Recensioni per
La Voce della Notte
di Fabio93

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/09/13, ore 19:28

Salve Fabio93!

Mi hai conquistato già solo leggendo la prima frase. E da lì non c'è modo di smettere di leggere fino all'ultima parola.
Bellissimo racconto. Mi è piaciuto tantissimo! Infatti sto meditando se metterlo tra le storie da ricordare o meno.
Che dire? Penso che tu sia riuscito nell'intento da te spiegato nelle note d'autore.
Hai ben descritto quella paura insensata che attanaglia le menti più impressionabili. Oh sì.
Mi piace l'atmosfera che hai creato, parola dopo parola, è tutto un crescendo, fino ad arrivare al colpo di scena finale. Brrr... stupendo! E poi insomma, il testo è veramente ben scritto, scorrevole e accurato. Senza dubbio! L'avevo già detto che sei un ottimo scrittore. Perciò ti faccio i miei complimenti! È stato un piacere leggerti di nuovo! Alla prossima! Bye! Ps. Ok ho deciso, finisce tra le mie storie da ricordare! Ye!

Recensore Junior
28/07/13, ore 14:13

*________* Si, questa è un po' la mia espressione. Bravo, bravo, bravo!
Siamo in pieno giorno e lo stesso mi hai fatto crepare di paura, immagina se la leggevo di notte XD Per quanto riguarda le considerazioni personali sembra la descrizione di tutte le sere della mia infanzia drammaticamente macchiate da quei maledetti film horror che mia cugina mi faceva vedere anche se avevo 5 anni e quando andavo a dormire ogni benedetto scricchiolio per me annunciava l'arrivo del mostro/assetato di sangue/strega/zombie/assassino/lupo mannaro/alieno e chi più ne ha più ne metta XD e tu hai trasmesso bene queste emozioni quindi bravo!
La descrizione, non ne ho mai letta una migliore, hai colto appieno cosa significa almeno secondo me il genere horror. Alla fine tutta la storia, tranne il finale, racconta di uno che ha paura del buoi, e va verso la finestra spinto dalle sue paranoie ma la cosa che mi ha spinto a farti tanti complimenti è il modo in cui tramite le descrizioni della stanza e delle paure del protagonista fai vivere il racconto. Mi hai fatta rimanere davvero senza parole e fidati non è facile XD. La donna e le sue urla sono davvero descritte benissimo e il finale, scoprire cioè che le paranoie del protagonista hanno un fondo di verità hanno secondo me raggiunto appieno il tuo obbiettivo che è poi l'obbiettivo generale delle storie horror cioè mi hanno fatto morire di paura e anche se molto probabilmente sta notte non dormo (grazie tante) ne è valsa di leggere FINALMENTE una vera storia horror che cerco da mesi silenziosamente su questo benedettissimo fandom e solo adesso la trovo! Ora ti saluto e non ti nascondo che mi vado a leggere tutte le storie che hai scritto quindi è moooooolto probabile che riceverai ancora mie notizie XD
SH99

Recensore Junior
24/07/13, ore 00:42

fabiob, questo è un consiglio spassionato, trema mio caro, che è arrivato fabiot

in realtà non hai molto da temere, il racconto è buono, scritto molto bene e giustamente ti riconfermi un ottimo descrittore.
il testo in se scorre fluido, e non manca un qual certo brivido lungo la schiena quando ci si rende conto della veridicità di queste paure; di come queste paure ci assalgano un po' tutti quando il buio scende ad imbavagliare la vista e a stuzzicare l'udito.
Maledetta, malvagia autosuggestione.
Di elementi"boh vedi tu se cambiare" ce n'è giusti un paio:
-Alzò lo sguardo al soffitto, dove la poca luce che entrava dalle persiane chiuse AVEVA DISEGNATO un... non mi piace forse meglio se quel verbo lo metti all'imperfetto, DISEGNAVA,
-Sapeva che quella sarebbe stata esattamente come tutte le altre notti... si rendeva conto che quella ecc
-, ma questo non bastava a convincerlo... ,ma questo non era sufficiente per rassicurarlo

di cose che mi hanno fatto storcere il naso invece è come presenti l'entità oscura e malvagia della donna zoppa.. cavolo fabiob rileggiti "quando calano le tenebre" quello è un buon modo di presentare personaggi inquietanti non questo. diciamo che con l'atmosfera ci siamo, con la donna no. un paio di aggiustatine e sarà ottimo

Fabiot

P.S. muori tu che pubblichi storie perchè hai tempo di scriverle

Recensore Junior
21/07/13, ore 22:47

Accidenti, complimenti davvero! Una storia breve ma molto riuscita, soprattutto lo stile, molto curato ma non pesante, che scorre via in maniera molto piacevole. Per quanto riguarda il tema, bè, chi non ha mai provato la stessa cosa? Una parte di me è dispiaciuta per il fatto che non ci sia una continuazione, ma d'altro canto, riconosco benissimo che il finale è perfetto così com'è. Ancora complimenti davvero! ;] Messa tra i preferiti.

Nuovo recensore
21/07/13, ore 14:52

Wow! Questo racconto è meraviglioso! Complimenti davvero.
Mi ha ricordato di quando dormivo da mia nonna, con il ticchettio incessante dell'orologio e il rumore delle macchine in strada... brutti, bruttissimi ricordi :D
Era raccapricciante quella casa.
Comunque, hai uno stile fantastico. E' scorrevole e per nulla pesante.. beh, pesante lo è perché mette angoscia, ma immagino che sia a questo che tu puntavi.
Grazie a Dio mi ci sono imbattuta di pomeriggio e non di sera...
Beh, un'ultima volta bravo, leggerò sicuramente qualche altro tuo racconto, se hai voglia passa pure da me, ciao ciao :)

-Aqua.<3

Recensore Veterano
20/07/13, ore 18:16

Ma dico: lo fai apposta? Prima i mostri nascosti sul ciglio della strada, adesso le ridicole paranoie notturne: sembra proprio che tu abbia una particolare abilità nel scrivere racconti sulle mie manie da fifone autosuggestionista veterano.

La mia casa al mare è grande e molto vecchia: a prescindere dai classici scricchiolii delle finestre ("oddio i ladri"), ll tetto è fatto ancora di tegole, e di notte capita che il vento sposti la polvere e la sabbia che si sono infiltrare in soffitta, producendo un gradevolissimo struscichio. Si da il caso che io dorma proprio sotto alla soffitta, e che nonostante sappia benissimo che cosa sta succedendo, quando il mio amico vento comincia il suo concerto di mormorii e sibili non posso fare a meno di pensare ad un vecchio, pesante e polveroso mantello che struscia sulle assi della soffitta... qualcuno è inquieto, lì sopra.

Tutto questo per dirti che non posso non aver apprezzato questo tuo piccolo e scorrevole racconto. Tutti noi, grandi e piccoli, almeno una volta nella vita abbiamo pensato: "che cos'era quello?"

Bravo come sempre.

Alla prossima!

Recensore Junior
20/07/13, ore 14:19

E' un racconto davvero delizioso.Il testo è fluido e scritto bene, e lo spazio lo rende più leggibile.
L'idea è abbastanza buona, la realizzazione ancor di più.
Non ho nulla da dire, davvero :)

Alla prossima.

Nuovo recensore
20/07/13, ore 11:49

Bella storia, molto inquietante! Sei molto bravo nelle descrizioni, hai reso ogni particolare della stanza benissimo, hai fatto diventare l'ambiente che lo circonda oscuro e tetro creando così una sensazione di angoscia in chi legge. Almeno per me è stato così! Complimenti :)