Recensioni per
Itaca
di nightswimming

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/11/19, ore 09:14

Io l'ho trovata splendida...
L'ho letta tipo 4 volte prima di rendermi conto che risale a sei anni fa. Io approdo nel mondo delle fan fiction con immenso ritardo, ma con assoluta passione e desiderio di recuperare. Sherlock è una delle mie serie preferite, e ho trovato i personaggi molto IC, molto ben descritti, realistici.
Non c'è punto che io non abbia amato, ma questa parte è in assoluto la mia preferita, ancor più che le descrizioni del sesso (che vabbè, trovo favolose, eccitanti, mai volgari).

“Sai cosa dicevano di me dopo la tua scomparsa, Sherlock? Che tenevo il lutto come una vedova.” Ride con un po’ di fatica, passandosi una mano sugli occhi. “Che non vedevo più chiaramente il mondo, ma soltanto la tua assenza. Tutto si era ridotto a: senza Sherlock. La colazione senza Sherlock. Prendere un taxi senza Sherlock. Il salotto senza Sherlock. Tornare dal lavoro: Sherlock non c’è. Patetico.”

Ecco, qui si esprime un dolore senza voce, fatto solo di assenza, fatto di vuoti incolmabili e di una sofferenza che non può trovare pace, al punto di scegliere di perdere parte di sè per non morirne. E' bellissima, e fa pensare a quanto amore ci possa essere tra due persone, anche senza un coinvolgimento fisico, perchè quello che conta di più è il contatto tra le anime.

Ultima menzione per il titolo: GENIALE. Itaca, il luogo dove si torna, il sogno di una casa, degli affetti, dell'amore che ci aspetta. Se già questo pezzo non fosse perfetto, con il titolo lo hai reso eccelso.

Nuovo recensore
13/03/19, ore 17:20

Complimenti e davvero complimenti! Sto leggendo decine di fanfic sulla johnlock (mio unico modo, spero, per uscire da questa mia ossessione) e questa è davvero ben scritta.. Scorrevole nella lettura e sopratutto cosa che ho fortemente apprezzato i caratteri dei nostri due protagonisti non vengono stravolti anzi riesci a tenere testa agli originali, davvero complimenti e trama per niente scontata! Pur avendo visto la quarta stagione questa storia è davvero bellissima.. Perché non scrivi a Moffat e Gattis?! 🤣 Mi è dispiaciuto pure che sia già finita.. Sperando in altre tue fanfic a questo tema! Ci si legge in giro! Ancora complimenti!

Nuovo recensore
29/01/17, ore 01:00

Arrivo in ritardo di ben quattro anni ma.. meglio tardi che mai!!! Amo questa OS, ho pianto e sorriso leggendolo e niente, davvero complimenti!

Recensore Master
31/12/16, ore 14:47

Non so quanto senso abbia il lasciare una recensione oggi per questa storia che ormai ha più di tre anni, ma a dire il vero oggi l'ho riletta per la prima volta. Non lo avevo mai fatto dopo fin dai tempi, così come non ho mai lasciato una recensione. Lo faccio sempre quando una storia mi piace, ma ci penso invece due volte se c'è qualcosa che non mi convince o addirittura che non mi piace e ai tempi c'erano degli aspetti che non mi avevano entusiasmata troppo (ero giovane e stupida, chiedo perdono!), ma sono contenta di non averlo mai fatto perché ho modo di lasciartela ora una recensione. Più o meno sensata. Come dicevo non so che utilità abbia, ormai è passato tanto tempo e non so nemmeno se sei ancora su questo sito e leggi i commenti. Ma non si può mai dire, quindi eccomi qua.

