Recensioni per
I racconti del lungo inverno
di Elos

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/02/21, ore 18:07

Questa non è una storia, questo è un mosaico di storie che si intrecciano, si distruggono e si salvano intrecciandosi con la Storia con la S maiuscola. Non ci sono protagonisti e comprimari, solo eroi che sono tali perchè resistono, perchè soffrono, perchè non si arrendono o perchè vorrebbero farlo.
È una fanfiction su Harry Potter, un terribile ma realistico "come sarebbe potuto andare se Voldemort avesse vinto", ma i sentimenti descritti sono talmente universali che potrebbero appartenere a qualsiasi mondo-anche al nostro, a quello reale.

C'è la tristezza cupa e spaventosa del vivere sotto una dittatura, ma c'è anche la speranza, ribelle, disperata, immortale, fragile ma inscalfibile. La speranza che viene dal conforto delle piccole cose, o dalla lotta di chi non si arrende.
Hai scritto una serie di storie sul peggior scenario possibile che sarebbe potuto accadere in Harry Potter, ma l'hai fatto senza allontanarti dallo spirito originario della Saga, mantenendo e anzi evidenziando quegli ideali che hanno reso i sette libri così cari a tanti lettori: la lotta contro l'ingiustizia, la resilienza, la necessità di continuare a lottare quando tutto sembra perduto.
I personaggi, quelli ancora vivi, sono più cupi, cambiati, ma sono ancora loro.
(Recensione modificata il 04/02/2021 - 06:08 pm)

