Recensioni per
Ogni sei mesi
di Lavandarose

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
21/09/15, ore 22:04

Complimenti per questa One shot.
Devo dire che gli Dei mi affascinano molto, li ho sempre trovati interessanti, e la storia di Proserpina e Plutone è una di quelle che mi hanno sempre colpito maggiormente.
Adoro il tono che hai dato all'intera faccenda, perché è realistica, e mi ricorda American Gods o Cose preziose di King.
Ancora complimenti, perché te li meriti tutti.
Un abbraccio "Nia"

Recensore Junior
21/01/14, ore 21:27

Recensione-valutazione del contest "ADA - Associazione Divinità Anonime"



- Gradimento Personale: 10/10
Ecco, questo è uno di quei monologhi che sarebbero piaciuti alla mia ultima insegnante di teatro: frizzante, diretto e con degli ottimi tempi comici, se mi permetti il parallelismo teatrale. Sul serio, come non si può non ridere a certe battute? Eppure, allo stesso tempo si sente un rispetto per l’argomento trattato, la perdita delle persone care, tale da non rendere la storia di cattivo gusto oppure volgare.
Ho particolarmente apprezzato la riflessione di Pin sul fatto che, in questo mondo, esiste una parola per indicare qualcuno che ha perso uno o entrambi i genitori prima del tempo, ma non per quei genitori che sopravvivano ai propri figli. Forse perché questo è un dolore troppo grande per avere il coraggio di dargli un nome – e di persone che ci sono passate, ne conosco almeno una.
 
- Grammatica e Ortografia: 9.17/10
Per la grammatica ci sono delle sbavature più o meno gravi: alcune te le ho lasciate passare, perché si accordano al modo in cui hai impostato la storia – lo so, non sono granché come giudiciA.
Per l’ortografia, hai sbagliato degli accenti.
 
 La sveglia. -0.01 c’è uno spazio a inizio frase.
ma perché lavoro solo sei mesi all'anno. -0.05 in questo caso, si usa solo l’articolo.
mi verso una tazza di caffé. -0.3 per tre volte in tutto il testo, hai scritto caffè con l’accento sbagliato.
 Sono sicura che alcuni di voi mi hanno abbiano già sentito nominare. -0.03 generalmente, qui andrebbe il congiuntivo, ma dato che siamo dinanzi a un monologo, considero il tutto come un parlato.
Va bene, tecnicamente sono anche io una Dea. -0.05 in questo caso è meglio apostrofare anche.
Sapete, quando mio marito si innamorò di me. -0.05 idem con patate.
ma venite con me in cucina, sùu, che tra poco devo uscire. -0.1 perché la u accentata?
Me ne servo tutte le mattinae un paio di tazze generose. -0.01 refuso.
Allora dovete sapere che mia mamma Cerere era quasi impazzita. -0.01 è più corretto far precedere questo gruppo di parole dall’articolo determinativo.
Perché non fare qualcosa di importante non solo per me. -0.05 ancora un apostrofo che manca.
non ama che sua moglie lavori:( )“Che figura faccio con le altre divinità?”. -0.1 manca lo spazio fra i due punti e le virgolette.
Zampe?! -0.01 personalmente, avrei visto meglio questa parte in corsivo.
- Eravamo molto legati. E, infatti, le volevo chiedere. -0.01 infatti è più un inciso, quindi andrebbe fra due virgole.
solo per fare due chiacchiere, per carità!, sarò lì ancora per due mesi! -0.05 il punto esclamativo è di troppo, anche se riesco a percepire le ragioni della tua scelta.
 
- Originalità: 8/10
Quando ti sei proposta con Proserpina, mi sono sinceramente chiesta come avresti reso il suo aspetto – per citarti, non é che sapessi fare molte cose. Sapete, figlia di divinità, moglie di divinità – quindi ho atteso con una certa curiosità la tua storia. Che dire, l’idea delle pompe funebri è così… così… logica e sorprendente al tempo stesso che mi ha lasciato senza parole. No, scusami, una parola l’ho detta, è stata: MUAHAHAHAH!
Detto questo, lo sviluppo della trama non è molto originale: il lettore-visitatore segue la signora Pin dal risveglio fino al momento in cui non giunge sul luogo di lavoro, il tutto colorito da aneddoti vari ed eventuali che gli permettono di conoscerla meglio come divinità persona e quello che pensa non solo del proprio mestiere ma anche dei propri clienti.
 
- Stile e Lessico: 7/10
Per quanto riguarda lo stile, probabilmente, la scelta di scrivere un monologo mi ha nascosto quale sia il tuo personale, tuttavia la brillantezza mi ha ricordato un po’ Feydeau.
Quanto al lessico, l’ho trovato un po’ troppo colloquiale e moderno: ci sono delle espressioni gergali che trovo poco adatte alla Regina degli Inferi –personalmente, avrei utilizzato un linguaggio un po’ più formale, dato il personaggio.
 
- Aderenza alla traccia: 9/10
In linea generale, la traccia è stata rispettata nonostante il personaggio resta in qualche modo legato alla sua propria mitologia, con quel suo lavorare solo sei mesi l’anno: ecco, sono proprio questi andirivieni che hanno fatto abbassare un po’ il punteggio in questa voce, dato che nella mia idea, le divinità non si sono spostate da questo piano di realtà – colpa mia, direi, a non essere stata sufficientemente chiara nel bando, ergo sei liberissima di contestarmi qui. Anche perché suppongo che, per aprire la sua agenzia, Proserpina debba comunque passare per la casella “Casa che rende folli” per ottenere il famigerato lasciapassare A38, ovvero tutta quella trafila burocratica necessaria all’apertura di un’attività imprenditoriale: oppure riesce a scansarsela proprio perché, essendo una divinità, ha i contatti giusti? Wow, sono riuscita a evitarmi la battutaccia sui santi in Paradiso! XD
 
Per un totale di 43.17/50 + Premio Speciale Vadrouille
(Recensione modificata il 21/01/2014 - 09:30 pm)

Recensore Junior
26/11/13, ore 15:34

Che dire, molto carino e divertente questo racconto.
Più umanamente, anche io mi divido tra l'amore e la mamma.... Non sei mesi con sei mesi, ma più semplicemente due giorni contro cinque. Quindi capisco perfettamente Pin. Abbiamo attività diverse, ma proviamo in ogni modo a far contenti tutti cercando di darci in qualche modo.
Mi è piaciuta molto la vena ironica con cui ti sei sperimentata in questa storia, diciamo che ci voleva e che ha reso il tutto più leggero e godibile. Non sarebbe ora di scrivere un bel libro di racconti?!

Recensore Veterano
25/11/13, ore 13:36

Semplicemente geniale. Ben descritto un personaggio che fa parte di un bagaglio culturale a noi affine da secoli, con uno spirito ironico e differente dal normale. Non è la storia come teoricamente te la aspetti. No, c'è una novità, data proprio dalla leggerezza e dalla famigliarità che ci comunica questo personaggio, il fare la colazione, il bere il caffè come con una amica. Ottimo lavoro veramente.

Fa92

Nuovo recensore
23/11/13, ore 17:23

Posso dire una cosa? È DELIZIOSO!!! Il problema maggiore di questa storia era ovviamente il rende in maniera leggera un argomento come la morte e tu ci sei riuscita benissimo! Aiuta che Pin sia uno dei tuoi personaggi tipici, la donna un po' incasinata e iperattiva ma di buon cuore, e il tuo stile sempre leggero e godibile. Davvero brava!