Dunque, finita questa doverosa premessa mi piacerebbe dirti qualcosa di sensato ma fare un'analisi completamente oggettiva è difficilissimo. Come altri tuoi lavori (Notes on a solved case o You're no God, eccetera) anche questa "Itaca" ti travolge completamente. La verità è che il pretesto narrativo che porta la trama a evolversi in questa specifica e inevitabile maniera è molto usato dalla cinematografia, dalle serie tv e libri vari e quindi non si può parlare strettamente di originalità, non in questo senso. Perché una perdita di memoria non è cosa nuova e forse è proprio questo che ai tempi mi fece storcere il naso. Tuttavia credo fermamente che certi aspetti vadano in secondo piano, specialmente in questo caso perché la storia è bella. Punto. Lo è per il modo in cui è scritta, con passaggi che fermano il cuore e lo fanno ripartire. Crea emozioni e ne tira fuori dai personaggi e dai lettori, e queste vanno dalla rabbia al dolore sino ad arrivare al sollievo e alla felicità di questo finale perfetto e stupendo che ci hai regalato. Quello che colpisce, pur essendo John protagonista assoluto della storia, è Sherlock e il modo in cui è stato caratterizzato. Uno Sherlock di cui hai scritto tanto tempo fa e che non ha in sé le canoniche evoluzioni più recenti e che conosciamo bene, ma non per questo meno valido. Anzi, la precisione con cui viene introdotto (il suo essere rigido e morbido al tempo stesso, per esempio) è stupefacente. Lo è nel modo in cui descrivi il suo ritorno a Baker Street, come parli di questa sua maniera di guardare John, venerandolo quasi. Sherlock e Sherlock. Geniale e sorprendente, impacciato con i sentimenti e assolutamente inesperto nel gestire un rapporto romantico, eppure stupisce. Come sempre. Stupisce per la maniera in cui, ci si rende conto, lui ha sempre concepito il suo rapporto con John. Alla domanda che John fa a un certo punto se stessero o meno insieme, in passato, Sherlock dice di no. Ed è la verità, tuttavia la cascata di pensieri e ricordi di quanto erano davvero arriva addosso e sommerge il lettore. Il concetto ritorna più volte, esce nei discorsi che si ritrovano a fare a un certo punto e si riallaccia alla serie, in quello che è a mio avviso uno dei richiami più forti. Le parole che rimangono (perdona l'imprecisione, le cito a memoria) più di tutte sono quelle di John. Lui parla del suo dolore dopo il funerale e di come la gente lo ritenesse, di fatto, una vedova e di come fosse palese il suo aver perso più di un amico o un collega, ma un vero e proprio compagno. Ebbene, è quello che dice lì in quel passaggio che mi ha davvero lasciata senza parole. Non importa che scopassero o meno, che fossero insieme oppure non lo fossero. Ciò che contava era che erano un ingranaggio perfetto, erano un meccanismo che funzionava alla perfezione. Sherlock e John erano già tutto e poco importava di come la gente li etichettasse o di che cosa fossero per la società. Ecco, indipendentemente da come andrà davvero a finire tra di loro nella quarta stagione, io credo molto in questo.

Sì, la storia è un pugno allo stomaco e l'idea del suicidio che aleggia sempre fino alla fine è quasi opprimente e di certo non facile da affrontare. Il pensiero che John sia arrivato fino a essere un passo da quel gesto, è lancinante. Lui ancora dopo anni non tollerava la sua assenza ed è... pazzesco! Un qualcosa che sconvolge e che travolge davvero. Sono profondamente colpita da quello che hai fatto qui e dall'analisi impeccabile dei fratelli Holmes e di questo Mycroft (che più che "dark" definirei realistico) che per amore di suo fratello arriva a vestire i panni incomodi del cattivo della situazione. Il Mycroft originale non è molto diverso da quello che ho letto tra queste righe, anzi. Credo sia tra i più IC che mi sia capitato di trovare in una fanfiction. Il suo è un agire sporco, non pulito e amorale, ma serve a un qualcosa di preciso, a un "bene superiore". Mycroft ha una visione d'insieme della faccenda che manca sia a John che a Sherlock, per forza di cose. Non è chiaro quanto sappia di un possibile processo inverso, o se abbia ipotizzato che John possa riacquistare la memoria in futuro, ma fa quello che deve fare e lo fa senza scomporsi troppo, in perfetto stile "Holmes". Ogni parola detta da lui è tagliente e diretta e atta a un qualcosa di specifico, parla di amore e di sentimenti a questo Sherlock che ancora si agita e non capisce e che nel profondo non si vuole ancora dare la colpa. Sì, anche il senso di colpa aleggia fin dall'inizio. Ma Sherlock è così sicuro di avere ragione e di aver agito bene che non sta troppo a dirsi di aver sbagliato. Tanto che arriva persino ad accusare John stesso di non averlo aspettato, di non aver avuto fiducia. Mancando totalmente il punto. Ed ecco che alla seconda inevitabile rottura, interviene Mycroft (di nuovo). Mycroft che sa già che cosa deve fare e quello che deve dire. E salva la situazione.

