ciao! |
E' il secondo tuo scritto che leggo, dopo consumarsi. Quello non l'ho voluto commentare, mi pareva tanto delicato e fragile che a volte le cose così se ci metti il tuo parere scompaiono, e basta. O non sono più di nessuno, che è peggio. Riesco a capire quello che provi tu per il tocco, e i polsi, e le mani, che paiono tanto sensibili. Come gli occhi, o il fiato. Toccare è qualcosa di doloroso e solleticante. E tu mi hai toccata. L'hai fatto in qualche modo in parole deliranti uscite dalla tua testa tra pensieri riflessi e dubbi. L'hai fatto, un po' di paura come nebbia spero tanto di dissipare dai tuoi occhi, con le mie mani, con i miei pensieri. Ti auguro di vivere almeno ventitré momenti felici, ché poi potrai elencarne alcuni e stancarti prima di averli finiti. |
Aiuto. |
Se devo essere sincera appena ho visto il titolo di questa OS ho subito pensato “Oddio, è una che si taglia!” HAHAHAH |
Sono quasi le 2.30 di una serata tremenda e questa one-shot è probabilmente la cosa di cui avevo meno bisogno. Come fai, dico, a mettere insieme le parole così bene? Cazzo, sei fantastica. Perchè mi sembra di percepire che tu abbia vissuto sul serio tutto questo, queste (non) strette di mano, questa paura, questo 'è troppo tardi'.. E poi i polsi, le nocche, le mani, lui che c'è ma non c'è, lei che sembra che scappi da ciò che (forse) sa che le farà del male... ma in realtà è se stessa che ferisce. E grazie, perchè anch'io una mano l'ho stretta ma è sfuggita troppo in fretta nel giro di un'estate e questa sera la tua storia calza a pennello. |
ma che cosa sei |
Se tu... tu non hai più parole, IO, povera crista che siccome non ha nulla da fare controlla se magari hai scritto qualcosa o rilegge le storie complete, COSA DOVREI DIRE? |
sono io che di parole non ne ho proprio più |
Wow bellissima. Mi ha incantato il titolo, così inusuale, e non posso essere più felice di aver aperto questa storia. |