Recensioni per
Polvere di un sole morente
di Mitsuki91

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/06/14, ore 12:22

Recensione premio per il 1° posto nel contest "Fattela 'Na Risata [60 Prompt]".
Una storia davvero particolare... molto intensa e coinvolgente, è intricata quel tanto da rendere bene il carattere di Asteria e la sua follia. La caratterizzazione dei personaggi, infatti, è la cosa che ho apprezzato di più.
Davvero, davvero carina, brava!
Continua così! :)
Un saluto!

Recensore Veterano
03/03/14, ore 16:19

Giudizio ottenuto a "Il contest dei desideri":

SECONDA CLASSIFICATA
“Polvere di un sole morente” di Mitsuki91
(Desiderio di BessieB)

Grammatica e sintassi: 8.8/10

  • L’illusione ha preso di nuovo il sopravvento ti sei chiesta -> Manca una virgola o una congiuzione dopo “sopravvento” (-0.2)
    e tu compresi -> comprendesti (-0.4)
    per una cena settimana prossima -> Manca un “la”, ti sarà sicuramente scappato (-0.1)
    smaterializzarti -> va scritto con la maiuscola, essendo una parola “potteriana”. Stessa cosa per  disillusione inteso come incantesimo (-0.4)
    un eco -> vorrebbe l’apostrofo, essendo la parola “eco” femminile. Ho letto che in qualche caso è scritta anche al maschile e di conseguenza non ti tolgo punti, però tieni presente che tradizionalmente è sempre stata considerata femminile e qualche giudice più rigido potrebbe penalizzarti^^
    E’ l’unico momento -> qui hai usato la “e” con l’apostrofo, mentre all’inizio della storia l’avevi scritta correttamente con l’accento (-0.1)
    È riemerso dopo una settimana da coma-> non ti tolgo punti perché in effetti ha un senso anche così, ma penso volessi scrivere “dal coma” :)
 
Beh, anche nel tuo caso nulla di grave! Visto che ti eri preoccupata, sappi che non m’importa una cippa lippa delle frasi che iniziano con una congiunzione e delle virgole prima delle “e”, se non spezzano inutilmente la frase: servono per dare un ritmo e la Crusca non li considera errori assoluti, figuriamoci io!

Stile e lessico: 9/10
Ti dirò, è la prima volta che mi capita di trovare uno stile dichiaratamente “sperimentale” e, in parte, ispirato a quella di un’altra autrice. La cosa all’inizio mi ha lasciato un po’ spiazzata, perché insomma, è sempre meglio rimanere se stessi piuttosto che rifarsi a qualcun altro, però capisco che trattandosi del desiderio di Bessie (non vorrei dire idiozie, ma mi pare che le Fred/Asteria siano state create da lei) tu abbia cercato di rendere la storia in un modo che le fosse congeniale. Inoltre, è vero che questa forma dà un senso di “evocativo e sfuggente” (sì, ti sto citando!) che si adatta molto bene al sogno e alla follia di Asteria, per cui... Che sia un esperimento o meno, il risultato è decisamente ottimo, originale anche per la scelta della seconda persona. All’inizio un po’ troppo spezzato per le mie corde, ma via via le frasi si ampliano e le parole diventano sempre più evocative man mano che ci avviciniamo al climax finale. Hai usato delle costruzioni veramente belle, come l’immagine della polvere citata anche nel titolo o il ghiaccio e il cielo che rispecchiano gli occhi dei due uomini, molto attinenti anche alle loro personalità. Riporto una delle frasi che mi sono piaciute di più: Sei a metà fra due mondi, dove il sogno ha il sapore del sole e la realtà quello della terra. Cioè, wow! Ecco come descrivere un concetto semplice con parole poetiche e non banali.
Quello che mi ha costretto a toglierti qualcosa sono essenzialmente i cambi temporali troppo frequenti, che mi hanno disturbato – seppur in minima parte – la lettura. Non parlo tanto del fatto che l’inizio e la fine della storia siano narrati al presente quando tutta la parte centrale è al passato prossimo, lì ci sta anche bene, perché distacca una situazione precedente al racconto e poi quella successiva/attuale; ci stanno meno bene i cambi da una riga all’altra negli stessi paragrafi, che siano dal passato al presente o da un tempo passato ad un altro. Mi riferisco a quando, per esempio, parli di Asteria al passato remoto (Tornasti in te circa un anno dopo) e dopo poco torni a quello prossimo (Svegliandoti da un sogno, hai appreso la verità) oppure a quest’altro punto: Hai capito che l’argomento è un tabù, dove un “era un tabù” sarebbe stato più in linea con il contesto. Non sono sbalzi gravi (ho visto ben di peggio) ma ti consiglierei di rivederli se vuoi perfezionare la storia.
Infine, un’altra segnalazione piccola piccola:
  • lui ti urlava le peggio cose -> il termine è decisamente troppo colloquiale e stona con il resto, sostituirei “le peggio cose” con qualcosa di più fine come “parole terribili”.
Ho finito, giuro! Spero di averti trasmesso che, comunque, il tuo stile mi ha molto catturata :)