Sì, fa male anche il vedere John ammirato per le stesse cose di un tempo, così come il vederlo perdere di nuovo la testa per Sherlock, il vederlo piangere e alla fine riacquistare la memoria con una, bellissima, scena con una vecchia camicia. Anche in quel punto, stupendi i ricordi del funerale che si intrecciano con un presente in cui John affronta se stesso. Dolorosi in un modo che amato moltissimo. Da lì, il finale è in discesa. Dolce e passionale, senza necessariamente essere smielato o inverosimile.


Non so quanto questa recensione abbia un vero e proprio senso, ma sono felice di averla riletta.
Koa

Recensore Master
18/01/14, ore 00:02

Il problema, nell’arrivare tardi in un fandom, è che alle storie più belle son già state tributate tutte le lodi necessarie e tu, con i tuoi commenti, non aggiungerai nulla di nuovo. Malgrado ne sia consapevole desidero comunque lasciarti qualche parola, perché questo (capo)lavoro m’ha lasciata senza fiato e farti sapere quanto mi sia piaciuto mi sembra il minimo sindacale.
In realtà non so bene cosa dirti, perché questa storia è veramente TROPPO – troppo bella, troppo intensa, troppo viva – e non penso sia possibile renderle pienamente giustizia con una recensione (soprattutto se quella recensione è la mia, visto che sono una commentatrice davvero modesta), ma farò del mio meglio.
Mi sono innamorata di questo racconto ancor prima di cominciare a leggerlo; sono bastati il titolo e l’introduzione. Mi hanno emozionata e m’hanno detto a chiare lettere che avrei avuto a che fare con qualcosa di meraviglioso – e così è stato.
Questa storia è un monumento (un monumento maestoso) al ritrovarsi – al ritrovarsi autentico, non quello meramente fisico. Non saprei come altro definirla, non mi sovviene complimento migliore da farti. È l’epopea di due persone che la vita allontana senza però riuscire a dividerle, di un’appartenenza così viscerale che vince la memoria e afferma se stessa con una forza che colpisce, coinvolge e commuove. È una storia bellissima dall’inizio alla fine, ma la scena che m’ha letteralmente fatto balzare il cuore in gola è quella in cui John rivede Sherlock per la prima volta; quello, secondo me, è un momento emblematico, perché mostra quanto radicato sia in lui il ricordo, tanto da non poter esser spento da nulla.
Devo (voglio) dedicare qualche riga anche alla signora Hudson (quelle del biglietto sembrano davvero parole di Sherlock!) e a Mycroft (è STUPENDO), di cui hai saputo cogliere tutte le sfumature e tutta la complessità.
Complimenti di cuore e grazie mille!

