Recensioni per
Jay Hahn
di Bloomsbury

Questa storia ha ottenuto 444 recensioni.
Positive : 444
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/02/14, ore 19:05

Rieccomi!!!
Allora questo secondo capitolo è stato bello quanto il primo!
Rileggere di Jay e Chaz risveglia in me quel piccolo lato che vuole che stiano insieme! Insomma Chaz è così tenero, alla fine è il principale sostegno di Jay. Jay a volte mi sembra fragile ed è come se Chaz riuscisse a infondergli forza. L'ho notato sopratutto quando Jay ha incontrato i suoi occhi, si è subito sentito meglio dopo la pessima giornata che aveva avuto.
A proposito di questa! Come ti avevo già detto io detesto i genitori di Jay! E' vero quello che scrivi: lui è sempre stato amato, un ragazzo modello, lo rende così diverso l'essere omosessuale?
Ovviamente no, ma pare che siano troppo stupidi per capirlo!
Vado a leggere il prossimo capitolo!
Un bacio!

Recensore Junior
25/02/14, ore 09:07

Come l'altro capitolo anche questo è molto dettagliato nelle descrizioni.
Mi piace come parli del momento in cui i due amici si riincontrano nello sguardo del bar,di come parli della paura di Jay e del momento in cui si sono coricati insieme.
Complimenti ancora
Gaia

Recensore Junior
25/02/14, ore 08:46
Cap. 1:

Questo capitolo è sensazionale.
E' scritto bene, e in più narra la vicenda in modo dettagliato. Complimenti!
Mi è piaciuto il fatto che hai narrato del problema del protagonista solo verso la metà del capitolo, il perchè di quella tristezza e della rabbia.
A presto
Gaia

Recensore Master
24/02/14, ore 19:30

Ciao!
Il discorso sul banner, nonostante l’aggiunta, rimane il medesimo, ma sicché ho già fatto abbastanza annotazioni personali in proposito nella mia prima recensione credo che passerò direttamente al resto.
La narrazione, come già detto, è impeccabile: di sicuro mi sarei interessata a questa storia anche se l’avessi vista in una libreria come tomo stampato, perché dapprima mi sarei fatta cogliere dalla trama e subito dopo da una lettura sommaria nel suo interno; sicché dunque lo stile rimane sempre perfetto e incalzante, allora posso dire con certezza che avrei cercato qualche soldo nel portafogli per acquistarlo qualora si fosse trattato di un libro – e certamente, per quanto può valere, seguirò questa storia e la metterò nelle preferite appena possibile!
L’atmosfera è sempre la stessa, eppure diversa: magica, piena, voluttuosa e reale. Adoro certe descrizioni e poi devo ammettere che sono terribilmente realistiche, così come i discorsi che intercorrono tra una narrazione e l’altra.
Torno a parlare di realismo, ebbene sì, perché questa storia mi pare proprio piena di fascino tangibile, non molto diversa dalla realtà, e differentemente da quello che molti cercano nelle storie, di mio posso solo dire che quelle che più mi rimangono impresse sono quelle di carattere vivo e tangibile – quelle che posso immaginare svoltando l’angolo della strada, ecco, e questa ne è un esempio a mio avviso.
Il tormento di Chaz è terribile, è perfetto! Si percepisce benissimo la sua paura, il suo affetto disinteressato e quell’amore soffice che ha preso il sopravvento nelle sue fondamenta affettive per via della cura che imprime in ogni piccolo gesto o sguardo, perfino nel modo in cui calibra le parole per non aggravare ulteriormente lo stato psicologico di Jay.
Il dolore di Jay, poi, è comprensibilissimo: essere abituati a vivere in un covo d’amore, arrivare al punto di credere che sia possibile aprirsi davvero e sondare la profondità dei sorrisi sempre rivolti, è pressoché la cosa più realistica. Il groppo in gola che ha provato nel parlare ai genitori della sua sessualità deve essere stato assurdo e insopportabile, così come quello stesso groppo che s’è tenuto dentro fino ad allora nel restare in silenzio – ed è proprio il silenzio che regna tra una parola e l’altra, mi sembra quasi che in qualche modo stia stridendo contro delle pareti di specchi.
Intenso il capitolo, davvero bello!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
24/02/14, ore 19:25
Cap. 1:

