Recensioni per
Memorie della Casa di Finwë
di SkyEventide

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/07/21, ore 18:46
Cap. 10:

Ehiiiilà Sky, è sempre bello vederti rispuntare in questi lidi!

Anche perché non avrei mai detto di aver voglia di leggere di casa Finwe (e di leggere fanfic in generale) in questo periodo, eppure eccomi qui. E proprio quando credevo di non poterci vedere niente di nuovo in queste vidende, toh, tu mi metti davanti un dubbio interessante.
E se Finwe non avesse conosciuto davvero alla perfezione la mente di Feanaro?

Già mi ha fatto una certa tenerezza (???) il tono sorpreso di Feanaro nel vedere il padre scegliere di seguirlo nell'esilio imposto da lui stesso, ma Finwe che si rende conto di non conoscere del tutto il figlio rende tutto molto... umano.
Sarà che sono colpevole di immaginare un Finwe che, nella sua infinita saggezza (da dove venga questa idea non so :P), capisca molto bene suo figlio, ma è decisamente più realistico il contrario. Dopotutto Finwe non è perfetto, lo ha dimostrato con molte sue azioni, e ho trovato davvero interessante questo momento che hai raccontato.

Tanto che mi viene da chiedere quando si renderà conto che il suo "Ñolofinwë avrebbe più facilmente capito" risente dello stesso problema: è davvero certo che Nolo capirà con più facilità?
EH.

Grazie per la sorpresa :)

Kan

Recensore Master
19/07/21, ore 10:05
Cap. 10:

"Dei due, pensò o sperò, Nolofinwe avrebbe più facilmente capito".
Come spezzarmi il cuore in poche semplici mosse. E farmi venir voglia di abbracciare e picchiare Finwe allo stesso tempo. Perché davvero, il suo errore è sempre lì: gli altri capiranno. E se gli altri avessero bisogno del tuo affetto quanto Feanaro?
Allo stesso tempo, il legame tra Feanaro e Finwe è un'altra di quelle cose da stretta al cuore.
Finwe è perennemente diviso, e una scelta realmente giusta non è in grado di compierla mai, basti pensare a Miriel e Indis, ma quella è un'altra storia ancora.
Amarissima la constatazione di non conoscere più suo figlio, quel figlio che non ha nemmeno provato a difendersi... eh, chissà come mai? :P e molto d'effetto l'immagine del volto di Feanaro invecchiato, tendo anche io a immaginarlo così, a questo punto delle vicende.
Davvero, sono poche righe ma il dolore e i contrasti interiori di Finwe ci sono tutti.
Grazie per l'inaspettata incursione nel nostro piccolo fandom :D

Mel

Recensore Veterano
14/04/20, ore 17:31
Cap. 9:

E rieccomi, questa volta senza recuperare dal dimenticatoio roba mezza iniziata XD

Mi piace un sacco vedere i personaggi "famosi" del legendarium da occhi esterni, non so spiegare il perché e il per come, ma non sempre sento il bisogno di stare nella loro testa, ma di vederli da fuori? Con occhi estranei, ma di estranei che li hanno conosciuti o hanno vissuto al loro tempo? Oh yes. Datemi tutto.

Per questo, il racconto mi ha attirata subito.

Non è nuova, almeno per me, questa visione di Feanaro. È quello che immagino, ma mi piace sentirlo dalle parole di qualcuno che ha combattuto per lui, e mi piace quel continuo confronto tra le tracce di "grandezza" che possono sembrare tanto ammirevoli negli Esiliati superstiti e quanto quella grandezza fosse molto più... grande in Feanaro.
E in questo confronto continuo emerge tutta l'ammirazione che prova il testimone, meglio di qualsiasi altra analisi più razionale magari. C'è un che di poetico nel linguaggio, certo, ma non è una barriera, ma uno strumento per avvicinare di più ai sentimenti di chi parla e sentire quasi in prima persona quelle sensazioni che lui prova.

Aiut, faccio davvero fatica a mettere in frasi di senso compiuto quanto mi piaccia questa testimonianza!

Poi, forse sembra un volo pindarico, ma sin da bambina sono una fan di Napoleone (colpa del quadro di Jacques-Louis David al passo del San Bernardo: tra cavallo impennato e mantello svolazzante non ci ho mai capito nulla, sin da bambina) quindi leggere questa frase mi ha ricordato "Il Cinque maggio":
Pensare che un tale spirito ha camminato su questa terra
I feels, cosa sono? Feanaro e Napoleone si tolgono qualche centimetro di altezza e anche un po' di altri dettagli insignificanti, ma il parallelismo nelle parole di chi li ha visti mi ha colpita. Forse è anche quello che mi rende difficile spiegare cosa mi trasmetta questa storia.
"Il Cinque maggio" mi fa piangere come una bambina, quindi, be', capisci l'effetto che mi ha fatto arrivare alla fine di questo racconto :°D

Mi è piaciuto, tanto tanto tanto, e sono contenta che tu lo abbia postato!