Nuovo recensore
03/10/13, ore 21:36

Oh mio Dio. Ohmiodio. ODDIO. Non sono mai stata più confusa in vita mia su quali emozioni provare. Stavo per esplodere e mi hai dato il colpo di grazia con quel FANTASTICO p0rn Johnlock. Devo passare lo strofinaccio (cit.) Anyway, Mycroft. Non riesco a crederci. Quel brutto- è disposto a tutto quel mangiatorte. Piecroft all'attacco. Mrs Hudson. Una delizia. Stavo svendendo al suo posto per la lettera di Sherlock. E quando si sono abbracciati! Adorabili *^* All'inizio non sapevo bene come comportarmi. Se buttarmi sotto a un treno, riempirmi di gelato o lanciare il gatto per aria urlando "SHERLOCK!" "JAWN"... Specialmente quando si incontrano al 221b. Santi dei che spettacolo di fanfiction *stringe la mano* schiaccerei per sempre sul tasto "aggiungi ai preferiti* dio che cosa splendida il ritrovarsi.

Nuovo recensore
16/07/13, ore 02:19

Mio Dio... la perfezione.... cavolo ho appena finito di leggere e sono così fiera di aver letto per caso questa one shot (e che one shot!!) che continuo ad avere un sorriso idiota e una sensazione di benessere per l'intero svolgersi della vicenda. L'ho adorata TUTTA... ogni frase, ogni parola, ogni virgola... da John (meraviglioso dottore!) Che pur di non dimenticare il SUO Sherlock, anche se si trova nella disperazione più cupa, preferisce la morte... perchè la sua vita ha senso solo se accanto a lui c'è il nostro consulente investigativo preferito... e Sherlock che si sente così in colpa!! Ed è così dolce che...whaaa non riesco ad esprimere tutto il groviglio di emozioni che causa al lettore!!! Stronzo, freddo, calcolatore, razionale, egoista eppure.... dolce e innamorato del suo John senza risultare melenso ma in maniera così... GIUSTA!! Loro sono giusti insieme!!! Dio li benedica.... John che lo perdona nonostante la finta morte e il suo non farsi vedere per anni semplicemente perchè lo ama, poi... da ammirare la sua forza, la sua lealtá e la sua dedizione! Si meritano a vicenda e sono perfetti così.... come li hai resi tu, sei riuscita a farmeli amare ancora di più!! (Cosa che non credevo fosse possibile e che non è facile...fidati!!) Quindi complimenti vivissimi, scrivi in un modo che adoro e se 40 pagine di word sono il risultato di questa bellezza, allora scrivi più pagine!! Sarò contenta di leggerti!! :D Complimenti e grazie per avermi fatta sorridere e piangere allo stesso tempo <3

Recensore Master
30/06/13, ore 12:41

ok non sono sicura di riuscire a scrivere una recensione decente in quanto i miei feelings hanno deciso di comune accordo di partire per un viaggio di sola andata per Honolulu....ma farò del mio meglio anche in queste pietose condizioni! Allora questa storia mi ha svuotata! Nel senso buono del termine XD Nel senso che mentre leggi ti prende cosi tanto che quando finisce ti senti come se mancasse qualcosa! In quel senso mi sento svuotata! È una di quelle storie che vorresti continuassero all’infinito! E quando finiscono cadi in depressione! Oppure i tuoi feelings decidono di darti forfè come nel mio caso <3 Si in pratica con tutto sto infinito giro di parole probabilmente senza senso (mi so esprimere da cani -.-) volevo farti capire quanto questa storia sia stupenda! All’inizio mi hai uccisa XD o meglio provavo un insana quanto immediata voglia di far fuori Mycroft! Gli ha cancellato la memoria porca paletta ._. e si lo so che l’ha ftt per lui, che Jhon era caduto in un baratro sempre più profondo e rischiava di mettere la parola fine alla sua vita ma…ma…ma porcospino è dei ricordi di Jhon che stiamo parlando!!!! Quel pezzo è stato angst all’ennesima potenza T_T potevo percepire sofferenza everywhere! Ma poi finisce nel modo più romantico possibile <3 Jhon si ricorda di lui <3 li ritorna la memoria <3 perché non potrà mai scordarsi del sempre e solo suo Sherlock <3 e io mi sn sciolta come burro ç_ç è stato davvero troppo romantico *_* perfetto in ogni parte <3 e la scena lemon mi ha dato il colpo di grazia finale XD Stupenda! Davvero davvero stupenda! Ho già detto stupenda? D: lo ripeto: stupenda! Ti faccio tuuuuuuuuutti i miei complimenti e un enorme grazie per aver condiviso con noi questa tua magica creazione firmata Jhonlock <3 Ormai per me sti due mi creano dipendenza manco fossero droga °_° Detto ciò spero di leggere qualcos'altro di tuo al più presto!! Bacioni e Peace, Love and ship Jhonlock forever and ever <3
(Recensione modificata il 30/06/2013 - 12:49 pm)