Ciao!
Parto col dirti subito una cosa non propriamente simpatica, ma spero che in qualche modo possa esserti utile: il banner non mi fa impazzire, lo trovo fin troppo caotico nella diversità di colori che hai cercato di amalgamare tra loro, forse per via del fatto che rende tutto troppo diverso e distante, monocromatico – certo, anche se pare un’antitesi se parlo di differenza di colori, ma giuro che non è affatto un controsenso, perché noterai che sebbene la gamma sia la medesima, forse non è propriamente d’interazione con lo sfondo per qualche minuzia. È troppo d’impatto e di mio penso che non riuscirei a farmi accattivare troppo, eccezion fatta per il bel visino del character, ecco; ma con meno superficialità non posso che criticare un po’ la scelta e dirti che probabilmente, provando con un secondo tentativo, magari anche con degli effetti più d’impatto, potresti fondere meglio le due immagini senza creare questo netto stacco di cui parlo.
Superata questa piccola parentesi fanatica della grafica passo alla storia e dico subito che il font usato per il titolo è bellissimo, magnetico e fascinoso, che mi riporta un po’ alla mente la calamità del film “Il grande Gatsby” – giusto per rimanere in tema di Jay, lol.
Adoro questo tipo di narrazione intensa, madida e piena, come un fiume che scorre e tutto trascina: è un altro mio punto cruciale, lo ammetto, perché sebbene io sia abituata a differenti stili, questo è uno di quelli che più preferisco e che tra l’altro tento di utilizzare nelle narrazioni introspettive, perciò devo ammettere che sono un po’ di parte; amo gl’incisi e le andate a capo, le trovo particolarmente incalzanti con il tema della camminata e della riflessione, dunque non posso che complimentarmi per la scelta, perché come spesso dico penso che ci sia un modo per parlare di determinate cose e un altro modo per altre – e così via, fino all’infinito, credo.
L’unica cosa che mi sento di dire, la quale però non è affatto un problema, è che non amo vedere i discorsi così lasciati in sospeso. Per certi versi credo sia sempre bene mettere un punto o una virgola laddove è necessario, anche all’interno di un discorso o nella sua conclusione; ed è proprio alla conclusione che mi riferisco, quando chiudi le virgolette e non apponti alcun punto per il cambio di prospettiva. Ad ogni modo sono consapevole che esiste anche questa scelta narrativa e non te la pongo certamente come errore, bensì come nota personale.
Non so se è un errore o una scelta anche quanto cito, ma se fosse un’altra scelta personale mi scuso:
CIT: ““Come l’hanno presa?”.”
Ecco, mi chiedevo perché cambiare virgolette in un discorso a tu per tu, ma se si tratta di un eco di coscienza, allora devo proprio chiederti scusa; altrimenti, se è una svista o una correzione/cambiamento di virgolette postdatato alla stesura completa, allora spero di poterti essere stata utile.
Quanto mi duole questa situazione in cui s’è trovato il protagonista! Purtroppo è il dramma di molte persone e ne sono più che consapevole, perciò non posso che complimentarmi per la scelta del tema trattato che di per sé viene spesso sorvolato dalle persone o semplicemente discriminato. Credo che il modo in cui hai proposto il personaggio sia davvero affascinante, pieno di una caratterizzazione interiore che lo porta a chiedere e a cercare conferme e negazioni nel suo agire.
Piccola premessa è che di mio sono più improntata per prendere a cuore le storie di carattere slash, quindi posso solo dire che mi fa piacere notare un simile pairing sin dalle info della fan fiction, nonché nel suo contenuto che mi permetto di interpretare da queste poche righe iniziali e che spero di approfondire in seguito.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
24/02/14, ore 19:20
Cap. 10:

eccomi bloomina mia!
la mia memoria fa schifo quindi non ricordo se l'avevi già messo ma...Jay è nato a novembre??? *^*
come me *^* eeeevviva(?)
Sai come la penso sui suoi genitori e leggere questa scena fa sempre male MA.
ma poi c'è il luogo sicuro di Jay, il suo bar, con la sua Lizzie e il suo Izaya.
Adoro il modo di fare di Izaya, adoro anche quando prende in giro Chaz XD
E adoro il fatto che li porterà nel luogo della perdizione a festeggiare *w*
ci avviciniamo al momento fatidico *^*
<3 <3