Originalità e sviluppo della trama: 9/10
Inizio dal punto che ti ho tolto, così poi sono libera di fangirlare sulla tua trama^^ Riguarda quello che già sai e che infatti hai citato nelle note, l’uso del cliché “matrimonio combinato”. Capisco che in certi casi sia utile, come anche in questo tipo di racconto, ma avendo incluso nei parametri l’originalità devo per forza tenerne conto nel punteggio. Ho letto veramente tante storie in cui c’era un padre-padrone Purosangue che imponeva un certo matrimonio al figlio/a, e anche l’immagine di Draco come marito freddo che si limita a “possedere” la moglie non mi è del tutto nuova. Comunque, pur partendo da questo punto, la storia si sviluppa poi in maniera originalissima e inaspettata, rispettando con precisione tutti i requisiti del desiderio. Devo complimentarmi, perché ideare una trama del genere in tempi brevi non è cosa da tutti! Ci si poteva aspettare che, per qualche motivo, Asteria avesse sposato Draco pur amando Fred, ma non certo che si sarebbe auto-convinta che i due erano la stessa persona fino al punto di impazzire. Inoltre, la storia ha una precisa struttura che si apre su una scena del passato, di cui solo dopo comprendiamo il senso, prosegue con l’incontro dei due amanti e ci conduce verso un finale che già sappiamo essere amaro. Pur non essendoci flashback sull’amore dei protagonisti prima del dramma, non se ne sente la mancanza, perché le scene a cui assistiamo ci comunicano efficacemente la forza del loro legame. È uno sviluppo difficile da portare avanti, specialmente in poche pagine, ma trovo che tu sia riuscita davvero a dire tutto e a trasmetterlo con le immagini giuste, come quella del tramonto che dà sfumature ramate ai capelli di Draco. Il fatto che Scorpius, poi, venga tenuto lontano da Asteria e che lei gli chieda insistentemente perché non assomiglia al padre è quanto di più angst si potesse immaginare, se escludiamo la morte di un personaggio. Insomma, ben fatto davvero! Non poteva esserci sviluppo migliore a partire dal desiderio che hai scelto :)

Caratterizzazione personaggi: 10/10
 E qui siamo su un bel dieci pieno, che ti assegno veramente con gioia. Partendo da Asteria, che era un personaggio da creare da zero, non saprei come definirla se non perfetta: dalla storia si evince che è una ragazza fragile, al punto di rifugiarsi in un sogno pur di non affrontare la realtà, ma allo stesso tempo dotata di un grande spirito di sacrificio, tanto da rinunciare all’amore di Fred pur di saperlo al sicuro. Come qualsiasi protagonista può piacere o meno a chi legge (e a me è piaciuta!), ma non si può dire che non sia caratterizzata e che i suoi sentimenti, le sue sofferenze, non “escano” dalla pagina fino a contagiarci. Quello che mi aspetto, quando si scrive di un personaggio che praticamente è un OC, è esattamente questo, qualcuno che non rimanga un nome e un cognome ma che mi resti nella mente come l’”Asteria di Mitsuki”, cosa che lei è senz’altro :)
Veniamo ora a Fred, che rimane leggermente in secondo piano rispetto alla protagonista – e, d’altra parte, la storia è raccontata dal punto di vista di lei. Essendo un personaggio della saga dovrei valutarne l’IC, tuttavia... È strano questo Fred senza George, che non fa scherzi né battute ma siede malinconicamente in un parco Babbano; come potrebbe, però, essere il solito Fred, in una situazione tanto diversa da quelle in cui siamo soliti vederlo? È un uomo distrutto, che si sente tradito dalla donna che ama e che improvvisamente se la ritrova tra le braccia, mentre gli parla come se lui fosse Draco. Dopo lo smarrimento iniziale, si rende conto di qual è la situazione e finisce per approfittarne, diventando l’amante di Asteria che solo a tratti è conscia della realtà. Quando decide di troncare lo fa in parte perché dubbioso sulla sincerità della ragazza, ma soprattutto – penso – perché capisce che in quel modo non si può più continuare. Tutto questo per dire che il suo comportamento è assolutamente comprensibile, e di conseguenza non ho remore a darti un punteggio pieno anche per lui. Qualche altro giudice potrebbe dirti che si distacca troppo dall’originale, ma secondo me è così che doveva essere, un Fred scherzoso avrebbe stonato tantissimo in questa storia! Finisco con qualche parola su Draco: non essendo un protagonista non ho incluso la sua caratterizzazione nel giudizio, però, visto che eri curiosa, posso dirti che secondo me soffre per il comportamento di Asteria... Magari non perché la ama – anche se non è escluso – ma perché lei lo ferisce nell’orgoglio confondendolo con Fred. Questo l’ho dedotto da quando se ne va sbattendo la porta... Se volevi far intendere altro di lui che non ho colto fammelo sapere, a questo punto sono curiosa anch’io!

Gradimento personale: 4.5/5
Da quanto ho scritto, penso si sia capito che la tua storia mi è piaciuta molto, per forma quanto per contenuti. Non sono un’amante delle coppie non canon né dei finali tristi, ma quando sono trattati così bene non posso fare altro che apprezzarli. Rinnovo i complimenti, bravissima!

