Recensioni per
Cuore di piombo
di Nocturnia

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
27/08/14, ore 20:18

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
In “Cuore di piombio” Nocturnia riesce in un’impresa in cui buona parte degli autori fallisce: raccontare in modo veritiero – con spietato realismo e senza artificiosi sentimentalismi – temi spinosi come la morte e, in modo particolare, la mancanza – la perdita.

La perdita non è solo dolore e sofferenza.
È qualcosa di più sottile, un filo di malinconia e debolezza che accogli come una benedizione, uno scudo d'autocommiserazione che ha il compito ingrato di tener assieme le briciole del tuo cuore.
È una sutura invisibile e invincibile, perché nessuno,
nessuno, ha mai la forza di contrastarla.
Si può quantificare la perdita?
Si può renderla un mero numero sul bilancio iniquo della vita?
No.


Riporto le parole dell’autrice, per dare un assaggio della bellezza e della profondità di questo lavoro e perché io, con le mie, non sarei mai in grado di renderle giustizia.
“Cuore di piombo” è il dramma di una donna spezzata, consumata, divorata dall’interno da un vuoto - un lutto - che la sta inghiottendo e annientando – una donna che l’autrice ha più volta dimostrato di saper inquadrare e rappresentare magnificamente. Tutti i fans di Selina dovrebbe sfogliare la sua produzione, perchè è meraviglioso il modo in cui Nocturnia le da vita e ne coglie le sfumature – gatta, guerriera, donna. Rocciosa e vulnerabile, eroica e umanissima.
Lo stile dell’autrice è di quelli che fanno la differenza; le parole valicano lo schermo e si attaccano alla pelle, mordono e graffiano e lasciano il segno, consentendo all’angoscia e alla disperazione di prender forma e consistenza e al lettore di sentirle dentro.
È un lavoro meraviglioso, di una qualità straordinaria e di un sentimento ancor più grande. Ritengo che meriti senza dubbio un posto d’onore nella sezione, per la sua qualità e per la vastissima gamma di emozioni che è in grado di suscitare, e mi auguro che la richiesta non resti (come spesso capita) inascoltata.

Recensore Master
27/08/14, ore 20:10

Tra un minuto cerco di elaborare un commento serio per la segnalazione, ma per adesso lasciami sfogare dicendoti che questa storia è un CAPOLAVORO. Fa male da morire, ed il realismo con cui affronta e sviscera temi delicati come la morte e la mancanza è qualcosa di sensazionale.
Ti sei superata, e considerando il livello qualitativo dei tuoi lavori è tutto dire.
Io non smetterò mai di ripetertelo: GRAZIE per tutta questa bellezza ♥♥♥♥

Recensore Junior
10/09/13, ore 23:51

Ehehe... l’ho detto io che mi rileggevo tutto, mi dispiace ma non ti libererai di me così facilmente ;)
Iniziamo: un ulteriore approfondimento di ciò che Nolan a iniziato ad accennare dopo lo scoppio della bomba era d’obbligo. Questa storia trasuda di una malinconia che doveva assolutamente esserci in tutte le scene durante e subito dopo l’esplosione della bomba. Le riflessioni sul significato della perdita sono davvero profonde, complimenti! Non solo hai trasmesso il dolore di una donna costretta a ricominciare da sola, ma hai anche espresso il significato della parola stessa, cosa davvero difficile.
Senza contare quei magnifici passaggi che descrivono in modo secco e incisivo quello che fa Selina al momento dell’imbarco, paragonato con ciò che ha passato dalla morte di Bruce e ai suoi costanti dolori.
Nel finale ci racconti di una donna vuota, anche senza descriverla riuscivo a vederne l’espressione vacua, e l’arrendersi ai gesti naturali nonostante la sua mente le continuasse a dire di NO.
Davvero un pezzo dalla semplicità struggente. Ottimo, come sempre!

