Salve!
Si tratta della prima recensione che lascio, ed ho scelto questa storia perchè avevo proprio bisogno di una MattxMello in codesta fausta serata... Ehm. Inutile tono aulico ore dodici, capitano.
...Dicevamo? Ah, sì: non so, è una sera da MattxMello.
Ti capitano mai? A me sì.
Non so come cominciare, quindi la cosa migliore è partire dal principio. Ed il principio di questa shot è la sega mentale lo svarione del nostro molto biondo e molto solo mafioso sul concetto e la differenza fra forza interiore e forza fisica. Mello caro tralascia tutte le solfe sulla banale contrapposizione muscoli/cervello (che a me sembra sempre assai scontata, quando ne sento parlare) e si concentra su cosa significhi avere coraggio rispetto ad avere incoscenza.
Devo dire che forse è il pezzo che ho apprezzato di più in assoluto: profondo, vero, non scontato. Le riflessioni che metti in bocca al personaggio sono anche tue di sicuro, ma questo non le rende meno IC, anzi. Probabilmente riesci a calarti bene in Mello, tutto qua.
E non è un tutto qua da poco, voglio dire, stiamo parlando di Mello, non del fattorino che viene a consegnare la posta il martedì. Quel tipo è un uragano di emotività repressa e casino metale: non è facile da muovere.
La seconda parte, quella in terza persona per intenderci, mi ha lasciato piacevolmente sorpresa; o, per meglio dire, mi ha decisamente sorpreso. Chi se lo aspettava che il rosso avesse abbastanza palle comparisse all'improvviso alla porta di Mello e gli si dichiarasse?
Cioè, così all'improvviso, senza nemmeno un bigliettino o un mazzo di fiori.
La reazione del biondino, fra lo sconvolto e l'incredulo, l'idea del soffio ai polmoni, il dialogo fra i due: è tutto molto bello. Ma sai cosa mi è piaciuto ancora di più? Il continuo ripetersi del concetto dello sguardo; sia nella parte in prima persona, dove parli dello scintillio degli occhi di chi sta per morire, del coraggio che vi è nascosto e dell'innocenza e della purezza nelle iridi verdi del Rosso, che nella parte in terza persona, dove gli occhi increduli e spaventati di Mello sono la risposta allo scintillante sguardo di sfida di Matt.
La scena finale con il bacio e lo smascheramento di quel -quasi- perfetto giocatore di poker poi è semplicemente adorabile, con annesso pugno finale. mi concedo di spargere cuori sul mondo. <3
Fra l'altro, il pezzo di tilt assoluta di Mello, con la respirazione a puttane ed il resto, è semplicemente esilarante. Sul serio, ho riso. Considerato che la parte prima era tutt'altro che allegrs (malinconia, dolceamara malinconia everywhere) ti faccio i miei complimenti. Non riesco a cambiare umore spesso, quando leggo. Comincio con uno stato d'animo e finisco con lo stesso: con questa storia non è successo.
Passo a qualche piccola critica.
O meglio, mi sento di catalogarle come svste, ma penso sia normale: sono tutte nella parte due, evidentemente l'hai scritta più di getto della prima. Beh, i dialoghi si scrivono sempre di getto, altrimenti sembrano recite studiate a tavolino, no?
Ma veniamo al dunque.
C'è un "Afffanculo" con una effe di troppo. Banale errore di battitura. se posso esprimere un parere personale, sarebbe comunque stato di maggior impatto "stava per mandarlo a fare in culo." Certo, un pochino più volgare, ma più incisivo.
Poco dopo, un "riusciì" con una "i" non accentata di troppo. Anche qui, evidente battitura.
Poi... in un pezzo sotto per me c'è qualche tempo verbale sbagliato. Ho provato a sostituire gli indicativi presenti con i congiuntivi corrispondenti (ed uno con un infinito), guarda un po':
"Tu.. davvero pensi che sto scherzando?"-----> "Tu... davvero pensi che io stia scherzando?"
"E così, tu credi che ti sto prendendo per il culo, eh?" ----> "E così, tu credi che ti stia prendendo per il culo, eh?"
"Dopo che io ti ho cercato per anni in giro per il mondo" ----> "Dopo averti cercato per anni in giro per il mondo"
Un paio di righe sotto, un "fosse" che sicuramente sarebbe dovuto essere un "fossi". Altro banale errore di battitura, no worries.
A fine periodo un "intenzione" che forse voleva essere "intonazione".
C'è uno "scherzan--o" a cui manca una "d".
Quasi in fondo, "sgaurdo" con le lettere invertite. Di certo era "sguardo".
sotto ancora: "gi occhi verdi erano spersi". Io lascerei "persi", senza "s".
Ultima cosa, giuro: "Il biondo, non poteva letteralmente muoversi, non ci riusciva." Ecco, io toglierei la prima virgola, e metterei un punto al posto della seconda, aggiungendo un "e basta". Del tipo "Il biondo non poteva letteralmente muoversi. Non ci riusciva e basta."
Non prendere queste correzioni come critiche al tuo lavoro, anzi. Te le ho fatte notare proprio perchè a me la shot è piaciuta molto, e c'erano solo queste piccole cose che andavano ad incrinare un pezzo se no veramente buono.
Ti faccio ancora i miei più sentiti complimenti in ogni caso, e credo leggerò altro di tuo.
Alla prossima recensione,
Out
(Recensione modificata il 25/08/2013 - 07:50 am) |
