Recensioni per
Maledetto il Paese che ha Bisogno di Eroi
di Ser Balzo

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/01/15, ore 17:28

Heilá, ciao!
Dato che credo sia la prima volta che una tua storia, mi presento: sono Dragon, alias Bea e raramente recensioni alle storie originale, più che altro perché bazzico poco da queste parti. Ho trovato quasi per caso il tuo profilo e, presa dalla curiosità ho provato a leggere qualche tua storia. Ho letto quella sugli One Direction (è geniale, i mei complimenti) e ora ho letto questa che, ad esseri sinceri, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.
Non solo è scritta, a mio parere, divinamente, ma anche la trama in sé, i protagonisti e le loro azioni mi hanno seriamente colpita, anche perché io non sono una ragazza particolarmente coraggiosa e quindi mi sarei limitata a chiamare subito la polizia per poi scappare. Detto ciò, è ammirevole come tu sia riuscito a far risaltare così bene i caratteri dei personaggi in così "pochi" caratteri.
Sei un ottimo scrittore e spero di leggere molte altre tue storie.

Dragon

Nuovo recensore
24/10/14, ore 23:12

Certo la citazione nel titolo è un canto di sirena, ma ormai ho capito che nelle citazioni ci sguazzi e con estrema disinvoltura, da professionista. questo racconto contiene una sensibilità e un candore che accostati alla violenza formano un bel contrasto. che risulta netto, ma non forte. diciamo che manca un po' di sfumature di grigi, che non centrano niente con certe fanfiction porno da quattro soldi che qualche folle ha messo in libreria,e che sono le mie preferite. in ogni caso il contrasto funziona molto bene rispetto al concetto che il racconto vuole trasmettere quindi potrebbe anche risolversi tutto in una questione di gusti personali. Sei partito con un incipit meraviglios, un immagine che mi è piaciuta moltissimo (sarà che mentre scrivo questa recesione studio pasolini, ma ho fatto una sorta di collegamento mentale, anche a lui piacevano i contrasti forti ed era un mix di ingenuità e violenza) , poi ha tratti avrei vuluto che la storia respirasse un po di più e si concedessse il tempo di mostrare altre immagini come quella iniziale, che ci sono state, ma meno di quante ne avrei volute. è molto interessante il collegamento che fai tra il parlare sgrammaticato/accetato e l'idea di una sorta di doppia personalità (guardacaso sono cose che pasolini aveva studiato); nella tradizione il dialetto riporta al riseveglio di una conoscenza primitiva che ci svela i segreti della vita e dell'esistenza, mentre il be parlare viene visto come un limite, una briglia alla coscienza ibera umana. tu hai rivoltato questo concetto come un calzino ed è una cosa che mi intriga parecchio, una sorta di spassionata devozione alla verità filosofica a discapito di quella intuitiva. un questione che a me crea un sacco di sfumature di grigi e che invece nei tuoi racconti è chiarissima. lo apprezzo molto. 

Recensore Junior
02/09/14, ore 00:03

Wow.

Questa è la prima recensione che ti lascio, ma ho già letto un paio di cosucce scritte da te e mi sembra quasi di conoscerti. Tutta colpa della tua simpatia, del modo in cui ti poni verso gli altri, di quello che scrivi nella chiacchera dell'autore: ci parli come se fossimo lì seduti ad ascoltarti, e dalla tua voce trapela la tua anima. Anima che metti in ogni fanfiction che pubblichi, ci scommetto, perchè mi sembra sempre di intravedere il tuo sguardo negli occhi di un qualche personaggio secondario che cerca di non farsi notare mentre sorride sotto i baffi.
Il tuo stile è così realistico e sognatore allo stesso tempo che sembra tu mi prenda per mano per trascinarmi dentro le rivoluzioni. Perchè ci sono sempre le rivoluzioni nelle tue storie, ammettilo; che si tratti di una guerra per liberare Panem, degli One Direction, o di vendicare un gattino, i protagonisti sono sempre disposti a combattere e a morire. Ti vedo, sai, attraverso lo schermo piatto del computer, forse un po' distorto perchè sei stato riflesso centinaia di volte da mille display diversi; ma qui, a casa mia, hai la barba e i capelli rossi, e una divisa blu da militare di non so che remota epoca; hai il sangue sotto le unghie e lo zigomo gonfio, e ti trascini dietro la bandiera strappata delle giuste cause, che ha davvero uno strano colore per essere una bandiera ma, ehi, siamo a casa mia!!
Daccordo, forse dovrei anche scrivere qualcosa a proposito della storia...... E' imbarazzante. Perchè sì.
Perchè certe volte mi viene da dire "Ma cosa scrive?Ma è matto?". Questa meravigliosa storia è davvero imbarazzante.
E' imbarazzante quando Roman decide di non abbandonare Alberto e quando Christian si schiera al suo fianco, è imbarazzante quando sono tranquilli sapendo che finirà male e che beccheranno un sacco di botte, è imbarazzante quando capiscono di essere eroi.
Forse è imbarazzante questo mondo che pretende ancora sacrifici di sangue. Come se non ne avesse avuti abbastanza, come se non avessimo già dato troppo. 
Penso, rileggendo il mucchio di stronzate che ho scritto, di non essere in grado di esprimere in modo coerente ciò che intendevo dire. 
Va beh, fai finta di aver capito :) Comunque è una recensione positivissima, tanti pollicioni insù!!!!!!
Bye, bye.
Tai.