Recensore Master
29/11/15, ore 11:51

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Quando si scrive qualcosa solitamente non ci si cura dei personaggi secondari (guarda LEAH), ma invece si porta solo avanti quelli principali (Bella, Edward e Jacob). Qualche volta succede che un personaggio secondario, anche se non ha quasi nessuna importanza, venga trattato con molto riguardo se piace alla sua/o creatrice/tore (Emily). Invece come ha scritto una volta una scrittrice italiana di libri per bambini, ogni personaggio anche il più piccolo, deve essere ben sviluppato, ma soprattutto amato. E poco importa se il carattere in questione è buono o cattivo. Se si crea qualcuno e non si ama come merita, i lettori, soprattutto bambini (io sono maggiorenne), se ne accorgono e si irritano. La Rowling direi che ha fatto un ottimo lavoro dato che ho amato tutti anche Voldemort e Bellatrix (il mio preferito e Piton).
Non so se sapevi questa chiamiamola regola, ma hai fatto bene a scrivere qualcosa sui personaggi secondari. Spesso fanno solo da contorno, ma un secondo con il contorno giusto può diventare ancora più buono (mi sento tanto Gordon Ramsey ora).
Partiamo con Seamus e Luna fermi in una gelateria magica oramai distrutta. Era un ritrovo per gli studenti di Hogwarts. È incredibile quante cose i maghi hanno in comune con il mondo babbano, anche la burocrazia. Ora in quel posto tanto gaio si può solo sentire il gusto della morte e del sangue. Seamus è affranto per come è stato ucciso Florian il proprietario colpevole solo di servire anche gelati babbani. Seamus si sente in qualche modo colpevole per non aver fatto di più se non un semplice avvertimento. Luna dal canto suo cerca di allontanare l'amico da quell'orribile posto. Sembra assente con la mente che viaggia chissà dove, ma si rende perfettamente conto di tutta la situazione.
La storia, ma sono tante storie riunite, continua con Bill che sogna la sua compagna. All'inizio è tutto gradevole: lui, lei e il piccolo che deve venire al mondo. Solo una nota stonata. La corona di fiori che porta Fleur tra i capelli. Rossa, come il sangue. Rossa come il plasma che Seamus e Luna trovano nella gelateria. L'unica cosa rimasta di Florian. Il sogno presto si trasforma in un incubo con loro che precipitano non si sa dove finché non spunta da una pozza d'acqua una mano morta e putrida come il liquido dal quale è fuoriesce. Afferra la povera Fleur e la porta con se in profondita. Bill si sveglia. Fa sempre quel orribile sogno e ogni notte prima di addormentarsi prega affinché la sua amata compagna e il piccolo che porta in grembo, non vadano affondo.
Nella terza storia troviamo Hermione, Malfoy che fa squadra insieme alla Grifondoro nel distruggere Voldemort, e Molly Weasley. La donna dopo la morte di Ron e la malattia di Ginny, non è più stata la stessa. Si prende ancora cura di tutti, ma non ha più l'energia di un tempo. Forse dentro di se incolpa Hermione della morte di suo figlio, dell'assurda idea di continuare la guerra contro il Signore Oscuro e i suoi seguaci. Si è arresa.
Nel quarto racconto arriva Shacklebolt e i gemelli Weasley. I titolari del Tirivispi Weasley hanno un ingegno e una creatività senza pari. Un semplice “scherzo” riescono a trasformarlo in un arma micidiale o come hai messo tu: di distruzione di massa. La Umbridge all'epoca ne aveva fatto le spese. In quel periodo tutto quello che inventavano per divertirsi e fare scherzi di ogni tipo, non era ancora mortale. Le zanzare killer che hanno creato mi ricordano le api robotiche del telefilm Alphas.
Anche se non viene citato immagino che il protagonista del 5' sia Severus, ridotto a uno stato vegetativo. Una sorta di coma vigile. Con lui Draco. Non è più un viziato adolescente figlio di papà. È diventato un uomo con l'arrivo della guerra. Rimane ancora un po' della sua arroganza, soprattutto nei confronti della Granger. Forse tenta di aggrapparsi a questa cosa. Qualcosa del vecchio Malfoy nella speranza prima o poi di svegliarsi da un brutto incubo.
Nel sesto compare Hannah Abbott che si occupa dei bambini che rischiano di venire uccisi dai Mangiamorte. Mezzosangue e nati babbani. Ritroviamo anche Neville futuro marito di Hannah e altri dell'ordine intenti a guardare la volta del cielo. Stanno tutti vivendo un piccolo momento di serenita.
Nel settimo e breve racconto vediamo tutti i rimpianti di Susan Bones. Tutte le cose che non è riuscita a fare perché la morte è venuta a prenderla presto. Ma sono descritte anche le cose che era riuscita a fare, come baciare il ragazzo che amava all'epoca e andare al Ballo del Ceppo con un abito di gala simile a quello di sua madre. I rimpianti però sono le cose che più rimangono impresse nel momento in cui arriva la nera signora. Forse perché sono desideri di una Susan Bones più matura. Mentre i primi sono quelli di una comune e serena adolescente che ancora non pensava ne al suo futuro, ne tanto meno alla morte.