Alla prossima,

Kan

Recensore Veterano
14/04/20, ore 16:52

Ciao Sky!

Recupero questa recensione mezza scritta dai meandri dei miei bloc-notes virtuali e non ricordo più perché non abbia mai finito di scriverla (forse perché mi sono dimenticata di averla in corso... capacissima).
Siccome l'apocalisse mi ha messa di umore da "recuperiamo gli arretrati", ho pensato di finire quel che avevo iniziato... quattro anni fa. UGH. Non avevo guardato le date.

Comunque, procedo.

Sono una di quelle che ti ha iniziato a leggere durante il tuo silenzio radio. La carenza di tempo mi ha obbligata alla modalità fantasmino, ma quando sei ricomparsa, avevo pensato che non potevo mica starmene buona buona e con le mani in mano, no no. Così, eccomi qua a molestare (a scoppio ritardato) un’altra brava autrice che scrive sul Silmarillion qui su EFP ♥

Che poi, che gran ritorno! Ho un po' di cose da dire, credo, perciò cercherò di procedere con ordine e di stare calma.
Un po’ difficile visto che questo racconto tratta una questione su cui mi sono spesso interrogata: cosa pensava Fëanáro di Finwë dopo il secondo matrimonio?
Perché sappiamo quel che raccontano le “cronache” sull’apprezzamento che aveva per Indis e progenie, sappiamo che comunque amava molto Finwë, ma non me l’ha mai contata 100% giusta perché si può fare cherchez la femme quanto si vuole, ma Fëanáro era pur sempre una persona intelligentissima e una persona così intelligente credo che si renda conto che la colpa non è tutta di Indis. Che poi scelga, di facciata, di ignorare la questione è un’altra storia.
(Poi che detta persona intelligentissima pare facesse allegramente preferenze tra i figli è un altro paio di maniche :P)

Perciò son partita nella lettura già piuttosto ben disposta, ecco :D

Trovo adorabile l’immagine iniziale di Fëanáro sulle spalle di Finwë, con lo sfondo delle luci di Laurelin e Telperion della prima frase, è un momento come tanti che devono esserci stati tra padre e figlio da soli, ma a cui spesso non pensiamo, presi come siamo dal Fëanáro adulto e tutto quello che ha fatto di bello e di brutto. Mette una tenerezza vederlo bambino tra le braccia di Finwë, lo rende umano contro la figura “leggendaria” a cui siamo abituatati.
E rende più doloroso il tradimento del secondo matrimonio. Dopo quel ricordo dei momenti in cui erano solo loro due e sembravano felici, almeno nei ricordi di Feanaro, ecco che accade l'inspiegabile (per lui) e la scelta più facile è quella di prendersela con l'intrusa (e tutti gli intrusi che seguono).

Che poi, breve parentesi, ho adorato il riferimento a Indis, l’onestà assoluta con cui Fëanáro dice: “Come è facile dire che ti incantò, che ti stregò, gettando via la memoria della sua amica che era anche mia madre, come è facile odiarla come ci si aspetta da me, essere arrabbiato nei suoi confronti, come giustamente sono."
È bello sentirglielo dire almeno qui XD

Tornando al tradimento di Finwe, adoro la delicatezza con cui hai tratteggiato i sentimenti di Feanaro, perché non sono esplicitamente negativi, sono contorti, complessi, c'è un grande amore dietro e per questo c'è stato tanto dolore per il secondo matrimonio, questa percezione della nuova famiglia come un tradimento dei sentimenti tra loro e dell'amore che Feanaro era convinto di dargli e che gli potesse bastare.
Ma rendersi conto che il proprio amore non basta all'altro, soprattutto a un genitore, è tremendo e per questo la delicatezza con cui lo tratti è perfetta. Fa molto più male così, che corredato di paroloni e scene melodrammatiche.
Ed è anche l'ottima dimostrazione di come Feanaro abbia quasi paura di confessare quel che prova per il padre, insieme a tutto l'amore, perché gli sembra di tradirlo a sua volta recriminandogli il desiderio di avere altri figli e un'altra moglie – e di fatto di avere una vita dopo il fallimento del primo matrimonio.

Alla fine non riesco a voler male a nessuno dei due, li capisco, li vorrei abbracciare e bon, via la mia dignità in un batter d'occhio :P

Tutte queste parole per dire che ho adorato e che ci voleva proprio.

A risentirci!

Kan

Recensore Veterano
23/05/16, ore 20:12
Cap. 9:

Eccomi,
arrivo a commentare anche quest’ultimo capitolo!
Mi è piaciuto davvero tantissimo: è un’idea interessantissima e molto particolare!

