Recensioni per
Il Labirinto
di MedusaNoir
Allora, cara! Eccomi a te per le recensioni premio u.u |
La storia è ben scritta e coinvolgente, propone una prospettiva interessante. Il paragone col labirinto del minotauro, il fatto che Gellert non riesca a stare lontano dai Silente un po' per la ricerca dei Doni un po' per Ariana... Però ecco, avrei accentuato le caratterizzazioni dei personaggi, soprattutto Albus, che non ho riconosciuto nel modo di porsi, quella sua cortesia, il fare lieve, discreto, che non riesce a mascherare l'alta opinione di sé, la sbadataggine e le battute argute...insomma, c'è lui ma è come se non ci fosse: il suo modo di parlare non è quello che m'immagino abbia da giovane, e hai dato poche indicazioni sulla gestualità e l'espressività mentre raccontava di Ariana, cosa che mi avrebbe permesso d'inquadrarlo. Certo ci stava il disagio, ma io vi avrei visto più dolore e una sorta di rancore in sordina...rancore per il fatto che, dopo quell'evento, lui ha dovuto sobbarcarsi la sorella. Egoista u___u Anche Gellert mi è parso perdersi un po', nonostante il suo pov: sì, fai capire che è ambizioso e non un santarellino, ci parli del triangolo e del suo desiderio di sfruttare Albus...ma manca qualcosa, a mio avviso. In pochi tratti l'ho riconosciuto davvero, tra cui il pensiero di avere in Albus un ammiratore per la sua capacità di Materializzarsi...quello è Grindelwald, esatto: avrei calcato non soltanto su quello che tutti sappiamo di lui (la manipolazione, l'ambizione) ma su quello che si può dedurre, sui dettagli che ce lo fanno visualizzare al meglio. |
Ciao, bella! |
Finalmente riesco a ritagliarmi un po' di tempo per leggermi questa tua perla. |
Vivissimi complimenti. |
Ciao :) devo dire che ho adorato la tua storia. Hai un modo delicato di scrivere ma allo stesso tempo di grande effetto! |
Devo dire che mi ha emozionata parecchio. Le sensazione che si provano leggendola sono talmente dense e palpabili, che riesci a capirle e sentirle, amare, sulla punta della lingua. La brama di potere di Gellert, la sua attrazione per Albus dovuta anche dal suo essere terribilmente brillante. Il suo insediarsi tra le delicate e drammatiche dinamiche della famiglia Silente è descritto in maniera tanto sottile e insidioso da mettere i brividi. Devo dire che li sento IC. Vedo Gellert a sfruttare l'amore di Albus per i suoi scopi, eppure anche lui è umano e l'attrazione per Ariana lo bracca, impossibilitato a resisterle. L'unico che vede nonostante la sua burbera natura è Aberfoth che nonostante sia un'apparizione fugace è lì in tutta la sua essenza. L'ultima parte è semplicemente geniale con l'accenno al Nazismo e i sogni di un uomo fini che si accavallano alla dura e triste realtà. Gellert è malvagio e come tutti gli uomini spinti dal potere vivono l'amore come una sorta di possessione ossessiva, o di un mezzo per raggiungere qualcosa. Tu l'hai descritto con maestria, destreggiandoti tra la delicatezza e la profondità dei sentimenti che si snodano tra queste righe. La fiaba che legge Ariana (mi ha ricordato molto la scena di Paolo e Francesca. ) Lo stregone dal cuore peloso è la descrizione di Gellert è Ariana la fanciulla pura di cuore, è quel cuore che lui brama... I rimpianti finali, sono il frutto di una mente malata convinta di poter plasmare la realtà a suo piacimento, giusto per non accettare le sue responsabilità nella morte della ragazza, la sua UNICA responsabilità. Non dirà mai, secondo me la verità ad Albus. Il potere che sente, nel vederlo soffrire, gli da l'ultimo grande brivido di potere, della sua triste e vuota vita... |