Recensioni per
Gorgoglìo.
di hiccup
Avrei voluto risponderti solo con un "Don't try", dato che Charles è stato un argomento che ho approfondito in gioventù. Tuttavia ci sono giorni in cui siamo in preda ad emozioni che vorremmo dimenticare, che vorremmo accantonare, ma che, nella loro brutalità, ci insegnano a vivere. Sono "Storie di ordinaria follia" alla fine, nulla più e nulla di meno e ci stanno anche queste, nella loro integra violenza, nella loro non umanità, nella loro sofferenza. In questo giorno vorrei che il vento indifferente si trasformasse in Eolo leggiadro, dove la passività del subire si trasformi nel piacere di essere accarezzati. |
Ho trovato il componimento dolce. Le metafore sono abbastanza intuitive, ma come tuo lettore accanito c'è sempre qualcosa nella tua opera che mi fa riflettere, ed il passaggio è il seguente: " leggo la loro storia, m’insinuo tra le pieghe dei loro pensieri". Ho trovato questo passaggio come un'alternativa viva e meravigliosa di una lettrice, che nella noia della domenica scorge nella lettura la chiave per rompere questa monotonia, questo grigio che incombe nel suo cielo. Alle volte uscire non significa farlo fisicamente. Alle volte basta scovare piccole perle, che vengono dall'animo delle altre persone, impresse su carta, che fanno sognare. Brava. |
Mah, non avrei voluto commentare questa poesia, non per te sia chiaro, ma perchè non credo di averne appreso a pieno il significato. Al di la di tutte le metafore usate per il correre, al di la della capacità del suddividere i tempi e le strofe ( che mi pare si possano leggere in due modi, creando due poesie distinte volendo ) ho bisogno del tuo aiuto. Il componimento mi è chiaro nel suo primo periodo ( prendiamo per il momento solo la parte sinistra dell'opera ) il secondo ed il quarto, finale. Non mi è chiaro se il terzo periodo, dove si additano alla fine le debolezze umane, sia messo li per un'evenienza, se sia messo li postumo dopo una revisione o se la scelta di usare questo periodo sia voluta. In tal caso avrei bisogno che tu mi spiegassi il contesto, perchè non riesco ad "agguantarlo" e non vorrei interpretarlo in malomodo in quanto, a primo acchito sembrerebbe un fiore nero in mezzo ad un campo di papaveri. |
E' incredibile quanto la notte influisca su ognuno di noi. Trovo la tua poesia un dipinto di sensazioni che solo alla luce della luna possono saltar' fuori con così profonda ricercatezza descrittiva. Inoltre la parte in cui mi sono soffermato di più nella lettura è quel: "Sei vivo" "Sei reale". Mi fa denotare la consapevolezza dell'esistere... inoltre quel "Sei ancora tu" non lo vedo come un ritorno di immagine negativa, lo vedo come una presa di posizione coerente con il tuo posto nella vita. Quel "Sei reale" messo giù con così tanta forza, è un'auto proclamazione dell'essere, è la gioia di scoprire che, anche navigando tra le emozioni, alla fine il timoniere della tua barca sei sempre tu. "Sei ancora tu", si lo sei, nonostante a volte ti vorresti fondere più con quello che ti porta il cuore alla mente, ma sei ancora tu... sempre... con vera coscienza. Brava. |
Beh, inevitabilmente si scorge un gesto "ultimo" quel "gran finale" che porta all'inevitabile fine della puerilità, dell'innocenza che è propria di un rapporto a due. Trovo la descrittività molto esaudiente e mai volgare, il che è un pregio ( sempre ammesso che la stia interpretando nel modo corretto ), inoltre la vedo come un'onda che abbatterà, finalmente, gli scogli dell'insicurezza, regalando momenti che, a seconda della persona, saranno dolci o amari ma che resteranno comunque impressi nella vita per sempre. Inequivocabilmente. Ti chiedi se sia errato "bramare" alla fine, beh, non lo è mai. Positivamente impressionato. |
Heila (e sono ritornata con i saluti da schifo...)! Ok si, sarà l'aria che gira nell'ambiente "casa-centro commerciale-scuola" ma io mi sento come se fossi annoiata, sensazione stanchezza. Magari la scuola la leviamo dal "giro", perché è proprio li che mi sbellico di risate grazie ai miei compagni di classe (a volte sono stronzi ma ti rallegrano la giornata, forse). |
Ciao, eccomi di nuovo qui! |
Ma buooooonaseraaaa! Dovrei cercare di trovarmi un saluto decente per salutare le persone perché "Ciao!" sa da cretina che non sa cosa dire, "Ehilà!" sa da country (e forse mi rispecchia), "Buonasera" sa da colloquio e il salito che ho usato oggi sa di nonna che saluta i nipotini piccoli mentre cerca di staccarli le guance con il solito pizzicotto. |
Cara! Hai aggiornato prima del previsto, per fortuna che ho dato una controllatina alla sezione, altrimenti mi sarei persa la tua poesia! |
Questo pezzo riflette alla perfezione la mia concezione di domenica! Mi piace davvero molto, anche se la seconda strofa non mi convince del tutto. Comunque questa è solo una mia opinione/impressione, non un appunto che sto cercando di farti (e allora che me ne importa, penserai tu... E non hai tutti i torti). L'ultima strofa invece è perfetta. |
Buonasera e, già che mi trovo nel letto pronta per dormire, anche buonanotte. |
Ciao! Ho lasciato la recensione un po' in ritardo rispetto alle altre volte, perdonami. Solo che il sabato per me non è mai un giorno piacevole, a parte per la notte in cui posso dormire di più. Tra l'altro ieri mi sono svegliata molto presto per il compito in classe che avevo, speriamo di averlo fatto bene. Insomma sono sempre cinque pagine di tema sulla Divina Commedia, non credo le abbia riempite di stupidaggini! |
Bonne soir a tout le monde! Come promesso non ho saltato la poesia, sono qui prontissima a recensire! Dopo aver studiato Dante e l'Inferno (alla fine si è rivelato facile, sai) naturalmente. Cmq domani mattina sveglia alle 5:30 perché devo ripetere prima di andare a scuola, sarò sempre insicura di me stessa. |
Dio! Mi sento uno schifo ad averti abbandonata! Perdonami, ti prego! Ho avuto parecchi problemi con il cellulare ed è stato davvero difficile tenere sotto controllo tutte le storie che seguo. |
Trovo la poesia delicatissima, dosata di sapiente verbo, di ineluttabile ricerca e di consapevolezza descrittiva... tuttavia, al di la del lato dell'insonnia ed anche se armoniosamente minuziosa la trovo "povera". |