Recensioni per
Gorgoglìo.
di hiccup

Questa storia ha ottenuto 269 recensioni.
Positive : 267
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
09/01/14, ore 09:03

Trovo la poesia delicatissima, dosata di sapiente verbo, di ineluttabile ricerca e di consapevolezza descrittiva... tuttavia, al di la del lato dell'insonnia ed anche se armoniosamente minuziosa la trovo "povera".
Permettimi di spiegarti cosa intendo.
La gestualità del quotidiano, sebbene descritta quasi arcaicamente, non trova in me particolare attenzione... ho percepito in te più la voglia di essere puntuale nel pubblicare che nel trovare un momento in più per riflettere, per "lavorarci su", per condividere un'emozione maggiore.
Ovviamente la mia non è una critica negativa, tra l'altro apprezzo la forma del sonetto classico ( voluta? ) ma da te, di cui io sono accanitamente un lettore, probabilmente mi sarei aspettato una tematica diversa ( dopo ciò che ho letto fin'ora ) o una lavorazione più puntigliosa.
Per farla breve ti ho riconosciuta più in :"e nelle punture dell’accogliente inferno invernale." e "il cielo immobile è in travaglio: e il silenzio geme prima dell’alba." che nel resto del componimento che a me pare si scorrevole e ben delineato, ma puramente descrittivo nonostante le metafore.
Questo non ti deve spingere al migliorarti, poichè tutti attraversiamo periodi di alti e bassi ed è giusto che in una raccolta ambiziosa come la tua la cosa si possa denotare, ma se posso consigliarti, non farti prendere dalla smania di pubblicare ( di scrivere si però! ) noi lettori capiremo comunque. Bene così, ma personalmente non mi sento di sbilanciarmi in giudizi positivi o negativi... e non per colpa tua, sia chiaro.

Recensore Veterano
04/01/14, ore 13:11
Cap. 3:

Sembra un misto di noia agorafobica, nell'introspezione del momento, del luogo, dell'essere non vedo altro che piccola insofferenza. Probabilmente è anche per una questione di "tatto", del fatto che la quotidianità dei gesti, dei rumori, dei suoni, delle voci, della gente insomma ti lascia perplessa e vulnerabile al dolore fisico che traspare con lo stato di malessere che termina l'opera. Una postilla per te. Sai che tendenzialmente tengo a criticare se devo e non sono proprio una fontana di complimenti; ma se devo essere sincero questa poesia non mi è arrivata come le altre. Può anche essere che rileggendola più volte ne riesca ad estrapolare qualcosa di diverso, magari è la giornata, ma non ho avuto l'empatia che solitamente ho con le tue opere. Non averne a male, preferisco essere sincero che appioppare recensioni positive per cliché. L'opera comunque la trovo ben strutturata, ma per il fatto di come l'ho vissuta, resto neutrale. So che hai la maturità necessaria a capire le mie scelte. Baci
Mauro