Ho amato come hai reso la voce di questo noldo, di questo guerriero tra i tanti che hanno combattuto tra i seguaci di Feanaro.
Mi piace come nonostante non si sappia il suo nome, o la sua storia precisa, è la sua esperienza, è ciò che ha da raccontare che riesce a renderlo reale.
E’ qualcosa di veramente difficile da rendere, e tu ci sei riuscita alla perfezione!

E’ perfetto il modo in cui hai reso la voce di questo personaggio, e il modo in cui si rivolge al suo interlocutore.
Prima quasi formale, pronto a ricordare ma ancora un po’ esitante…
E poi, quando arriva a parlare veramente di Feanaro, di cosa ha fatto, e come è stato combattere al suo fianco, allora il racconto si arrichisce, diventa sempre più dettagliato, più intenso.

Mi ha colpita tantissimo come hai reso il modo di esprimersi di questo noldo: il modo con cui ricerca e usa ogni parola, le immagini che evoca, i ricordi su cui si sofferma.
E’ proprio il modo in cui mi aspetterei di sentir raccontare un noldo!
Davvero, è stato quasi come sentire la sua voce alzarsi nella foga del racconto: complimenti davvero, Sky!

Mi è capitato di chiedermi quali fossero i pensieri dei seguaci di Feanaro, come lo vedevano, cosa li avesse spinti a seguirlo, e questa storia è stata una risposta veramente interessante.
Non c’è solo Feanaro come figura totalizzante, ma ci sono tante, tante sfaccettature di com’era Feanaro, e delle sensazioni che provava chi si trovava vicino a lui.

Questo noldo ammira immensamente Feanaro, ed è più che pronto a cantare le sue lodi, ma è anche pronto a riconoscere quanto fosse imprevedibile Feanaro, quanto in sua presenza si provasse sia profonda ammirazione sia timore.

“C’era una vibrazione in lui, la provavo ogni volta che gli stavo vicino. Alcune volte aveva solo bisogno di sollevare una mano per farti obbedire, solo uno sguardo per farti sollevare il mento. Non ho mai sentito di nuovo un tale sguardo.”

Questa penso sia la chiave di tutto ciò che sente questo noldo, e di ciò che lo ha spinto a seguire Feanaro.
Feanaro per lui era un condottiero senza pari, era colui che poteva comandare le volontà con un gesto, con uno sguardo.
Mi ha colpita veramente come ti sei soffermata proprio sulle sensazioni date dallo sguardo di Feanor, dalla consapevolezza che avevano gli altri Noldor del fuoco che gli ardeva dentro.
Sei davvero riuscita a catturare quella che doveva essere la visione di lui dal punto di vista elfico, ed è qualcosa di veramente particolare!


Ed è stato anche questo suo essere irraggiungibile, irripetibile, che ha affascinato tanto questo elfo, e con lui tanti altri.
Non poteva non seguire Feanaro , non poteva non affiancarlo se lui lo domandava, e ora non può non rimpiangere qualcosa di così incredibile, soprattutto non dopo averlo conosciuto.

Ed è bellissimo come questo racconto riesce a mostrare anche qual’era lo stato d’animo di tutti gli altri noldor che come lui hanno seguito Feanor: alcuni timorosi, altri che preferivano non parlare e ricordare soltanto, alcuni anche assaliti dai dubbi, forse.
Ma tutti toccati in maniera simile dalla figura di Feanaro.

Ed è significativo il modo in cui il finale ritorna più pacato e esitante, come l’inizio: di sicuro questo noldo aveva anche tante altre cose da dire, ma le parole non gli bastano, e, mi è parso di sentire, torna anche il peso di questi eventi, e del fatto che ormai siano passati.

Complimenti davvero: mi è rimasta veramente impressa la figura di questo noldo, e ho amato come sei riuscita a dargli una voce e a raccontare attraverso i suoi occhi non tanto gli eventi della Prima Era, ma semplicemente le sensazioni di chi ha deciso di ascoltare la voce di Feanaro ed è partito con lui per la Terra di Mezzo.
Un racconto meraviglioso, sul serio, complimenti!

Mi sono piaciuti davvero molto questi tuoi due esperimenti in prima persona, e ne leggerò volentieri altri, se ne scriverai!

In ogni caso, spero davvero di leggere presto il prossimo capitolo di questa raccolta!

A presto!
Tyelemmaiwe

Recensore Veterano
21/05/16, ore 14:59

Sky!
Oddio, come sono felice di rileggerti!
Davvero, ancora non ci credo, sono troppo troppo felice che tu sia tornata!
(E sono già in ritardo con le recensioni, devo darmi una mossa….)

Partendo subito con questo capitolo: è veramente stupendo!
Sei tornata con una storia veramente molto particolare, su un tema che dire che è spinoso, triste e difficile da affrontare è dire veramente poco.
Feanaro, che è già da solo un personaggio complicato, che parla di suo padre, di tutto ciò che prova per suo padre.

