Complimenti davvero, questo racconto diventa sempre più bello e coinvolgente col passare dei capitoli; questo capitolo in particolare mi ha davvero colpito, il discorso sull'illusione/disillusione è davvero sublime e ricco di significato, lo riporto di seguito.

"Perciò, in un certo senso, penso che non sia così negativo illudersi: pericoloso, probabilmente, ma necessario per la sopravvivenza stessa, a volte, se non del corpo, quantomeno dell’anima, della speranza e della felicità, di certo.
Per cui, credo che sia giusto illudersi, fino ad un certo punto.
Oltre quel punto, c’è solo la fine."

Che dire... wow, sono parole che condivido, fanno riflettere, me le ricorderò per un bel pò ;) gran bel lavoro.

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ho letto questa storia tutta d’un fiato. A mezzanotte e un quarto mi sono detta: va bene, leggo un quarto d’ora, poi finisco domani. E, invece, la narrazione mi ha trasportato in un mondo dal quale non potevo trovare una via d’uscita se non con la conclusione della vicenda. Mi è piaciuta davvero, davvero tanto, ti meriti ampiamente il primo posto in classifica del contest al quale stai partecipando e del quale sono più che onorata di essere il giudice (seppur sostitutivo). La tua storia è una delle più toccanti che io abbia mai letto in vita ( e mi riferisco anche alle storie dei romanzi), senza mai scadere nel melodrammatico e ciò che ti lascia alla fine è una sensazione di grande amarezza. Una amarezza che non mette semplice tristezza, non come quando ti dibatti nel letto e dici “Ma perché il mio personaggio preferito è morto?! Perché ha fatto questo e quest’altro?”. Un puro capriccio, bensì è un’amarezza che adesso, quando mi coricherò per dormire ( finalmente aggiungerei, è tardissimo xD ), mi porterò dietro e mi farà riflettere. La conclusione con la coscienza della gattina è stata meravigliosa, ha chiuso quello che è iniziato con una asettica e mera conversazione quasi, come ti ho detto nella prima recensione, telefonica. E’ una di quelle storie che resta dentro, nel cuore, e fa pensare…
_Recensione complessiva apposta all'ultimo capitolo della storia_

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Ho letto questa storia tutta d’un fiato. A mezzanotte e un quarto mi sono detta: va bene, leggo un quarto d’ora, poi finisco domani. E, invece, la narrazione mi ha trasportato in un mondo dal quale non potevo trovare una via d’uscita se non con la conclusione della vicenda. Mi è piaciuta davvero, davvero tanto, ti meriti ampiamente il primo posto in classifica del contest al quale stai partecipando e del quale sono più che onorata di essere il giudice (seppur sostitutivo). La tua storia è una delle più toccanti che io abbia mai letto in vita ( e mi riferisco anche alle storie dei romanzi), senza mai scadere nel melodrammatico e ciò che ti lascia alla fine è una sensazione di grande amarezza. Una amarezza che non mette semplice tristezza, non come quando ti dibatti nel letto e dici “Ma perché il mio personaggio preferito è morto?! Perché ha fatto questo e quest’altro?”. Un puro capriccio, bensì è un’amarezza che adesso, quando mi coricherò per dormire ( finalmente aggiungerei, è tardissimo xD ), mi porterò dietro e mi farà riflettere. La conclusione con la coscienza della gattina è stata meravigliosa, ha chiuso quello che è iniziato con una asettica e mera conversazione quasi, come ti ho detto nella prima recensione, telefonica. E’ una di quelle storie che resta dentro, nel cuore, e fa pensare…

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Davvero molto bello e toccante… Forse Jana è il personaggio per cui provo più pietà di tutti… Mi fa una tenerezza, lei, una donna-bambina che non crede più in niente… Davvero commovente, ed è stato una piacevole scoperta, per me che, in genere, leggo solo fantasy e cose simili, leggere una storia così ben costruita e neppure troppo complicata. Dopotutto l’evento clou è “solo” la morte di Andy, il resto è, come hai accennato all’inizio, tutta una serie di conseguenze. In più punti i miei occhi si riempiono di orrore, altre volte di pietà assoluta, altre ancora di rabbia. Sai come far emozionare i tuoi lettori. Vado per l’ultimo capitolo.

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Ci credi che mi sono quasi messa a piangere? Questa storia diventa sempre più bella, ti giuro... Hai mai pensato di scrivere un libro? Hai uno stile eccezionale, che mi ricorda un po’ quello di Zafon… Davvero meravigliosa. Mi devo ricordare di suggerire questa storia all’amministrazione per le storie scelte, se non ci è ancora rientrata…

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Wow, wow e ancora wow. Questa storia mi sta piacendo sempre di più. Devo ammettere che ci avevo pensato nel primo capitolo che ci potesse essere qualcosa tra il prof e Jana, ma mi sono detta “Ada, tu vedi troppi film!” e invece… :D Ancora una volta mi hai stupito. Questi personaggi sono sempre più meravigliosi… Non so chi preferire tra Jana e Aaron! Mi fanno una pena infinita, proprio come hai detto. Sei riuscita a rendere quello che è il rapporto tra il professore e l’alunna non sporco come sarebbe potuto facilmente e pericolosamente sembrare. Davvero bravissima. Passo al terzo.

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Guarda, nonostante tu abbia fatto l’anticipazione sul fatto che il primo capitolo fosse solo di dialoghi e che poteva risultare stancante devo ammettere che non mi sono proprio stancata. Anzi, ero sempre più curiosa di capire cosa fosse successo e perché la madre fosse stata così stronza con il figlio. Dai, dai, faccio previsioni ( non ho letto gli altri capitoli ancora u.u) Maria e Teo sono amanti ( ma forse si era capito u.u ) Yeee, ah non era una novità? Ok… + si ritira nell’angolino. Apprezzo però che tu non abbia voluto continuare sulla riga dei soli dialoghi anche dopo :) Dopo sarebbe risultato sì stancante! Mi piace però che tu abbia voluto dare contorni non ben definiti, come se parlassero al telefono queste persone, indistinte che si muovono su un paesaggio dettato dal grigiore e dalla menzogna. Leggiamo il secondo!

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Complimenti. E' uno spaccato della realtà quotidiana della famiglia di oggi. Il fatto che il ragazzo abbia seguito ciò che aveva nel cuore, forse è più importante della famiglia stessa; chi lo sa, io al posto suo e con la mia età, avrei aiutato la famiglia prendendo il posto del padre. Ma per un altro verso come si fa a tarpare le ali dei giovani? Ognuno segue il suo istinto, anche da ragazzo. Continua così, hai stoffa nello scrivere e dimostri talento nei dialoghi.
Un saluto affettuoso,
tantissima stima,
Paolo

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Finalmente qualcuno che conosce l'italiano!
Il pezzo è scritto bene, l'idea del dialogo unico è coraggiosa ma intrigante. Credo di aver intuito che ci siano molte storie nascoste dietro, il che giustificherà poi tutti gli imput che hai messo nei vari diaologhi. Intuisco che alla fine tutto si comporrà come un puzzle:)
Attendo il prossimo capitolo. Ciao!

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