RISULTATI DEL CONTEST "THE FIRST TIME".
1 - “La Rousse de Minuit” di Delirious Rose.
Totale: 59.2/65.
E vincitrice del Premio Preferenza, per la storia più originale, al "The First Time" contest.
1) Grammatica e ortografia: 4.2/10.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione in questa frase (“…e ignorò i frantici tentativi della ragazza di coprire le sue nudità.”), immagino intendessi “frenetici tentativi”.
Ti ho tolto 0.25 per per la parola sbagliata qui (“«Venti punti a Griffondoro e... »”): è “Grifondoro”, con una “f” sola. Stessa cosa (-0.25) qui (“sentì la Griffondoro trattenere un singulto, quindi si volse dandogli le spalle e sollevò l’orlo della gonna, mettendo in mostra le natiche.”). Stessa cosa (-0.25) qui (“Solo quando sentì l’umido calore della bocca di lei circondare il suo membro, riscrisse il numero di punti tolti a casa Griffondoro e guardò con indifferenza la sommità della chioma che si muoveva in avanti e indietro”). Stessa cosa (-0.25) qui (“Tom scosse la testa mentalmente, compatendo la Griffondoro poiché il giovane Zabini era il peggior dongiovanni di tutta la storia di Hogwarts”). Stessa cosa (-0.25) qui (“non dispreggiava una Mudblood o una Griffondoro se questa era di suo gusto”). Stessa cosa (-0.25) qui (“Riddle si limitò ad un breve cenno del capo in direzione del Griffondoro”). Stessa cosa (-0.25) qui (“tanto che l’appoggio dato dal Griffondoro al Serpeverde aveva sorpreso tutti.”). Stessa cosa (-0.25) qui (“Il Caposcuola non aveva risposto a quella provocazione della Griffondoro, perché sapeva che lei aveva maledettamente ragione”).
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione in questa frase (“Biagio lo salutò con un gesto militaresco e scese gli scalini saltellando e fischiando un allegro motivetto, e una scia di fumo acre di disperse dietro di lui.”), era “si disperse dietro di lui”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura qui (“Il Caposcuola riprese la sua ronda seguendo il percorso prestabilito poche ore prima assieme agli altri Prefetti: il temporale imperversava all’esteriore e la luce dei fulmini rendeva ancor più spettrali i corridoi del castello”), immagino intendessi scrivere “il temporale imperversava all’esterno”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione qui (“Mentre aspettava che una delle scale si fermasse per poter salire ai piani superiori, pensò che incontrare il Barore Sanguinario sarebbe stato un piacevole cliché”), ovviamente è “il Barone Sanguinario”.
Ti ho tolto 0.25 per la reggenza sbagliata in questa frase (“iniziò a salire mentre rifletteva al rapporto sulle ronde notturne che doveva stilare una volta tornato in Sala Comune o al compito di Astronomia da rifinire”), doveva essere “rifletteva riguardo a”. Il verbo “riflettere” non regge “a”, quello è “pensare”.
Ti ho tolto 0.10 per la virgola mancata qui («Owens non lasciartela scappare!» ordinò Riddle furioso, lanciandosi contro di lei.”), tra “Owens” e “non lasciartela scappare”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura in questa frase (“Tengo tuttavia a precisare che tale decisione non è stata presa all’unaminità.”), penso volessi dire “unanimità”.
Ti ho tolto 1 punto per l’uso di una parola sbagliata qui (“Fin dal primo anno, l’urbana rivalità che s’era instaurata fra Riddle e Crouch era considerata l’epiteto di quella esistente fra le loro rispettive Case”). L’“epiteto” è “un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità.” Immagino intendessi una cosa come “l’equivalente”. In realtà, c’è un termine preciso, ma al momento non mi viene in mente… certo non è “epiteto”.
Ti ho tolto 1 punto per il tempo sbagliato in questa frase (“Immagino che questa non è la prima volta che accade una cosa del genere.”): ci andava “che questa non sia” o, al massimo, “non fosse”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura qui (“le pupille talmente dilatate da sembrare pozzi d’oscurità brullicante di paure e piaceri”, “brulicanti”.