Recensore Master
24/02/14, ore 18:54

Ciao =)
 
Rieccomi per questo secondo capitolo, mi sono cimentata nella lettura delle nuove vicende di Jay. Devo dire che saperlo come lo avevo lasciato alla fine del primo capitolo mi dispiaceva un po', così mi sono buttata subito sul secondo in modo tale da non dovermi crucciare troppo a lungo per il disagio del ragazzo, in sostanza devo sapere se sta bene o meno >__<
A quanto pare ho sperato troppo presto per lui, forse sono stata un po' ingenua, ma mi dispiace tanto per la sua condizione. Si sente vuoto e solo e questi sentimenti sono dati proprio dall'abbandono e dalla non accettazione, menomale che al telefono ha risposto Chaz! Almeno per una volta è riuscito a non piangere, ma anzi a fare un piccolo sorriso.
L'adolescenza di Jay è stata tutta un sotterfugio, ma non poteva fare altrimenti. Immagino il suo disagio nel vedersi crescere in maniera diversa dagli altri ragazzi, nel sentire cose diverse.
Sono contenta, che poi, nella sua vita sia arrivato Chaz.
Si, lo ripeto, sono proprio contenta che abbia trovato Chaz, secondo me sono veramente anime gemelle. Sembra semplice non pensare a un rifiuto del genere, ma erano le uniche parole di conforto che Chaz poteva offrirgli. Cosa avrebbe potuto dirgli altrimenti (?)
No... nulla solo di non pensarci, così che avrebbe potuto cullarlo nel suo abbraccio e lasciare che i brutti pensieri confluissero via dalla sua mente, lasciando solo, la dignità che ha mostrato e che continua a mostrare con tanto onore.
Complimenti perché secondo me la tua storia è reale, non si ferma solo all'immaginazione o alla storia di un ragazzetto che fa comingout, ma che invece fa capire come non ci si riesca a introdurre bene nella società quando si viene considerati diversi. Questo non accade solo agli omosessuali ma purtroppo il mondo è fatto dalla massa che pregiudiziosa non tende mai a pensare con la propria testa.
Brava!
Alla prossima!
 

Recensore Master
24/02/14, ore 18:53
Cap. 1:

Ciao =)

Devo dire che la figura di ragazzo che si intravede in questo primo capitolo (forse è lo stesso citato nel titolo, i dubbi sovvengono perché recensisco pezzo per pezzo, passo dopo passo, per non dimenticare nulla!) mi ha colpito sin da subito. Il turbinio di emozioni è quello che ci sconquassa sempre dall'interno. La rabbia verso suo padre e la delusione verso sua madre è un mix davvero atroce, forse prova rabbia anche per se stesso.
Mentre lui corre sotto la pioggia, forse per purificarsi anche da tutti quei brutti sentimenti e mentre desidera di diventare parte di quelle goccioline d'acqua, lui, si sente solo. Il vuoto che può procurare la solitudine è un vuoto tiranno che non accetta ostaggi, ma solo defunti. La disperazione della sua anima grida e la si può percepire dalle parole che hai usato. Vedo l'immagine di quelle goccioline d'acqua che lo sfiorano e lui, probabilmente, le sentirà come lame.
Il rifiuto ecco cosa lo tormenta, il rifiuto tormenta tutti anche i più forti e i più menefreghisti. Per quanto la gente possa dire di non ascoltare gli altri, c'è sempre qualcosa che tocca (in positivo o in negativo) le corde della loro anima. Il prete mi ha dato un po' su di nervi, ma infondo è un prete(?) e praticamente ha fatto il suo mestiere, quello di dire cosa gli hanno indottrinato e non ciò che veramente pensa.
Cura, conversione, peccato, sono parole che secondo me non si dovrebbero accostare a un sentimento umano, ma ovviamente non ce l'ho con te, ma mi riferisco a tutte quelle persone che ahimè la pensano come quel sacerdote.
Si ora posso confermare di aver letto che il ragazzo è Jay =)
C'è da dire che l'intolleranza verso l'omosessualità da parte di varie tipologie di persone come: genitori ed ecclesiastici non la tollero, perché Jay era lo stesso di prima, solo che adesso aveva palesato un altro lato di se stesso e allora perché discriminarlo?
No, io purtroppo sono una persona molto tollerante e poco giudiziosa su alcune cose, quindi non riesco proprio a immedesimarmi nei bigotti di turno. Mi dispiace per il "piccolo" Jay che adesso dovrà trovare un modo per integrarsi in un mondo che non lo desidera affatto, o meglio la maggior parte di questo e vivere lontano dalla sua casa e dai suoi genitori che a quanto ho capito erano davvero un punto saldo per lui.
Alla prossima!

