Recensioni per
Berretti rossi
di Carmilla Lilith

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/01/14, ore 12:33

“Berretti rossi” di Carmilla Lilith
Grammatica, ortografia e lessico: 14.0/15
Da questo punto di vista, la storia era quasi impeccabile, gli unici errori che ho trovato sono stati di battitura –e nemmeno tanti, sono solo due: “abitato” al posto di “abitata”, visto che si riferiva alla torre e “vero” al posto di “verso”-, tranne in un punto, in cui evidentemente mancava una parola: “in quegli azzurri”, presumo che sia occhi il vocabolo mancante. La frase era comunque comprensibile, ovviamente, però questa ti ha penalizzata.
Nel complesso, come ho già detto, il testo era scritto impeccabilmente, la grammatica e l’ortografia erano ottime, con le uniche eccezioni già riportate. Il lessico era anch’esso ottimo, molto vario, le parole sono state scelte con evidente cura ed erano perfettamente coerenti col contesto.
Stile: 10/10
Niente da dire: hai uno stile molto chiaro e “semplice”, se mi passi il termine: non hai semplificato né fatto cadere nel banale nulla, ma hai narrato tutta la storia in una maniera tale che chiunque riuscirebbe a capirlo. Insomma, hai uno stile ottimo che ha riscosso non poco successo.
Prompt: 10/10
Niente da dire#2: il prompt è stato usato correttamente, è uno dei temi preponderanti della storia –e ho gradito il modo in cui l’hai mostrato, senza calcare troppo la mano creando uno splatter senza senso-, anche se non centrale.
Ammetto che assegnare questo punteggio è stato lievemente più difficile del resto, per via dell’altro tema della storia: la vendetta. In ogni caso alla fine mi sono risolta a darti il massimo perché i due prompt erano assolutamente complementari.
Trama: 10/10
Niente da dire#3 –sto diventando monotona-: trama stupenda. I due argomenti –il prompt dato e la vendetta- e la loro complementarietà, contornati da altri argomenti minori ma altrettanto gustosi, hanno contribuito a creare un intreccio fantastico che viene sapientemente esposto in poche pagine, senza peraltro incappare nel problema principale delle one shot che trattano di storie relativamente complesse: creare un pastrocchio di temi buttati lì, personaggi semi-inconsistenti, dettagli importanti che sfuggono, incoerenze e lacune nella trama.
Niente di tutto questo: se pur breve, la storia è approfondita quanto merita e crea anche una bella suspense, forse dovuta in buona parte alla presenza, fin dall’inizio, di questi strani presagi che ci anticipano l’esistenza dei Red Cap.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Niente da dire#4: i personaggi sono stati ben caratterizzati nonostante il poco spazio a disposizione. Non ti sei soffermata su dettagli inutili o descrizioni troppo pesanti come spesso capita, hai mostrato ciò che era più importante in maniera ottima, focalizzandoti appunto su quei dettagli fondamentali per la comprensione della storia.
In particolare, la caratterizzazione di Charles e di Lord Boyle sono stupende, soprattutto quella di quest’ultimo. In poche righe mi si apre un mondo davanti agli occhi, dico davvero: il modo in cui agisce, il vago rimorso, le motivazioni danno un quadro abbastanza ben preciso di che persona sia il Duca.
Impaginazione e formattazione: 5/5
La storia è stata impaginata molto bene –mi baso sulla copia che mi hai mandato, sinceramente non ho controllato su EFP, visto che spesso il sito stravolge le formattazioni-, sembra una pagina di un libro.
Gradimento personale: 5/5
Mi hai letteralmente conquistata, dico davvero e mi sono innamorata follemente del Duca. La storia mi ha catturata e, nonostante la brevità, che è comunque un fattore da calcolare, sono rimasta incollata fino alla fine –e anche oltre, giusto il tempo di riprendermi e formulare l’unico pensiero coerente che mi è venuto in mente: “ma quanto è figo il Duca?”- e mi ha lasciato diverse emozioni contrastanti che un buon racconto dovrebbe sempre lasciare.
Punteggio totale: 64.10/65