Nella buca, l'ottavo racconto, arrivano Oliver Baston e Alicia. Scampano per miracolo a un attacco dei Mangiamorte, ma finiscono dentro un crepaccio. Sono entrambi privi di scopa e bacchette e nonostante non siano a una profondità sproporzionata, non riescono a raggiungere la cima per uscirne vivi. Oltretutto la gamba di lui è ko con un osso fratturato e una ferita che si sta infettando. Verranno ritrovato 17 ore dopo ancora vivi. Ma il povero Oliver sarà costretto a non servire più sul campo l'ordine e a dire addio alla sua carriera nel Quiddick (pardon se è scritto male).
Nell'ultimo giorno d'estate (nono racconto), descrivi i pro e i contro degli studenti (di ogni studente, anche quelli babbani), che devono fare i conti con la fine delle vacanze e con il ritorno a scuola. Ma in questo caso il momento coincide con la caduta di Hogwarts e la prima vittoria di Voldemort.
Nel decimo ritroviamo i bambini di cui si sta occupando un gruppo di maghi. Nel tentativo di dare ai piccoli un'infanzia il più normale possibile, nonostante la guerra e la minaccia dei Mangiamorte, costruiscono una giostra.
Nell'undicesimo ritroviamo la coppia Fred e George ed Hermione e Draco. Devono tendere un'imboscata ai Mangiamorte e provare le famigerate zanzare create appositamente dai gemelli Weasley. Forse è per questo che questi ultimi sono presenti. A farne le spese sarà Rabastan con grande gioia di Malfoy, che concentrandosi su di lui, non pensa più ad uccidere uno dei logorroichi gemelli.
Le protagoniste del dodicesimo racconto sono tutte donne: le gemelle Patil e Lavanda. La povera Lav ha un esaurimento nervoso. Nell'ordine è diventata una sorta di infermiera, ma non è facile per lei. Le mancano troppe cose, come il mare e la luce calda e brillante del Sole. E io che credevo piangesse per il povero Ronald, alias RonRon. Nonostante la gravità della situazione non riesco a non pensare al soprannome che Lavanda gli ha dato nella saga. Mi ricorda le fusa dei gatti.
Nel breve tredicesimo racconto viene descritto il mare del Nord. Luogo popolato da creature leggendarie, che tanto fiabesche non sono.
Il 15' vede come protagonista il buon “vecchio” Naville. Tutta la sua infanzia, o quasi, e la sua crescita personale. Qualcosa però che non è stata graduale, perché la guerra ha cambiato tutti (vedi Malfoy ora dalla parte dell'Ordine) e ha fatto crescere tutti molto, troppo in fretta. Forse un giorno sarà un genitore molto presente, super affettuoso (i suoi figli sapranno che gusto ha una delle Tutti i frutti+uno, senza averla mai assaggiata) e super protettivo. Forse, di sicuro sarà sempre molto presente nella vita dei figli proprio perché lui una vera è propria infanzia alla fine non l'ha mai avuta.
Nel 16' è descritto un attacco a sorpresa dei Mangiamorte alla Tana. Tutto è in realtà uno dei ricordi più tristi e vividi di Molly, la madre di Ginny; all'epoca ancora cosciente, Harry e Ron ancora vivi, come tutti i suoi figli.
Nel penultimo racconto troviamo Dean, un nato babbano (non ricordo se sua madre è una strega in realtà), come Hermione. Viene descritta la sua vita tipicamente babbana: squadra di calcio preferita, gelato preferito (ecco perché amava così tanto Florian Fortebraccio) e i cartoni animati. Un comune bambino babbano finché non arriva la lettera di Hogwarts che informa il ragazzo di essere un mago e pertanto deve frequentare una scuola apposita. Qui conosce un mondo totalmente diverso e ha nuove passioni, tranne quella della lettura, nonostante la madre sia un'amante dei classici e dei libri in generale. Questa passione arriva dopo, quando si rende conto che quel tipo di cosa i Mangiamorte la odiano, perché troppo babbana. Seamus in qualche modo si rende conto che leggere i libri odiati dai maghi oscuri e anch'essa una ribellione al loro regime ed è un modo per onorare la sua famiglia e tutte le famiglie uccise dai sicari di Voldemort. Leggere libri scritti dai babbani però lo aiuta anche a capire meglio il mondo che lo circonda. Dato che amo leggere è il mio racconto preferito.
Neville e i ragazzi dell'ordine sono i protagonisti dell'ultimo racconto. Vediamo i nostri eroi alle prese con i coniugi Lestrange. Abbattuti. Mentre lasciano all'interno della scuola il cadavere di Rodolphus, il corpo Bellatrix viene bruciato fuori, su una spiaggia isolata su richiesta di Neville. La paura di vederla sotto forma di spettro o qualcosa di peggio all'interno dell'edificio spinge il ragazzo a fare quel tipo di richiesta. Il fuoco ne brucia i resti, lasciando solo le ossa. Il fuoco, come in Supernatural, purifica e protegge.
Tutte le storie mi sono piaciute (una su tutte). All'inizio non capivo il perché del titolo, ma dopo ci sono arrivata. Non è solo la guerra in se, ma anche il lavoro dei Dissennatori. Tutto è diventato freddo, senza ricordi felici, senza sogni. Una desolazione assurda e irreale. Si salvano solo pochi posti incantati, come quello dei piccoli.
Un'altra cosa che mi piace è che alcuni racconti sono legati tra di loro. In alcuni casi questo filo è ben visibile, in altri è più sottile.
Ottimo lavoro.