Recensore Master
29/08/13, ore 08:22

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"Cuore di piombo" è una delle Bruce/Selina più belle che io abbia mai letto e non lo dico tanto per dire, con leggerezza. Se c'è una storia che merita di stare tra le preferite, beh, è questa e lo è per una serie di motivi:
a) il tema trattato è quello della perdita; all'indomani dell'esplosione fuori dalla baia che ha salvato Gotham, Selina è una donna in carne ed ossa, dolorosamente viva, sola che cerca "l'unico sfregio che avrebbe voluto davvero: quello d'una ferita inferta per amore". Ma cosa rimane dell'uomo per cui avrebbe dato tutto? Niente; si è sacrificato, per la città - e qui si insinua in punta dei piedi uno degli elementi caratterizzanti della'autrice: ma se lo meritava davvero, Gotham?
La storia si svolge sui binari della dolorosa accettazione della realtà, analizza ciò che per Selina può rappresentare la morte di Batman, di Bruce e lo fa con maestria, con serietezza. Non ci sono banalità, non ci sono luoghi comuni, ma solo il dolore di una donna che, tolta la maschera, è solo una donna.
Ecco un assaggio di ciò l'autrice scrive, tratteggiando con realismo la dimensione della perdita: "Si può quantificare la perdita?
Si può renderla un mero numero sul bilancio iniquo della vita?
"
b) lo stile (lo riconoscerete subito se conoscete Nocturnia; lo amerete, se è la prima volta) è quello delle frasi spezzate, delle immagini dirette, dei sentimenti sezionati e portati alla luce, delle parole che grondano dolore e solitudine, che parlano un inverno che deve finire, di una primavera che deve arrivare, di una ripresa, forse.
c) fino all'ultimo si spera un lieto fine, un Bruce malconcio che spunta da dietro l'angolo. Invece no. Nocturnia dice angst ed angst è, senza mezzi termini, senza se e senza ma. E' il momento del dolore per Selina, è il momento del lutto.
d) l'autrice gioca sporco, perché dalla sua ha la conoscenza del fumetto e questo le permette di dare un tocco in più ai personaggi; visti attraverso la sua penna sono irrimediabilmente più veri. E Selina non fa eccezione: tra le righe scorgiamo una persona concreta, che ormai vive nella dimensione della perdita che per lei "è solo una bolla d'oscurità ovattata, la quotidianità dei risvegli apatici e la stranezza del sentirsi incompleti, spezzati. Come ci si riprende dalla morte di uomo (un uomo che si ama e che non si ha mai avuto), quando tutto sembra gridare è colpa tua. Avrebbe potuto fare di più? Non lo sa mai e ora le rimane solo la fuga (" sceglie la fuga piuttosto che l'accettazione, versando la prima lacrima di quel lungo inverno: il primo respiro d'una primavera giunta troppo tardi"). Ma "Sul fondo, lui: sempre e solo lui": un ricordo che non se ne andrà, un rimpianto indelebile, una ferita nel cuore. E alla fine, in aeroporto quello che Selina vede riflesso nei suoi stessi occhi - nel suo cuore - è il fantasma della solitudine.

In definitiva, la storia è un vero capolavoro che segna, in grande stile, il ritorno dell'autrice dalle vacanze.

Clà

Recensore Veterano
29/08/13, ore 00:34

La fangirl che è in me è morta ç___ç  Atmosfera tristissima T__T
Alla fine mi aspettavo che sbucasse in tutto il suo splendore il nostro amato Bruce :( Volevo un lieto fine ç___ç

Soffro già un sacco per questa bellissima coppia  e leggere fanfiction come questa mi uccide proprio!I miei feels ç___ç

Selina comunque è la migliore *W* la amo <3 hai reso, come sempre, benissimo tutto quello che prova, povera :'( Mi rattrista vederla soffire in questo modo!
Bellissima oneshot, colpisce dritto al cuore! Complimenti :)

Promettimi solo che nella tua prossima storia Bruce e Selina saranno tanto belli e felici insieme e io ritorno a fangirlare contenta come una bimba con le caramelle <3
*Spupazza la gatta ed il pipistrello*

Alla prossima (: Baci :*