Recensioni per
I’ll take you down the only road I’ve ever been down
di Rota

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/15, ore 22:47

Recensione premio

Francamente sono stupita che questa storia abbia incontrato un esiguo numero di recensori, ma spero vivamente che sia un fatto dovuto solo alla pigrizia e che i lettori, in realtà, siano numerosissimi, perché la tua fiction, cara Rota, è meravigliosa. (cara Rota suona come un giapponese che dice carota ed è adorabile)
Costruita magistralmente, tra novità e riprese, paragrafi sapientemente variati e reiterati in un equilibrio che è danza - per restare in tema - e dialoghi sospesi tra la quotidianità e la filosofia, questa minilong è stata una splendida sorpresa per gli occhi e per il cuore, dunque ti ringrazio per avermela segnalata.
I capitoli narrano tre Capodanni diversi, ciascuno a una significativa distanza l'uno dall'altro, ma i personaggi restano i medesimi (tranne nel caso di Mike, che è una comparsa); allo stesso tempo, però, per quanto fedeli a loro stessi, ciascuno è maturato sensibilmente.
Hanji è la folle di sempre, ma così lanciata verso il futuro e l'autonomia da apparire saggia, più che squilibrata; Erwin è paterno - l'hai inquadrato benissimo! -, tormentato da spettri che riesce ad annegare solo nell'alcol, e riconoscente all'amico di una vita, Rivaille; quest'ultimo è un uomo che ha poca sofferenza verso se stesso, come dimostra la sua reazione alla propria immagine riflessa nelle varie pozzanghere, e verso il freddo, ma con gli anni, grazie a certi occhi verdi e a certi giri di danza, le cose cambiano. E poi c'è Eren, il ragazzo del destino, della musica, degli incontri fortuiti che riescono a cambiarti per sempre, a regalarti una buona ragione per vivere quel che resta della tua vita in una maniera più serena. Il ragazzo che ti ruba il cappello e che te lo restituisce anni dopo, insieme con il suo cuore.
Che dire della tua scrittura? È curatissima, fluida e ricca come ben poche altre; ancora una volta è stato facilissimo immergersi nella trama, lasciarsi trasportare dalle tue parole e dimenticare la realtà. Hai posto grandissima cura alle descrizioni - dei personaggi e dell'ambiente -, ai dialoghi (che sono signori dialoghi, lasciatelo dire) e alla caratterizzazione dei personaggi.
Ho apprezzato tanto lo spessore delle riflessioni di Eren e Rivaille, la delicatezza del loro ballo che, negli anni, culmina in un trionfo d'amore qua e là adornato anche da simpatica complicità.
Adoro la canzone che dà il la alla minilong e credo che tu sia stata veramente brava a plasmare la fiction al capolavoro dei Verve. Tanto brava che sembra quasi sia avvenuto il procedimento opposto ;)
Anche per questa storia, i miei complimenti!
A presto!
Un bacio,

Ophelia

E' magnifica. MAGNIFICA.
Partendo dall'inizio, la scena di bianco infinito e spettri vaganti mi ha sbigotta pò.Ho provato io stessa ildisagio di Rivaille. 
L'inverno,il freddo, la neve, le stelle, non potevano essere descritte meglio, l'atmosfera è meravigliosa e malinconica. Ed Eren così solo nel buio della fine del ricevimento. La sala anche, descritta benissimo, mi è piaciuta l'espressione:
"Le tende delle grandi finestre erano state lasciate libere, e ve n'era una i cui bordi ballarono appena, per la brezza fresca che uno spifferò aveva lasciato entrare, giocosa."
(è scritto bene 'spifferò'? forse sono io che non riesco a leggere decentemente xD )
Mi è piaciuta molto la scena del casuale incontro tra i due. Eren con quel tono di sincerità e timidezza è tanto adorabile ♥ e quando si immaginano la musica che li accompagna... sono bellissimi ♥
(ma è un errore di battitura o leggo male anche   'brindisi brindisi' ?)
Sorry ;n; per la mia incomprensione xD
Spero di leggere subito anche il seguito u.u e già che ci siamo buona vigilia :3 ♥ 

Parto col dire, innanzitutto, che sono felicissima di essere una delle due persone a cui questa storia è dedicata. E' ovviamente una cosa scontata, ma ci tenevo tanto a dirla.
Parlando della storia in sé, mi ha fatto subito uno strano effetto. L'atmosfera che hai creato è altamente surreale nonostante si stia alla fine parlando di un luogo tutto sommato semplice o almeno che possiamo ben immaginarci perchè è qualcosa di realmente esistente.
Ciononostante è talmente tutto freddo, vuoto e bianco che mi ha creato una sorta di strano disagio, probabilmente un po' come Rivaille che non sembra affatto gradire niente di quello che ha attorno.
Parliamo della parte con Eren, che è ovviamente quella che ha attirato più la mia attenzione.
Anche questa ha la stessa atmosfera surreale, ma meno tesa, forse perchè sono solo loro due, forse perchè si trovano in un luogo silenzioso, non saprei. E' comunque qualcosa che mette a loro agio entrambi ed in maniera quasi strana, si percepisce subito una certa chimica.
Eren poi, sempre pieno di belle parole che comunque non sono vuote, hanno un senso e sono molto forti, e lo adoro per questo <3 
Rivaille invece, come tu stessa scrivi, è vittima del cinismo degli adulti, che comunque non gli impedisce di apprezzare Eren da subito ma sembra porre un freno alle sue parole.
E poi si arriva alla scena del ballo... e qui non posso usare parole troppo articolate, nella sua semplice eleganza mi ha fatto fare "doki doki", specie il punto finale in cui Eren dice di immaginarsi la musica, mi è piaciuto moltissimo.
Altro non dico, voglio solo leggere il seguito al più presto perchè sono curiosa di seguire l'evolversi di un rapporto che è cominciato in modo così improvviso eppure equilibrato (leggasi: Rivaille ed Eren sono meravigliosi).
A presto <3 e grazie.