Recensore Veterano
24/02/14, ore 12:47

Eccomi qui. Dunque: tralasciando il mio apprezzamento per il tuo stile che, credimi, rimane, devo dirti che questo secondo capitolo ha suggellato in tutto e per tutto il mio amore per Jay (anche se, ahimé, non può ricambiare). Ciò che amo di questa storia, anche se sono solo al secondo capitolo, è l'atmosfera assorta, quel senso di trasporto dell'anima che permette di seguire Jay, immaginare i suoi sorrisi tristi, quel modo fuggevole che ha di essere dolce. Chaz è un personaggio molto bello, da come lo hai presentato: i due sono la dolcezza personificata, mi mandano in brodo di giuggiole. Ma non è il solito cliché delle storie yaoi, assolutamente. Le tue righe sono pervase di sensazioni profonde che distinguono la tua narrazione da molte altre... è meravigliosa, poi, la semplicità candida con cui racconti il malessere di Jay quando si nascondeva e il sollievo di quando si trova il proprio rifugio dal resto del mondo (la potenza di un abbraccio), la consapevolezza di quanto sia giusto il suo atto di "egoismo". "Scelse se stesso": mai frase fu più pregna e giusta per suggellare l'inizio del percorso di questa tua creatura.
Alla prossima, con molto, molto piacere (:

Fox

Recensore Veterano
24/02/14, ore 12:19
Cap. 1:

Mio dio, il mio povero cuore.
Cioè, ma questa storia è una cosa stupenda. La tenerezza, la malinconia, la dolcezza immensa di questo ragazzo. Mi hai rapito... davvero, sono sconvolta. Sarà che sono facilmente corruttibile se si parla di storie drammatiche (sono masochista, lo so), ma mi hai conquistato già dalle prime righe. Ti faccio i miei complimenti per lo stile: introspettivo e delicato, con la giusta nota di malinconia e trasporto e tecnicamente impeccabile.
Ma parliamo di Jay: hai dipinto un personaggio degno di nota, a mio parere. La sua sensibilità, quella sua tristezza delicata che permea l'aria uggiosa di Londra (ambientazione che calza alla perfezione) e il candore - adorabile, mio dio - con cui cerca Dio, per poi ammettere con fierezza che non sente di aver peccato. Il merito che devo assolutamente riconoscerti è l'aver scelto di affrontare l'esordio di questa storia coniugando una narrazione soffice e malinconica, mai pesante, a un tema di enorme importanza - in particolare ho apprezzato questa tua scelta di portare Jay in una chiesa, a confrontarsi direttamente con Dio. E' inutile dirti quanto condivida i suoi pensieri, quella dignità con cui si accetta. E' la solitudine a condurlo lì, non la vergogna per ciò che è, ed è un dettaglio da non sottovalutare: dimostra una una grande forza nel tuo personaggio, nonostante tutte le debolezze.
Ti seguirò, assolutamente. Mi hai letteralmente conquistato (non l'avevi capito, vero? u.u).
Al prossimo capitolo :)

Recensore Veterano
24/02/14, ore 01:40
Cap. 4:

«Considerando ciò che hai confessato ieri, dire “da uomo a uomo”, è una presa in giro.»