Recensore Junior
20/11/13, ore 13:07

Finalmente ho trovato il tempo di leggere questa maledettissima storia! Da quando ho visto che l'hai pubblicata più di una volta ho cominciato a leggerla, ma non ho mai trovato il tempo di finirla... Fortunatamente mi sono ammalata e ho trovato il tempo da dedicare a EFP XD
Che dire? Come sempre hai uno stile unico, semplice, chiaro, bellissimo *-*
Io, per quanto mi riguarda, purtroppo sono una persona molto vendicativa e quindi quando ho letto questo racconto ho potuto assaporare a pieno la bellezza della morte di quei due giovani. Devo dire che sinceramente è stato un vero e proprio piacere leggere della loro sanguinosa morte, diciamo che non sono troppo comprensiva nei confronti dei tradimenti, quel ragazzo doveva essere doppiamente punito ed ha avuto quello che meritava u.u
Sinceramente questi Redcap mi intrigano parecchio... Spero che presto li riprenderai nelle tue storie ^_^
P.S. Mi stavo scordando! Fossi in te rivedrei il terzo paragrafo... se non sbaglio avevo trovato qualche errore di battitura... Qualcosa tipo un "abitatO" riferito allA torre, o un "vero" invece che "verso"...
Detto ciò ti saluto, ho altre storie arretrate da recensire XD
Ciao ciao
(Recensione modificata il 20/11/2013 - 01:13 pm)

Recensore Master
14/11/13, ore 20:23

Ricorderemo questo giorno come il giorno in cui Ange ha ricominciato a recensire. Segnatelo sul calendario e fatene una festa regionale.
Scozia, Highlands, ed è amore. Non ho mai visitato la Scozia, conto di farlo prima di morire (anche dopo, se mi capita, tanto i fantasmi non mancano e fanno belle feste lassù) - in compenso sono anata in luoghi sperduti del nord di cui nessuno ricorda il nome. Me ne hanno parlato bene, anzi benissimo e ogni volta che mi mostrano e foto o mi mandano le cartoline mi mangio le mani dall'invidia. Conosco anche qualche leggenda scozzese, credo di avere un libro sulle storie celtiche segregato in cantina e ben sorvegliato da qualche topo mutante. Ma parliamo dei protagonisti della storia: i folletti bastardi.
A me è venuta subito in mente la mia pubblicità preferita, e ci tengo a condividerla con ogni amico ogni volta che me ne capita l'occasione:

http://www.youtube.com/watch?v=Fid-DZVIK-E

E boh, ho riso leggendo la storia perché i folletti bastardi li trovo di un humor nero impressionante. Bellissimi. <3
Oltretutto, bello l'inserimento delle inquietanti cornamuse: a meno che quella che ho letto io non fosse un'idiozia inventata da qualche pazzoide, erano strumenti che venivano usati in guerra per intimorire i nemico. Mi viene il dubbio che fosse una cretinata.
Parliamo poi dell'amorevole Lord Boyle, del suo senso d'onore e di come difende il suo clan: sposiamolo.
Altra cosa di merito è l'inserimento nel contesto storico, in cui la Scozia è dominata dall'Inghilterra. Già dal primo paragrafo si avverte questa tensione tra i due popoli. Oltretutto, questo tema Inghilterra vs Scozia è un po' il perno di tutta la vicenda, dall'oltraggio alla vendetta che ne consegue. Il fatto che i folletti tipicamente irlandesi se ne freghino delle leggi inglesi può essere un modo per indicare che l'Inghilterra è solo teoricamente dominante sulla Scozia, ma in realtà quelle terre saranno sempre scozzesi e mai inglesi. Oh, adoro questo genere di cose, ormai lo sapete. <3
E niente, passo e chiudo e tanti castelli di cioccolata.
Ange

Recensore Junior
11/11/13, ore 11:42

Parto subito dall'unica nota dolente: gli errori di ortografia. Però sono veramente pochissimi, credo che fossero dovuti più alla distrazione.
Per il resto, la storia è scritta bene, molto bene, e dà parecchio i brividi. Ha una trama originale, non è da tutti scrivere un horror con creature che vanno al di fuori dei soliti fantasmi, vampiri, licantropi e psicopatici. Oltretutto è ambientata in Scozia, che a me piacerebbe tantissimo visitare, un giorno! Che dire? Complimenti!

Recensore Master
11/11/13, ore 11:11

Anch'io ultimamente mi diletto di changeling e folletti, e questa tua nuova storia è stata, devo dire, una piacevolissima scoperta. Come horror, l'hai detto tu stessa, è molto particolare, infatti la cultura di massa ci fa spesso dimenticare quanto folletti e spiritelli in apparenza inoffensivi possano rivelarsi pestiferi e dispettosi. Sei arrivata a renderli addirittura sanguinari, benchè dietro la sete di sangue ci sia sempre una ben più consapevolmente crudele mente umana, e questo mi piace, perchè l'essenza dell'horror secondo me è rendere inquietante, strano e sbagliato anche ciò che, per abitudine o superficialità, non siamo abituati a considerare tale, come i bambini o i giocattoli. Ottimo lavoro!