Recensioni per
Idi di marzo {storia di pazzi galli e aquile cadute}
di Feel Good Inc

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Mi sono sempre domandato come avrebbero reagito Asterix, Obelix e soci alla morte del loro grande avversario, cosa che mai potrebbe accadere nel canone. Molto realistica questa fic, per loro sarebbe davvero un brutto colpo restare senza la loro nemesi, si sentirebbero incompleti e senza più uno scopo nella vita, in particolare il caro Obelix che tanto si divertiva a mollare ceffoni ai Romani..... Eh no stavolta non torneranno caro panzone :(
Bella la frase sul fatto che un uomo come Cesare "non può morire così" e infatti egli non è mai davvero scomparso, la sua leggenda vive tutt'ora nella storia e continuerà nelle generazioni future.

Recensore Junior

Sono tra quelle che quando studiò l'invasione della Gallia ricordò alla prof che in realtà un piccolo villaggio era riuscito a resistere agli invasori romani, ma solo recentemente mi sono riavvicinata a questi personaggi che hanno fatto parte della mia infanzia, scoprendo quanto fossero intelligenti e brillanti le storie di cui erano protagonisti.
Non avrei mai immaginato di leggere di Asterix, Obelix&Co. subito dopo la notizia della morte di Cesare: è una cosa che non potrà mai accadere nel Canon perché altrimenti tutta la serie cadrebbe (o potrebbero introdurre Augusto e vedere cosa si inventerà pur di invadere quel piccolo villaggio nonostante abbia già un impero intero da mantenere XD), eppure sei riuscita a creare la giusta malinconia per la perdita di uno dei personaggi rappresentativi e dimostrare quanto fa il 'villain' in qualsiasi storia. Complimenti ancora 😊

Nuovo recensore

Geniale! Non solo per la scrittura, ma anche per l'idea!
I due personaggi del fumetto francese credo più amati in Italia sono forse la miglior "spalla" per la dipartita del loro nemico storico ed amico di qualche occasione.
Brava davvero!

Recensore Veterano

Io ti devo fare i miei più grandi complimenti per la genialità della storia!
Amo alla follia Giulio Cesare e i fumetti/cartoni di Asterix sono stati un vero e proprio pilastro della mia infanzia.
L'idea di affrontare la notizia della morte di Cesare da parte del villaggio gallico è stata davvero notevole: quei cartoni ci hanno sempre mostrato Cesare nel bel mezzo delle guerre con questo piccolo villaggio e dunque siamo ben lontani da quella che poi sarà la sua morte.
In questa breve fic ci fai intuire come il lutto abbia colpito pesantemente il villaggio: Cesare era il grande nemico, il capo dei romani che sempre hanno cercato d conquistarli, eppure era una persona che in fondo tutti apprezzavano. E la sua morte lascia sconcertati tutti quanti: le poche righe in cui hai descritto gli altri abitanti del villaggio sono perfette. Ma la parte più azzeccata, a parer mio, è l'incredulità di Obelix che, nella sua semplicità di pensiero, rifiuta di credere a quella notizia. "Voglio dire, Cesare non è un uomo che possa semplicemente morire" è una frase bellissima che esprime in pieno l'idea che il robusto gallo si era fatto del suo fornitore di romani.

Questa fic va dritta nelle mie preferite :D
Bravissima

Laylath

Ps: veramente bello il libro di Manfredi ^^

Recensore Master

Capisci che ho letto il titolo e mi sono venuti i brividi…?

Ho pensato " oh, ancora Asterix", poi c'é stato un momento di vuoto mentale e …wait a minute. Idi di che?

Quindi, no. Semplicemente, tu non puoi scrivere una cosa del genere senza nemmeno scusarti per le infanzie distrutte e le lacrime versate durante la lettura, accidenti a te, sei senza cuore XD

La cosa che mi fa impazzire più di tutto é la caratterizzazione di Obélix, che dal mio punto di vista non é per niente facile da gestire. Tutt'altro che sempliciotto, tonto, l'ho sempre trovato paradossalmente delicato, infantile nel senso migliore - é come un bambino e riesce a tirar fuori quelle perle "da bambino" che i personaggi adulti si sognano. Mi é piaciuta tantissimo la ripetizione degli anni all'inizio ( " sei – o sette? – ") perché da proprio il senso di come queste faccende pratiche non abbiano nulla a che vedere con quello che sta dicendo Obélix. Va bene gli anni, va bene la politica e la storia …ma é di CESARE che stiamo parlando e " un personaggio distinto e rispettabile come lui " (qua mi hai uccisa, sappilo) non esce di scena così. Il clima che si respira nel villaggio é quasi straziante, non tanto per la tristezza che provano i personaggi, per il loro senso di vuoto, ma per quello che prova il lettore. Non sono certa di essere chiara, ma per me, lettrice, é doppiamente dolori vedere il piccolo mondo di Asterix & co. " assorbito" dal corso della storia, non come la classica " neverendig story" dove buoni & cattivi hanno bisogno gli uni degli altri (ho adorato questa riflessione <3) per il semplice fatto che …é la trama, é la loro vita sempre uguale e infinita XD E ti fa sentire spaesato non avere più questa certezza, esattamente come succede ad Obelix.

 

Il tutto si riduce ad un banalissimo, solito " é splendida, come fai a scrivere in maniera così semplicemente bella?"
Un abbraccio, 
xxx

Recensore Junior

Quel giorno il cielo cadde sulla testa degli abitanti del villaggio degli Irriducibili.
In questa piccola storiella vi è racchiuso il mondo dei Galli nati dalla matita di Uderzo e Goscinny, la morte di Cesare preannuncia la fine definitiva dei divertimenti.
Le danze sono terminate e lentamente cala il sipario... è la giusta fine di ogni cosa, prima che tutto venga a noia.
Mi è piaciuta! Brava!

Recensore Master

Oddio mio!
A parte la totale genialità di affrontare la morte di Cesare dal punto di vista dei nostri Irriducibili Galli, questa storia è meravigliosa! Asterix e Obelix sono fantastici, sono proprio loro tanto che mi sembrava di vederli e leggevo le battute con le loro voci.
Un ultimo pensiero infine devo esprimerlo sul capolavoro di Manfredi e sui pianti che mi sono fatta perchè, da parte mia, ho una cotta stratosferica per Cesare dai tempi delle elementari