Nuovo recensore
23/05/13, ore 21:36

Signore e signori, ecco un capolavoro.

Sì, l'ho detto. Questa OS è meraviglia.
C'è una sola altra fic che mi ha fatto provare queste emozioni.
Sono arrivata a piangere e dire "PERCHE'?!" leggendo questa storia. Mi ha travolto di emozioni.
Anyway, andiamo per gradi.
Dio benedica il modo in cui scrivi. Seriamente. Frasi sciolte e discorsi fluenti, grammattica corretta. Delizioso.
I personaggi sono azzeccatissimi. La loro psicologia, i loro comportamenti, i loro pensieri, le loro parole. Nemmeno l'avessero scritta Moffat e Gatiss, giuro. Nella mia testa vedevo le scene e pensavo 'hey, sono loro'.
La trama è perfetta. Una Johnlock per niente scontata, perchè a mio parere ha molto di reale. Non sembra una favola, come molte altre (molto belle per carità). Analizza nel profondo la psicologia di personaggi che per quanto particolari, sbagliano. Hanno difetti. La disperazione di John e di Sherlock, la presa di posizione di Mycroft, la presenza fondamentale degli altri personaggi, quali Mrs Hudson e Lestrade.
Amo il fatto che non hai lasciato questi ultimi due solo come sfondo. Sopratutto Mrs Hudson, che adoro.
Sai, ho pensato spesso a cosa potrebbe aver fatto Sherlock nei tre anni dopo il suo finto suicidio. Per questo Sherlock, anche io ho sempre pensato che sarebbe andato a caccia di Moran e che avrebbe smantellato l'organizzazione di Moriarty. Ho amato il lato suo lato animale, il suo non essere più composto e freddo. Il suo modo di combattere per tornare da John.
Il finale mi ha lasciato senza parole. La dolcezza di ogni singola riga era disarmante. Due persone che si accettano, in tutto e per tutto. John e Sherlock lo farebbero, e comunque l'hanno già fatto.
Le scene di sesso sono fantastiche perchè non sono perfette. C'è imbarazzo, c'è paura, c'è un pò di timore. Ma c'è anche tanta, tanta struggente dolcezza e amore.

Starei ancora molto a lodare questo, ma sarebbe pesante.
E' solo che, hey, mi hai conquistato.
Con la testimonianza di un temporale, ti faccio ancora i miei complimenti!

Dre

Recensore Master
01/05/13, ore 12:02

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Un capolavoro. Scritta benissimo, fluente, appassionante. Accurata introspezione e analisi psicologica dei personaggi. Trama interessante, approfondita e curata nei dettagli. Scuote nel profondo per la profonda empatia che si ha con entrambi i personaggi principali. Gioia e dolore si mescolano e creano un mix perfetto che ti annienta e ti lascia senza parole.

Recensore Master
01/05/13, ore 11:55

Mi hai uccisa. E conquistata del tutto. Lo dico di rado, ma questa è davvero un capolavoro. Forte, dolorosa, ti distrugge e poi ti fa risorgere. E alla fine piangi di gioia. Grazie per questa meraviglia. Davvero. L'ho amata come poche altre storie.