Nuovo recensore
25/06/14, ore 23:15

Questi sono i momenti in cui sono felice di non dover usare carta e penna per recensire.
Se avessi dovuto ricevere i miei pareri via vecchio metodo, ora stringeresti tra le mani un foglio stropicciato, conn una scrittira traballante e tremolante, e con l'inchiostro a tratti rovinato dalle lacrime.
Ebbene sì, ammetto di aver pianto, e non me ne vergogno. Non mi emoziono così tanto, non frequentemente. 
Dire che ho adorato questa piccola perla è dire poco. 
Il commento a caldo è decisamente incentrato sulle emozioni provate: odio e rabbia nei confronti dei cinque ragazzi della Roma "bene", lo stesso sentimento che sentirei in qualsiasi condizione analoga, con l'aggravante di non poter intervenire per ovvi motivi; l'empatia nei confronti di Alberto, nel dolore per la morte ingiustificata (e per questo ancora più crudele) del povero gattino, e nel calore del finale.   
Complimenti.
Per quanto riguarda il commento a freddo, non  posso fare a meno di elogiare lo stile: non c'è nulla di superfluo, tutto ciò che scrivi è essenziale ma non privo di una certa classe (ammetto che l'utilizzo di parole come "segaligno" o "rubizzo" è stato un colpo da maestro), scarno ma efficace, come un pittore che dipinge con destrezza un paesaggio con poche pennellate ben assestate. 
Poche efficaci parole che vanno dritte al cuore (come stiletti in questo caso). Bravò!
Probabilmente una delle cose che più mi ha colpito è la banalità della situazione, la mancanza di una motivazione. Non si parla di un tempo di guerra, in cui la tensione si sfoga, anche se a torto, con la violenza. Non è (in teoria) un periodo storico che distorce la realtà delle cose, mescolando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Si tratta di un branco di stupidi ragazzini che hanno avuto troppo dalla vita, antieroi scintillanti in un mondo in cui probabilmente l'eccessiva agiatezza ha attutito tutti i sentimenti che non siano la noia.
In questo caso gli eroi della situazione sono tre ragazzi che rappresentano tutto ciò che la società cerca di arginare ed eliminare. Direi inevitabilmente, ma senza una connotazione negativa. Mai metafora fu più azzeccata di quella dei due eserciti che si scontrano.
Mi rendo conto di aver divagato, ma non ho potuto farne a meno. 
Sono stata piacevolmente colpita da questo scritto, e sono felice delle emozioni provate.
Grazie.