Davvero, su questo argomento si potrebbe dibattere e riflettere all’infinito, e non basterebbe!
Il modo e la prospettiva in cui lo hai raccontato tu mi sono piaciute tantissimo, e mi hanno colpita veramente tantissime cose!
Proverò ad andare con ordine, sperando di non dimenticare nulla…

Mi ha colpita tantissimo come hai reso la voce di Feanaro in questo monologo, reso ancora più complesso e intenso dalla prima persona: è lui , è assolutamente lui, con il suo impeto che brucia sempre, dietro ogni riga.
Mi è sembrato quasi di vederlo mentre pesa ognuna delle parole che sta rivolgendo a suo padre, mentre è totalmente preso dal suo discorso.

L’inizio è stato il primo colpo, la prima sorpresa.
Feanaro che ricorda la sua infanzia, quando suo padre per lui era tutto il mondo: padre e madre, la persona più cara che avesse, l’unico in grado di confortarlo, il miglior padre e la migliore persona che potesse esistere.
E si sente come le scelte di Finwe abbiano non solo distrutto questa visione perfetta, ma abbiano anche avvelenato in qualche modo ogni ricordo di essa.

Hai reso perfettamente come Feanaro non possa, non voglia accettare di non essere bastato a suo padre.
Per lui Finwe era tutto ciò di cui aveva bisogno, l’unico legame che desiderava, esclusa la madre che non ha mai conosciuto, come è possibile che per Finwe non sia stato lo stesso?
Che cosa aveva mai bisogno di cercare in una nuova sposa, in dei nuovi figli?

Addirittura Feanaro finisce per sentire più rabbia verso il padre che verso Indis e i suoi figli, perché è stato comunque Finwe a sposare Indis e a mettere al mondo quei figli, a di mostrargli più e più volte che lui non gli bastava più, che lui non era tutto ciò di cui aveva bisogno, ma che aveva sempre cercato altro.
Io immagino che Feanaro, da bambino e anche da adulto, con tutte le meraviglie che creava, abbia consolato non poco Finwe del vuoto lasciato da Miriel, ma il suo secondo matrimonio ha finito per far arrivare a Feanaro il messaggio totalmente opposto.
Uno dei tanti errori di Finwe, azioni partite in buona fede nel tentativo di rimediare e che hanno solo portato altri fraintendimenti e altro dolore, e non solo a Feanaro.

Ed è stato Finwe, ancora, a chiedere che gli concedessero il permesso di risposarsi, appoggiandosi anche alla scelta definitiva di Miriel.

E Feanaro non può perdonare a suo padre di aver voltato le spalle a sua madre,o, forse, di averle dato retta e aver fatto in modo che il rifiuto di lei, che già era definitivo, lo diventasse ancora di più.
Feanaro non accetta la decisione della madre, ed è disposto a fare finta che non l’abbia mai pronunciata, e pur di invalidarla, di renderla in qualche modo meno reale, è pronto a distruggere qualsiasi testimonianza di questa scelta.
Un dettaglio interessante, questo, perché analizza il rapporto che aveva Feanaro con questa scelta così definitiva di Miriel.
Mi piace come hai reso l’atteggiamento di Feanaro, apparentemente categorico nel rifiutarsi di credere che la scelta di Miriel fosse davvero così definitiva come l’hanno fatta diventare, e allo stesso tempo, mi è sembrato, spaventato dalle dimensioni di questa scelta e da ciò che implica.
Perché per quanto lui neghi e distrugga le prove di questa decisione, sa che Miriel l’ha compiuta davvero, e che non sarebbe tornata indietro nemmeno se suo padre fosse rimasto solo ad aspettarla.

La fuga di Feanaro dalla casa di suo padre e il suo ostinarsi a credere che il padre non capisca a pieno il torto che gli ha fatto, tanto da tentare di colmarlo solo col senso di colpa, e non con l’affetto che Feanaro vorrebbe è un altro punto significativo: nonostante tutti gli atti di Finwe dimostrino il contrario, Feanaro crede che suo padre, dopo averlo tradito, continui a ferirlo col senso di colpa.
Feanaro non riesce a vedere che l’affetto di suo padre è ancora totale, perché è convinto che dopo un gesto del genere, dopo un simile abbandono, un amore così profondo possa venire solo dal senso di colpa, dal fatto che Finwe non vuole ammettere di aver sbagliato.
Sentire Feanaro fraintendere così, e ancora di più farne un’ulteriore colpa per suo padre è veramente straziante!


Mi è piaciuto poi come si sentano anche le voci delle persone vicine a Feanaro, che gli mostrano la verità per quello che è, ovvero il fatto che per Finwe lui sarà sempre il primo.
Ma Feanaro non riesce ad ascoltarli, non riesce a crederci, perché sente di aver perso suo padre e nessuna di queste consolazioni può bastare: per lui saranno sempre semplici consolazioni vaghe, insufficienti.