Questa parte poi è stata il colpo che mi ha fatta crollare più di tutto. Senza contare la parte finale che mi ha sciolta in una melma informe per le troppe emozioni.

"“E tutti dicevano: come gli manca. Si vede che non se n’è andato solo un collega di lavoro, un coinquilino. Si vede che ha perso il suo compagno. Non soffrirebbe così, altrimenti. Si sarebbe rifatto una vita, altrimenti. Sarebbe ormai sposato con figli, altrimenti. In fondo sono passati tre anni.”
Sherlock abbassa lo sguardo, il pomo d’Adamo che si muove nervosamente lungo la sua gola.
John continua a parlare con voce dura.
“Detesto che la gente sparli di me, quasi quanto detesto che sparli di te. E lo detesto ancora di più quando quel che dice è vero.”
Sherlock rialza gli occhi su di lui, sorpreso. John non l’ha mai visto con un’espressione così aperta e vulnerabile in viso.
“In questi anni senza di te ho provato a negare, a essere forte, ad andare avanti e lasciarmi tutto alle spalle, ma quegli impiccioni, quei perfetti estranei avevano ragione e io non riuscivo a dimenticarlo, questo. Avevo perso il mio compagno. Che quel che c’era tra di noi fosse amicale, o platonico, o qualunque altra etichetta idiota ci volessimo appiccicare sopra, non aveva nessuna importanza. Mancava qualcosa che nessun’altra persona, lavoro, oggetto o religione avrebbero mai potuto rimpiazzare. Inconsciamente mi ero ripromesso di non separarmi mai da te perché mi avevi offerto la miglior vita che io potessi vivere – e da un momento all’altro tu non c’eri più. E tutto ha perso di senso.”
Sherlock gli prende il viso fra le mani, le bocca socchiusa, gli occhi angosciati.
“Dimmi” sussurra così piano da risultare quasi inudibile, “dimmi che non ti saresti mai ucciso davvero.”
John copre le sue mani con le proprie e gli sorride amaro.
“Ti ho già dato la risposta a questa domanda.”
Sherlock emette un gemito come chi stia provando dolore fisico e preme le labbra contro le sue, forte, mordendo, leccando, tirandolo a sé finchè non sono incastrati come pezzi di un puzzle, le mani strette sulla sua nuca e il respiro corto.
“Sono qui,” sussurra John fra un bacio e l’altro, passandogli dita reverenti sulle palpebre. “Sono qui, e ti perdono, e non ti lascio.” Sherlock lo attira contro il proprio collo e John vi affonda il naso, respirando a pieni polmoni il suo odore. “Non voglio più essere separato da te.”
“Ci è stata data una seconda possibilità,” mormora Sherlock nei suoi capelli, rievocando il loro discorso di poche ore prima. La sua voce è tremante e meravigliata come chi non ci creda fino in fondo, come chi avesse paura di svegliarsi da un bel sogno.
John lo stringe forte e annuisce.
“Non intendo sprecarla per niente al mondo.”

Recensore Veterano
14/04/13, ore 17:04

Questa storia è bellissima e assolutamente perfetta in ogni sua parte. La sofferenza di John mi ha fatto davvero male, pensare che preferiva uccidersi piuttosto che dimenticare Sherlock è terribile e romantico al tempo stesso. Leggerla è stato doloroso, fortuna che almeno c'è stato l'happy ending altrimenti mi sarei veramente messa a piangere. Scrivi molto bene, sei bravissima e hai tutta la mia ammirazione. Complimenti! 