Ti ho tolto 0.25 per la costruzione sbagliata (“la Rossa di Mezzanotte uscì la testa, guardandosi intorno per sincerarsi che non ci fosse nessuno”), “uscì la testa” è un’espressione dialettale che non è corretta in italiano.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione (“Si guardarono ansimanti, le bocche asciutte e i corpi mandidi di sudore”), “madidi di sudore”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura (“Quando Tom Riddle si svegliò, pensò d’aver sognato: non c’era alcun segno della presenza della Rossa di Mezzanotte, ma l’indolenzimento dei lombi –il bruciore dei graffi sui lombi- erano la testimonianza che quello che era accaduto era stato reale.”), ci va “era la testimonianza”, perché il soggetto principale è “indolenzimento”, e “bruciore” non conta perché l’hai messo in un inciso.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione (“In tutta risposta, il ragazzo si tolse l’unico indumento che aveva addosso –un paio di boxer neri aderenti- e si massaggiò in membro un paio di volte.”), “si massaggiò il membro”.
Ti ho tolto 0.30 (0.15x2=0.30) per le maiuscole mancate a “Mondo Magico”, qui (“Probabilmente, si disse, era meglio che le cose fossero andate in quel modo: non sapeva come la storia del mondo magico avrebbe potuto cambiare”).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Amo il tuo stile, è veramente avvolgente. Graffia, graffia da impazzire.
Mi sono piaciute tutte le tue scelte, in merito. Le metafore… “mio bocciolo di rosa”, “occhi verde veleno”: tutto perfetto, tutto calzante a pennello.
Per non parlare del fatto che hai tenuto conto del linguaggio dell’epoca! Credo di essere scoppiata di gioia leggendo come parlava il nostro giovane Tom. Se ne dimenticano tutti e, invece, è un dato importante: mi è piaciuto questo stile un po’ retrò, il fatto che desse del “lei” ai propri compagni, il modo all’italiana in cui appella Biagio (“signore”). È tutto davvero curatissimo!
Unica cosa, ti consiglio di stare un pochino più attenta agli errori di battitura. Non infastidiscono la lettura – la prima volta non me n’ero manco accorta, ti dirò -, ma ti hanno penalizzata molto. Fosse stata scritta “meglio”, avresti ottenuto senza dubbio il massimo.
3) Titolo: 5/5.
Beh, amo il francese e amo questa tua folle, folle idea di una Ginny lussuriosa e vendicativa che insegue Tom sulla lastra del tempo, schiava dei propri desideri. Amo che lui la definisca “la Rossa di Mezzanotte”, che è poetico ed efficace insieme, e adoro la trasposizione in un’altra lingua.
Senza parlare della citazione che hai inserito, sempre in francese. “E vorrei ucciderti quando, sazio (dell’amplesso), dormirai fra le mie cosce”: sono proprio colpita e affondata.
4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 20/20.
Oddio… da dove comincio? Sono seriamente in difficoltà.
Allora, partiamo dal contesto generale. Tutto curatissimo, tutto preciso: adoro questo tipo di dettagli, rendono la storia vivida.
Hai delineato in modo perfetto lo scenario in cui Tom vive e si aggira, da predatore qual è. La scuola con le sue regole morali – e che lui usa come ricatti -, le divise d’altri tempi, la guerra contro Grindelwald che imperversa fuori dalle mura.
Persino i personaggi secondari sono curati moltissimo. Oltre a uno stuolo di Prefetti e Caposcuola (tra cui risplendono Minerva e Barty, inflessibili già allora), ci sono i “complici” di Tom: Miss Nott, grazie alla quale lui non avrebbe potuto avere la Rossa di Mezzanotte – e che ringrazia con dubbi metodi, infrangendo la sua regola, segno di quanto desideri la nostra Ginny – e il suo unico “amico”, se amico si può definire, Biagio Zabini. A questo riguardo, devo farti i miei complimenti: è veramente irresistibile, ogni volta che scorgevo il suo nome tra le righe iniziavo a fare le fusa.