Ok, questa frase è non solo da infarto ma instaura un'enormissima voglia di compiere un omicidio. Jay potrebbe chiamare Alasdair, dai dai dai ò.ò 

«Scusate, vi lascio continuare…»
Posso insultare anche la madre? Posso, posso, POSSO? Posso chiamare realmente Alsdair, eh? Lo fa grais l lavoro, davvè.
In realtà che dire?
Che mi piace questa evoluzione di Jay che troviamo qui, lui che da vittima cerca di mutare il suo stato e provare a diventare lui stesso padrone del suo fato e della sua situazione. Lo abbiamo visto come un personaggio sensibile, debole ma in questo capitolo la sua forza è scoppiata, travolgendo il lettore - in questo caso me -
Mi piace, davvero.

Ed io continuo a fare iltifo per Chaz. Stop.

Recensore Veterano
24/02/14, ore 01:14
Cap. 3:

e_________________________e
Sto ancora pensando a quel cazzo de figone che m'hai reso gay, no davvero, ho na fitta al cuore, sto soffrendo assai. ASSAI. 
ASSASSINA DI PIPI ETERI. Ti soprannominerò così, d'ora in avanti.
Detto questo, arriviamo alla storia v_v
Mi vergogno seriamente per essermi resa conto d'aver letto sino ad ora solo i primi due capitoli... ò___ò 
e lo dico anche perchè rileggerti è stato un vero piacere dato che hai uno stile deliziosamente scorrevole quanto elegante.

Comunque, io faccio il tifo per Chaz, ho già preparato gli striscioni con su scritto: "Dajelo Chaz, dajelohhh"
Quindi per partito preso vado contro con tutte le mie forze, allo gnoccone de turno barboso v_v
Che poi, pure barboso è ç_ç *altra fitta al cuore*

Jay è ben caratterizzato, è un personaggio semplice, delicato e maledettamente umano ed è proprio su questo che ti faccio i miei complimenti poichè, rappresentare determinati aspetti, spesso è ben più complicato dell'inventarsi un mondo alternativo. Si vede che questo personaggio ti piace, perchè seppur è descritto in maniera semplice, la sua storia e il suo carattere, le sue emozioni, sembrano in grado di bucare lo schermo, complendoti dritto al cuore. 
Brava Silviè, davvero davvero brava.


 

Recensore Veterano
20/02/14, ore 17:25
Cap. 10:

Ciauuuuu! *-*
Comunque EFP di notte è impazzita. -.- Alle due (di notte) scrive che la tua storia ha dieci capitoli, ma non mi faceva visulizzare l'ultimo, perciò ho letto solo adesso.
Cavoli, complimenti! Complimenti! Adoro quando scrivi capitoli tanto intensi! Continua così! U_U
Mi ha fatto ricordare molto il primo capitolo... dove il piccolo Jay è scappato di casa.
Lasciando da parte il discorso su Chaz e la discussione avuta con lui, voglio scrivere una cosa che mi preme molto: odio sua famiglia, odio suo padre e più di tutti sua madre. Che donna remissiva! Come si può abbandonare l'ometto a cui ha dato vita lei stessa?! La odio se ha osato rinnegare suo figlio in questo modo, la odio se lo fa solo per suo marito. E chi l'avrebbe detto che aveva anche un altro figlio? -.-
Sei stata super-mega-arcibravissima a descrivere Jay, lui e il suo stato d'animo.
Dal suo risveglio fino al suo realizzare ciò che aveva davanti.
Ho percepito molta nostalgia, mancanza...  
 La vita di Jay, da quel fatidico giorno, era diventata una giostra continua di emozioni, negative e positive; il solo alzarsi dal letto e attraversare le stanze di quella che non era più casa sua, richiedeva una dose di eroismo non indifferente, ma dopo aver appurato il fatto che nella vita, nella sua vita, ogni cosa doveva essere necessariamente vissuta senza cedere alla voglia di sparire, si levò con fiducia, dirigendosi al piano di sotto.
In questo pezzo hai espresso benissimo com'è la sensazione di stare in una casa che non è più sua. T_T Povero Jay.  T_T
Jay, poi scende al piano di sotto,  assiste a una scena famigliare di una famiglia che non è più sua. 
Da una parte vorrei che tornasse tutto normale, che lui non soffrise, che lui avesse quel calore che solo l'affetto di una casa può dare; dall'altra, però, penso che lui si meriti più di questo, si meriti di essere circondato da persone migliori, persone che gli danno affetto davvero per quel che è e non per quel che deve essere. 