Bonus desiderio: 3/3
I requisiti del desiderio erano parecchio stringenti, ma li hai saputi sviluppare al meglio. Dunque, punteggio pieno.
 
Bonus recensione: 3/3
Hai scritto una recensione lunga e approfondita, soffermandoti sui vari aspetti della trama e indagando il comportamento dei personaggi, senza timore di esporre i tuoi dubbi e le cose che non ti convincevano. Per la storia di Bessie non era necessario soffermarsi sulla grammatica, per questo ti assegno con gioia il 3 :)

Totale: 47.3/51

Recensore Master
17/02/14, ore 18:17

Doverosa premessa: mi scuso infinitamente per questo vergognoso ritardo. Ho letto la storia appena postata, ma solo adesso (e neanche tanto) trovo il tempo di sedermi con calma e recensire tutto, sperando di non dimenticare nulla. Inizio col ringraziarti per aver preso il mio desiderio, sono contenta che qualcuno si sia preso la briga di scrivere sul mio Otp.
Inoltre, ti ringrazio tantissimo per le note, sei davvero gentilissima. Aggiungo anche che l'essere diretti e concisi è un pregio che vorrei tanto avere ma, whops, sono solo prolissa e capace di girare attorno ai concetti, quindi complimenti per non essere inciampata sul mio cammino. Ora passo alla recensione vera e propria, sperando di non risultare inutilmente prolissa come sono solita a fare.
La prima cosa che mi viene in mente, è che (stranamente) il cliché del matrimonio combinato non mi ha dato affatto fastidio. Anche io, devo ammetterlo, mi sono ritrovata ad utilizzarlo e francamente trovo che possa avere anche risvolti parecchio interessanti. Se usato bene. E direi che l'hai usato egregiamente, poiché non ho avuto la classica sensazione di dejà-vù (ma si potrà usare, in questo contesto? Diciamo che il concetto è quello) che solitamente mi salta addosso quando leggo qualcosa del genere.
Aggiungo anche che ho particolarmente apprezzato la suddivisione in paragrafi, che rende la narrazione più frammentata, obbligandoti a fare una pausa. Quando penso alla psicosi, la penso così: pensieri intervallati da vuoti, da pause, da altre immagini che si sovrappongono con la realtà. Sì, devo dire che ho apprezzato.
Per quanto riguarda la trama vera e propria, devo dire che ho trovato lati positivi e lati negativi. Mi spiego: la storia in sé è ben organizzata, piuttosto lineare e con quel pizzico di mistero che fa impazzire. A proposito, io avrei trovato una specie di spiegazione: suppongo che siano allucinazioni provocate da una qualche forma di psicosi e che, bhe, non ci sia nessun Fred. Solo Draco. Ma sono solo supposizioni, e nemmeno così certe.
Senza contare che ho fangirlato in maniera indecente durante le scene fluff.
Ho trovato molto d'effetto alcune scene o frasi, a partire dallo stesso titolo. Molto suggestivo.
Ecco, adesso che credo di aver sufficientemente spiegato perché ho apprezzato la storia, passiamo alla parte negativa. Che poi tanto negativa non è, visto il colore della bandierina, ma comunque.
Mi sento come Lucrezio, quando tentava di addolcire la filosofia Epicurea con la poesia, esattamente come il medico che indora la pillola con lo zucchero.
Il primo appunto che ho da farti è sull'originalità della vicenda: va bene ispirarsi a qualcuno, ma qui ho trovato troppi elementi ricorrenti. Il "non si capisce chi é Fred e chi é Draco" mi ricorda in maniera eccessiva "Labyrinth of her mind" di Christine23 (che presenta la stessa tematica, ma con Marcus al posto di Fred). Quindi qui sono rimasta un po' delusa, diciamo che mi aspettavo qualcosa di più d'effetto.
Il secondo, riguarda prettamente la mia consegna: di angst vero e proprio, ne ho visto poco. E quel che c'è (in potenza, ne avevo trovato tantissimo) viene stemperato dal fluff ricorrente di alcune scene. Mi aspettavo un po' più di dramma, se sai cosa intendo.
Bene, ho finito le rimostranze. Ribadisco che, in ogni caso, la storia mi è piaciuta molto: grande autrice, grande risultato.
Bess.

Recensore Master
13/01/14, ore 15:43

Inizio dicendo che avrei voluto prendermelo io questo desiderio perché pure io, come te, ADORO lo stile di Bessie sebbene abbia letto solo due sue storie.
Continuo dicendo che mi è piaciuta molta anche se mi sarebbe piaciuta più... Lunga. Sì, lo so che sono completamente pazza a dire queste cose, ma adoro le storie lunghe e intricate, e questa è sì intricata, soprattutto per la pazzia di Asteria che è ben delineata, ma poteva esserlo ancora di più.
Lo stile si addice molto alla storia, è tra il sognante e il realistico, proprio come la vita che Asteria vive, e credo tu l'abbia reso benissimo, dunque i miei più vivissimi complimenti!