Mi soffermo molto su queste cose perché, come ti ho detto, mi hanno reso la storia cara e assolutamente ben delineata. Ho potuto visualizzare ogni singola scena, fatto che apprezzo sempre particolarmente.
Passiamo ora a Tom. Ah, che piccola bestiola interessante!
Innanzitutto, il suo “hobby serale”. Credo che tu abbia fatto una scelta coraggiosa – e credo anche che tu abbia avuto la fortuna di trovare me, una creatura estremamente perversa – nel renderlo così sessualmente attivo.
Saprai certamente che c’è la polemica, da tempo, su quanto Riddle fosse o non fosse un normale adolescente, sotto quel punto di vista. Io, naturalmente, credo che, pur essendo un genio del male, li ormoni li avesse anche lui e che quindi sia stato inevitabile che finisse a letto con qualcuna. Certo, però, non avrei mai immaginato una situazione del genere!
Tutto sommato, credo che sia un’interpretazione piuttosto verosimile: Tom, d’altronde, non si eccita per il mero sesso, ma per l’abuso di potere, per la violenza. È un maniaco del controllo, in un certo senso, e gode – come ne ha sempre goduto – a fare del male agli altri.
È nauseante, è spregevole. Non meno disgustoso che sia Biagio ad adescare le ragazze – attenzione, “nessuna sotto il sesto anno”: che gentiluomo! -, per poi stare anche a guardare.
Anche la sua fissazione per la Rossa di Mezzanotte è più che comprensibile, soprattutto dopo che viene ferito da lei. Si sente punto nel vivo, Tom, soprattutto perché odia non capire chi lei sia e perché lo detesti tanto.
Il passo tra catturarla e desiderarla fino allo spasmo è stato breve e, in un certo senso, naturale. Ho amato anche il fatto che Tom non pensasse mai a lei in termini di soddisfacimento sessuale, di voglia carnale, ma sempre e solo di violenza. Per dirla in parole povere, puntava a una “scopata punitiva”: non immagini nemmeno lontanamente quanto questo sia eccitante.
Infine, la bracca e riesce ad averla. Il modo in cui hai descritto il sesso è semplicemente sublime, lasciamelo dire. Ne avrei voluto ancora e ancora, non era mai abbastanza – per esempio, avrei voluto sapere qualcosa di più di quelle pratiche per cui anche Biagio sarebbe arrossito.
Il cambio di Tom, quella ricerca del piacere per il piacere, è stato un tocco veramente di classe. La sua unica debolezza, e ne è consapevole, tanto da decidere di non lasciarsi andare così mai più.
Tom, inoltre, l’hai fatto estremamente puntiglioso – lui e quel suo dannato taccuino -, dall’orgoglio smisurato – che non stona, pur essendo Serpeverde fin nell’anima -, sempre desideroso di agire da solo – al punto che neanche coinvolge gli insegnanti in un primo momento – e selvaggio. Sì, selvaggio… ho adorato che non fosse il solito ragazzo gelido, ma un adolescente che sa come ci si diverte e ha il mondo ai suoi piedi.
Passiamo ora a Ginny, la Rossa di Mezzanotte.
È stata assolutamente sconsiderata a usare la Giratempo solo per vendicarsi di lui – tra l’altro, sai che non si potrebbe, vero? Te l’ho passato perché amo questa storia, ma non sarebbe tecnicamente possibile -, per quanto, in effetti, lui l’abbia rovinata. L’ha resa incapace di amarsi, costantemente costretta a fingere, a mentire, a ingannare. L’ha resa simile a lui… ne sarebbe compiaciuto, probabilmente.
Ho amato la scena con Blaise, la complicità che hanno pur non essendo amici, e il fatto che l’idea fosse venuta da lui. Biagio e Blaise… ragazzacci, ma talmente sexy!
