Recensioni per
Il re degli uomini
di Elos

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/03/21, ore 12:59

Bellissimo lavoro che vedo riallacciarsi un pò ad altre versioni del mito, adorato soprattutto come descrivi il vecchio Artù e il rapporto coi familiari in un'atmosfera da fiaba che culmina col ritorno di Excalibur all'incudine da cui fu estratta.

Recensore Junior
04/02/21, ore 17:52

Ho letto molte tue storie su efp e ognuna di loro mi ha emozionato. Questa mi ha fatto venire i brividi.

Questa idea della vecchiaia come di un'epoca in cui regnano la pacifica soddisfazione e una meraviglia simile a quella dell'infanzia. Lo sguardo carezzevole verso il proprio passato, tipico di chi ha raggiunto una nuova prospettiva, distaccandosi dai dolori ma tenendosi strette vicino al cuore le gioie. La descrizione di una vita normale, seppur nobile e fiabesca, perchè piena di fatiche e dolori, ma assolutamente degna di essere vissuta, fino all'ultima goccia. La nostalgia che a volte è una morsa dolorosa, ma più spesso un sentimento dolce, che fa piangere e sorridere al tempo stesso.
Il pane di domenica, i cavalli, i polli, Ginevra che non è bellissima e al tempo stesso lo è: la semplicità che piccole cose che sembrano banali ma che sono la chiave della felicità.

La ciclicità di Artù che inserisce di nuovo la spada nella roccia. Perchè nessun figlio merita di ricevere da un padre un simile tesoro: ognuno deve trovare da solo il proprio Merlino e cercare la propria spada nella roccia, quella difficoltà che sembra impossibile da superare ma in realtà non lo è, è solo una sfida venuta a svelarvi il nostro destino. Nessun padre (o nessuna madre) dovrebbe caricare i propri figli di un'eredità così pesante, che impedisca loro di costruire una nuova, fantastica storia. Perchè il prossimo re sarà degli uomini, tra gli uomini.

La lettura mi ha lasciato struggente, melanconica, felice.
Hai un modo di scrivere che tocca corde segrete nei cuori di chi legge.
(Recensione modificata il 04/02/2021 - 05:54 pm)

Nuovo recensore
25/02/14, ore 21:20

Oh cielo. Ohcieloohcieloohcielo.

Marta, ti rendi conto di quello che hai fatto? hai scovato un vecchio cassettone decrepito dimenticato in una soffitta, ne hai aperto un tiretto e hai tirato fuori una quantità abnorme di emozioni che non provavo da non so più quanto tempo. Hai preso un'animazione incredibile come La spada nella roccia, e l'hai evoluta senza trasformarla. E' lui insomma, è proprio il nostro Semola invecchiato, non un personaggio tutto nuovo. Proprio lui, che ora assomiglia tanto a Merlino dopo essere tornato da Honolulu. Hai presente quella bella sensazione quando termini di vedere un'animazione della Disney? Quella sensazione di calma felicità, che ti fa sembrare per un pò che il mondo sia migliore, più colorato, più pulito, tanto che puoi andare a dormire senza alcun pensiero in testa? Ecco... questa tua storia mi ha fatto sentire così.

Recensore Junior
23/01/14, ore 12:19

Molto, molto bella, brava!
Mi ha colpito molto questo Artù vecchio che è come il giovane Semola, e mi ha commossa la sua riflessione sulle "buone parole": padre, fratello, moglie, popolo...
Popolo. 
Scusa se tiro fuori la politica ma la tua ff mi fa riflettere: si fa un gran parlare in questi giorni nei telegiornali di "populismo", "popolare"...poco di popolo però. E dire che Semola/Artù ha ragione: è una buona parola, ed è come fratello, come figli e nipoti...

A presto, e non preoccuparti di rispondere, che mi sembra di capire che sei già abbastanza in crisi  =)  

Recensore Veterano
08/01/14, ore 12:02

Meraviglia delle meraviglie. Non che me ne stupisca, eh, ché ogni cosa che scrivi tu è bella e profumata come le roselline selvatiche cresciute sulla roccia di Excalibur, però leggerti è sempre un tale piacere che mi piace sorprendermi ogni volta come se fosse la prima. <3
La voce di Artù mi è arrivata calda, profonda e un po' roca, come quella di mio nonno, e mi ha raccontato la sua storia con la placida serenità di chi a raccontar storie è abituato da tanti anni. Ed è stata un'esperienza fantastica, perché leggere è una cosa, ma farsi raccontare una storia è tutta un'altra e tu sei riuscita a farmi provare le due cose insieme. Il che significa che probabilmente le mie parole hanno smesso di seguire un filo logico un po' di righe fa, ma spero che il sentimento arrivi lo stesso.
L'ho adorata, adorata sul serio, e tutto ciò che mi viene in mente, ora, è di andare a leggermi il resto della raccolta e di ricercare la stessa magia che ho trovato in questa e che, ne sono convinta, non mancherò di trovare.
Grazie, non avresti potuto farmi (farci, in effetti) regalo più bello. <3