Recensore Veterano
21/01/15, ore 23:08

Queste storie sono bellissime, sono da brivido, sono dei capolavori.
Ho intenzione di stamparle e di rileggerle ogni volta che posso.
Davvero, le ho amate. Sono cariche del dolore che la guerra porta con sè, dell'illusione della speranza, del disincanto, dei compromessi ai quali le persone devono scendere. Descrivi in modo realistico come, durante una guerra, non si possa essere immacolati. Come Hermione, che inizia a uccidere forse per vendetta e Dean, che lo fa per prevenire, e così tutti gli altri. Però ho amato che ci fossero anche giornate di sole, come Neville, quando ripensa a se stesso, il momento tra Lavanda e Calì, quando Ernie e Anthony costruiscono la giostra per i bambini, Hannah e Neville.
Non credo di poter scegliere una storia "preferita", perchè tutte mi hanno lasciata senza fiato. A costo di essere ripetitiva te lo ridico, le ho trovate bellissime. Ti rinnovo tutti i miei complimenti.

Nuovo recensore
29/03/14, ore 10:08

Santo Olimpo, questa storia è meravigliosa. Dico sul serio! Alcune drabble fanno venire i brividi, giuro...sto ancora cercando di capire qual è la mia preferita. 'Il mare d'inverno' è davvero stupenda, ma in generale mi sono piaciute tutte. Bellatrix ("Avevano pensato di tornare in Cornovaglia – ma poi si erano detti che, no, sarebbe stato sbagliato, c'erano i bambini in Cornovaglia, la Cornovaglia era un posto sicuro, felice. Nessun cadavere di mostro in Cornovaglia.", ho amato questa frase), Dean, Draco, Harry, Calì e Lavanda, tutte!
So di essere in ritardo di quasi un anno, ma ho dovuto per forza dirti quello che ne pensavo.
Complimenti!
Aria <3

Nuovo recensore
07/03/14, ore 20:29

Non avevo mai letto nessuna delle storie di questa serie, ma l'introduzione di questa raccolta mi ha fatto innamorare e la storia in sé... dire che l'ho adorata è poco. 
Innanzitutto volevo farti sapere che amo il tuo stile, e se fosse possibile me lo sposerei. Ho detto una scemenza, ma non trovavo un'immagine più adatta, quindi vada per questa, ecco.
Non saprei dire quale sia stata la mia preferita in assoluto, se quella di Susan, o di Dean, o quella di Neville... ma ora che ci penso, anche quella su Arthur Weasley. Mi sono piaciute nell'insieme, ecco, come hai descritto la quotidianità del'Ordine - o almeno suppongo che si tratti dell'Ordine? Ok, devo andare a leggermi al più presto il resto della serie - in tempo di guerra, in modo davvero evocativo e soprattutto credibile. E anche il fatto che ti sei soffermata su personaggi più marginali nell'ultimo libro (le gemelle Patil e Lavanda <3), e li hai ritratti così bene in poche pennellate. 
Ah, rileggendole alla fine ho capito qual era la mia preferita: quella su Harry ed Hogwarts che brucia. Adoro come scrivi di Harry (anche se a quanto pare nella What if? me l'hai accoppato. Povero Harry. Povero Ron. Ora sono ancora più curiosa, però).
L'ultimo giorno d'estate, ed era come essere in inverno.
E infatti ho i brividi. Complimentissimi, davvero ben fatto :)

Recensore Veterano
09/11/13, ore 13:49

Ho adorato dalla prima all'ultima questi racconti! Hai saputo dare spazio a tutti e mi hai trasmesso molte emozioni, leggerle fa venire la pelle d'oca! Adoro questa serie :) alla prossima!

Recensore Master
11/07/13, ore 23:29

Le ho amate tutte perchè sono tutte piccoli aghi di ghiaccio, ti si infilano nello spazio fra polpastrello e unghia e fanno un male porco - però per poco, allora pensi che è stata la sorpresa e non male vero e vai avanti a leggere e così altra botta.
Detesto e adoro questa saga perchè è giusta, ma è infinitamente sbagliata.
E leggere di Susan (ma povero criceto!!) e Malfoy, Hermione, i gemelli, Ernie, Anthony... e Molly. Ecco, quella di Molly e Ginny mi ha stesa. Perchè se quella di Neville è struggente e poetica - lo è - quella di Molly è... raccapricciante, nel modo in cui hai reso l'attacco, le reazioni, l'assenza di pensiero, l'azione-reazione-incantesimi-sangue. E il rimpianto.

Si può dire brava? beh, lo sei.