Recensore Master
03/04/13, ore 21:23

No va beh.... Che cos'è questa cosa?
E' meravigliosa. Meravigliosa sotto tutti i punti di vista. E io me la stavo per perdere!! (Ringrazio una mia amica che mi ha detto di leggerla!)
Parto col dirti che, all'inizio, la mia idea era di iniziare con una bella minaccia di morte verso i tuoi confronti... Ma poi sono arrivata alla fine. u__u
ORA! Parliamo di cose serie.
Mycrfot. Se ti potessi uccidere con le mie mani. ARGH. COSA VAI IN GIRO A DIRE/FARE???? (non hai idea di quanto sia incazzata, non ne hai proprio u__u)
Quando ho capito dove stava andando a parare ero là "No, ti prego. No, ti prego. No ti pregotipregotipregotipregotiprego"
"John ha scelto per l'intervento"
NON E' VERO PORCA DI QUELLA DFGHYJUKLKJHYG COSA DICI?? COSA??? COSA?????? E io lì' stavo per piangere perché no Myc, non puoi fare questo a loro.
E immaginare John così forte, così assolutamente e meravigliosamente John nel suo "Preferisco morire" (e quando ho saputo che le parole erano quelle... Lì sì che stavo per gettarmi a terra dal dolore....)
E il dolore più profondo di vedere Sherlock che torna e tutto succede come prima, la sua gioia nel vedere che loro due -anche se succedesse qualsiasi cosa- sarebbero sempre due parti di una mela. E tutto torna come prima, scene del crimine, cene ecc (quando Sherlock si eccita per il semplice fatto che John k'ha guardato quand'era in bagno... ero asdfgds) e poi?? John prende coraggio: stavamo insieme?
No.
MA COSA NO?? COSA???? (Altra crisi mistica pure qua perché veramente.... Veramente terribile volevo strangolarlo).
E ora ti copio incollo quello che ho scritto per Mp alla mia amica su FB quando stavo leggendo e c'era la scena di John che lo sbatte al muro (così per farti capire cosa sei riuscita a farmi):
VAFFANCULO SHERLOCK. ANZI NO. VAFFANCULO MYCROFT!
"John, tu mesi fa hai fatto una scelta"
NO, L'HA OBBLIGATO MYCROFT, E ORA FATTI BACIARE E FOTTERE CONTRO QUEL MURO. PORCA PUTTANA MI FAI DIVENTARE VOLGARE. CAZZOOOOO!!
*va avanti*

Perché è per questo che si sente in colpa - perché sa che non è giusto odiare John per aver scelto di preservare sé stesso rinunciando ai ricordi della sua vita con lui, ma non può farne a meno, lo odia, lo odia perché lo ha ferito e l’ha cancellato e l’ha sacrificato e John è l’unica persona che abbia mai contato qualcosa, l’unica che non lo disgusti, l’unica che non lo annoi, e Sherlock ha passato due anni all’inferno con l’unico scopo di poter tornare da lui e invece ora si ritrova a guardare negli occhi un estraneo e a rimpiangere quella poca gioia autentica che aveva assaggiato prima-
QUESTO E' ANGST.

