto **
Complimentissimi, storia ben scritta e bella, bella bella!!! <3
°°Samirina°°
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