Una freccia dritta al cuore, colpita in pieno. Morta. Accidentaccio. E io che stavo facendo un giretto per smaltire un acidità mostruosa...
Sarà che Merlyn è un personaggio che mi piace tantissimo (nei fumetti; il Malcolm televisivo deve tutto a John Barrowman Paladino ♥ e al suo sorriso da infarto), sarà che Tommy è un personaggio delizioso, un agnello sacrificale con cui no, non si può non entrare in empatia (non foss'altro che per il fatto che gli tocca avere a che fare con quell'accrocco di Laurel), e che ha la decenza di andare fino in fondo e morire, per cristallizzarsi in un istante; sarà che qui il nome di Ra's al Ghul è citato per davvero con uno scopo e non a buffo - Ah sì? E io chiamo l'amichetto mio, R'assy, che ti assesta cinquine a due a due finché non diventano dispari, gné gné gné - e che è molto più pericoloso di un nome citato per caso, tra un "Ciao, come stai?" e un "Ma non eri morto?", ma mi è sembrato di sentire in bocca la solitudine del cimitero di notte, il fresco dell'erba sulla tomba di Tommy, la solidità ineluttabile della lapide di questo povero ragazzo. Starling City in poco più di duecento parole, insomma. Che più va avanti e più assomiglia a Gotham senza pioggia, ma sono dettagli.
Aspetto una tua one-shot su Roy (♥♥♥). So che sarà in buone mani. (Recensione modificata il 15/12/2013 - 11:13 pm) |