Recensore Veterano
25/04/14, ore 23:43

Ciao!
Parto col dire che io, raramente, leggo storie originali, dato che preferisco leggere fanfiction sul mio telefilm preferito e sulle band che adoro e, sinceramente, non ricordo nemmeno come io abbia fatto a trovare il tuo profilo, ma leggendo le tue ironiche Note dell'Autore mi sono incuriosita e ho deciso di vedere un po' le storie che hai scritto. Ripeto, le originali preferisco evitare di leggerle, ma questa tua storia... Dio, non ho potuto proprio fare a meno di leggerla, soprattutto perché, pur essendo una originale, adoro in maniera viscerale le storie drammatiche - sì, ho una fissa per le storie angst/drammatiche/malinconiche, lo so, sono una masochista fatta e finita lol -! Ho aperto questa storia e l'ho letta. L'ho letta tutta d'un fiato ed è stato un pugno allo stomaco. In senso buono, ovviamente. Adoro come hai strutturato la storia, adoro i personaggi, adoro come li hai caratterizzati, adoro Christian e il suo romanaccio (lol), adoro Roman e il suo fare sempre la cosa giusta, adoro Alberto che, nonostante sia autistico, è stato davvero un eroe... tre persone buttate lì, in un mondo di merda e che cercano di combatterlo ogni giorno per sopravvivere. Adoro i dialoghi, adoro l'ambientazione, magistrale e mai superficiale, adoro come hai saputo usare parole e termini azzeccatissimi alle varie situazioni, termini che hanno saputo colpire nel segno, adoro tutto di questa storia, dall'inizio alla fine perché, come ho già scritto qualche riga più su, è stata davvero un pugno atroce allo stomaco per quanto è bella, vera, realistica e brutale nella sua stessa magnificenza. Ora, questa mia recensione, per te, non varrà niente - insomma, è un commento che viene da una che scrive su telefilm e band, cosa vuoi che ci capisca? lol -, ma ho sentito un qualcosa dentro di me che mi ha spinta a doverti lasciare per forza una traccia del mio passaggio, e l'ho fatto solo per dirti quanto questa storia sia stata intensa e, oserei dire, straziante in determinate scene e sotto certi punti di vista. Quindi, GRAZIE per questa storia che fila dritta dritta fra le mie preferite! Un bacio e a presto! -Martina-.
(Recensione modificata il 25/04/2014 - 11:47 pm)

Recensore Junior
06/04/14, ore 16:05

Complimenti per questa stupenda one shot,hai trattato questi temi molto forti in modo magistrale,veramente commovente.In poche righe hai saputo caratterizzare personaggi grandiosi.Hai reso onore al gattino investito all'università!Che dire ancora?Ah,si,w Calvin & Hobbes ������

Nuovo recensore
31/10/13, ore 16:47

Ti dico subito che mi è piaciuta moltissimo questa storia, sinceramente!
La cosa che mi ha sorpreso più di tutte è la scelta di utilizzare il dialetto, ma è stata sicuramente azzeccata! Il linguaggio dei personaggi rende la storia molto realistica; ripeto, all'inizio mi ha sorpreso questa scelta, ma poi mi è sembrato naturale che fosse così.
Anche l'argomento trattato, i personaggi, sono tutti inusuali, ma proprio per questo è bella: hai saputo mettere vicino queste figure, all'apparenza così diverse, con una grande naturalezza. Non è la solita storia con i soliti stereotipi.
Inoltre mi ha colpito molto l'eroismo di questi non-eroi, la loro saggezza pur non essendo filosofi diplomati! Devo dire che in primis mi ha attirato il titolo, quanto mai azzeccato alla luce della storia. Davvero, bellissima :D
Detto questo..sono una frana con le recensioni, lo so. ;)

Recensore Veterano
30/10/13, ore 18:45

Beh, come racconto è decisamente riuscito.
Diamine. Ricorda un po' quei racconti di King sull'infanzia, che riescono ad essere dolci e spietati al tempo stesso.
Ecco, la tua storia ha un sapore dolce, pur mettendoci davanti ad una situazione tremendamente cruda e realistica. Il tuo stile asciutto e la tua abilità nel creare i dialoghi hanno reso il tutto più diretto e funzionale. Il racconto scivola via che è un piacere, ma non lascia indifferenti.
Quando Roman sembra voler lasciar perdere ci sono rimasto male, ma ho apprezzato questa deviazione dal corso degli eventi che si riteneva già scontato. Ma alla fine di questa storia ho apprezzato un po' tutto, dai momenti che mi hanno fatto orrore a quelli che quasi mi hanno commosso (specialmente la fine). Anche le frasi in "romanaccio", comprensibilissime, contribuiscono a dare colore al tutto, senza stonare o suonare fittizie.
Quindi mi sa che va fra i preferiti, per il modo eccellente in cui l'hai scritta e per le tematiche che tratta. Il mondo fa schifo e vale la pena combattere per esso, no? Sono d'accordo...ci ho tipo scritto due storie a riguardo :P
Davvero, ottimo lavoro, alla prossima!