Recensore Master
02/07/13, ore 00:52

“Le strisce di luce che tagliavano la notte sembravano aprire un universo di io desidero, io desidero, io desidero, come semi caduti, tutte possibilità in attesa di germogliare.”
Ma sai che sta frase è davvero, davvero splendida inserita nel contesto? Questa raccolta mi è piaciuta addirittura di più dell’ultima mini-long che hai pubblicato, anzi, è la mia preferita insieme a La Bella Addormentata e A che servono i corpi (che credevo insuperabili). A parte il fatto che leggendola quando è uscita ho pianto, sto ancora cercando di decidere quale mi piaccia di più tra le drabble: forse quella di Oliver e Alicia, o quella di Neville, o quella di Susan, o quella di Ernie… è bellissimo come riesci a dare ad ognuno un suo scopo in questa storia, anzi, alcuni sembrano proprio trovare uno scopo attraverso la resistenza, il fatto di essere uniti e di combattere… C’è chi lo fa per vendetta come Draco e chi lo fa perché è giusto così, perché c’è speranza.
E la cosa meravigliosa è che mostri come in guerra fare resistenza non significhi solo imbracciare un fucile (impugnare una bacchetta, pardon), ma anche insegnare, curare i feriti, occuparsi di ridare alle giornate una parvenza di quotidianità, di normalità e forse anche di felicità. È esattamente questo che mi piace tanto, che non è solo un gorgo nero di angst; al contrario si scorgono barbagli di sole, che certo fanno piangere più del gorgo nero, ma aiutano a dare un senso…

Recensore Junior
28/06/13, ore 12:13

Ma che bella!!!
Sai già che adoro la serie Come (non) doveva andare, e davvero è stata una bella idea aggiungere brevi frammenti sugli altri personaggi.
Ho letto anche le 4 scartate, e non capisco davvero perchè le hai scartate....
Scusa la recensione lampo, gli esami chiamano...come ti ho già scritto, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
A preso!

Recensore Junior
27/06/13, ore 13:37

Una meraviglia. Ho avuto brividi di freddo per tutto il tempo, mentre leggevo. 
Adoro il tuo stile. Adoro i personaggi, le piccole parentesi sulle loro vite, adoro questa Hermione che uccide, ho adorato la storia di Neville, Dean che inizia a leggere quando leggere era iniziato ad essere una forma di ribellione.
Ho adorato ogni punto ed ogni virgola di questa piccola ma stupefacente raccolta.
Complimentoni (tra i preferiti, come moltissime altre tue storie). 
:)

Recensore Master
26/06/13, ore 11:56

Ho partecipato anch'io al Writing Day e non ho potuto fare a meno di notare le tue storie; poi con calma ieri e l'altro ieri mi sono letta tutte i testi raccolti in Come (non) doveva andare. E che dire? Stai facendo un capolavoro e non appena avrò tempo passerò a recensire anche le altre storie.
Ma ora mi soffermo su questa.
Io davvero non so quale delle flash mi sia piaciuta di più, mi hanno commossa tutte. Non ce n'è una che non ti colpisca nel profondo.
Inoltre trovo che tu abbia caratterizzato davvero bene tutti i personaggi, nessuno escluso; li hai resi talmente umani che sanguinano e le ferite non si chiudono, forse non si chiuderanno mai. Mi piace l'inserimento di Draco in un contesto in cui lui in realtà non c'è mai stato. E non mi dispiace come hai gestito Hermione. Neville è sempre lui e una lacrimuccia ci scappa perché sì. Mi complimento poi per come sei riuscita a rendere i gemelli; poche battute eppure li senti, che sono loro. Bello il modo in cui hai tratteggiato anche Dean e gli altri.
Insomma, hai fatto uno splendido lavoro, tanto di cappello.
A presto,
Clà

Recensore Veterano
24/06/13, ore 17:39

e io che posso dire? (a parte il fatto che ho letto anche le altre e non capisco perché mai le hai scartate, mia cara iperautocritica, e che approvo il funerale vichingo e che forse d'ora in poi le cicale mi faranno sentire meno caldo, forse, solo forse però)

che vederli - vederli negli altri momenti, non solo nei momenti di cui da vecchi racconteranno a qualcuno quando gli verrà chiesto cosa è successo durante la guerra, vederli quando piangono per la giornata al mare e non-mangiano fragole, era importante, ecco. per cui grazie.

ding dong, la strega è morta.