Perfetto e tristissimo il finale, con tutto l’amore che Feanaro a provato per suo padre, nonostante tutto questo.
Perché Feanaro, pur avendo perso suo padre prima col secondo matrimonio e poi definitivamente, con la morte di Finwe, ama ancora suo padre di un amore immenso, tanto da vergognarsi di questa rabbia che prova, e nonostante tutto con la necessità di rivolgere al padre queste parole, perché sappia.

Complimenti davvero, questo monologo è meraviglioso: intensissimo, e scritto con un’attenzione e una delicatezza incredibili!
E’ veramente interessantissimo, pieno di dettagli importantissimi e soprattutto di riflessioni veramente particolari che ho adorato leggere e su cui ho adorato soffermarmi a pensare.
Ormai sai quanto poco io ami Feanaro, ma ho amato il modo in cui hai reso il suo personaggio: in maniera perfetta, riuscendo a raccontarlo anche attraverso i piccoli dettagli, attraverso tutto il suo carattere estremamente complesso.
e hai raccontato in maniera perfetta la complessissima situazione del secondo matrimonio di Finwe: un’episodio secondo me straziante da qualunque punto di vista lo si guardi.
C’è sempre una sfumatura che aumenta la tristezza, o che mostra quanta sofferenza abbia portato questa vicenda a uno dei personaggi coinvolti, e tu hai saputo cogliere una di queste tante prospettive, con tutto il suo carico di tristezza e di incomprensioni, e questo mi ha davvero commossa.
Tantissimi complimenti!

A prestissimo!
Tyelemmaiwe

Recensore Master
20/05/16, ore 22:31
Cap. 9:

Oddio, sei già di ritornoooo! Ho dovuto rileggere due volte il titolo in homepage, tanto non ci potevo credere... Che meraviglia! *squittisce*.
Questo sì che è un espediente particolare, e mi piace veramente tanto.
A parte il fatto che riesco perfettamente a immaginare il personaggio, e lo immagino mentre racconta di Feanaro a Pengolod (magari non era questo il tuo intento, ma io ho visualizzato in questo modo la scena e l'ho vista benissimo, in maniera incredibilmente dettagliata) ma comunque, stupendo, stupendo Feanaro visto con gli occhi di un Noldo qualunque, uno dei suoi seguaci più leali.
La descrizione che ne fa è potente, spassionata, verissima. Almeno secondo me.
La sua ferocia in battaglia, il suo sguardo che si "sente"... Oh, come lo immagino! La potenza della sua voce, del carisma dei suoi gesti... E quella potenza che attrae e spaventa a un tempo... Da parte mia posso dire che è stolto chi ha paura di Feanaro, ma sono odiosamente di parte, tu lo sai.
Bellissimo il rispetto, la reverenza con cui il Noldo (posso chiederti se è un personaggio che hai approfondito, nei tuoi Headcanon, magari a cui hai dato un nome?) parla di Feanaro... Davvero, è qualcosa di toccante.
Le sue parole a proposito del fatto che nessuno mai in Endore sarebbe riuscito a scolpire una pietra tombale degna di lui (nemmeno in Aman, aggiungo io, a meno che non se la fosse scolpita da sé in anticipo e beh, anche no!) insomma, quasi quasi ora posso esser fiera e smettere di scoppiare in lacrime a quel "e non ebbe né tomba né sepolcro" che mi fa star male ogni volta che lo leggo!
Perdonami, questa recensione sta assumendo toni enfatici ed è piuttosto uno sclero, ma davvero, al di là dell'esperimento riuscitissimo, credo di cogliere in pieno Feanaro in ogni parola del personaggio.
E il finale, poi... Ma quanto è esplicativo? Oddio, ce lo vedo proprio, quest'Elda che a sentirlo parlare sembra duro e temprato da anni innumerevoli, guerre sanguinose (ho idea si sia fatto tutti e tre i fratricidi, o sbaglio?) che piange in silenzio alla morte di Feanaro e oddio, la sola idea mi spezza il cuore.
Credo di star dicendo cose terribilmente senza senso, quindi è meglio se chiudo. Ma davvero, davvero, mille complimenti!
A risentirci presto, spero, un grande abbraccio!