Ecco... Praticamente questo. E questa frase sopra... Quello che Sherlock pensa, ti apre il cuore e metà -come il cervello di John- e tu non sai se lo ami o lo odi o che cavolo provi per lui. Perché un po' ti fa pena e un po' ti chiedi come fa a credere così poco in John. E poi John gli dice che "cazzì sì, sarei morto piuttosto" e Sherlock non riesce a credere che una persona buona come John potrebbe morire per lui. E insomma... Mi sono ritrovata ad essere un vermiciattolo strisciante e piangente. Ecco.
E la BAMFaggine di Sherlock quando Mycroft (e qui gli bacerei i piedi perché l'ha fatto) gli ha fatto vedere il filmato (a repete: preferirei morire. Una stilettata al cuore proprio)?? Che finalmente si rende conto che sì, John piuttosto sarebbe morto?
Ma finalmente sembra che l'angst decida di lasciare il posto a qualcos'altro perché John recupera la memoria, ma la prima cosa che fanno e cercarsi, perché -finalmente- non c'è posto per altro. Si amano alla follia e devono stare insieme. Punto. A dopo le conversazioni, a dopo gli argomenti di litigio: ora devono occuparsi solo di loro.
E poi c'è stato questo passaggio: “Dimmi” sussurra così piano da risultare quasi inudibile, “dimmi che non ti saresti mai ucciso davvero.”
John copre le sue mani con le proprie e gli sorride amaro.
“Ti ho già dato la risposta a questa domanda.”
Sherlock emette un gemito come chi stia provando dolore fisico"
Che mi ha semplicemente preso il cuore, sbattuto ripetutamente a terra, calpestato e poi mi ha fatta piangere di gioia. Perché è un'immagine meravigliosa. E' un'immagine splendida anche se fa male, vedere Sherlock così distrutto, così preoccupato anche se tutto è passato. Così assolutamente disperato. E John che ammette con candore che sì, senza di lui non ci può stare.
E poi "Ho un incredibile desiderio di renderti figlio unico" John, sappi che io ho un incredibile desiderio di sposarti perché sei un dannato figo!!! XD
(Si è capito che la storia mi è piaciuta, sì??)
E poi parliamo dei personaggi: tutti IC. Tutti. Perfino Molly che piagnucola per mezzo rigo di cui non si fa nemmeno il nome "la ragazza gentile dell'obitorio" XD
Mycroft. Ha fatto tutto per suo fratello (eddai, un pochino per John?? Ci terrà un po', no??) quindi non ha importanza molto altro (ed è così).
John ha il carattere del leone, e anche con amnesia e tutto SA che cos'avrebbe fatto lui, capisce di provare qualcosa per Sherlock ed è BAMFISSIMO come solo John sa essere.
Sherlock... Non so come descriverlo, perché insomma, più di dirti "è lui" cosa potrei fare?
E la signora Hudson quando apre la porta? AAAH, stavo per dimenticarmene: la lettera??? Sherlock che si preoccupa??
No, basta, chiudo qui o non finisco più.
Complimenti. Splendida. Sotto ogni punto di vista.
E più che una recensione è una specie di sclero post-lettura ma insomma... Non puoi pretendere altro, davvero.

Ma che poi!!! Loro due che fanno l'amore?? ASDFSHJKJKLJ e che non si fermano più? E si cercano? E Sherlock gli sale addosso?
No, no, okay scusa, dicevo che smettevo... Okay... ASDFGHGD vado... sì...

Nat.

Recensore Junior
25/02/13, ore 13:12

DUNQUE. Io devo assolutamente commentare questa fanfiction PERCHE' è più o meno la prima raiting rosso che leggo di questi due. Non sono di certo una novellina nel campo (HEM) ma non avevo trovato nulla che mi soddisfacesse appieno o mi attirasse abbastanza, su loro due. Ma tu sei riuscita a farmi ricredere! Insieme li adoro per principio, sono dannatamente perfetti (e la BBC si impegna a mettere battute e riferimenti ovunque... quindi ne paga le conseguenze!) ma non ero mai riuscita ad andare oltre. Non è facile descrivere Sherlock in quelle situazioni, dopotutto, ma tu ci sei riuscita molto bene!
Il tema dell'amnesia o di disfunzioni mentali in generale (?) è un argomento che mi è sempre piaciuto, quindi apprezzo anche per questo! A mio parere sei riuscita a ricreare bene i personaggi, e poi in fondo la reazione di Sherlock a QUELLE COSE è sempre un punto un po' criptico... ma voglio dire, sono assolutamente troppo teneri e belli. çAç Ti ringrazio dunque per la storia! E complimenti! : D

Recensore Junior
12/02/13, ore 18:36

Questa storia è meravigliosa.......ad un certo punto stavo per mettermi a piangere e io non piango facilmente.....è una della mie preferite...Feels dopo Feels....e scrivi anche meravigliosamente,non riuscivo a togliere gli occhi dallo schermo...*applaude* Bravòbravò...c:

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