Mon Dieu - sono influenzata dal personaggio di un libro che sto leggendo, pardon! XD - com'è che nessuno ha ancora recensito questa dolce storiella?
Provvedo subito! XD
È una cosa tenerissima, Deb. Quando ho letto "civetta", ho subito pensato "Edvige", e poi "Harry Potter", e ho ordinato a me stessa di cliccare subito sul link!
Sono rimasta affascinata dall'instancabile ricerca della civetta, che non demorde, che canta e canta, sempre in attesa della risposta della sua compagna perduta. È così romantico e triste al tempo stesso. Dev'essere straziante perdere il proprio amore così, in un luogo tanto ristretto, del resto. Non poterlo vedere, nè sentire, sperare soltanto di riuscire a rintracciarlo con l'unica arma che si possiede: il canto.
L'ho trovato molto poetico.
E sono rimasta ancora più ipnotizzata dalla spiegazione che hai dato sotto. Certo, dev'essere stata davvero quella che da me è chiamata camurria (scocciatura), svegliarsi nel bel mezzo della notte con il canto di una civetta a trapanarti i timpani, però ho trovato infinitamente dolce che tu ne abbia tratto una flash così tenera.
Complimenti!
S. |