Vide suo padre con un’espressione che non ricordava neanche più di aver mai visto e scorgendo nella profondità del suo sguardo una complice intimità condivisa con suo fratello minore, la nostalgia lo soffocò.
Jay. T_T Come mi dispiace! :(
Ha rivisto... ha rivissuto ciò che un tempo gli apparteneva di diritto.
Un valzer continuo di flash lo riportò in quella stessa cucina, solo qualche mese prima, quando, con suo padre, usava confrontarsi alla pari su ogni tipo di argomento; attimi di sublime felicità si trasformarono in un ritratto cupo e indelebile, e la felicità passata, originata dalla soddisfazione che ogni figlio prova quando viene seriamente considerato dal proprio genitore, si dissolse, come i contorni sfumati di un disegno piegato dall’avanzare del tempo.
Era troppo tardi per scappare e, senza alcuna ragione, il sorriso di Izaya si presentò nella sua mente. Pareva rammentargli, con voce pacate e gentile, le mille rassicurazioni che soleva ripetergli ogniqualvolta lo trovava particolarmente provato o assorto.
“Non sei tu che devi adattarti a loro. Tu sei così come sei, se non gli sta bene, ancor di più dovrai importi per ciò che sei, anche solo per fargli un dispetto.”
Concetto semplice e diretto, apparentemente infantile, ma sacrosanto.

Sei troppo brava. T_T 
Izaya almeno riesce a dargli un minimo di conforto. E se gli è venuto in mente Izaya, credo che quest'ultimo sta diventando molto, molto, importante per Jay. E quant'è saggio! 

Posò gli occhi sul tavolo e si accorse che non gli era stato riservato un posto. Dove prima, normalmente, avrebbe trovato la sua tazza, c’era il cestino del pane e delle marmellate. La madre aveva usato il suo posto per posizionare le cose necessarie a tutti. Evidentemente, la sua presenza non era necessaria tanto quanto una marmellata di fragole.
Ecco perché odio sua madre ancora di più. Il suo gesto ha parlato per lei. -.- La sua presenza invece è utile quanto il fazzoletto che che è stato appena buttato sul cestino.
No, davvero, è davvero così? Dimmi di no, per favore. Che in realtà è stato il padre a metterlo lì, che lei, a modo suo lo ama ancora, solo che crede di non esser perdonata per il suo silenzio davanti alla scena tra suo figlio e suo marito. Che la notte veglia sul suo sonno. T_T Tanto il padre è già imperdonabile dopo che ha schiaffeggiato e rinnegato suo figlio. (Magari sua madre ha tradito suo padre anni fa... xD mi farò un film su questo :P).
In questa situazione Jay sembra un essere perfetto...
Sì, straziante è la parola giusta. 
Quel piccolo spaccato di vita stracciò l’ultimo brandello di speranza; Jay divenne uno spettatore inerme della sua stessa vita, il membro inutile di un quadro familiare imperfetto nella sostanza, ma del tutto pianificato perché risultasse senza macchia all’apparenza. L’istinto di fare le valige e scappare si scontrò con l’impossibilità pratica di mettere in atto i suoi propositi. Non ci sarebbe stato alcun posto dove andare senza procurare peso a qualcuno, avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e prendere in mano la sua vita, l’avrebbe fatto, anche se non sapeva esattamente da dove iniziare.
Jay, era il membro perfetto sia apparentemente che in sostanza. Manca Jay in quella famiglia! Manca qualcosa di reale! 
Quindi ormai ogni legame si è spezzato? :(