Recensore Master
29/10/13, ore 16:38

Ciao Ser Balzo.
Mi c'è voluto un po' per metabolizzare il contenuto di questa storia. Ed ora eccomi qua a lasciare un commento.

Appena l'ho letta la mia mente è rimasta vuota. Non avevo parole per esprimere il mio stato d'animo. Perciò l'ho messa subito tra i preferiti perché è qualcosa di incredibile. Mi è piaciuta tantissimo.
Innanzitutto meriti la mia stima per gli argomenti affrontati. C'è molto di più di un semplice gattino ammazzato brutalmente... Hai rappresentato diverse realtà e lo hai fatto con rispetto e delicatezza.
Mi riferisco all'autismo, all'immigrazione e alla ciccionite (lol). Non potevi scegliere protagonisti migliori. Sono anche inaspettati e un po' fuori dal comune. Il ciccione romanaccio era uno spasso. Il dialetto romano è divertente da leggere. Lo straniero invece mi ha fatto uno strano effetto, ma dopotutto si è dimostrato una persona onesta, leale e chi se ne frega delle origini. Per quanto riguarda l'autistico, sei stato molto dolce nel descriverlo. Mi hai un po' commosso. Sembra proprio che tu abbia avuto a che fare con un ragazzo autistico una volta. E se così è stato, credimi, ti ha aperto un mondo. A mio parere hai ben rappresentato i suoi possibili comportamenti e stati d'animo... Però forse hai scelto una forma di autismo leggera. Sai, gli autistici vivono nel loro mondo a parte e gli stimoli dal mondo circostante arrivano attutiti. Ma ciò che è certo è che hanno tanto amore da donare e sono molto più sensibili di qualunque essere umano "sano" su questa terra.
Hai anche ben rappresentato il menefreghismo e la superbia di quegli altri brutti st***i . Gentaglia peggiore non potevi scegliere. Non sai quanto odio ho provato verso quei personaggi. E non sai che brutto effetto mi ha fatto, il momento in cui... Beh, hai capito. Ma sopratutto li ho odiati mentre sfottevano Alberto. Purtroppo accade davvero. E finché non gli sbatti sul muso la verità, a loro non interessa. Ma che vadano a farsi friggere nell'olio bollente a 100 gradi. Che schifo.
E poi, a parte questo, hai anche rappresentato la depressione di una condizione statica. Mi riferisco all'inizio. Quando ci sono loro tre che parlano sul divano. È un momento neutro. Che non pende da nessuna parte. C'è la noia e tutto il resto. Fa strano.
Insomma Ser Balzo. Hai fatto un ottimo lavoro con questa storia. Hai trasmesso un forte messaggio. Hai dimostrato di essere una persona sensibile, buona, leale, ma soprattutto... Matura. Come ti ha già detto FabTaurus, del resto.
Infatti mi ritrovo d'accordo con lui.
Per il resto, il testo è ben scritto. Come sempre. In più sei molto bravo con i dialoghi. Questa storia merita parecchio, è intensa e carica di parecchi elementi. Io spero che anche altri la leggano. Ma vedi, il problema sai qual è? Che i menefreghisti come Carlo, Vincenzo&co. non leggeranno mai tali parole, perché loro manco ci pensano. Anzi, capace ti insultano. In ogni caso è una piacevolissima lettura. I miei più vivi complimenti. Ho solo trovato diversi errori di battitura. Tipo tre o quattro. In caso rileggiti il testo. Scusa se non te li faccio presenti, ma così rovino tutto XD
Ser Balzo, ti stimo.
Continua a rimanere così come sei. Io non ti conosco realmente, ma attraverso le tue storie, lo comprendo lo stesso. Ed è bellissimo. Consideralo un complimento. Ok, credi di aver detto tutto. Un saluto e alla prossima.

Recensore Junior
29/10/13, ore 01:37

credo che questo sia il tuo racconto più bello e non solo perchè mi citi C&H, che io amo, o perchè la prima scena me la prendi dritta da Donnie Darko, altro film che amo. Questo è un racconto ...maturo. complimenti.

Fabio

P.S. davvero, non prendertela per la recensione corta ma sono senza parole.