Mel

Recensore Veterano
06/05/16, ore 21:03

sei tornata! *^*
davvero, è stata una bellissima sorpresa! *^* quasi non credevo più di vedere un aggiornamento qui su efp di questa raccolta <3 (ok, ero andata avanti a leggere su AO3, non sono una stalker, lo giuro :'D)
comunque, davvero, grazie per essere tornata e per questo altro capitolo *^* è così raro trovare qualcosa su Feanor qui nel fandom, e seriamente, mi ha fatto un piacere incredibile leggerti *^*
comunque, vediamo. ancora una volta, la resa di Feanor è azzeccatissima *^* mi ha sorpreso la prima persona, ammetto che non sia un modo di scrivere a cui sono avvezza (o che legga volentieri, ammetto di avere un po' di pregiudizio a riguardo, non fosse altro perchè diversi libri che non mi sono piaciuti la usavano!) ma qui non mi ha dato alcun fastidio, anzi, ha dato modo a Feanor di esprimere al meglio la sua voce. davvero, è 'lui' , in quel suo tono melodrammatico, direi da drama queen assoluta qual'è xD
per il resto, beh, ho adorato tantissimo i sentimenti contrastanti che prova Feanor nei confronti del padre: lo ama e gli vuole bene, ma non è mai riuscito ad accettare il perchè della sua scelta, l'ha presa come un 'tradimento', e ancora non riesce a capire del tutto il fatto che il padre lo ama più di ogni altra cosa, addirittura preferendolo ai suoi altri figli, anzi lo vede come un 'amore nato dal senso di colpa', che non riesce a mandare giù, eppure ama ancora suo padre.
mi sono piaciuti un'infinità di dettagli, da Feanor rancoroso che preferisce farsi una nuova famiglia presso la casa di Mahtan, al fatto che venga detto a Feanor che quella di Miriel è stata una scelta di lei, che nessuno l'ha spinta a farlo, così come il fatto che vorrebbe accusare Indis per "avergli portato via" il padre, senza riuscire ad accusarla realmente (e a proposito, mi incuriosisce la tua opinione che vede Indis e Miriel amiche ... anch'io le vedo divenire amiche, ma questo accade dopo la morte di Finwe, invece tu qui accenni a una loro vecchia amicizia, che beh, mi incuriosisce molto ^^)
diamine, quel "provo vergogna così raramente" è stato una coltellata nei feels çç è una cosa così "da Feanor", ecco!
bene, davvero, grazie mille. grazie per tutto e per essere tornata e per questa bellissima flash, grazie! :*

Feanoriel 

Recensore Junior
06/05/16, ore 11:49

Sono su efp da qualche mese, ormai, e non sai le volte che mi sono detta: Los, devi assolutamente lasciare un commento a Memorie della Casa di Finwë! Perché davvero in questa raccolta ho letto storie che difficilmente sbiadiranno via dalla memoria… Diamanti e ruggine, Immortale… dovrei elencare ogni capitolo.
E oggi, finalmente, il tuo aggiornamento mi ha spinto a fare il grande passo. Quindi eccomi qui.

Non posso che partire da una premessa: il punto di vista di Fëanor. Addirittura una prima persona! Solo per il tentativo ti sei già meritata tutto il mio rispetto, davvero. E qui, a mio giudizio, si va ben oltre il tentativo.

E lo si capisce subito dall'incipit. "Ti ho amato più delle luci oro e argento confuse l’una nell’altra". La trasposizione pressoché fedele di una frase del Silmarillion ("ché suo padre gli era più caro che non la luce di Valinor") che tu rendi più viva che mai, vera e struggente, e ne fai il punto di partenza del tuo racconto e il punto di partenza per chi voglia capire l'animo di Fëanor.

Ma mi rendo conto che se comincio così, finisco per commentare ogni singola frase… quindi passo al cuore della storia, al concetto fondamentale che, se ho inteso bene, volevi comunicare.
L'affetto che Finwë riversa sul primogenito, da quando forma una nuova famiglia con Indis, Fëanor lo interpreta non come amore sincero, ma come il frutto del senso di colpa del padre.
E, nonostante creda questo, non riesce comunque a fare a meno di amarlo.

Un'altra frase che mi ha colpito molto, perché secondo me identifica benissimo il personaggio, è stata: "Provo vergogna così raramente". È difficile provare vergogna se non si tiene in considerazione il giudizio degli altri (che siano i tuoi simili o divinità), e di certo Fëanor, il giudizio degli altri non lo sfiora. Eppure (se non ho frainteso), di questa sua brama di ricevere l'amore del padre, lui si vergogna.

La tua storia mi ha portato a una triste considerazione. Finwë, nei fatti, prende certe decisioni che sembrerebbero sottolineare la sua preferenza quasi spudorata per il maggiore dei suoi figli. Pensare che tali decisioni siano viste da Fëanor come un prodotto del senso di colpa, e, probabilmente, da Fingolfin come una dimostrazione di essere sempre al secondo posto nel cuore del padre, è terribile.

Concludo, se no mi spari. Spero di essere riuscita a comunicati il mio entusiasmo per questa flash, che ha suscitato tante emozioni e tante riflessioni.

Ci hai regalato un'interessantissima introspezione, del tutto credibile, narrata con uno stile essenziale in cui ogni singola frase acquista un significato profondo.