E poi arriva Izaya... e tutta quell'atmosfera cupa sembra sparire di fronte alla sua forte presenza. E ora non gli resta che riportare la serenità anche dentro Jay.
E' stato così tenero con Jay! Ha veramente un bel carattere! ^^ Riesce a non farsi vincere dai sentimenti negativi di Jay e cerca di rissolevargli il morale con battute. 
Izaya cercò di incrociare gli occhi di Jay con i suoi; voleva rassicurarlo, desiderava, più di ogni altra cosa, fargli capire che dietro alla sua finta calma ed indifferenza, in realtà, si celava l’incontenibile smania di poterlo avere, poterlo vivere senza limitazione. Avrebbe voluto proteggerlo.
*-* Ti amo! Sei troppo brava. XD
Sei riuscita a farmi piacere Izaya! E poi è adorabile pure per il fatto che punzecchia Chaz. U_U

Lizzie ormai è diventata importantissima per Jay, ne sono contenta! In lei ha trovato l'amicizia, calore e casa. E anche sfogo, se è riuscito a telefonare a lei. Chaz è il suo migliore amico, ma confidarsi con lui non lo ha neanche sfiorato. E questo non solo per le ultime vicende, desumo...

Ok, avevo intenzione di rompere poco oggi, ma tu sei stata.... (lascio indovinare a te xD)
Adoro quando scrivi capitoli così profondi... hai sviscerato tutte le emozioni di Jay in modo sublime. L'ho sentito così vicino, che per un attimo mi è parso di essere lui.
Beh... *-* vediamo cosa succederà nel luogo della perdizione. :)
Un abbraccio,
Elsker.

 

Recensore Master
20/02/14, ore 10:30
Cap. 10:

Ciao Bloom! Beh, comunque non ho visto errori gravi o castronerie, c'è solo questo da sistemare: "I visi dei presenti si contassero"--> devi aggiungere una r a contrassero ^_^ ad ogni modo, Jay è entrato nella categoria dei maggiorenni. Buon per lui, adesso non dovrà più chiedere conto ai genitori e potrà davvero prendere in mano la sua vita. C'è però una domanda che mi sta venendo in mente or ora, una semplice curiosità personale: Ma Jay non dovrebbe essere ancora in fase di istruzione scolastica? E come mai in dieci capitoli non l'ho mai visto studiare? XD certo, ha avuto tutti i problemi personali del mondo e probabilmente non ne ha avuto la testa, quindi probabilmente sarà per questo... già, comunque vorrei sapere che ne pensi tu ^^ ad ogni modo, immagino che nel prossimo capitolo uscirà fuori la festa, con conseguenti... conseguenze XD non c'è una buona aria fra Chaz e Izaya, e chissà se l'alcool non farà sfociare tutto questo in lite furibonda! Comunque, tralasciando le mie considerazioni personali, Izaya ha ottime carte in mano (volendo restare in tema poker), lo confermano i brividi di Jay. Insomma, tutto è molto interessante e i capitolo che seguiteranno lo saranno ancora di più! Ben fatto, cara! Alla prossima!

Recensore Master
20/02/14, ore 06:39
Cap. 10:

Ciao Bloom :)
Comincio col dire..odio i genitori di Jay con tutto il cuore! Quando ci vuole, ci vuole. Suo fratello non è da meno. Per carità il fratellino è contento di essere entrato nelle grazie del padre, ma il povero Jay? A quanto pare a nessuno di loro importa di lui. Aveva avuto il coraggio di raggiungerli in cucina durante la colazione, ma quando si è reso conto che il suo posto era riservato alla marmellata, un pezzo del suo cuore è andato in frantumi. Il giorno del suo compleanno. Non si era nemmeno reso conto di che giorno importante fosse prima di leggere la data sul cellulare.
Posso dire che mi piace molto Izaya? Ha un modo tutto suo di porsi alla gente, ma tiene a Jay e molto anche. Credo farebbe qualsiasi cosa per lui e per averlo per sé. Jay è davvero importante anche per Lizzie, lo protegge, lo rassicura e si preoccupa tremendamente per lui. Lei dice a Izaya di non dire niente a Jay e lui si mette ad urlare nel locale. Imbarazzo zero per lui :) Forse ci voleva questo scossone.
Un abbraccio :)