Ho adorato il combattimento tra i due, il suo desiderio che esplode quando lui la chiama “mio bocciolo di rosa”, lo stesso desiderio che la spaventa al punto da costringerla a fargli del male – e che male! – per sfuggirgli.
La foga a letto – incantesimo molto utile, per altro -, quel “il conto è davvero salato”: tutto sublime! Per altro, pretendo che tu mi scriva una storia su questa coppia rossa, ma MOLTO rossa: voglio tanto sesso descrittivo, perché questo non mi è bastato e sono malinconica da quando l’ho letta. Credo di meritarmelo!
Il finale, poi, quel “Avada Kedavra”: una vera e propria provocazione. L’ha capito lei e l’ha capito lui che lo voleva fare, ma che non c’è riuscita soltanto perché l’ha visto tanto indifeso – anche se di indifeso, e lei lo sa, lui non ha proprio niente. Mi è piaciuto tanto anche che entrambi definiscano il rossetto “rosso baldracca”: due prospettive diverse, eppure stessa lunghezza d’onda!
Ah, in ultima analisi, ho amato quando lui paragona la bellezza di Ginevra a quella di “una rosa sul punto di sfiorire”: rende quanto lei sia fragile, rovinata.
Quanto lui l’abbia fatta a pezzi, contaminandola col veleno dei suoi occhi.
5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/4.
Hai usato entrambi gli elementi del pacchetto in maniera sublime.
Il luogo (Hogwarts) è stato rispettato alla perfezione: la storia si svolge tutta lì, in un’alternanza tra passato e presente che rende il tutto stuzzicante e originale.
L’avvertimento (Violenza, contenuti forti) è presente in ogni riga.
A partire dagli abusi di potere di Tom e a come costringa ragazze – e fidanzati, talvolta – al sesso a patto di non denunciarle, per passare ai vari duelli che ingaggia con Ginny, per finire con l’accenno allo stupro che stava per commettere nella Camera dei Segreti, quando lei aveva soltanto undici anni!
Anche il modo in cui si cercano e si sbranano a letto è tutto tranne che dolce, estremamente animalesco. Sono mossi dalla frenesia, dal desiderio, dall’odio: lei vuole ucciderlo, lui vuole dominarla. Nessuno dei due otterrà ciò che brama.
Questa storia è intrisa di violenza, così come lo è Tom. È una parte inscindibile di lui e di queste righe.
6) Originalità della trama e dei contenuti: 6/6.
Dire che sei stata originale mi sembra ancora poco! Sul serio, hai avuto un’idea brillante e molto, molto particolare. Non parlo solo del modo in cui hai descritto i personaggi (a proposito, la Dark!Ginny mi piace e non la considero OOC neanche un po’, visto il trauma subito), tutti estremamente vividi, marci e sfioriti – non ce n’è uno che si salvi da un giudizio morale! -, ma soprattutto della scelta di far tornare indietro la Rossa di Mezzanotte per ucciderlo.
Tralasciamo che il mezzo con cui lo fa non sia valido – peccato, altrimenti la storia sarebbe stata davvero perfetta -, questi viaggi nel tempo sono spettacolari. Mostrano appieno quanto lei sia ferita, quanto il dolore renda egoistica e sconsiderati… ti dirò, secondo me lei lo amava anche un po’. Certamente lo odiava.
7) Gradimento personale: 10/10.
Spero di non ripetermi, ma amo te e amo questa storia.
Al punto che provo malinconia scrivendo questo giudizio, come se mi “mancasse”. È una di quelle storie che ti restano in testa per giorni, di cui non puoi liberarti, neanche volendolo con tutta te stessa.
Davvero, cara, devo farti i miei più sinceri complimenti, questa coppia è tua, si sente moltissimo. La tratti in un modo che io semplicemente adoro e ci hai costruito le tue teorie e le tue idee intorno, meravigliosamente.
Spero davvero che ne scriverai ancora, per la mia felicità – o sanità mentale?. |