Un ottimo lavoro. Grazie di cuore.
Los

Recensore Master
06/05/16, ore 10:31

Oddioddioddioddio! Non ci credo, non ci credo, sei tornataaaaaa!
Non ci speravo più, e quando stamattina ho aperto, un po' sfiduciata, EFP quasi mi son venute le lacrime agli occhi. Che bello! Credo che potrei andare avanti a squittire e fangirlare in eterno, lo sai questo? E meno male che non esistono le recensioni sonore, perché la riempirei di urletti inarticolati (che nemmeno riesco a fare, dato che oggi sono quasi totalmente senza voce XD).
Vaneggiamenti vari a parte, provo a commentare questo capitolo, che per me è stato una vera e propria esplosione di feels. Seriamente, hai pugnalato il mio cuore, con questo monologo, e ora cerco di venirne fuori. Dunque, duuuunque.
L'ho letto almeno tre volte, e ogni volta mi si serrava il groppo in gola, per non parlare dei piccoli dettagli che coglievo a ogni rilettura, meravigliosi, crudeli dettagli. Ma andiamo con ordine.. Ci devo provare.
Questo capitolo è diverso da tutti gli altri. È un monologo, una prima persona. E io in quest'ultimo periodo devo ammettere di essere un po' insofferente nei confronti della prima persona, perché in genere dietro al personaggio colgo sempre l'autore, e questo mi urta profondamente. Ma qui no, per niente. Questo è Feanaro. È lui, senza filtri di sorta. È lui anche nel linguaggio, vagamente pretenzioso, melodrammatico anche, e che mi fa venire una voglia matta di abbracciarlo... Perdonami, Nerdanel!
E il rapporto con Finwe... Ecco, è così che lo vedo sempre anch'io. Amore incondizionato sì, da parte di Feanaro. Perché Feanaro non smetterà mai di amare il padre, e lo sappiamo. Mio Dio, la reazione che ha alla sua morte mi uccide ogni volta, l'ho riletta di recente e mi stavo sciogliendo letteralmente in lacrime. Ma oltre all'amore è innegabile che ci sia il risentimento. Perché la colpa non è tutta di Indis. Anzi, la colpa più grande (dal pov di Feanaro, ovviamente, che io abbraccio in toto perché quando si parla di lui e dei suoi figli divento cieca, sorda e schifosamente giustificazionista) la colpa più grande, dicevo, appartiene a Finwe a cui non basta l'affetto incondizionato del figlio, e che nello sposare Indis, e dunque avere da lei altri figli, vena l'amore che ha per Feanaro di senso di colpa. E questo Feanaro lo percepisce, eccome se lo percepisce. E Dio se fa male.
Il senso di colpa di Finwe è qualcosa che avverto profondamente anche per esempio nella scelta di seguire il figlio a Formenos... È come se, secondo me, Finwe sentisse di dover rimediare a delle mancanze a cui, forse, restando accanto a Feanaro avrebbe potuto porre rimedio. Finwe mi fa sempre una gran tenerezza perché cerca di rimediare a errori commettendone di più grossi, almeno per come la vedo io, ma sto divagando pesantemente e ti chiedo scusa.
Tra l'altro, mi incuriosiscono i tuoi Headcanon circa il rapporto che lega Indis e Miriel, sembrerebbe sia intercorsa amicizia tra le due. Non ho mai immaginato questo tipo di rapporto, anche se ne ho letto spesso in diverse ff, e se da un lato mi fa ancora più rabbia perché: Indis, diamine, un po' di riguardo! Le immagino ad accordarsi pacificamente sulla cosa e provo una sorta di tenerezza. Oddio, sì, Indis che mi fa quasi tenerezza. Domani potrebbe nevicare.
Straziante anche il fatto che i pensieri di Feanaro siano inespressi, e che avvengano dopo la morte di Finwe... Le ultime righe sono una stoccata tremenda.
Davvero un lavoro splendido, e io ti adoro per averlo riportato qui. Vorrei chiederti di farti sentire più spesso, che il nostro piccolo, tenace fandom del Silmarillion ha bisogno di perle come questa!
Intanto un forte abbraccio, non sai quanto tu mi abbia rallegrato la giornata!
A risentirci presto, spero

Mel

Recensore Veterano
24/02/15, ore 16:44

ecco qua, mi sono rimessa in pari, che bello! XD

comunque, oh mamma ... capitolo breve ma intenso. credimi, sarebbe fin troppo facile cadere nel dramma forzato, ne ho visti troppi di questo tipo per non sapere che non è così, ma Feanor sicuramente non è tipo che si presta a queste cose, e il modo in cui scrivi di lui ... beh, la tua non è semplicemente un'interpretazione personale di Feanor, E' lui in persona, senza ombra di dubbio. vedi il modo in cui non lascia trapelare ciò che prova se non da piccoli gesti che paiono insignificanti, ma che in realtà valgono di più di mille parole (il modo in cui ritarda apposta nell' addentrarsi nei giardini, per esempio), e che sono l'unico modo in cui Feanor potrebbe esprimersi. e ovviamente sì, lui non ha bisogno di fare visita a un involucro che non è più sua madre quando ha attorno a sè fin troppe cose che gliela ricordano. insomma, questo per Feanor altri non è che un punto di svolta, il modo che ha di "staccarsi dal cordone ombelicale" per così dire, e lasciarsi una volta per tutte alle spalle quella che è una reliquia priva di significato. ed è una cosa che commuove tantissimo <3
molto belle anche le descrizioni che dai dei giardini, e di Irmo Lorien stesso ... brevi ma accurate e incisive, prive di orpelli e che vanno dritte al punto. complimenti quindi! :)
ora, correggimi se erro che per certi versi col Tolkien-verso sono ancora agli inizi ... lo Statuto è quello di Finwe e Miriel che permetteva agli Eldar di scegliersi un nuovo patner se il precedente decideva spontaneamente di rimanere a Mandos, vero? allora ho azzeccato! ^^
spero di leggere presto qualcosa di tuo, grazie millle per questa bella raccolta!

Feanoriel 

Recensore Veterano
24/02/15, ore 16:22
Cap. 6:

mi sono accorta che la tua storia vegetava da un bel po' tra le preferite senza che io avessi mai finito di recensirla ... così eccomi qui! ^^

innanzitutto, oh, Atarinke <3
non so perché, ma io lo adoro e mi suscita tanta tenerezza (sul serio XDXD). e trovo che tu qui l'abbia descritto perfettamente: in costante tentativo di cercare l'approvazione di suo padre, anche nelle più piccole cose, arrivando fino al punto di scusarsi di lui da piccolo che piange (ma che tesoro ... mi ricorda me stessa quando da piccina mi scusavo se qualcuno mi pestava i piedi XDXD). hai descritto perfettamente anche il suo nervosismo di fronte alla nascita del suo primo figlio ... ed è molto dolce il comportamento che ha Feanaro di rassicurarlo, mentre non può fare a meno di ricordarsi che anche lui ha provato simili emozioni alla nascita di Nelyafinwe. 
di nuovo, mi complimento per l'attenzione ai dettagli che hai, non solo per quanto riguarda il Quenya e la menzione dell' osanwe, ma anche nei confronti del carattere dei personaggi: Maglor che tiene sveglio il suo papà piangendo è uno di quelli! XD e non finirò di ripetere quanto mi piaccia la tua descrizione di Feanor. è dolcissimo vederlo alle prese col pensiero di diventare nonno, e non si può non provare un po' di dispiacere sapendo che Tyelperinquar è l'unico nipotino che avrà (c'era del potenziale per popolare un nuovo continente! XD)
spero davvero che ritornerai su questa raccolta, perché è meravigliosa, scritta benissimo e curata nei dettagli!
ciao, 

Feanoriel 

Recensore Veterano
20/11/14, ore 16:11

oh, se ho ridacchiato! Povero il mio Feanaro, me lo immagino ad avere a che fare con quella piccola peste che doveva essere Tyelkormo da bambino! :)
adoro i nipotini di Finwe, ed è proprio così che me li immagino, tutti allegri e intenti a combinare scherzi e a cercare mille avventure.
poi, hai descritto perfettamente il delicato e fragile rapporto che doveva essersi instaurato tra Curufinwe e Arafinwe, il modo in cui attentamente entrambi misurano le parole e si approcciano l'uno all'altro, nel tentativo di non cadere in errore. Bellissimo!
Ciao, Fey

Recensore Veterano
20/11/14, ore 16:04

ciao!
un capitolo meraviglioso, secondo me il più bello dopo quello delle Aule di Mandos. hai descritto perfettamente, con poche e rapide pennellate, lo splendore della corte di Finwe e le sensazioni di esultanza e trionfo provate da Feanaro.
mi sembra quasi di avvertire, in Feanaro, una sorta di "desiderio di redenzione", per così dire, nel senso che lui sente in qualche modo di voler rimediare a ciò che è successo a sua madre ... bellissima la scena in cui lui sente quasi di "stare volando", per poi essere bruscamente "trascinato a terra" .. ed è angosciosa la sensazione degli occhi di Morgoth che lo spiano, così come quella di Feanor di voler accecare coloro che lo guardano con la radianza dei Silmaril.

sei veramente bravissima, complimenti! Feanoriel

Recensore Veterano
20/11/14, ore 15:57

ciao, ho intenzione di recensire tutti i capitoli in attesa di un aggiornamento ^_^

veramente un bel capitolo, breve eppur intenso. Feanaro prova un'intensa nostalgia per la madre che non ha mai conosciuto, e in un certo senso questa è una cosa che lo angoscia, cosa che tu hai reso perfettamente con l'espediente dell'incubo. Bellissima la descrizione delle sensazioni provate da lui al risveglio. Il tuo stile è limpido e pulito (a differenza del mio, ahahahah) e molto scorrevole, mi piace!
ciao e complimenti! Feanoriel

PS: quindi avremo il pairing Russangon nella tua raccolta?

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